Ritiro spirituale dei giovani del Piemonte

Ritiro spirituale dei giovani del Piemonte

Kendra Gaisie – Nel weekend dal 10 al 12 marzo, i giovani avventisti del Piemonte hanno avuto la possibilità di condividere insieme un ritiro spirituale a Chieri, presso il centro di spiritualità «La casetta». I giovani presenti erano circa 40, provenienti dalle chiese di Torino, Alessandria e Asti. Il tema del ritiro è stato «Sulle orme di Gesù… per allenare i muscoli della fede».

Erano presenti anche i pastori Samuele Barletta e Alfredo Arisi, e l’ospite, il past. Filippo Alma, direttore dell’Istituto avventista di cultura biblica (IACB) «Villa Aurora» di Firenze. Filippo ci ha ricordato l’importanza di rimanere sempre ferventi nella fede e di essere una luce che possa fare la differenza nella società. Il Signore ci ha accompagnato nei momenti spirituali e anche nel divertimento.

Il sabato sera abbiamo avuto la seconda edizione di «Adventist Got Talent», momento speciale in cui i giovani hanno esibito i propri «talenti». Dopo questa magnifica esperienza, di certo ognuno dei partecipanti è tornato a casa avendo ritrovato uno scopo chiaro nella vita: continuare a seguire sempre e comunque le orme di Gesù.

 

 

 

 

 

 

 

Voglia d’amare. Palermo 2016

Voglia d’amare. Palermo 2016

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L’estate è ormai lontana, ma nel freddo di questi giorni fa sicuramente piacere ricordare le esperienze vissute nei mesi estivi. Se poi abbiamo unito le vacanze con il servizio e la solidarietà, allora riportare alla mente quei momenti ci riscalda il cuore. Immergiamoci quindi nella racconto dell’esperienza vissuta dai giovani nel Campo estivo di servizio organizzato, dal 17 al 26 agosto, dal dipartimento nazionale della Gioventù avventista, in collaborazione con ADRA Italia. (La redazione)

Ismaele Di Maggio – Anche nel corso di quest’ultima estate rovente, il sodalizio «gioventù avventista» e «ADRA Italia» ha prodotto una proficua sinergia. Trentacinque volontari si sono dati appuntamento in Sicilia per vivere nuovamente una vacanza speciale, fatta di mare, momenti di riflessione e di attività destinate agli «ultimi». La provenienza dei ragazzi va ben oltre il tricolore. Hanno dai 22 ai 43 anni, e la foto rituale della formazione al completo, ritrae visi di nazionalità serba, austriaca e honduregna, che si aggiungono a giovani arrivati da varie città del nostro Bel Paese.campo-ga-2016

Soggiorniamo presso il «Camping-gruppo-ga-al-completo degli Ulivi» di Sferracavallo, quartiere ittico di Palermo. Come i portuali del luogo, anche noi possediamo reti capienti, ancorché ideali. Trainiamo via da questa esperienza un «pescato» copioso fatto di fruizione artistica e culinaria, e spazi spirituali sulla sabbia, in cui il riff della chitarra si è mescolato al leitmotiv soave della battigia. Non dimenticando il servizio, che è stato l’impalcatura robusta di questi nove giorni di permanenza, su cui abbiamo costruito vissuti indelebili a contatto con una nuova nidiata di fratelli. Molti dei quali sono approdati sulle note spiagge di questo profondo sud, a bordo di imbarcazioni fatiscenti. Ne conosciamo soltanto una parte esigua, nel quadro di un esodo africano dalle dimensioni apocalittiche.

Il nostro microcosmo di ragazzi intraprendenti ma palesemente scollati da una realtà così complicata, incontra facce segnate da cicatrici profonde, della pelle e dell’anima, e in maniera antitetica, manine bicolore pronte a brandire una palla. Sono i profughi nei quali ci siamo imbattuti durante l’attività solidale. Superstiti, in seno a una umanità sempre in balia del pericolo, troppo spesso vittima senza appello delle maree, che sommergono uomini in felpe sudice e bimbi in tutine pastello.

Sono i miracolati dal Signore e dalle coste accoglienti di questa «bedda matri» dal volto triangolare, che risponde al nome di Sicilia. Una terra «sventrata» nei secoli da pochi criminali e bonificata con caparbietà dalla parte sana della società locale, dalle associazioni di volontariato e dai soccorritori che, in barba alle poche risorse di cui sono provvisti, oggi più che mai, accolgono anziché respingere. Abbiamo amato Palermo, anche nelle sue contraddizioni. Teatro di stragi mafiose e avamposto della lotta al sottobosco criminale. Entriamo nel merito della questione in occasione di un appuntamento speciale, in quel di Cinisi, che mai dimenticheremo.

frate-biagio-conteServizio presso la «Missione di Speranza e Carità»
Venerdì 19 agosto, presso la chiesa cristiana avventista di Palermo, riceviamo la visita di fratel Biagio Conte. Palermitano, classe ’63, è un missionario laico che ha fondato la «Missione di Speranza e Carità», per far fronte al tragico degrado della sua città natale. Ancor prima dei contenuti, ci colpisce l’involucro di questo simpatico barbuto, che stringe al suo lungo saio verdone il cadeau di ADRA Italia, una bianca t-shirt su cui spicca la frase «dare una mano colora la vita».

Speculare allo slogan, quest’uomo non solo ha sostenuto con mani e sudore della fronte la causa degli emarginati. Ha altresì ridipinto la sua giovinezza sorretta da una bambagia sterile, dei nuovi colori della fede in Gesù. Ci parla dell’edonismo anni ’80, della sua compagnia di amici perennemente alla ricerca del vestito griffato, e poi della perdita di senso, osservando i clochard avvolti nei cartoni della stazione centrale. Ci racconta della sua lunga parentesi da ateo, seguita dalla chiamata risolutiva del Signore. Biagio ci introduce alle attività sociali, nel cuore delle strutture che sovrintende personalmente e che alcuni anni fa ha riscattato da vecchie costruzioni in disuso. L’Africa è qui in Italia, e noi volontari non possiamo che constatarlo de visu.

villa-florioDal 22 al 26 agosto, bardati di maglietta serigrafata «Voglia d’amare- Palermo 2016», ci dividiamo nei consueti 4 gruppi. La Cittadella del Povero e della Speranza è un ampio complesso di edifici nato nel febbraio 2002 dalle macerie dell’ex caserma dell’aeronautica. Grazie alle sovvenzioni di privati ed enti pubblici, vi troviamo la lavanderia, la falegnameria e i forni per la panificazione. Veniamo coadiuvati da fratel Luciano Cagnina. Mondiamo le verdure nella capiente cucina e distribuiamo il pranzo a 500 immigrati.

Dopo la preghiera del Padre Nostro, invocata da Fratel Luciano, in nome di una fratellanza sotto la medesima mano di Dio, si comincia. Ciascun operaio, bene integrato in un turn-over lavorativo, ci scorre davanti, come in una simbolica catena di montaggio della fame. Alcuni hanno «tatuaggi sui generis» lungo gli zigomi, punti di sutura che rimandano sicuramente a una brutta vicenda. Tra una mestolata e un cambio di vassoio, proviamo a chiedere da quale nazione provengano, ma la risposta è quasi sempre evasiva. Altri, con piglio concitato, indicano di riempire oltremodo la gavetta. Chinare il capo per impiattare gli spaghetti o le melanzane di contorno, vuol dire rinunciare alla profondità dei loro occhi. Significa perdere un gesto di gratitudine oppure ignorare ciò che in quel momento pensano delle nostre candide divise, dopo una mattinata lercia tra mattoni e cemento.

la-casa-delle-donneVilla Florio è la proprietà terriera che fornisce frutta e verdura alla Cittadella, e non solo. Qui effettuiamo il recupero degli scarti del legno e dei telai delle finestre, il disboscamento del terreno attorno agli aranci e lo sgombro della zona dai sacchi di concime inutilizzato.

La Casa delle Donne è un istituto satellite alla Missione, con cento posti letto. Le nostre ragazze hanno il compito di supportare le suore nella gestione dei bimbi stranieri e delle loro madri, generalmente donne sole, senza una parentela su cui contare. Il planning prevede la preparazione dei pomodori da conserva e laboratori di lavorazione del pongo per i più piccini.

L’associazione La Casa di Tutte le Genti non è compresa nel progetto di fratel Biagio. È la-casa-di-tutte-le-gentiun asilo in funzione dal 2006, gestito da volontari, a cui molte mamme lavoratrici affidano i loro bambini. Organizziamo match di calcio con i maschietti e coreografiamo dei simpatici bans per le femminucce. «Ci siamo trovati dinanzi a dei bimbi diffidenti che si sono aperti a piccoli step. Mi chiamavano “Ignazio” il primo giorno, poi sono passati al confidenziale “Igny” già il mattino seguente», chiosa direttore nazionale del dipartimento GA, Ignazio Barbuscia.

A casa di Peppino Impastato
Il pomeriggio di sabato 20 agosto è uno dei più afosi, ma la canicola non è un deterrente efficace. Saliamo ugualmente a bordo dei nostri mezzi e raggiungiamo Corso Umberto 220, a Cinisi. Un indirizzo ridondante, poiché ad aspettarci c’è il dott. Giovanni Impastato, fratello minore del più tristemente noto Peppino. Giuseppe Impastato era un giornalista. È stato ucciso quasi 40 anni fa da Cosa nostra.

La sua famiglia d’origine era affiliata alla criminalità organizzata del posto. Tuttavia, questo ragazzo esemplare si è da sempre smarcato dagli agi familiari, per crearsi un humus di trasparenza attorno al proprio contesto abitativo. Tra le innumerevoli iniziative, nel 1977 realizza Radio Aut, emittente locale che denuncia l’opacità di alcuni nomi «intoccabili», servendosi della satira e della controinformazione libera dai condizionamenti dei partiti. Viene assassinato il 9 maggio 1978, il suo corpo è dilaniato da una scarica di tritolo posta sulla linea ferrata Palermo-Trapani. Una evidente messa in scena, per depistare l’opinione pubblica e incanalarla verso la tesi del suicidio.

casa-memoria-peppino-impastatoGiovanni è oggi un uomo di 62 anni, ancora provato dal lutto. Ci accoglie in questa casa a due piani diventata «Casa Memoria Impastato», un museo dove gli arredi, la chitarra accanto al letto e i dischi di Fabrizio De André ci parlano ancora di un trentenne libero che odiava il sistema clientelare. Il murale dell’atrio ritrae invece Felicia Bartolotta, l’anziana madre, impegnata sino alla fine dei suoi giorni a smascherare i responsabili della morte del figlio. Facciamo ingresso nel corridoio principale e inauguriamo l’incontro con grande pathos emotivo. Dice Giovanni ai microfoni dei nostri smartphone: «Vi ringrazio per essere venuti. Queste visite rappresentano per noi degli attestati di solidarietà che ci spingono ad andare avanti e a conservare una memoria storica. Questa casa è visitata ogni anno da migliaia di persone provenienti da tutto il mondo, non solo per la figura di mio fratello, ma in nome di un futuro che deve essere ancorato agli avvenimenti passati. Mio fratello è stato un elemento originale del movimento antimafia. Non era un poliziotto, né un carabiniere, né un magistrato. Era un uomo libero, addirittura figlio di un mafioso…».

Percorriamo poi l’itinerario ben rivangato dalla pellicola del 2000 «I cento passi», del regista Marco Tullio Giordana. Il titolo allude alla distanza che separa Casa Impastato, da quella del mandante dell’omicidio di Peppino, Gaetano «Tano» Badalamenti. Una tappa dal valore sinistramente evocativo, divenuta, con grande sollievo, bene confiscato alla mafia e sede di Radio Cento Passi, emittente in forza a Cinisi, che programma musica alternativa e dibattiti di alto spessore critico e civile. Ad maiora, caro Giovanni!

Ringraziamenti
Grazie di cuore allo staff di questo ennesimo progetto estivo. A Daniele Passaretta, direttore di campo e ospite spirituale. A Elisa Gravante, coordinatrice ADRA Italia Onlus. A Ignazio Barbuscia, direttore G.A., e agli assistenti del campo, Salvatore Iudicelli, Gabriella Barbuscia e Loide Migliore.

Un ringraziamento particolare alle risorse umane locali: Constantin Dinca, pastore avventista della comunità di Palermo; le straordinarie cuoche di Via Gioacchino di Marzo; lo staff di RVS Palermo per l’intervista concessaci; Daniele Cavallo, per il tour artistico nel cuore pulsante del capoluogo siculo. Grazie ad Alessandro Centino, per l’attività di clown terapia presso «La Casa di Tutte le Genti» e a tutto il personale delle strutture con cui abbiamo collaborato! Un grazie speciale all’amico Giovanni Impastato e ad Antonino Tripodo. Un saluto particolare ad Alan Codovilli, che sappiamo esserci stato vicino con grande amicizia.

Un grazie ideale ai suggestivi scorci di Balestrate, Monreale, Isola delle Femmine, Palermo (Palazzo della Zisa), Terrasini, Cefalù, San Vito Lo Capo e Mondello.

Ascolta l’intervista di RVS Firenze a Ismaele Di Maggio su Giovanni Impastato.

Guarda tutte le foto cliccando qui.

 

Gioventù avventista in campo per lo Youth Rally dell’area lombarda

Gioventù avventista in campo per lo Youth Rally dell’area lombarda

m43-ga-youth-rally-2016-area-lombardaAnny Arce – Lo Youth Rally, che coinvolge i giovani avventisti delle chiese dell’area lombarda, quest’anno si è sviluppato in due giornate, 29 e 30 ottobre, presso l’Auditorium di viale Ca’ Granda, a Milano.

Sabato è stato il giorno speciale per incontrare e lodare il Signore insieme con tutti i giovani. Il messaggio spirituale, dal titolo «Fan or follower?» (che potrebbe essere tradotto con «simpatizzante o seguace»), è stato predicato dal direttore nazionale della Gioventù avventista, past. Ignazio Barbuscia.

Domenica abbiamo vissuto la giornata dedicata al tanto atteso torneo sportivo, che si è svolto presso il centro Sports Arena di Lazzate, in provincia di Como. Hanno partecipato 10 squadre provenienti da sette chiese diverse, con oltre 100 giovani in campo.

 

 

Campo GA di vacanza e servizio

Campo GA di vacanza e servizio

M26-Campo-GA-Palermo-2016Maol – Quest’anno il campo della Gioventù avventista (GA) si terrà a Palermo, dal 17 al 26 agosto. Organizzato dal dipartimento GA nazionale, in collaborazione con ADRA Italia, possono partecipare tutti i giovani avventisti da 22 fino a 35 anni. Un percorso spirituale legherà e guiderà questi dieci giorni. Oltre a godere del meraviglioso mare siciliano, ragazzi e ragazze avranno la possibilità di offrire aiuto e prestare un servizio utile ad alcune fasce deboli della società.

Il direttore di campo è il past. Alan Codovilli; l’animatore spirituale è il past. Daniele Passaretta. Le iscrizioni sono aperte fino all’1 agosto e vanno effettuate tramite apposito modulo disponibile sul sito GA.

Per tutte le informazioni: http://gioventu.avventista.it/campo-ga-palermo-2016

Agli studenti impegnati negli esami, l’augurio del direttore GA

Agli studenti impegnati negli esami, l’augurio del direttore GA

GA-Logo-300x210Ignazio Barbuscia – Mia figlia va ancora alla scuola materna. L’altro giorno le ho chiesto: «Sei felice che tra qualche giorno finisce la scuola?». Ci ha pensato un attimo e poi mi ha detto: «Si!». Quindi le ho chiesto: «Perché sei felice?». Stavolta ci ha pensato un po’ di più.

Io nel frattempo iniziavo a immaginarmi tutta una serie di risposte. Dal «perché così posso restare a casa a giocare», al «perché siamo in estate e andremo in vacanza», ecc… Lei invece mi ha risposto: «Non lo so perché». Mi sono detto: «Se mia figlia a 5 anni è felice che la scuola materna finisca senza un apparente motivo, figuriamoci chi è in quarta elementare, o in quinta o in terza media, alle superiori. Per non parlare di chi ha gli esami di riparazione, di terza media, di maturità o all’università».

È bello e giusto essere felici dopo aver dato il massimo, dopo aver portato a termine un altro traguardo nella propria vita. Si è un po’ meno felici quando le cose sono andate così così o quando ci si sente sotto pressione perché ancora non è finita. Perciò ho pensato a un testo dell’apostolo Paolo: «Non siate in ansia per nulla, ma rivolgetevi a Dio, chiedetegli con insistenza ciò di cui avete bisogno e ringraziatelo» (Fil 4:6).

So cosa pensate, il «non siate in ansia» è più facile a dirsi che a farsi. Ed è vero. Ma è anche vero che il continuo di ciò che suggerisce Paolo non è poi così difficile: «rivolgetevi a Dio, chiedetegli con insistenza ciò di cui avete bisogno e ringraziatelo». Lo hai fatto? Hai provato a chiedere a Dio con insistenza ciò di cui hai bisogno? Lo hai ringraziato per quest’anno che è passato, per come ti ha assistito e ti assiste?

Certo, oltre a chiedere devi fare la tua parte, devi dare il meglio di te e mettercela tutta. Ma sempre Paolo, al versetto 7, dice che se ci si rivolge a Dio, il risultato è garantito: «La pace di Dio, che è più grande di quanto si possa immaginare, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù». La pace è la cosa più bella che si possa desiderare quando si è preoccupati o stressati. Se poi questa pace è quella di Dio, tutto acquista un senso diverso. Provare per credere. Se sarà lui a custodire il tuo cuore e i tuoi pensieri davanti ai tuoi professore e nella vita, sono sicuro che ne uscirai vincitore!

Questo è quello che anche io ti auguro, per poterti così godere al massimo quest’estate!

 

Raduno Compagnon dei Campi Centro (zona Emilia Romagna) e Nord Est

Raduno Compagnon dei Campi Centro (zona Emilia Romagna) e Nord Est

M17-Raduno-Compagnon-aprile2016 (1)Christian Lomartire – Nel weekend dal 15 al 17 aprile, 61 ragazzi provenienti dalle chiese di Bologna, Firenze, Padova, Bassano, Forlì e da altre città, si sono incontrati nel parco «Vena del Gesso», a Casalfiumanese, in provincia di Bologna, per il raduno 2016 dei Compagnon.

Il tema era «Il rifugio». È stata un’avventura unica, che ha portato i ragazzi a una conoscenza più profonda della Parola e di loro stessi. Ci sono stati lavori di gruppo, musica e un’immancabile e faticosa escursione in mezzo alla natura.

È stata anche l’occasione per i ragazzi di conoscersi meglio e fare nuove amicizie. L’auspicio è di replicare l’anno prossimo questa bella esperienza, nella speranza di essere ancora più numerosi.

(Foto: Monica De Paolis)

Settimana di preghiera dei giovani del distretto lombardo e battesimi a Sesto San Giovanni

Settimana di preghiera dei giovani del distretto lombardo e battesimi a Sesto San Giovanni

M12-Battesimi-distretto lombardo-aSestoSGiovanniGiusy Pistillo – La settimana di preghiera dei giovani del distretto lombardo non poteva  concludersi meglio di così. Tre giovani hanno pubblicamente dichiarato la loro appartenenza a Gesù, scendendo nel acque battesimali, accompagnati dal past. José L. Nunez.

Venerdì 25 marzo, la chiesa di Sesto S. Giovanni e centinaia di ragazzi hanno gioito insieme a Marilisa Trivino, Davide Naso e Amos Lo Iacono. Tre storie differenti, tre percorsi individuali hanno portato questi giovani ad appartenere ufficialmente alla grande famiglia di Dio. Con grande sorpresa e tanta emozione, molti altri ragazzi hanno pubblicamente espresso il desiderio di voler presto fare lo stesso passo.

 

 

 

 

Fine settimana di fede, amicizia e sport ad Asti

Fine settimana di fede, amicizia e sport ad Asti

M11-Asti-IncontroGASally D’Aragona – La fitta nevicata non ha impedito, sabato 5 marzo, a decine di giovani, provenienti da Torino, Alessandria, Genova, Firenze, Bologna, Forlì, ecc., di gremire la nostra chiesa per il seminario del past. Roberto Iannò sul tema «Ricerca santa. Per un progetto di coppia responsabile». Si è parlato di convivenza e coppie miste a paragone con il vero amore. Il tema era molto sentito dai ragazzi e, infatti, nella sala non volava una mosca. Dopo la serata di giochi, la pizza e il pernottamento in chiesa, la domenica si è svolta la quinta edizione del Torneo di futsal, o calcio a 5, con otto squadre partecipanti. Circa cento giovani, complessivamente, hanno condiviso un bel week end di fede, amicizia e sport.

Campo Sud. Conversano ospita il Global Youth Day 2016 della Puglia

Campo Sud. Conversano ospita il Global Youth Day 2016 della Puglia

M10-GYD Conversano_1Gloria Zucchini/Miriam Laterza/Damaris Lamontanara – Sabato 19 marzo, i giovani della chiesa di Conversano hanno avuto la gioia e l’onore di ospitare un nutrito gruppo di coetanei delle chiese di Bari, Cassano Murge, Martina Franca, Lecce, Altamura-Gravina, Lesina e anche di Roma, in occasione del Global Youth Day (GYD) che ha avuto luogo contemporaneamente in diverse altre località italiane ed estere.

Dalle 9.30 alle 12.00, le normali funzioni sabbatiche sono state simpaticamente «sconvolte» da un programma alternativo ma molto accattivante, che ha coinvolto tutta la comunità ospitante.

Fin dalla mattina, i GA pugliesi si sono uniti nella lode a otto milioni di giovani in tutto il mondo, per rispondere all’invito di «Diventare il Sermone» invece di ascoltarlo e basta.

Divisi in gruppi, i presenti hanno meditato sulla parabola del Buon Samaritano (Luca 10), argomento anche del culto tenuto dal past. Stefano Calà, coadiuvato dal past. Daniele M10-Conversano_GYD2016-2Pispisa, che ha condotto il momento musicale, e dal pastore locale, Petru Nyerges Danci, direttore del Campo Sud.

Durante il sermone, si è evidenziato che Dio ha anche ora un messaggio per tutti,attraverso questa parabola. Avere fede è molto di più che frequentare la chiesa e ascoltare le predicazioni il sabato mattina, come forse erano abituati il sacerdote e il levita citati nella parabola da Gesù. Per fare davvero la differenza, occorre rispondere ai bisogni delle persone, proprio come ha agito l’irreligioso samaritano il quale si è davvero preso cura dell’uomo picchiato e lasciato morente sul ciglio di una strada.

Anche i gruppi vocali delle chiese di Cassano Murge e Bari hanno allietato la mattinata con due magnifici inni di lode a Dio.

Dopo l’agape, tenutasi in campagna, si è passati alla pratica! Il pomeriggio è stato caratterizzato dall’intrecciarsi di diverse attività, alle quali i ragazzi hanno partecipato con entusiasmo.

M10-GYD Conversano_2Un gruppo di giovani si è recato presso l’Associazione «Con Loro», che si occupa di ragazzi diversamente abili. Ore meravigliose trascorse con queste persone speciali, caratterizzate da giochi, sorrisi, balli, abbracci, canti, musica, pittura.

Contemporaneamente, altri giovani hanno colorato le vie del centro storico di Conversano e la piazza del maestoso castello attraverso un «sorriso» stampato su 250 palloncini. Altri ancora, hanno fermato fumatori giovani e adulti, convincendoli a spezzare una loro sigaretta in cambio di una mela e portandoli a riflettere sui danni che il fumo provoca alla salute. Inoltre sono stati donati anche M10-Conversano_GYD2016-6versetti biblici e bottigliette d’acqua. Interessante è stata la presenza di una lavagnetta, proprio sotto la Torre Maestra, in cui i passanti erano incoraggiati a scrivere un pensiero positivo; molto simpatica l’idea del «Shabbat Sofà», un divano portato in mezzo alla piazza, per ricordare a tutti l’importanza del riposo.

All’imbrunire, anche se un po’ infreddoliti dal vento, i giovani non hanno potuto negare che a riscaldare tutti in questa giornata è stata la gioia di aver condiviso, donato e scambiato un sorriso, un incoraggiamento, un consiglio con chi si è incontrato per la strada.

“L’augurio per tutti noi è che il GYD sia un trampolino di lancio per il servizio inteso come stile delle nostre vite”, è il desiderio di molti ragazzi.

La ricchezza della chiesa sta soprattutto nella forza dei giovani che, insieme con l’esperienza degli adulti, la saggezza degli anziani e l’esuberante gioiosità dei bambini, possono senz’altro affrettare il ritorno del nostro Signore Gesù Cristo.

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Global Youth Day (GYD) 2016

Global Youth Day (GYD) 2016

gyd2016Annalisa Benini e Ignazio Barbuscia – Alla Conferenza Generale svoltasi a San Antonio lo scorso Luglio, il Global Youth Day (GYD) è stato definito il più grande evento evangelistico a livello mondiale! In Italia il primo Global Youth Day ha avuto luogo il 21 marzo 2015 e ha visto la partecipazione di più di 400 giovani! A livello mondiale ben 8 milioni di giovani ne hanno preso parte. Ma questi sono solo numeri…  il dato veramente significativo è stato vedere i giovani diventare sermoni!

Questo, infatti, è lo slogan che accompagna il GYD: Be the Sermon, ossia essere sermoni viventi! Nella sua etimologia la parola sermone ha in sé il significato di intrecciare, annodare e al contempo contiene il riferimento al discorso orale: favella, parola, che si organizza ed intreccia per poter dar forma ad un discorso finalizzato alla trasmissione di un sapere che, per la tradizione cristiana, ha al suo centro Dio. Be the Sermon però significa molto di più… significa credere che ogni gesto, dal sorriso donato ad un anziano in una casa di riposo, fino alla distribuzione di pasti ai senza fissa dimora, possa essere occasione per diventare Parola vivente di Dio!

È con questo spirito e desiderio che ci prepariamo a vivere la grande sfida del 19 marzo 2016!

Quest’anno saranno ben 13 le città italiane coinvolte e invase dalla gioventù avventista: Genova, Milano, Jesi, Pisa, Savona, Palermo, Napoli, Conegliano, Conversano, Roma, Torino, Alessandria, Novara.

La preparazione di questa giornata è iniziata in alcune realtà già nel mese di ottobre, è stato prodotto del materiale ad hoc per questa giornata tra cui una felpa che i giovani indosseranno per essere identificati nelle piazze e per le strade di queste città.

Nell’area milanese, una volta pianificato questo importante appuntamento, ne è stato pianificato anche un altro: tutti i direttori G.A. della zona si sono incontrati virtualmente ogni sera alle 22.00 per pregare insieme specificatamente per questo progetto, perché il Signore possa benedire ogni passo, ogni azione, ogni momento che dedichiamo a questa giornata, per creare l’occasione affinché i ragazzi possano vivere momenti unici!

Sono state ideate e proposte sette attività, molte delle quali già sperimentate l’anno scorso. Per ogni attività è stato scelto l’appellativo Dona, proprio ad indicare il gesto di condividere con qualcun altro qualcosa che è proprio: nel gruppo Dona la Parola, i giovani saranno pronti a pregare e a regalare Bibbie all’ombra del Duomo di Milano; nell’attività Dona la vita, un gruppo di coraggiosi andrà a donare il sangue presso il Policlinico di Milano; l’obiettivo di Dona sostegno è quello di distribuire ai senza fissa dimora un pasto e degli indumenti puliti; grazie all’attività Dona una canzone i nostri giovani riempiranno di note le strade della città e daranno abbracci; presso l’istituto geriatrico milanese i ragazzi di Dona un sorriso si impegneranno per interrompere la routine degli anziani ospiti cercando di coinvolgerli in un momento di gioco e divertimento; in Dona salute, si distribuiranno mele in cambio di sigarette, con lo scopo di diffondere il messaggio di un corretto stile di vita; infine, grazie al contributo della Lega Vita&Salute, sarà allestito il percorso Salute Expò Junior, percorso a tappe rivolto ai più piccoli per farli giocare con i rudimenti del vivere bene.

La maggior parte di queste attività verranno replicate anche nelle altre città coinvolte. Il desiderio di chi ha pensato e progettato queste attività è che ogni ragazzo possa trovare la propria collocazione e il proprio spazio per testimoniare quello che Dio è e ha fatto per lui, e vivere un incontro reale con il prossimo.

L’obiettivo non è solo quello di invadere le città ma è anche quello di spronare i giovani, farli uscire dalle loro Chiese troppo spesso trasformate in comfort zone, e chiedere loro di esporsi, di rendersi realmente visibili, in una società sin troppo concentrata sull’apparire ed essere, per un giorno, per essere una voce nuova che grida nel deserto.

Su Hope Channel International sarà possibile seguire in diretta la maratona televisiva che racconterà il GYD, facendo il giro del mondo. Lo spazio dedicato alla nostra Divisione Inter-Europea sarà dalle ore 16.00 alle 18.00, in questo frangente saranno intervistati anche 4 giovani reporter italiani.

Fino ad ora Dio ha mostrato la Sua grandezza: ha aperto porte, prodotto nuove connessioni, provveduto a noi in ogni maniera e benedetto al di là di ogni immaginazione e per questo siamo immensamente grati! Sicuri che il meglio deve ancora venire e certi che Dio ha in serbo per noi un’esperienza straordinaria, attendiamo con entusiasmo il nostro GYD 2016!

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Global Youth Day 2016

Re:Start. Convegno del dipartimento della Gioventù a Firenze

Re:Start. Convegno del dipartimento della Gioventù a Firenze

restart-banner-600x220Liz Beth Rodriguez – Nella bellissima e accogliente Villa Aurora, si è svolto, dal 28 al 31 ottobre, il primo convegno per tutti coloro che lavorano con i giovani avventisti (GA). Hanno partecipato i direttori locali del dipartimento, gli anziani di chiesa, i responsabili dei Compagnon, i collaboratori. Tutti insieme per mettere le basi a una missione che deve riuscire a «proclamare il messaggio avventista a tutto il mondo nella mia generazione», partendo in primis dalle nostre realtà locali.

Alla luce della scorsa esperienza, avvenuta in sede tedesca (PulseMeet-Stoccarda 2015), il bisogno di vivere momenti di formazione, esortazione, ricarica motivazionale e arricchimento personale ha portato ad avere anche in Italia un convegno per dare la possibilità ai leader GA di vivere momenti di condivisione e poter scegliere quali temi sviluppare nei vari workshop (laboratori) offerti.

A tal proposito, ci sono stati relatori nazionali e internazionali, docenti di Villa Aurora (Hanz Gutierrez, Filippo Alma), pastori (Roberto Iannò, Gustavo Squarzon, Daniel Chirileanu), direttori come M. Cavalieri (MiB) e Valentina Marciano (Adra Italia), e diversi professionisti come il medico Biagio Tinghino e il dottore in scienze delle comunicazioni Massimo Piovano.

Ogni plenaria è iniziata con l’adorazione attraverso il canto e la lettura della santa Parola; ciò non è scontato come sembra, ci ha invece ricordato ed evidenziato quanto soprattutto il giovane abbia bisogno di momenti così, momenti in cui tutti insieme ci si “sintonizza” completamente con Dio.

I temi sviluppati nelle plenarie erano ovviamente di interesse comune, mentre i temi dei workshop erano variegati e sfacettati, a scelta del singolo, in base alle esigenze e i bisogni della propria chiesa e del proprio servizio. Entrambi i momenti si sono alternati più volte, nel corso delle giornate.

Tutti i relatori hanno contribuito ad arricchire i partecipanti, guardando la realtà della gioventù dai diversi punti di vista possibili, non limitandosi a dare idee, ma portando il singolo a mettersi in discussione come persona e come leader, a immaginare attività pratiche da svolgere insieme, a fare progetti per un futuro prossimo, anzi immediato.

L’arricchimento personale non è arrivato solo da quanto appreso nelle aule, ma anche da quanto condiviso dagli altri fratelli. Nelle pause, nel tempo libero e nelle serate di Lounge Fellowship è stato possibile conoscersi, apprendere le difficoltà, le risorse e le idee di altri leader GA. Sono nate amicizie e collaborazioni che con il miglior auspicio porteranno a costruire la grande rete che deve «portare il messaggio avventista nel mondo, nella nostra generazione».

Per essere stato il primo convegno di formazione GA mai avvenuto in Italia, il responso è più che buono. La direzione da seguire è quella giusta, l’entusiasmo è contagioso e ci si augura di rendere questo evento un appuntamento periodico, affinché coloro che desiderano impegnare le proprie forze ed energie per la gioventù, possano farlo con i mezzi giusti.

AISA e MiB. Corsi di formazione autunnali

AISA e MiB. Corsi di formazione autunnali

Mariarosa loghi aisa-mibCavalieri e Ignazio Barbuscia – Animatori della Scuola del Sabato di tutt’Italia, animatori AISA Campo Centro, siete pronti a iscrivervi al corso di formazione autunnale? Pronti a ricevere nuova linfa per riversarla, poi, sui nostri cari bambini e ragazzi? Cliccate sul link per effettuare la vostra iscrizione: http://www.avventisti.it/prenotazioni-on-line

– A «Casuccia Visani», Poppi (AR), dal 25 al 27 settembre 2015, si terrà il corso di formazione congiunto per gli animatori AISA del Campo Centro e per gli animatori dei Ministeri in favore dei Bambini (MiB) e della Scuola del Sabato bambini (corso nazionale). Il corso inizierà il venerdì sera, alle ore 20.30 (cena al sacco), e si concluderà la domenica con il pranzo presso il centro.

– A «Le Sorgenti», Vallegrande (EN), dal 2 al 4 ottobre 2015, vi sarà il corso di formazione congiunto per gli animatori AISA, dei Ministeri a favore dei Bambini (MiB) e della Scuola del Sabato bambini del Campo Siciliano. Il corso inizierà il venerdì sera, alle ore 20.30 (cena al sacco), e si concluderà la domenica con il pranzo presso il centro.

A entrambi i corsi sarà dato largo spazio al tema degli adolescenti, trattato dal dott. Roberto Iannò, responsabile nazionale dei dipartimenti Educazione e Famiglia. Incoraggiamo le chiese ad approfittare di questa opportunità, inviando dei referenti a formarsi. Le spese di vitto e alloggio sono a carico del dipartimento (portare sacco a pelo o lenzuola); spese di viaggio a carico delle chiese locali.

Pubblichiamo in anteprima il programma del corso di formazione, clicca qui, e ricordiamo agli iscritti di portare cena al sacco per venerdì, sacco a pelo oppure lenzuola sempre da letto singolo, asciugamani e occorrente per l’igiene personale.

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