A Firenze il Forum di Adra Europa

A Firenze il Forum di Adra Europa

Salvaguardare i diritti di tutti, alleviare la vulnerabilità delle persone.

Notizie Avventiste – I responsabili internazionali dell’Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso (Adra) si sono incontrati presso l’Istituto avventista “Villa Aurora” di Firenze, nella terza settimana di maggio, per il Forum dei direttori dei programmi di Adra Europa. Sono arrivati da Germania, Serbia, Svezia, Norvegia, Belgio, Portogallo, Regno Unito; presenti anche i rappresentanti di Adra International dagli Stati Uniti.

Gli argomenti e i punti di riflessione sono stati molteplici: dalla condivisione delle competenze tecniche tra i vari uffici agli aggiornamenti sulla difficile situazione della guerra in Ucraina e le azioni in essere per l’accoglienza di profughi e sfollati.

“Abbiamo trascorso dei momenti di valutazione rivolgendo lo sguardo al passato, chiedendoci come è stata affrontata la situazione pandemica, che negli ultimi due anni ha coinvolto il mondo intero e come questo possa aver cambiato delle modalità lavorative e operative di Adra” riferiscono dall’agenzia umanitaria in Italia “Abbiamo sottolineato l’importanza di lavorare sulle campagne di sensibilizzazione per la salvaguardia dei diritti di tutti. Adra può e deve dare voce a chi vive nella vulnerabilità. In particolare, uno dei diritti che sosteniamo a livello globale è il diritto all’istruzione”.

Il volontariato è stato un altro punto centrale dell’incontro. È un aspetto fondamentale per il coinvolgimento attivo della società civile. “Lavorare a fianco delle chiese attraverso i volontari è uno degli obiettivi e della mission di Adra” spiegano dall’agenzia “Avere volontari motivati, formati e consapevoli. Ci possono essere modelli trasversali di volontariato che passano dall’amministrazione ad azioni dirette nei progetti o nelle chiese. Di fondamentale importanza è il legame dei volontari con la mission di Adra: alleviare la vulnerabilità della gente”.

“Questo meeting lascia nel cuore di Adra Italia il desiderio di condividere e supportare le sfide internazionali della società che viaggia a ritmi veloci, ma che ci interpella a intervenire con azioni puntuali di cura e attenzione per chi rischia di restare indietro” concludono.

[Foto e fonte: Adra Italia]

Adra Ucraina. Proseguono gli aiuti alimentari e i trasferimenti degli sfollati

Adra Ucraina. Proseguono gli aiuti alimentari e i trasferimenti degli sfollati

Notizie Avventiste – L'agenzia umanitaria avventista Adra Ucraina riferisce che, dal 9 al 15 maggio, ha distribuito pacchi alimentari, erogato micro-sovvenzioni a organizzazioni o istituzioni che hanno avviato progetti di soccorso umanitario in aree difficili da raggiungere, e altre 1.800 persone sono state trasferite dalle zone vulnerabili.

Aiuti alimentari 
1.280 famiglie sfollate della regione di Luhansk, nell’Ucraina orientale, hanno ricevuto pacchi alimentari grazie al supporto della rete Adra. 26 pallet di alimenti per 2.000 persone sono stati inviati a Poltava, per gli sfollati arrivati nella città dell’Ucraina centrale da tutto il Paese. Inoltre, i volontari hanno distribuito 369.000 forme di pane e fornito cibo a circa 9.000 persone nell'ambito del progetto alimentare di emergenza sostenuto dal Programma alimentare mondiale (Pam) e da Adra Ucraina.

Micro-sovvenzioni 
Ci sono organizzazioni o istituzioni che hanno avviato progetti umanitari in Ucraina. In particolare, sono 15 i progetti cofinanziati da Adra con micro-sovvenzioni, per assistere la popolazione nelle regioni più colpite e difficili da raggiungere, o per aiutare coloro che hanno lasciato queste zone. I programmi offrono servizi sanitari, possibilità di trasferimenti, centri di raccolta e rifugi per gli sfollati, oltre all’assistenza generale, psicologica e di altro tipo.

Nel territorio occupato di Kherson 
Nell'ambito del progetto "Hope for Ukraine" di Adra e HopeMedia, è stato lanciato un progetto di aiuti alimentari di emergenza per i residenti di Kherson, nell’Ucraina meridionale, con il supporto della stazione televisiva Nadiya. Nonostante la difficile situazione nel territorio occupato, i volontari hanno già distribuito i primi pacchi alimentari ai cittadini di Kherson. Anche a Kiev, Chernihiv e di altre regioni la popolazione continua ricevere aiuti.

Trasferimenti 
Adra Ucraina attua diversi progetti per il trasferimento dei cittadini dalle aree di crisi. Grazie ai finanziamenti ricevuti dall’agenzia umanitaria avventista della Repubblica Ceca, è stato possibile evacuare circa 1.800 persone dalle aree vulnerabili. Intanto, nell'ambito del progetto "Hope for Ukraine”, sono state trasferite 4.000 persone finora, e il programma continua.

Adra 
Adra è presente in Ucraina dal 1993. Aiuta le vittime di conflitti e disastri, gli sfollati e le loro famiglie, gli orfani, i pazienti negli ospedali, le persone che vivono in aree di crisi, i disabili e gli anziani, e promuove uno stile di vita sano. Adra Ucraina fa parte della rete globale di Adra International, l’organizzazione umanitaria della Chiesa avventista, che sostiene progetti di cooperazione allo sviluppo, soccorso e assistenza alle persone in difficoltà in più di 130 Paesi, senza discriminazione di fede politica o religiosa, razza o ceto sociale.

Adra è presente anche in Italia. Visita il suo sito: adraitalia.org/

[Fonte: Apd, Eud News]

 

 

 

Laos. Progetto Adra per madri single e invalidi di guerra

Laos. Progetto Adra per madri single e invalidi di guerra

Notizie Avventiste – L’Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso (Adra) porta avanti dal 2018 un progetto nel Laos, per aiutare le madri single e gli invalidi di guerra. Phone è vedova, ha 58 anni e una famiglia da mantenere. Il suo sogno era quello di allevare capre. La donna viveva alla giornata, tessendo le tipiche gonne laotiane, le cosiddette sinhs, ma i soldi guadagnati non erano sufficienti per mettere da parte dei risparmi e realizzare il suo sogno. "Voglio una casa felice. Voglio che i miei figli e i miei nipoti stiano bene, che abbiano da mangiare a sufficienza e una un tetto sicuro” era l’auspicio di Phone.

Un giorno ricevette una visita inaspettata. Era un’operatrice di Adra che le parlò di un progetto di alimentazione avviato dall’agenzia umanitaria nel suo distretto di Poukhoud, sugli altopiani del Laos. Si trattava di un programma che promuoveva l’agricoltura e la zootecnia. Phone le rispose che aveva sempre voluto lavorare con gli animali, in particolare con le capre. "Ero al settimo cielo quando sono stata accettata nel progetto di Adra" ha spiegato la donna. Poco dopo ricevette due capre e la formazione necessaria per occuparsene. “Ho imparato a nutrirle correttamente, a mungerle e a prevenire le malattie. Il mio sogno si è avverato".

Phone si prendeva cura delle sue capre e dopo un po’ ecco che nacquero i capretti. Ora può mantenere i suoi figli e nipoti. “Non so come ringraziare Adra e i donatori. Sono sopraffatta dalla loro generosità".

Come Phone, oltre 900 famiglie di 16 villaggi del distretto di Poukhoud partecipano a questo progetto di Adra Germania. Oltre all'allevamento di animali, il programma include anche nuovi metodi di coltivazione resistenti al clima e sementi migliorate. Ne beneficiano soprattutto le madri single e gli invalidi di guerra. Il progetto terminerà a dicembre 2022 ed è stato reso possibile grazie alle donazioni, ai collaboratori, nonché ai finanziamenti del Ministero federale tedesco per la cooperazione e lo sviluppo economico.

Adra opera con diversi progetti anche in Italia. Visita il sito: adraitalia.org  

[Fonte: Apd]

 

 

 

Energie rinnovabili contro fame e povertà

Energie rinnovabili contro fame e povertà

Notizie Avventiste – L’Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso (Adra) promuove la sostenibilità nei diversi Paesi dove opera. In occasione della giornata delle energie rinnovabili, Adra Germania ha sottolineato l’importanza di un approvvigionamento energetico sostenibile e decentralizzato per evitare le carestie e prepararsi agli effetti del cambiamento climatico.

Due esempi  
Ne è un esempio un nuovo progetto in Sudan del sud, che prevede l’espansione delle energie rinnovabili. L’elettricità sostenibile è generata dall’uso di biogas e sistemi di pannelli solari. I pozzi sono sfruttati per migliorare l’offerta di acqua potabile alle persone e per l’agricoltura. La fame viene combattuta con nuovi metodi di coltivazione e semi adattati al clima. Il progetto sostiene direttamente 2.200 famiglie di agricoltori. Molte più persone nella regione beneficeranno indirettamente delle misure adottate.

Un altro esempio è un progetto in Etiopia. A causa della guerra civile nel nord del Paese, molte persone sono fuggite e vivono nei campi profughi. Per 500 rifugiati e residenti locali, l’agenzia umanitaria avventista offre formazione professionale sull’energia solare e la lavorazione di legno e metalli, aprendo loro nuove prospettive di lavoro.

Adra opera anche in Italia con varie iniziative. Per conoscere meglio la sua attività, visita il sito adraitalia.org

ADRA Italia News – ADRA Cesena ospita alcune famiglie ucraine

ADRA Italia News – ADRA Cesena ospita alcune famiglie ucraine


Dag Pontvik, direttore di ADRA Italia, ci aggiorna sulle attività dell’agenzia umanitaria avventista in favore delle persone colpite dal conflitto in Ucraina. Ci soffermiamo in particolare su quanto si sta facendo in Moldavia. Ci spostiamo poi a Cesena, dove la chiesa avventista ha messo a disposizione un appartamento per accogliere alcune famiglie ucraine scappate dalla guerra. Ce ne parla Giovanni Benini, referente di ADRA Cesena.

Intervista a cura di Alessia Calvagno.

Ucraina – Chiese avventiste. Accoglienza e aiuti Adra

Ucraina – Chiese avventiste. Accoglienza e aiuti Adra


Solidarietà e accoglienza verso la popolazione ucraina si sono realizzate in questi giorni grazie alle sezioni ADRA (Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso) delle chiese avventiste di Cremona, Mantova e Parma. Quali materiali sono stati raccolti? In che modo le famiglie hanno dato ospitalità?

Mario Calvagno e Carmen Zammataro ne hanno parlato con Franco Evangelisti di Guerrino, pastore delle chiese avventiste di Cremona, Mantova e Parma.

Torna il concorso artistico “Ascoltami. Guardami. Cammina con me”

Torna il concorso artistico “Ascoltami. Guardami. Cammina con me”

Anche quest’anno Adra e Chiesa avventista invitano bambini, giovani e famiglie ad essere creativi per promuovere l’inclusione di chi è profugo tra noi. La premiazione nel Sabato del rifugiato, il 18 giugno.

Notizie Avventiste – Torna “Ascoltami. Guardami. Cammina con me”, il concorso artistico organizzato da Adra (Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso) e Chiesa avventista in Europa. Anche questa seconda edizione si rivolge a bambini, giovani e famiglie e li invita a usare la loro creatività per imparare, capire e sostenere le persone costrette a fuggire dal loro Paese.

Si tratta di “una buona causa” affermano gli organizzatori sicuri che “un’immagine vale più di mille parole” come recita lo slogan che anima il contest. È quindi il momento di tirare fuori matite, pennelli, colori ed esprimere i propri talenti artistici per condividere il messaggio: “Tutti meritano di essere trattati con gentilezza, giustizia, compassione e amore, e vivere come Dio vuole”.

Temi dei lavori
Due sono i temi proposti in questa nuova edizione del contest. 
Mani di speranza. Con il conflitto in Ucraina, è scoppiata una nuova crisi di profughi. Una marea umana cerca rifugio in varie parti dell’Ucraina occidentale e all’estero. L’Onu stima che 18 milioni di persone saranno colpite da questa emergenza, e sono soprattutto donne, bambini e anziani. A loro si aggiungono gli 80 milioni di persone nel mondo fuggite dalle loro case a causa di guerre, carestie e persecuzioni. 
Tuttavia, migliaia di persone generose si mobilitano per dare aiuto. Le mani amorevoli di questi volontari lavorano per offrire sostegno concreto e conforto. Tutti sono degni di amore, cura e gentilezza. Accogliere gli sfollati tra noi significa ridare loro dignità e speranza.

Portare a scuola i bambini dimenticati. Ogni bambino profugo o sfollato deve avere la possibilità di ricevere un’istruzione di qualità. Circa la metà della popolazione di rifugiati nel mondo ha meno di 18 anni. E i bambini profughi hanno cinque volte meno probabilità di frequentare la scuola rispetto ai loro coetanei che vivono nei Paesi in cui sono fuggiti. Nel 2017, quattro milioni di bambini rifugiati non avevano accesso all’istruzione, con un aumento di mezzo milione rispetto all’anno precedente.

I giovani artisti sono invitati a preparare opere d’arte che “tocchino” uno dei due temi presentati. Ogni partecipante è invitato a esplorare ulteriormente il tema con i genitori, gli insegnanti, gli amici e la comunità di fede. Intorno a noi vivono persone che sono state costrette a fuggire da persecuzioni, violenze, privazioni, guerre… Ascolta e pensa alle loro storie.

"Oltre all’impegno personale e all’interazione con i rifugiati" dicono gli organizzatori "raccomandiamo vivamente le risorse didattiche online su rifugiati, migranti e sfollati interni preparate da Adra International (il materiale è qui, in inglese). L’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati ha sviluppato il materiale per gruppi di età (6 – 9, 9 – 12, 12 -15, 15 – 18 anni). Link alla pagina delle risorse qui, in inglese".

Le relazioni video e i materiali degli anni precedenti sono disponibili qui.

Chi può partecipare? 
Il concorso è aperto a tutti i bambini e i giovani dai 5 ai 25 anni, e alle famiglie. I partecipanti dovranno realizzare un dipinto, un disegno, un collage o pagine di fumetto. I lavori dovranno essere originali (i genitori/tutori possono fornire un aiuto minimo ai bambini più piccoli). 
Le iscrizioni al concorso sono divise per età nelle seguenti categorie: 
5 – 9 anni
10 – 14 anni
15 – 18 anni
19 – 25 anni
Famiglie

Le opere saranno valutate da un comitato artistico in base alla creatività e a quanto efficacemente trasmettono il messaggio di gentilezza, speranza e solidarietà.

Come partecipare? 
La fotografia del lavoro realizzato (dipinto, disegno, collage, o pagine di fumetto) va inviata in jpeg, pdf, png, o in qualsiasi altro formato, tramite apposito modulo online, cliccando qui.
La scadenza per presentare i lavori è il 15 maggio 2022
Ogni partecipante è invitato a condividere l’opera d’arte sui suoi social media.

Chi vincerà? 
Il comitato artistico valuterà le opere d’arte arrivate e sceglierà i tre migliori lavori per ogni categoria (o gruppo di età). Poco dopo la selezione del comitato, Adra lancerà un invito a votare, dal 18 al 28 maggio, sulla nostra pagina web, la loro opera preferita di ogni categoria. Ogni partecipante è invitato a condividere l’opera d’arte sui propri social media. Alcune opere d’arte potranno essere utilizzate per promuovere ulteriormente l’educazione dei bambini, condivise sui social media, e usate come materiale educativo per sensibilizzare il più possibile sulla questione della migrazione.

I vincitori riceveranno premi adeguati alle diverse fasce d’età, per esempio, materiale scolastico, buoni regalo per partecipare a un Camporee, a un campeggio o a un congresso dei giovani; o potranno vivere (i più grandi) un’esperienza di volontariato nei progetti Adra in Europa. I vincitori possono anche donare il valore del loro premio e Adra fornirà materiale scolastico ai bambini rifugiati.

Chi avrà vinto riceverà la notifica via e-mail dopo il completamento delle votazioni. La cerimonia di premiazione online avrà luogo il 18 giugno, in occasione del Sabato del rifugiato.

Maggiori informazioni e approfondimenti sui temi del concorso sono sul sito adraitalia.org 

[Fonte: Adra Italia]

Il direttore di Adra Italia, Dag Pontvik, ha parlato del concorso ai microfoni di radio Rvs. Clicca qui per ascoltare l'intervista.

 

 

Adra Francia incontra la senatrice Benbassa

Adra Francia incontra la senatrice Benbassa

Notizie Avventiste – Esther Benbassa, senatrice della Repubblica francese, ha ricevuto il Presidente e il Segretario generale di Adra Francia. L’incontro si è tenuto lo scorso 28 marzo, presso la sede del Senato. I due dirigenti dell’agenzia umanitaria avventista hanno avuto l'opportunità di parlare con lei del suo recente viaggio in Polonia.

In seguito alla crisi dei profughi in Europa, la sen. Benbassa si è recata da Parigi in Polonia, al confine con l'Ucraina, per visitare la stazione centrale di Varsavia e il centro umanitario Ptak.

“Sul posto, la senatrice è stata ricevuta dai responsabili di Adra Polonia che l'hanno accompagnata in vari luoghi” spiega Philippe Aurouze, presidente di Adra Francia, sul notiziario Bia
“Secondo lei ‘vi è una forte mobilitazione di giovani volontari’” aggiunge “La maggior parte delle donazioni sembra provenire da organizzazioni o individui, e ci sono molte risorse per soddisfare i bisogni primari dei rifugiati. L'accoglienza in Polonia è generalmente all'altezza e la presenza di giovani volontari, mobilitati e venuti a proprie spese, è piuttosto massiccia”.

Tornata a Parigi, la sen. Benbassa ha voluto conoscere i responsabili di Adra Francia, che hanno presentato in modo più dettagliato le iniziative dell’agenzia umanitaria e soprattutto le sue attività nel Paese d'Oltralpe.

“La senatrice ha espresso la propria solidarietà ai rifugiati ucraini e ha accolto con favore la forte mobilitazione di tutti gli attori coinvolti” conclude Aurouze. 
(LF)

[Foto: Hugo Poëtte. Fonte: Bia francese]

 

 

Padova. Aiuti all’Ucraina

Padova. Aiuti all’Ucraina

Umberto Canovese – Il 7 marzo, su iniziativa di alcuni ucraini della chiesa avventista di Padova, vicini alla comunità consorella “Angelia” di Kyev, che hanno a cuore l’attuale situazione umanitaria, è stato lanciato un appello, aperto anche ad amici e conoscenti, per la raccolta di generi alimentari, vestiti e beni di prima necessità da inviare nei luoghi colpiti dal conflitto.

L’appello è stato accolto con grande generosità ed è stato possibile inviare tre furgoni, guidati da nostri volontari, carici di beni. Per la chiesa di Padova è stata una grande esperienza e testimonianza di fede. Come il sale del Vangelo di Matteo 5:13, la nostra comunità si è mescolata alle persone nel bisogno per donare l’amore di Cristo. 

Durante il viaggio ritorno, alla comitiva si è unita una famiglia ucraina con sette bambini. Giunta in Italia, è stata accompagnata a Mantova, dove un membro di chiesa ha dato loro accoglienza.

[Foto pervenuta dalla comunità in oggetto]

Adra, l’agenzia umanitaria avventista, in azione per i profughi

Adra, l’agenzia umanitaria avventista, in azione per i profughi


Nel corso della trasmissione in diretta su RVS del 5 aprile 2022, Claudio Coppini e Roberto Vacca hanno intervistato Noemi Mezzelani, responsabile dell'agenzia umanitaria avventista ADRA, sezione di Firenze. Sono tanti gli impegni che ADRA porta avanti per aiutare i profughi ucraini, in Italia e all'estero. ADRA Firenze è impegnata in particolare nel reperimento e nell'invio di medicinali grazie a collaborazioni con le istituzioni e le farmacie locali. Ma Noemi ha ringraziato anche tanti uomini e donne di buona volontà che hanno aperto le loro case ai profughi e l'8×1000 della Chiesa avventista per il costante sostegno finanziario. Nonostante l'emergenza ucraina si sia aggiunta a due anni di emergenza Covid, non cala la determinazione dei volontari ADRA a far fronte ai bisogni umani .

 

Adra. Assicurare la protezione umanitaria nei conflitti armati

Adra. Assicurare la protezione umanitaria nei conflitti armati

Appello dell’agenzia umanitaria avventista.

Notizie AvventistePubblichiamo il recente appello dell’Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso (Adra).

La protezione dei gruppi vulnerabili deve essere al centro di ogni intervento umanitario. Nei conflitti armati, sono le donne e i bambini ad essere esposti a una maggiore vulnerabilità. Ciò è particolarmente evidente nella guerra in Ucraina, poiché costituiscono il numero maggiore di persone in cerca di rifugio. L’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) prevede quattro milioni di profughi in fuga dall'Ucraina. Sappiamo che la metà di essi sono minorenni, molti dei quali non accompagnati. Vi è un alto numero di bambini, soprattutto ragazze, che vivono in una qualche forma di struttura di assistenza residenziale in Ucraina. Il secondo gruppo più ampio di profughi sono le donne. Altri gruppi vulnerabili sono le persone con disabilità, gli anziani, gli stranieri che cercano di lasciare l'Ucraina ma non rientrano nella protezione dei profughi. Ci sono anche gli uomini: i disertori di entrambe le parti sono sotto pressione.

La rete Adra è attiva con un team di risposta alle emergenze in diverse zone di frontiera e all'interno dell'Ucraina. Abbiamo una conoscenza essenziale in materia di aiuti umanitari grazie a decenni di impegno nel mondo. Ogni giorno che passa, vediamo donne e bambini sempre più colpiti dall’intensificarsi della guerra. Guardiamo le donne attraversare il confine con la Polonia e con altri Paesi vicini, e prendersi cura non solo di se stesse, ma anche dei loro bambini e anziani, con forza, coraggio e solidarietà impressionanti. Piene di bagagli e con i figli in braccio, le sentiamo chiedere: "Cosa posso fare, dove posso lavorare?". Oltre a trovarsi in posizioni vulnerabili, alle donne vengono anche negati i mezzi per uscire dalla situazione. La risposta a questa crisi deve mantenere al centro dell'attenzione i bisogni e le sfide delle donne e dei bambini, e fornire un’assistenza adeguata. Chiediamo una maggiore protezione delle donne e dei bambini, e corridoi sicuri per il loro passaggio in questo conflitto.

Le organizzazioni umanitarie sono a conoscenza di vari casi di violenza, in gran parte di genere, e di tratta di esseri umani alle frontiere. Anche se sono stati apportati miglioramenti per quanto riguarda la sicurezza, ad esempio al confine con la Polonia, dove gruppi armati proteggono e sorvegliano i profughi diretti ai centri di accoglienza, i criminali trovano altre strade. Molti sfollati non conoscono l’iter per un passaggio sicuro e corrono potenziali rischi nell’attraversare il confine; anche la mancanza di competenza linguistica da tutte le parti è un problema. Servizi di passaggi in auto alla frontiera, mascherati da vero aiuto, possono prendere una brutta piega. Non vi è quasi nessun tracciamento su chi arriva al confine (soprattutto privati) e raccoglie i rifugiati. In generale, la registrazione dei profughi è problematica a causa della paura, della mancanza di informazioni e di una insufficiente guida strutturata per le persone bisognose. Anche se si incoraggia a registrarsi, i cittadini ucraini non hanno alcun obbligo di visto per entrare nei Paesi dell’Area Schengen. Questo fatto ostacola le misure di protezione coordinate. Gli operatori umanitari e gli attori statali incontrano difficoltà nell'identificare le persone, garantire il ricongiungimento familiare e condividere le informazioni sulla protezione.

Attraversare il confine diventa sempre più traumatizzante: lunghe code d'attesa, viaggi in treno in condizioni disumane. Pur se una misura di protezione temporanea, dovuta all'afflusso massiccio di persone in fuga dall'Ucraina, è stata messa in atto dal 4 marzo 2022 per garantire diritti armonizzati, la circolazione transfrontaliera non avviene senza intoppi. Ci sono stati casi di lunghe ore di attesa al freddo, di notte, con temperature che scendevano anche sottozero, senza un riparo caldo, né cibo, acqua o qualsiasi altro tipo di aiuto. La verifica della documentazione dei profughi richiede molto tempo. Ogni documento viene controllato a ciascun valico di frontiera e si scattano immagini biometriche delle persone. Servono una maggiore coerenza politica e un'azione armonizzata tra i Paesi, per ridurre al minimo l'attesa e garantire un passaggio sicuro e agevole fino al luogo di accoglienza.

Cresce anche il numero degli sfollati all'interno dell’Ucraina a causa del conflitto. Sono 1,9 milioni di persone, secondo le stime dell'Ocha (Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari). Individui e famiglie vanno via dalle loro città perché mancano i servizi, le infrastrutture sono distrutte, hanno traumi fisici e mentali, hanno subito delle perdite e quindi una diminuzione della resilienza. La circolazione limitata impedisce a molti di fuggire, come agli anziani e agli operatori sanitari.

Il tempo e il contesto prima del transito al confine hanno un ruolo enorme per determinare la portata della vulnerabilità e il supporto necessario. Inoltre, si prevede che le prossime ondate di profughi che si riverseranno al confine con i Paesi occidentali avranno meno risorse e meno contatti sociali, ciò significa che dovranno affrontare vulnerabilità ancora maggiori. Non è possibile prevedere come e quando questo conflitto finirà, per cui potrebbero aumentare sia la disperazione che spinge a partire, sia la corsa caotica verso la salvezza. I profughi che attraversano le frontiere hanno bisogno di un sostegno psicosociale specifico che tenga conto dei traumi di guerra e della violenza di genere.

Cosa serve dopo? 
La registrazione sistematica dei profughi non è ancora realtà. Bloccati tra un regime repressivo e un Paese in guerra da una parte, un futuro insicuro e potenziali nuovi pericoli dall'altra, è assolutamente essenziale creare corridoi sicuri, distribuire adeguate informazioni legali nelle lingue di destinazione, far conoscere l’ubicazione dei punti d’informazione su assistenza psicosociale, medica e legale e sugli alloggi, offrire garanzie ai profughi sulla massima tutela dei loro dati alla registrazione e l’assenza di effetti negativi circa la sicurezza personale e il diritto di circolazione. I profughi devono conoscere i loro diritti e dove poter ricevere maggiori informazioni.

L'istituzione di un sistema di assistenza legale è prioritaria per garantire i diritti umani. Chiediamo coerenza politica nella documentazione ai valichi di frontiera, in modo che le procedure siano attuate una volta, e non a tutte le frontiere come avviene nei viaggi plurinazionali. È necessario garantire corridoi sicuri. Se si verificano tempi di attesa ai valichi di frontiera, devono essere garantiti un riparo caldo, del cibo, assistenza medica e una comunicazione trasparente con i profughi su quali misure vengono adottate. Le autorità locali devono comprendere le misure di protezione e quali siano le vulnerabilità che le persone affrontano.

Accanto alle specifiche necessità di base, come l'assistenza all'infanzia, l'assistenza medica e l'alimentazione, vi è un maggiore bisogno di “salute mentale e supporto psicosociale” (Mhpss). La conservazione e il miglioramento del benessere psicosociale sono alla base della salute mentale e faranno diminuire i traumi generazionali. La pace inizia sempre nella mente delle persone.

Suggeriamo anche di preferire l'assunzione di personale femminile per le attività ufficiali e civili nelle zone di frontiera. Ciò potrà garantire misure di protezione soprattutto per i più vulnerabili, che in questo contesto sono donne e bambini, e promuovere la sensibilità di genere.

Adra 
L'Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso è il braccio umanitario internazionale della Chiesa Avventista del Settimo Giorno, e opera in 118 Paesi. Lavora per rafforzare le comunità e cambiare la vita in tutto il mondo, offrendo sviluppo sostenibile e soccorsi in caso di calamità. Per ulteriori informazioni, visita adraitalia.org e consulta la precedente dichiarazione sulla crisi in Ucraina: https://adraitalia.org/adra-dichiarazione-ucraina-le-mani-della-speranza/ 

 

 

 

Spaghetti per la popolazione ucraina

Spaghetti per la popolazione ucraina

La Barilla dona 6.400 kg di pasta ad Adra Trieste, già consegnati nella città di Uzhgorod. La collaborazione continua. “Domani caricheremo altri 15.000 kg di pasta e il Tir partirà di nuovo” dice il responsabile locale dell’agenzia umanitaria avventista.

Lina Ferrara – “Chiedete e vi sarà dato” è uno dei testi dei Vangeli più conosciuto. E la sezione Adra di Trieste ha vissuto proprio questa esperienza quando la Barilla ha donato migliaia di chilogrammi di pasta per la popolazione ucraina.
“Siamo stati contattati da un’associazione di volontariato di Capodistria per grosse forniture di pasta da inviare nel Paese in guerra” spiega Carlo Depangher, responsabile dell’agenzia umanitaria avventista triestina “Quindi sono andato allo stabilimento della Barilla, qui a Trieste, e ho chiesto di poter acquistare a prezzo di produzione un grande quantitativo di pasta”.
La risposta di Barilla è stata: “No, la pasta ve la doniamo”.

“Volentieri, quindi, ci hanno dato il primo carico di 6.400 kg due settimane fa e domani caricheremo altri 15.000 kg di pasta da inviare in Ucraina. È una iniziativa che continua nel tempo” aggiunge Depangher. Con il loro Tir, due volontari dell’associazione di Capodistria, un russo e un ucraino, hanno già consegnato il primo carico di pasta a Uzhgorod, città ucraina al confine con Cecoslovacchia e Ungheria, poi smistato e distribuito alle famiglie sfollate.

Altri aiuti donati 
L’impegno umanitario dell’agenzia triestina per la nazione est-europea è anche più ampio. “Otto viaggi sono partiti da qui per arrivare in Ucraina, con furgoni messi a disposizione da privati, per trasportare prodotti e articoli di prima necessità ricevuti in dono. La nostra sede è diventata il centro di raccolta di queste donazioni da parte della cittadinanza” dice ancora il responsabile.

Impegno pluridecennale
Giustizia, compassione e amore sono le parole che muovono i gesti dei volontari Adra, e lo sa bene il coordinamento di Trieste, attivo da decenni.
“Da molto prima che ci fossi io!” sottolinea Depangher che prosegue “Già negli anni ‘90, durante la vicina guerra nei Balcani, i nostri volontari hanno aiutato parecchie persone profughe e lavorato, all’interno della chiesa, per questa emergenza. Più di recente siamo intervenuti con diversi viaggi nei soccorsi ad Amatrice, dopo il terremoto. La mia mamma è originaria di quella città”.

L’attenzione di Adra è rivolta anche alle necessità locali. Grazie alla collaborazione con il Banco Alimentare, la sede di via Rigutti 1, nei locali della chiesa avventista, è diventata un punto di riferimento per chi è in difficoltà. “Abbiamo 234 famiglie che vengono da noi ogni giorno per prendere pacchi di alimenti, vestiti e altro” conclude Depangher.

La solidarietà passa anche da una gattina 
C’è lo “zampino” di Adra nella storia a lieto fine di una gattina smarrita e della sua proprietaria, una signora ucraina di 71 anni arrivata a Viareggio, dove vivono le figlie, alcuni giorni fa con un pullman. Durante la sosta a Fernetti per il controllo dei documenti, la gattina è scappata e la signora, angosciata, è dovuta ripartire senza di lei. Qualche giorno dopo, Alina Kurasova, volontaria di Adra Trieste, ha ritrovato la micetta su un albero, affamata e infreddolita. Ha deciso di portarla a casa e prendersi cura di lei. La proprietaria è stata poi rintracciata tramite i social e ora è felice di poter riavere presto la sua gattina.

[Foto: Adra Trieste]

Pin It on Pinterest