La Barilla dona 6.400 kg di pasta ad Adra Trieste, già consegnati nella città di Uzhgorod. La collaborazione continua. “Domani caricheremo altri 15.000 kg di pasta e il Tir partirà di nuovo” dice il responsabile locale dell’agenzia umanitaria avventista.

Lina Ferrara – “Chiedete e vi sarà dato” è uno dei testi dei Vangeli più conosciuto. E la sezione Adra di Trieste ha vissuto proprio questa esperienza quando la Barilla ha donato migliaia di chilogrammi di pasta per la popolazione ucraina.
“Siamo stati contattati da un’associazione di volontariato di Capodistria per grosse forniture di pasta da inviare nel Paese in guerra” spiega Carlo Depangher, responsabile dell’agenzia umanitaria avventista triestina “Quindi sono andato allo stabilimento della Barilla, qui a Trieste, e ho chiesto di poter acquistare a prezzo di produzione un grande quantitativo di pasta”.
La risposta di Barilla è stata: “No, la pasta ve la doniamo”.

“Volentieri, quindi, ci hanno dato il primo carico di 6.400 kg due settimane fa e domani caricheremo altri 15.000 kg di pasta da inviare in Ucraina. È una iniziativa che continua nel tempo” aggiunge Depangher. Con il loro Tir, due volontari dell’associazione di Capodistria, un russo e un ucraino, hanno già consegnato il primo carico di pasta a Uzhgorod, città ucraina al confine con Cecoslovacchia e Ungheria, poi smistato e distribuito alle famiglie sfollate.

Altri aiuti donati 
L’impegno umanitario dell’agenzia triestina per la nazione est-europea è anche più ampio. “Otto viaggi sono partiti da qui per arrivare in Ucraina, con furgoni messi a disposizione da privati, per trasportare prodotti e articoli di prima necessità ricevuti in dono. La nostra sede è diventata il centro di raccolta di queste donazioni da parte della cittadinanza” dice ancora il responsabile.

Impegno pluridecennale
Giustizia, compassione e amore sono le parole che muovono i gesti dei volontari Adra, e lo sa bene il coordinamento di Trieste, attivo da decenni.
“Da molto prima che ci fossi io!” sottolinea Depangher che prosegue “Già negli anni ‘90, durante la vicina guerra nei Balcani, i nostri volontari hanno aiutato parecchie persone profughe e lavorato, all’interno della chiesa, per questa emergenza. Più di recente siamo intervenuti con diversi viaggi nei soccorsi ad Amatrice, dopo il terremoto. La mia mamma è originaria di quella città”.

L’attenzione di Adra è rivolta anche alle necessità locali. Grazie alla collaborazione con il Banco Alimentare, la sede di via Rigutti 1, nei locali della chiesa avventista, è diventata un punto di riferimento per chi è in difficoltà. “Abbiamo 234 famiglie che vengono da noi ogni giorno per prendere pacchi di alimenti, vestiti e altro” conclude Depangher.

La solidarietà passa anche da una gattina 
C’è lo “zampino” di Adra nella storia a lieto fine di una gattina smarrita e della sua proprietaria, una signora ucraina di 71 anni arrivata a Viareggio, dove vivono le figlie, alcuni giorni fa con un pullman. Durante la sosta a Fernetti per il controllo dei documenti, la gattina è scappata e la signora, angosciata, è dovuta ripartire senza di lei. Qualche giorno dopo, Alina Kurasova, volontaria di Adra Trieste, ha ritrovato la micetta su un albero, affamata e infreddolita. Ha deciso di portarla a casa e prendersi cura di lei. La proprietaria è stata poi rintracciata tramite i social e ora è felice di poter riavere presto la sua gattina.

[Foto: Adra Trieste]

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