Il 22 gennaio di quest’anno si è addormentato un caposaldo della nostra comunità. Era il 24 gennaio quando abbiamo salutato, nella chiesa avventista di Sesto San Giovanni, il nostro caro Lucio Marzocchini, padre, marito, pastore, fratello e amico. Da pochi giorni rimasto solo per la perdita di sua moglie Carla, che lo ha accudito fino all’ultimo, insieme alle figlie Tiziana e Federica abbiamo voluto ricordare quello che Lucio ha significato per ognuno di noi.

Tifoso da sempre del Milan, il past. Ignazio Barbuscia lo ricorda con affetto e racconta di quando sono stati insieme allo stadio e di come Lucio abbia avuto un pensiero speciale per lui, regalandogli una maglietta della sua squadra del cuore. Diversi fratelli nella fede e amici lo hanno ricordato con affetto attraverso alcuni episodi di vita vissuti insieme a lui, a sua moglie Carla e alle figlie. E sì, perché Lucio era davvero di compagnia; aveva sempre un pensiero per gli altri. Non scordava mai i compleanni ed eri certo di ricevere sempre la sua telefonata per gli auguri. Amava la sua chiesa e soprattutto amava il Signore e ricordava ai ragazzi “sempre” di guardare a Cristo.

Era talmente preciso che non poteva non lasciare i compiti anche prima di addormentarsi. Ai ragazzi qualche anno fa chiese: “Al mio funerale dovete suonare “Kumbaya” e loro, per tutta risposta, gliela cantarono un sabato mattina in chiesa per far sì che lui la sentisse, ma alla fine del canto ribadì “Dovete suonarla al mio funerale” e così è stato. L’ultimo inno tanto desiderato da Lucio è stato cantato da tutta l’assemblea venuta per salutarlo. Anche alle figlie ha lasciato delle letture della Parola di Dio: a Federica il Salmo 23, mentre a Tiziana un passo della Lettera ai Tessalonicesi. Con Lucio nulla veniva lasciato al caso.

Ricorderemo Lucio per le parole gentili, le attenzioni e l’affetto che ha lasciato a noi, ai nostri figli e ai nostri bambini. È stato l’amico, il fratello, il padre e negli ultimi anni anche il nonno di tutti noi. Nei suoi culti, ci ricordava che il Signore torna presto. Ed è proprio con questo ricordo che vogliamo salutarlo, dicendogli “Lucio ci rivedremo presto!”. Grazie per aver fatto parte delle nostre vite e della nostra comunità. Ci stringiamo in un caloroso abbraccio alle figlie Federica e Tiziana.

[Foto e testo pervenuti dalla comunità in oggetto]

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