Per diversi insegnanti la scuola è un ripiego, un modo per ottenere uno stipendio, mentre altri di loro sono impegnati con una didattica di qualità. La tentazione più grande per gli studenti invece è quella di considerare la scuola tempo perso e fatica inutile. Il saggio Salomone scriveva: “… figlio mio, sta' in guardia: si fanno dei libri in numero infinito; molto studiare è una fatica per il corpo” (Ecclesiaste 12:14). In che modo, nelle antiche Scuole dei Profeti biblici si raggiungeva un equilibrio?

Mario Calvagno intervista Daniele Benini, pastore avventista.

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