Simon Chapman, professore dell’Università di Sydney, responsabile della sanità pubblica, ha reso noti i risultati di una ricerca condotta in Olanda che ha permesso di identificare la presenza di emoglobina di maiale nei filtri delle sigarette. “La ricerca – ha detto Chapman – offre l’opportunità di conoscere un segreto sulla fabbricazione delle sigarette. E aggiunge: “Hanno elencato nei loro siti web il contenuto dei loro prodotti, ma hanno omesso gli additivi chimici che a loro dire sono presenti in misura non rilevante e non incidono col prodotto finito”. Sangue di maiale nei filtri? Perché la notizia è inquietante? La questione degli additivi del tabacco sembra preoccupare gli esperti; quanto preoccupa i consumatori? La sigaretta può considerarsi un prodotto tecnologico o qualcosa di poco superiore rispetto a quelle fatte a mano? Cosa dobbiamo aspettarci ancora? Potranno esserci altre sorprese? Mario Calvagno e Carmen Zammataro, redattori di Rvs, prendendo spunto dalla ricerca, intervistano il prof. Giacomo Mangiaracina, medico, docente al dipartimento di Scienze di Sanità Pubblica dell’università “Sapienza” di Roma e presidente dell’Agenzia Nazionale per la Prevenzione.

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