Dal 1995 al 2000 è stato presidente dell’Unione Italiana delle Chiese Cristiane Avventiste (Uicca)

Notizie Avventiste – La mattina del 5 luglio, a Roma, il pastore emerito Vincenzo Mazza si è addormentato nel Signore. Aveva da poco compiuto 76 anni, festeggiati il 19 maggio con tutta la famiglia. Da diversi anni soffriva del morbo di Parkinson.

Cenni biografici 
A 16 anni, Vincenzo riceve il battesimo per immersione, dopo aver conosciuto e accettato il messaggio avventista grazie a suo fratello maggiore. Studia teologia in Germania, nel Seminario di Darmstadt, e dal 1972 al 1990 serve diverse chiese tedesche come pastore.

Il 2 agosto del 1972 sposa Adriana Piellucci. A rendere ancora più felice il loro matrimonio arrivano due figli, Fabian e Andreas. Andreas lavora presso la Regione intereuropea della Chiesa, come assistente e news editor nei Dipartimenti Comunicazioni e Affari pubblici.

A giugno del 1978, Vincenzo viene consacrato al ministero pastorale. Rientrato in Italia con la famiglia nel 1990, è direttore del Campo Sud (che cura le comunità avventiste in Italia meridionale) ed è pastore nelle chiese di Bari, Foggia e Lesina.

Nel 1995 viene eletto presidente dell’Unione Italiana delle Chiese Cristiane Avventiste del Settimo Giorno (Uicca) e serve in questo incarico fino al 2000. In quegli anni stabilisce un rapporto di amicizia con l’allora presidente della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro. In seguito a un suo invito, Scalfaro partecipa all’inaugurazione di “Casa Mia” a Forlì nel 1998, rendendo la cerimonia da evento locale a notizia nazionale.

Nel 2005. Vincenzo è chiamato a dirigere il Campo Centro e fino al 2010, anno del suo pensionamento, si occupa delle chiese dell’Italia centrale.

Un uomo appassionato di Dio 
La vocazione al pastorato ha sempre accompagnato il past. Mazza; anche negli anni in cui ha ricoperto incarichi dirigenziali a Roma ha continuato a servire arie chiese della capitale come pastore: Bracciano (oggi Oriolo Romano), Roma Filippina e Roma Casilina.

Il past. Mazza era un uomo di grande fede che ha conservato e alimentato fin da quando era un ragazzino.
“La sua storia è per me fonte d’ispirazione” ha affermato il figlio Andreas quando, nel 2018, Adventist Mission ha raccontato l’esperienza di Vincenzo, “Parla di fede, coraggio e amore per Dio e la missione. Dio è sempre stato la massima priorità di mio padre”.

Leggi qui l’articolo di Adventist Mission.

Arrivederci Vincenzo 
In questo momento di dolore, siamo vicini con affetto e la preghiera alla moglie Adriana, ai figli Fabian e Andreas, alle due nuore, ai quattro nipotini e a tutti i parenti.

Vincenzo ha attraversato sofferenze e gioie senza mai perdere di vista le promesse di Dio e mantenendo forte nel suo cuore la beata speranza del ritorno di Gesù. È di questa che ha testimoniato durante tutta la sua vita. E un giorno lo riabbracceremo quando Cristo verrà. E questa volta sarà per l’eternità.

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