Il presidente avventista inglese incontra l’imam della Muslim Welfare House

Il presidente avventista inglese incontra l’imam della Muslim Welfare House

La visita è avvenuta per esprimere personalmente solidarietà alla popolazione musulmana londinese dopo l’atto terroristico di Finsbury Park.

Bucnews/Notizie Avventiste – Il presidente della chiesa cristiana avventista dell’Inghilterra meridionale, past. Emmanuel Osei, ha incontrato l’imam Toufik Kacimi, responsabile della Muslim Welfare House di Finsbury Park, per trasmettere solidarietà e porgere le personali condoglianze dopo l’attacco terroristico.

“A nome della chiesa cristiana avventista voglio esprimere il nostro sconcerto e sgomento per il terribile e insensato attacco contro fedeli innocenti avvenuto il 19 giugno, davanti alla Muslim Welfare House di Finsbury Park”, ha affermato Osei rivolto all’imam.

“Come credenti desideriamo anche trasmetterle”, ha aggiunto, “solidarietà per il trauma causato da questo atto malvagio che condanniamo con forza. Vogliamo complimentarci con lei per il coraggio dimostrato nel proteggere dalla rabbia della folla il sospettato autore dell’atto terroristico, fino all’arrivo della polizia. Preghiamo per tutti voi, per la famiglia della persona defunta e per coloro che sono stati feriti. Siate certi delle nostre preghiere mentre continuate a svolgere le vostre funzioni religiose”.

L’imam ha apprezzato la visita e ringraziato per la solidarietà dimostrata dal past. Osei e dalla chiesa cristiana avventista. Kacimi ha inoltre elogiato l’opera della denominazione nella zona e dichiarato di aver avuto il privilegio di condividere la formazione offerta dalla chiesa New Life a beneficio della comunità, ha altresì elogiato il lavoro di Malika Bediako, responsabile dei servizi sociali avventisti nella zona di Haringey, svolto con le “fedi che lavorano insieme”.

Kacimi ha condiviso la sfida che affrontano con i giovani nuovi convertiti i quali tendono ad essere attratti dal radicalismo. “Lavoriamo molto”, ha affermato, “per fronteggiare le varie problematiche come l’occupazione giovanile, l’impegno dei giovani, la violenza domestica, la cultura delle armi e l’abuso di sostanze”.

Il centro è frequentato da persone di diversa provenienza. “Abbiamo somali, albanesi, bengalesi, indiani, algerini”, ha spiegato l’imam che si è detto aperto a lavorare insieme ad altri gruppi di fede per trovare soluzioni durature per questa situazione, dato che lo scopo della Muslim Welfare House è quello di sostenere i giovani attraverso vari percorsi formativi.

Il presidente, a sua volta, ha ringraziato Kacimi per la sua apertura a lavorare con gli altri e, per quanto riguarda la sfida dei giovani sfollati nella comunità, lo ha assicurato di poter contare sul sostegno della chiesa avventista nella lotta contro i crimini d’odio.

L’attacco, un vero e proprio crimine d’odio, ha causato un morto e diversi feriti davanti alla Muslim Welfare House, quando un furgone ha colpito i fedeli mussulmani che uscivano dalla moschea. Due persone sono ancora in condizioni critiche, ha detto Kacimi.

In tutta la nazione, è stata diffusa la condanna di qualsiasi forma di crimine d’odio.

 

Il presidente avventista inglese incontra l’imam della Muslim Welfare House

Sui recenti attacchi terroristici


Le condoglianze della chiesa cristiana avventista del Regno Unito. Gli scout della denominazione
partecipano alle cerimonie di Manchester in ricordo delle vittime.

Notizie Avventiste – La chiesa cristiana avventista del Regno Unito esprime cordoglio anche per l’ultimo attentato a Londra che è costato ancora la vita a diverse persone innocenti.

“Il terrorismo nel Regno Unito è sempre stato presente come conseguenza di varie cause, lotte e rivolte”, afferma una notizia sul sito della chiesa britannica, “Tuttavia, negli ultimi tre mesi abbiamo assistito a tre attacchi nelle principali città di questo paese. Sembra che nonostante siano elencati nella lista nera del terrorismo, questi individui e altri sono capaci di attuare tali atrocità. Agitazione e insicurezza sono diventate le preoccupazioni principali di molte persone oggi, che sentono la minaccia di un prossimo attacco da qualche parte nel Regno Unito. Viviamo in tempi incerti e insicuri. Era stata da poco presentata una dichiarazione dei dirigenti della chiesa cristiana avventista in risposta all’attacco precedente, che già è necessario farne un’altra”.

Questa volta, invece di una dichiarazione scritta, il presidente dell’Unione avventista del Regno Unito, Ian Sweeney, ne ha parlato in una intervista video in cui esprime, con grande sconcerto, la sua incredulità nel vedere ancora una volta individui che mostrano di non avere il minimo rispetto per la vita degli altri esseri umani e la tolgono in modo indiscriminato.

Che cosa possono fare i credenti in queste situazioni?
“Come credenti”, ha affermato il presidente, “dobbiamo mostrare il significato vero della fede in termini di amore e gentilezza. Quando ci troviamo in mezzo alla tragedia, la cosa migliore che possiamo fare per coloro che soffrono è cercare di essere loro vicino con affetto, manifestandolo con un abbraccio, una parola di conforto, la disposizione ad ascoltare, un aiuto pratico in ciò di cui hanno bisogno. Penso che come cristiani dobbiamo essere lì con le persone che sono nella disperazione”.
Ha poi aggiunto: “Esprimiamo cordoglio e preghiamo per le famiglie delle vittime e per i feriti”.


La chiesa ha mostrato partecipazione e rispetto per il dolore di tante persone, anche tramite gli scout avventisti di Manchester, che sono stati attivamente coinvolti nelle cerimonie organizzate nella città per ricordare le vittime.

Ragazze e ragazzi in divisa hanno guidato il corteo nel centro cittadino e sono stati coinvolti nella posa delle corone di fiori. La loro presenza è stata apprezzata da molti in un momento come questo.

Guarda il video della cerimonia.

 

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Gli avventisti nelle Filippine aiutano gli sfollati di Marawi evacuati dopo l’attacco dei miliziani


La chiesa della regione chiede di pregare per gli abitanti della città.

Notizie Avventiste/ANN – Gruppi di avventisti aiutano gli sfollati di Marawi, la più grande città musulmana delle Filippine, evacuati dalle loro case dopo l’attacco dei miliziani estremisti islamici che hanno invaso la città in risposta a un fallito tentativo militare per catturare il leader pro-Isis del gruppo, il 23 maggio. I miliziani hanno occupato un ospedale governativo e bruciato un collegio cristiano privato e la prigione della città. Il presidente delle Filippine, Rodrigo Duterte, ha imposto la legge marziale nell’isola di Mindanao.

Circa 2.000 degli oltre 200.000 residenti sono rimasti intrappolati in città a causa dei combattimenti tra militanti e militari. Tutti gli altri sono fuggiti nei primi giorni dell’assedio durato una settimana, e migliaia di persone si sono dirette nella città di Iligan, a 60 chilometri a nord di Marawi. Molti sono scappati utilizzando mezzi pubblici e personali, alcuni a piedi, tentando di camminare per la città. Diversi hanno trovato rifugio nelle aree intorno a Marawi. L’afflusso di sfollati ha portato le autorità di Iligan a dichiarare, il 29 maggio, la chiusura della città per paura che i miliziani potessero entrare con gli sfollati e allargare la loro presa sulla zona.

I membri della chiesa cristiana avventista cercano di offrire aiuto agli sfollati in vari modi. Raccolgono e distribuiscono beni di prima necessità, come prodotti alimentari e per l’igiene, acqua, pannolini e indumenti per neonati. Il Centro medico avventista di Iligan fornisce assistenza dove necessario. Centri di evacuazione sono stati aperti in luoghi di fortuna.
“Nella situazione attuale gli sfollati sono disagiati; infatti dormono sul pavimento e credo sia necessario organizzare una missione medica per evitare focolai di malattie tra coloro che cercano sicurezza nei centri di evacuazione”, ha affermato Jun Mar, del Centro medico avventista.

Il desiderio di aiutare è notevole da parte delle chiese. Un gruppo di avventisti ha percorso circa 90 chilometri dalla sede nazionale della denominazione, per arrivare a Iligan e consegnare vestiti, articoli per l’igiene e cibo a uno dei tre centri di rifugiati della città. Hanno ascoltato e incoraggiato le donne fuggite con i figli e preoccupate sulla sorte dei loro mariti rimasti a Marawi.

Inoltre, il gruppo ha visitato altre persone in una delle zone più povere, scoprendo di essere i primi a portare generi di conforto. Entrati in una piccola casa, hanno contato ben 42 persone che condividevano il poco spazio. Gli sfollati hanno ringraziato il gruppo per aver portato aiuti e un po’ di speranza, entrambi molto necessari.

Un avventista è intento a organizzare anche una mensa per i militari dell’esercito. Sebbene sia il governo a provvedere alle loro necessità, sostegno e cura aggiuntivi li incoraggiano nei lunghi e difficili giorni.

Le vittime della battaglia sono purtroppo aumentate nella settimana e gli avventisti, nelle Filippine e all’estero, erano preoccupati per la chiesa della città, composta da studenti e docenti della Mindanao State University. Sembra che siano stati tutti evacuati in sicurezza. Gli studenti sono ritornati alle loro case e la facoltà è stata traferita a Iligan.

Gli avventisti della regione chiedono di pregare per gli abitanti di Marawi e per quanti offrono accoglienza e soccorso nel conflitto.

Ci sono 2.000 chiese e circa 500.000 membri nella regione che comprende l’isola di Mindanao e l’Arcipelago Sulu.

(Foto: Jun Mar)

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La chiesa cristiana avventista in Egitto condanna con forza il recente attentato terroristico


29 morti, più di 25 feriti, compresi i bambini, nell’attacco a un pullman che trasportava cristiani copti.

ANN/Notizie Avventiste – Gli avventisti del 7° giorno in Egitto, in tutto il Medio Oriente e nel Nord Africa sono profondamente addolorati per le vittime innocenti dell’atroce e vile attacco terroristico del 26 maggio, avvenuto su un pullman di cristiani copti diretto verso un monastero nella provincia di Minya. Almeno 29 persone sono state uccise e più di 25 ferite, tra di esse diversi bambini.

La chiesa cristiana avventista in Egitto ha espresso cordoglio e vicinanza alle famiglie delle vittime e ai feriti.
“Condanniamo con forza l’attacco terroristico in Egitto e la violenza in tutte le sue forme”, ha affermato Kleyton Feitosa, presidente della denominazione in Egitto e Sudan, “La chiesa cristiana avventista prega con fervore per i cristiani copti. Il nostro Dio di pace e misericordia ci dia protezione e amore l’uno per l’altro”.

Questo è il terzo attentato ai cristiani copti in Egitto in meno di due mesi. Il 9 aprile, i terroristi avevano ucciso 46 fedeli negli attacchi kamikaze avvenuti durante i servizi religiosi nelle chiese di Alessandria e Tanta, nella parte settentrionale del paese.
“Attacchi come questi”, ha aggiunto Feitosa, “non distruggeranno l’Egitto né creeranno divisioni tra i principali gruppi religiosi”.

I leader avventisti del Medio Oriente e del Nord Africa hanno invitato i membri di chiesa a pregare per le famiglie di coloro che hanno perso la vita e per la completa guarigione di quanti sono rimasti feriti.

Anche Rick McEdward, presidente delle chiese cristiane avventiste in Medio Oriente e Nord Africa, ha espresso cordoglio alle famiglie e al popolo egiziano. “È in questi momenti che possiamo sostenerci l’un l’altro con la preghiera e il servizio reciproco. In un mondo a pezzi, possa Gesù toccare i cuori e portare consolazione alle famiglie che sono state colpite da questo tragico atto di violenza”, ha affermato McEdward, “L’attentato rende vivida in noi la grande speranza nel prossimo ritorno di Cristo che porterà i suoi figli nella casa eterna, dove la pace abita per sempre”.

(Foto: Getty Images)

 

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Solidarietà a Manchester


I rappresentanti dell’Aidlr riuniti in Germania per un convegno, condannano il recente attacco terroristico in cui hanno perso la vita decine di giovani.

Notizie Avventiste – L’Associazione internazionale per la difesa della libertà religiosa (Aidlr) ha espresso solidarietà e vicinanza al popolo del Regno Unito, duramente colpito da un nuovo attacco terroristico a Manchester. In un comunicato stampa diffuso dal dipartimento Comunicazioni della chiesa cristiana avventista intereuropea (Eud), i rappresentanti Aidlr di 13 paesi (Portogallo, Spagna, Francia, Belgio, Lussemburgo, Germania, Svizzera, Italia, Austria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Romania, Bulgaria), riuniti in convegno dal 21 al 23 maggio in Germania, presso l’università avventista di Friedensau, sono rimasti scioccati dopo aver appreso del tragico attentato che ha colpito soprattutto i ragazzi.

“Anche se è avvenuto in un paese diverso e in una città lontana da noi, siamo stati traumatizzati dall’attacco terroristico avvenuto nella tarda serata del 22 maggio, alla fine di un concerto, dove tanti giovani e bambini sono morti e molti sono stati feriti”, si legge nel comunicato, “Condanniamo fermamente questi atti e riteniamo sacra la vita umana sia a Manchester che in qualsiasi altra parte del mondo. Preghiamo ed esprimiamo partecipazione e solidarietà al popolo britannico e a tutte le famiglie colpite. Da questo convegno in cui difendiamo le virtù della libertà religiosa, della libertà di espressione e della libertà di scelta, siamo vicini a quelle vittime e alle loro famiglie che non hanno potuto scegliere e sono state colpite da un atto di inaudita violenza”.

Il documento continua invitando a essere portatori di pace e a intraprendere con fermezza il cammino del dialogo e del rispetto tra le fedi e le culture.

“Crediamo che i cristiani, i musulmani e i fedeli di tutte le religioni dovrebbero essere dei pacificatori. Riteniamo inoltre che il dialogo interreligioso e interculturale, l’istruzione e la formazione in materia di diversità, il rispetto della dignità di ogni persona, la protezione della vita e dei diritti umani, la libertà o le convinzioni religiose, la libertà di espressione e la comprensione tra seguaci delle diverse religioni debbano essere fortemente incoraggiati in ogni parte del mondo, con il sostegno dei diversi soggetti interessati: leader religiosi, diplomatici, politici, studiosi, organizzazioni non governative e media”.

Infine, il comunicato, firmato dal segretario generale dell’Aidlr in Europa, Liviu Olteanu, conclude: “Riconosciamo che sono necessari saggezza e prudenza per non confondere nessuna religione con gli atti di violenza e terrorismo di alcuni estremisti. Preghiamo e siamo vicini e solidali con il popolo del Regno Unito e di Manchester mentre sosteniamo la pace globale. Nel nostro convegno presso l’università di Friedensau, in Germania, abbiamo osservato un minuto di silenzio il 22 maggio, in memoria delle vittime dell’attacco terroristico di Manchester”.

 

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Cordoglio della chiesa cristiana avventista per la strage di Manchester


Pensieri e preghiere alle numerose vittime dell’attacco.

Notizie Avventiste/ANN – Con ancora vivido nella mente il ricordo dell’attentato terroristico di Londra, lo scorso marzo, oggi la Gran Bretagna si è svegliats dopo un’altra atrocità. Ieri sera, 22 maggio, Manchester, seconda città più grande del Regno Unito, è stata vittima di un altro atto di terrorismo. Un kamikaze si è fatto esplodere alla fine di un concerto nel Mancester Arena, affollato di giovanissimi e genitori. Al momento, 22 persone, tra cui diversi bambini e ragazzi, hanno perso la vita, almeno 60 sono i feriti e 12 i dispersi. Ancora una volta la nazione è costretta a riflettere su una tale brutalità senza senso.

Ian Sweeney, presidente della chiesa cristiana avventista nel Regno Unito e in Irlanda, ha espresso il punto di vista di tutti i fedeli della denominazione affermando che “i nostri pensieri e le nostre preghiere sono rivolte alle famiglie delle vittime e ai feriti dell’attacco terroristico avvenuto a Manchester la scorsa notte”.

“Come comunità di fede”, ha continuato, “è nostra convinzione che ogni persona abbia un valore incalcolabile e quindi esprimiamo cordoglio per quanti hanno tragicamente perso la vita e più di questo ci impegniamo a fare tutto ciò che possiamo per sostenere e incoraggiare coloro che sono stati così profondamente colpiti”.

Sostegno pratico è subito arrivato da due chiese avventiste vicine al luogo dell’esplosione. I pastori e i fedeli lavorano insieme per fornire assistenza a tutti coloro che sono stati traumatizzati dall’evento. Le chiese hanno aperto le porte a chi cerca solitudine e un luogo tranquillo dove pregare. Inoltre offrono qualcosa da mangiare e da bere, e un servizio di supporto psicologico e counseling.

Le chiese cristiane avventiste di Manchester fanno parte della Federazione dell’Inghilterra del nord (Nec) della denominazione. Il presidente del Nec, Richard Jackson, ha rivolto un appello ai fedeli: “È con tristezza che scrivo alla nostra famiglia in fede mentre riflettiamo sul tragico attacco di Manchester. Non c’è dubbio che le nostre comunità in tutta la Gran Bretagna e in particolare nell’area della città colpita siano in stato di shock e incredulità. Le chiese saranno aperte per momenti di preghiera e riflessioni, e i nostri pastori sono a disposizione di coloro che hanno bisogno di sostegno in qualsiasi modo. Preghiamo per coloro che sono stati colpiti, soprattutto per le famiglie che hanno perso i propri cari e per quanti sono stati feriti. Dobbiamo essere uniti contro l’odio e continuare più che mai a impegnarci nell’inclusione, la tolleranza e l’amore”.

Il past. Raafat Kamal, presidente della Regione transeuropea della chiesa, ha espresso orrore per un attacco che si è concentrato principalmente sui bambini e i giovani. “Non esiste alcuna causa, politica o religiosa, che giustifichi azioni di tale brutalità senza senso, ovunque o in qualsiasi momento”, ha affermato, “Incoraggio le comunità avventiste a pregare per coloro che sono nel dolore”.

Come avvenuto per i precedenti attacchi a Londra, Parigi, Bruxelles, in Svezia e per le continue violenze in Siria, Iraq e altrove, il past. Kamal ha ribadito: “Non permettiamo che atti del genere ci abbattano, ma piuttosto sentiamo più urgente il desiderio di condividere l’amore di Dio che può toccare e trasformare la vita di tutte le persone”.

Man mano che ulteriori dettagli emergeranno nei prossimi giorni, la sensibilità aumenterà. La riunione di preghiera di metà settimana e i servizi speciali questo weekend possono essere un momento non solo per pregare, ma per tendere una mano e sostenere le famiglie delle vittime, della nazione e della società sofferente.

 

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Le condoglianze degli avventisti alla Chiesa copta

APD/Notizie Avventiste – Due attacchi terroristici contro i cristiani copti in Egitto hanno macchiato di sangue la domenica delle palme, una settimana prima di Pasqua. Almeno 45 persone sono morte e oltre 120 sono rimaste ferite. Il past. Rick McEdward, leader della Chiesa cristiana avventista in Medio Oriente e Nord Africa, con sede a Beirut, ha espresso cordoglio alle famiglie in lutto per questa nuova, assurda tragedia, e vicinanza ai numerosi feriti.

“Vorrei che i nostri fratelli e sorelle copti in Egitto sentano la pace di Gesù e la sua guarigione e consolazione, in questo momento particolarmente difficile”, ha scritto McEdward, evidenziando come negli ultimi anni ci sono conflitti e tragedie quasi ogni giorno in Medio Oriente e Nord Africa, con il rischio che diventino una triste consuetudine.

“Questa settimana partecipiamo al grande dolore dei nostri fratelli e sorelle egiziani che hanno perso i loro cari nei due attacchi alle chiese copte, e alle sofferenze di quanti sono stati feriti”, ha aggiunto il past. McEdward, “Questa tragedia è particolarmente spregevole perché gli attentatori hanno mirato a persone che si trovavano nel loro luogo di culto, dove volevano pregare in pace”.

La voce della Chiesa avventista si unisce a quella delle chiese e dei capi religiosi che hanno condannato gli attentati. Il segretario generale del Consiglio ecumenico delle chiese (Cec), rev. Olav Fykse Tveit, – riporta Riforma.it – ha espresso profondo dolore: “Di fronte a questa brutalità la famiglia umana, tutte le persone di fede e di buona volontà, devono stare unite per tornare ad impegnarsi a favore del rispetto, della cura e protezione reciproca, e della prevenzione di tale violenza».

Il Consiglio ecumenico delle chiese ha chiesto al presidente Abdel Fattah al-Sisi d’Egitto, ai leader religiosi e ai governi di tutta la regione “di agire rapidamente e con coraggio per salvaguardare i diritti religiosi fondamentali dei fedeli di tutte le fedi, per garantire la sicurezza contro la violenza, e la giustizia a tutti i popoli. I luoghi di culto che rappresentano le diverse tradizioni religiose sono diventati oggetto di violenze da parte degli estremisti”, riferisce ancora la testata evangelica italiana.

Riforma.it riporta anche la dura condanna di Andrea Zaki, presidente delle Chiese protestanti d’Egitto, e pubblicata da Christian Today: “Questo terrorismo mira a creare paura tra i cristiani e a impedire loro di andare in chiesa. Ma lavoreremo insieme in solidarietà con lo Stato, con i musulmani, con il Papa Tawadros II, e con tutti i cristiani per combattere il terrorismo e portare l’Egitto alla stabilità”.

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Condanna dell’attacco terroristico a Stoccolma

La Chiesa cristiana avventista svedese partecipa al cordoglio per le vite spezzate ed è vicina ai feriti.

tedNEWS/Notizie Avventiste – Ancora una volta l’Europa ha subito un vile attacco terroristico in cui persone innocenti sono state falciate da un veicolo lanciato contro i passanti nel centro di Stoccolma. Gli uffici dell’Unione svedese delle chiese cristiane avventiste e i locali della comunità avventista della capitale si trovano a solo un isolato dalla Drottninggatan, la principale via pedonale di Stoccolma, dove ha colpito il camion che ha ucciso quattro persone e ne ha ferite altre quindici, nell’attentato di venerdì pomeriggio, 7 aprile.

“La Chiesa cristiana avventista condanna fermamente l’attacco alla libertà subito oggi a Stoccolma”, ha affermato il presidente dell’Unione, Göran Hansen, in un comunicato. “Questo nuovo e tragico evento ci ricorda che viviamo in un mondo in cui gli estremisti possono in un istante trasformare in caos e incubo una piacevole passeggiata di primavera, per di più in una strada pedonale.  Partecipiamo al dolore di quanti hanno perso un loro caro, un collega o un amico, e preghiamo perché ricevano consolazione”.

La via colpita è di solito molto trafficata. Infatti, anche i dipendenti dell’Unione avventista, come tante altre persone, percorrono la Drottninggatan ogni giorno per recarsi al lavoro.

“Invece di farci prendere dal panico, rinnoveremo la nostra convinzione e lo zelo nel diffondere la speranza in un mondo migliore, insieme al nostro Signore e Dio”, ha aggiunto Hansen.

L’attacco a Stoccolma è arrivato appena due settimane dopo un attentato simile a Westminster, nel centro di Londra, e qualche giorno dopo quello nella metropolitana di San Pietroburgo, in Russia.

Subito dopo l’attacco a Londra, Rafaat Kamal, presidente della Regione Transeuropea della Chiesa, aveva dichiarato: “Non permettiamo che atti simili ci sconfiggano, ma sentiamo sempre di più il desiderio di condividere l’amore di Dio che può toccare e trasformare la vita di tutte le persone”.

(Foto: Rainer Refsbäck)

 

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Preghiere e cordoglio per le vittime dell’attacco di Londra

La Chiesa cristiana avventista britannica esprime solidarietà alle famiglie delle vittime e ai feriti .

Notizie Avventiste – La Chiesa cristiana avventista del Regno Unito ha espresso cordoglio e vicinanza alle famiglie delle vittime e ai feriti nel recente attentato di Londra. Il direttore delle Comunicazioni avventiste in UK, Richard Daly, ha pubblicato il seguente messaggio sul sito britannico della Chiesa:
“Mercoledì 22 marzo, l’attacco avvenuto fuori dal Parlamento inglese, a Londra, ci ha ricordato che viviamo in un mondo precario e insicuro. Fino a oggi, sono 7 gli arresti effettuati dalla polizia nei dintorni di Londra e altrove. Purtroppo, ci sono stati 4 morti, tra i quali un poliziotto, 7 feriti gravi e 29 persone sono state ricoverate o medicate in ospedale.

Il past. Ian Sweeney, presidente dell’Unione avventista britannica ha dichiarato:
‘La Chiesa cristiana avventista del Regno Unito condanna l’attacco terroristico di mercoledì a Londra ed esprime cordoglio per la tragica e insensata perdita di nuove vite umane. Anche se non dovremmo speculare sulle motivazioni dietro a questa atrocità, sembra che sia stato un attacco contro la sede del governo britannico e la democrazia, e purtroppo tante persone innocenti, tra le quali un agente di polizia, hanno perso la vita. Come comunità di fede, i nostri pensieri e le nostre preghiere vanno alle famiglie e agli amici di tutti coloro che sono nel dolore.

Questo sabato, chiediamo ai dirigenti delle chiese di dedicare momenti di preghiera alle famiglie di coloro che hanno perso la vita e alle tante persone ancora ricoverate in ospedale e che sono state traumatizzate da quanto successo’”.

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Gli avventisti in Canada condannano l’attacco alla moschea di Québec City


“Non vi è posto per l’odio verso la razza o la religione di una persona” affermano in una dichiarazione, mentre partecipano al cordoglio per i 6 morti.

ARnews/Notizie Avventiste – Gli avventisti del settimo giorno in Canada si sono uniti alle numerose voci di condanna dell’attentato del 29 gennaio in una moschea di Quebec City. Un uomo armato è entrato durante la preghiera della sera e ha sparato sui fedeli. 6 i morti, 19 i feriti, di cui due in condizioni critiche, secondo i media canadesi.

Il ventisettenne Alexandre Bissonnette è stato arrestato e incriminato per sei omicidi di primo grado e cinque tentati omicidi.

Dopo l’attacco, i dirigenti avventisti del paese hanno diffuso una dichiarazione in cui affermano: “La Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno in Canada si unisce ai cittadini di tutta la nostra nazione nel cordoglio per la perdita di 6 vite innocenti durante l’insensato attentato avvenuto domenica sera, in una moschea di Quebec City. Porgiamo le nostre più sentite condoglianze alle famiglie di ogni vittima e continuiamo a pregare per esse. Siamo anche molto addolorati perché uno spazio di pace e sicurezza sia stato così brutalmente violato”.

Il documento prosegue ribadendo che “non vi è posto per l’odio verso la razza o la religione di una persona, né tantomeno per le azioni generate da un tale odio. Dio ci ha chiamati ad amare tutti i nostri vicini allo stesso modo, senza distinzione di razza, genere, religione o stile di vita. Siamo con il popolo di Québec e con le persone di tutto il Canada, che continueranno a dimostrare ogni giorno uno spirito di amore, compassione e pace in mezzo a tanto dolore e disperazione”.

La dichiarazione conclude: “Preghiamo perché arrivi il giorno in cui tutte le persone di ogni razza, genere, religione e stile di vita possano vivere senza paura o odio. Incoraggiamo i membri della Chiesa cristiana avventista a incarnare il carattere di Gesù e a esprimere l’amore e la compassione di cui ha dato l’esempio. “Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio” (Mt 5:9, CEI).

In Canada vivono circa 70.000 avventisti, che si riuniscono in 462 chiese e gruppi. La Chiesa gestisce 43 scuole di ogni livello, dall’asilo alla scuola post-secondaria.

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Indignazione degli avventisti francesi per il barbaro attentato nella chiesa cattolica

plaqueL’Unione avventista in Francia esprime solidarietà e compassione alla comunità di Saint-Etienne du Rouvray.

Notizie Avventiste/BIA – Stamattina due uomini sono entrati in una chiesa cattolica di Saint-Etienne du Rouvray (Seine-Maritime), in Normandia, hanno ucciso il sacerdote e preso in ostaggio alcune persone. Jacques Hamel, il parroco assassinato, era nato nel 1930 ed era stato ordinato sacerdote nel 1958. In pensione da una decina di anni, assicurava alcuni servizi religiosi nella parrocchia attaccata dagli attentatori.

Dopo questo nuovo atto di violenza, l’Unione delle Federazioni avventiste di Francia (UFA) ha diffuso la seguente dichiarazione:
“Di fronte alla barbarie avvenuta in un luogo di culto cattolico, la Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno, tramite la sua Unione, esprime indignazione, solidarietà e compassione. Quando la chiesa cattolica di Saint Etienne du Rouvray è colpita, sono i credenti che soffrono. Al di là delle diverse etichette e denominazioni, i credenti hanno sempre considerato i luoghi di culto come spazi di pace, preghiera, condivisione e sicurezza.

Questa escalation di brutalità e crimini efferati commessi da esseri umani contro i propri simili resta ingiustificabile. Nonostante i sentimenti legittimi di tristezza e di rivolta, bisogna sempre continuare a combattere il male con il bene, ad agire per la pace e a pregare Dio perché cambi i cuori e le menti.

La chiesa avventista incoraggia i suoi fedeli a rispettare tutte le persone seguendo un comportamento che sia degno del Vangelo di Gesù Cristo”.

La dichiarazione è firmata da Ruben de Abreu, presidente dell’UFA; Gabriel Golea, presidente della Federazione delle chiese avventiste del Nord della Francia; Daniel Monachini, presidente delle Federazione delle chiese avventiste nel Sud della Francia; Jeroen Tuinstra, presidente della Federazione delle chiese avventiste di Belgio e Lussemburgo.

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In Germania, gli avventisti offrono speranza dopo i tre violenti attacchi

Chiesa avventista di MonacoI leader della denominazione chiedono che le chiese diventino luoghi di rifugio per le persone colpite. Una chiesa di Monaco sostituisce la celebrazione del suo quinto anniversario con una cerimonia commemorativa.

Notizie Avventiste/ARnews – I leader della chiesa cristiana avventista della Baviera e del resto della Germania hanno invitato i fedeli ad aprirsi alla comunità, in modo particolare dopo i tre violenti attacchi avvenuti in meno di una settimana e che hanno lasciato il paese nello sconcerto.

Gli avventisti si sono uniti alle tante voci che in Germania hanno espresso shock e dolore dopo che lo studente tedesco-iraniano di 18 anni ha ucciso 9 persone, venerdì sera, nel centro commerciale Olympia, a Monaco di Baviera. Alcuni giorni prima, il 19 luglio, un diciassettenne rifugiato afghano aveva ferito 4 persone con un’ascia e un coltello su un treno, prima di essere ucciso dalla polizia. Infine, domenica, un siriano al quale era stata respinta la richiesta di asilo si è fatto esplodere ad Ansbach, ferendo 12 persone. Tutti e tre gli attacchi si sono verificati in Baviera.

“Siamo preoccupati per lo sviluppo della violenza e del terrore nel nostro paese”, ha dichiarato Wolfgang Dorn, presidente della Federazione bavarese della chiesa.

“Vogliamo che le nostre chiese siano luoghi di rifugio per i deboli e i sofferenti”, ha affermato in una dichiarazione diffusa ieri dall’agenzia stampa APD e riportata sul sito della Regione Intereuropea della denominazione, “Le nostre chiese dovrebbero essere un luogo sicuro per le persone in cerca di protezione e sicurezza, e che vivono nelle zone colpite dalla sofferenza”.

Una comunità avventista a Monaco di Baviera ha annullato la prevista celebrazione del suo quinto anniversario per tenere al suo posto un servizio commemorativo in ricordo delle vittime del centro commerciale. Il past. Miodrag Jovanovic ha invitato i fedeli della chiesa cristiana avventista Waldfrieden, di Monaco, a continuare a credere nel bene, nonostante il male sia così presente nel mondo. Ha anche evidenziato l’ottimo lavoro svolto dalla polizia e da tanti cittadini che si sono mobilitati per aiutare. Ha poi concluso invitando i presenti a essere “messaggeri di consolazione e sicurezza”

Molte delle persone uccise nell’attacco al centro commerciale erano adolescenti, tanto che la tragedia è stata denominata “la strage dei ragazzi”.

La Regione Intereuropea della chiesa ha espresso cordoglio “per la morte di ragazzi e ragazze, tedeschi e stranieri, cristiani e musulmani. Mai un padre dovrebbe vedere i figli morire. Mai una madre dovrebbe piangere la perdita della sua prole. Preghiamo per la fine dell’odio e della violenza. Il Signore consoli i cuori di tutti coloro che sono stati coinvolti in questa tragedia”.

Dalla sua pagina Facebook, il presidente della chiesa cristiana avventista mondiale, Ted N. C. Wilson,  ha espresso vicinanza a  quanti sono stati colpiti dalla violenza in Germania e anche in Afghanistan, dove un attacco suicida ha ucciso 80 persone a Kabul, sabato scorso. Ha quindi esortato gli avventisti in tutto il mondo a mostrare compassione e a impegnarsi nella condivisione della “grande speranza nella salvezza attraverso la giustizia di Cristo e nel suo ritorno”.

(Foto: APD)

 

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