Franca Zucca – Domenica mattina 28 gennaio, il Dipartimento dei Ministeri per la Promozione della Salute della chiesa avventista di Sesto San Giovanni ha predisposto, nei propri locali, il percorso SalutExpò, offerto principalmente a persone che sono assistite dal coordinamento locale di Adra.

Vi è stata una buona partecipazione di persone che hanno sostato ai vari stand: da quello dell’accoglienza a quello dell’alimentazione e via via a tutti gli altri dove era possibile ricevere informazioni molto pratiche sull’esercizio fisico, il riposo, la temperanza/autocontrollo, la fede e altro ancora. La sosta agli stand prevedeva anche la compilazione di un questionario che veniva poi consegnato al medico il quale, all’occorrenza, forniva ulteriori consigli specifici.


L’aspetto significativo è stato il coinvolgimento dei membri di chiesa e, cosa davvero apprezzabile, dei nostri adolescenti che, peraltro, sono stati scrupolosi nello svolgere le loro mansioni (e si sono anche divertiti!).

Contiamo, come chiesa, di ripetere l’iniziativa, magari in altri luoghi. Il tema salute è particolarmente sentito e vogliamo cogliere l’opportunità della SalutExpò, come di altre iniziative della nostra comunità, per rispondere ai bisogni delle persone. Ci stiamo provando…  E queste iniziative mettono in moto la chiesa e creano aggregazione, solidarietà, empatia, ascolto.

La SalutExpò è un check-up gratuito che permette di valutare lo stato di salute delle persone misurando alcuni parametri fisiologici (peso, massa grassa, pressione sanguigna, glicemia, ecc.). SalutExpò è un progetto della Fondazione Vita e Salute.

[Foto pervenute dalla comunità in oggetto]

Dieci giorni di preghiera 
I Dieci giorni di preghiera 2024 hanno avuto come tema “La preminenza della fede. Vivere le virtù cristiane in tempi difficili”. La chiesa avventista di Sesto San Giovanni ha vissuto, forse come mai prima, questi giorni come un’opportunità significativa di rivisitare il proprio stato spirituale, di stare insieme per condividere riflessioni sulla Parola e pregare. Gli incontri serali si sono articolati tra quelli on line e quelli nelle famiglie.

Ecco alcune testimonianze.
Gruppi online 
“Dai Dieci giorni di preghiera ho tratto un insegnamento prezioso: creare il vuoto, vuoto dalle cose, dalle azioni e dai pensieri. Sono solita ascoltare diversi sermoni su YouTube, magari mentre svolgo mansioni di riordino. Ritengo ciò una pratica sana, sento che mi fa bene, ma una delle riflessioni affrontate durante i dieci giorni diceva proprio che riempirsi troppo anche di attività o ascolti spirituali, potrebbe togliere spazio e silenzio alla voce di Dio, che a volte deve parlarci personalmente. E lì dobbiamo tacere, aspettare e ascoltare. Come cristiani siamo propensi a volte a ritenere “giusto” tutto ciò che riguarda il nostro Dio, anche le attività sabatiche, ma Dio ci ha dato anche un riposo, che in parte va speso in servizio per il Signore, in parte va utilizzato per aprire quel canale privilegiato e diretto che unisce la creatura al suo Creatore. Come dire, sì, giusto, ascolta, leggi, studia, sono messaggi per tutti, ma “figlio mio, ascolta ciò che ho da dire a te e a te solo”. (Paola Cacciatore)

“Personalmente ho partecipato a nove giorni su dieci e posso dire che è stato come fosse un po’ sabato ogni giorno. Sono usciti degli spunti molto interessanti, anche R un paio di sere ha partecipato. Non eravamo in tanti, ma per chi era presente sono state davvero delle belle serate. A me personalmente mancano già”. (Alessio Bellunato, del gruppo giovani)

Gruppi in famiglia 
“Abbiamo avuto chi per la prima volta ha partecipato a delle riunioni di preghiera ed è stato bene. Il gruppo non si è sciolto con la fine dei dieci giorni, ma continuerà a riunirsi. Questo significa che questi dieci giorni hanno portato dei frutti alla gloria del nostro Signore”. (Daniele Ricci)

“Nel nostro gruppo, anche M. V. (una signora che frequenta la chiesa) ha partecipato più assiduamente e mercoledì scorso è venuto anche suo marito che era contrario alla sua partecipazione al gruppo ed è tornato anche ieri sera. Alla fine dei dieci giorni ci siamo detti: ‘Ma come, sono già finiti? Era così bello trovarsi insieme tutte le sere per condividere riflessioni e preghiere’”. (Cinzia Caglia)

Il sermone del sabato conclusivo dei dieci giorni è stato tenuto da due giovani, Davide Naso e Amos Lo Jacono, e dall’anziano di riferimento dei GA (Giovani avventisti). Sono state presentate alla chiesa alcune delle riflessioni più significative tra quelle che, di per sé, erano già molto interessanti. Una parte importante, e molto sentita, ha avuto la preghiera, intesa come richiesta, intercessione, ringraziamento e lode.

Il nostro pastore, Ady Lascu, ha affermato: “Dopo questi dieci giorni, la nostra chiesa ha già due gruppi che continueranno a incontrarsi ogni settimana; e in ogni gruppo ci sono delle persone interessate allo studio della Bibbia. Io dico grazie Dio!”.

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