Giuseppe Marrazzo – Si fa un gran parlare intorno alla durata degli incarichi, uno o due anni, quattro o cinque anni. Sempre di più sembra che gli incarichi, come lo yogurt, abbiano la data di scadenza. Qualcuno vuole mettere la scadenza anche alla giustizia e, soprattutto, ai giudici. Tra poco le comunità voteranno le liste delle nuove nomine che entreranno in carica all’inizio del nuovo anno ecclesiastico (settembre).

La Scrittura ricorda che lo scopo dell’incarico è quello di «far sorgere l’amore che viene da un cuore puro, da una buona coscienza e da una fede sincera» (1 Tm 1:5). In questo caso gli aggettivi sono fondamentali, ma sono anche stimoli che devono toglierci il sonno: puro, buono e sincero. Attributi che mettono in crisi il cuore, la coscienza e la fede.

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