Romina Garelli – Venerdì 1° dicembre, la chiesa avventista di Lungotevere 6, a Roma, si è riunita per dare un ultimo saluto a Carlo Marini e Gaetano Saccoccio.
Carlo si è spento nella capitale il 30 novembre. Nel 2022 si è ammalato gravemente e la sofferenza fisica è stata notevole, ma non si è scoraggiato e, tramite la figlia Giorgia, in quel periodo di afflizione si è avvicinato al Signore. Il past. Cornelio Lupu ha officiato la cerimonia funebre e ha recitato il Salmo 23, il testo biblico preferito di Carlo. In diversi hanno testimoniato della sua amabilità che sin dall’infanzia lo ha caratterizzato, della sua gioia di vivere, della bellezza della sua compagnia che certamente ha lasciato delle tracce. La figlia Giorgia ha desiderato condividere il suo saluto a un padre speciale, in attesa di riabbracciarlo per sempre.

Il 29 novembre, si è addormentato Gaetano. Aveva studiato teologia e la Parola lui l’ha vissuta, insegnata e condivisa, come ha affermato il past. Daniele Benini durante il funerale. Amici e familiari hanno ricordato alcuni momenti speciali del suo amore e fervore per il Signore. La morte porta sofferenza e neppure Dio rimane indifferente, ma Cristo ha vinto la morte e anche in questo triste pomeriggio è rimasta viva la Speranza! Il Signore ci invita a gustare parole di vita per avere forza, coraggio e consolazione in attesa della vita eterna, quando Gesù ritornerà. “Egli asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non ci sarà più la morte, né cordoglio, né grido, né dolore, perché le cose di prima sono passate” (Apocalisse 21:4).

 

 

 

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