A Panama, c’è chi serve la zuppa con un pizzico di speranza

A Panama, c’è chi serve la zuppa con un pizzico di speranza

csm_Soup_of_Hope_edd2d7721bOltre 300 persone hanno ricevuto un pasto grazie all’iniziativa delle chiese cristiane avventiste nella capitale.

ANN/Notizie Avventiste – Aveva visto bambini senza casa, giovani problematici e anziani dimenticati. Scene strazianti che colpivano Fulbia Castrellón ogni volta che attraversava il parco in un quartiere fatiscente di Panama City, capitale di Panama.
Che cosa poteva fare per portare speranza e accendere una luce nella loro vita? La sua idea era semplice: zuppa.

Questa è stata la scintilla che ha catturato l’interesse delle responsabili dei Ministeri Femminili delle chiese cristiane avventiste della città. Oggi, quasi sei mesi dopo, centinaia di avventisti partecipano a questo nuovo ministero chiamato “Zuppa della speranza”, che offre un pasto a più di 300 persone, ogni domenica, nel parco La Concepción.

“Ci sono avventisti che donano i prodotti alimentari, altri i fondi per acquistare gli ingredienti di cui abbiamo bisogno per la zuppa, altri il loro tempo a questo bel progetto”, ha affermato F. Castrellón, direttrice dei Ministeri Femminili della Federazione metropolitana di Panama City, “Sono felice di lavorare con persone che amano veramente Gesù e dedicano le loro energie a questo progetto”.

Ogni chiesa prepara a turno la minestra e la distribuisce alle persone nel parco. “Alcuni abitanti  delle case intorno  vengono a darci una mano come volontari per cucinare e servire la zuppa”, ha aggiunto F. Castrellón.

Le persone ricevono un piatto di zuppa, con una razione di riso e di pane, ascoltano i messaggi spirituali, cantano gli inni, ascoltano le letture bibliche e poi ci sono dirigenti e membri di chiesa che pregano per chi lo chiede.

Il progetto, che va avanti ogni domenica da gennaio, non è passato inosservato alle autorità locali le quali ne hanno preso atto e hanno ringraziato la chiesa perché porta speranza ai giovani e gli anziani in una società affamata di amore autentico e solidarietà.

Il successo del programma nei primi due mesi di operatività ha spinto i leader della chiesa a dedicare una domenica speciale a marzo in cui sono stati offerti controlli clinici gratuiti, visite dentistiche e assistenza psicologica, sono anche state organizzate attività per i giovani e il gioco della pentola per i bambini. Più di 700 persone della città, insieme ai membri delle chiese avventiste, hanno condiviso le attività della giornata.

“La ‘Zuppa della speranza’ è un’iniziativa sociale che ci ha permesso di testimoniare la bontà di Gesù e più di 350 persone hanno chiesto di far parte della chiesa nei primi quattro mesi dell’anno”, ha aggiunto F. Castrellón.

Ora è in fase di pianificazione anche un altro progetto a favore di 200 bambini che trascorrono tutta la giornata per strada, perché sono orfani o perché i genitori lavorano tutto il giorno. Si vuole collaborare con le autorità locali per valutare la situazione familiare dei piccoli e realizzare un programma di istruzione scolastica nelle chiese avventiste.

A Panama, c’è chi serve la zuppa con un pizzico di speranza

Le chiese avventiste di Orlando offrono servizi funebri gratuiti e counseling dopo la strage

csm_Forest_Lake_SDA_71cad3b501Cinque comunità della denominazione hanno espresso solidarietà alle famiglie colpite dalla tragedia

ANN/Notizie Avventiste – Domenica 12 giugno 2016 sarà ricordata come il giorno in cui è avvenuto la peggiore strage di massa nella storia recente degli Stati Uniti. In quella notte, un uomo armato ha aperto il fuoco nel Pulse, un popolare night club di Orlando, in Florida, uccidendo 49 persone e ferendone 53.

Cinque giorni dopo la tragedia, Dan Jackson, presidente della Chiesa cristiana avventista in America del Nord, si è recato a Orlando per confortare e incoraggiare le famiglie delle vittime.

Jackson si è fermato davanti a uno dei tanti memoriali dedicati alle vite spezzate quella notte e ha dato un messaggio di speranza. “Partecipiamo al dolore delle famiglie delle 49 vittime che hanno perso la vita, e delle 53 famiglie che ancora sperano e pregano per la piena guarigione dei loro cari, feriti nella tragedia”, ha affermato Jackson.

Poco dopo la strage, la chiesa cristiana avventista Forest Lake di Orlando ha pubblicato un annuncio su Facebook rivolto alle famiglie e agli amici delle vittime in cui si diceva disponibile a offrire servizi funebri gratuiti, nel proprio locale, a chi lo desiderasse e, volendo, di poterli anche trasmettere in diretta streaming per coloro che fossero impossibilitati a essere presenti di persona. Poco dopo, altre quattro comunità avventiste hanno dato uguale disponibilità a offrire gli stessi servizi

Inoltre, alcuni avventisti hanno donato il sangue per i feriti ancora ricoverati in ospedale.

Dal tenere servizi in spagnolo (presso la chiesa cristiana avventista di Forest City) ad aprire le porte al pubblico per pregare, trovare tranquillità e consolazione (nella comunità avventista centrale di Orlando), queste chiese sono diventate un rifugio sicuro per molti.

“Questa è l’occasione per manifestare solidarietà”, ha affermato Walter Castro, coordinatore dei Ministeri personali della denominazione in Florida, “Vogliamo mostrare amore e compassione, e far vedere alle giovani generazioni che siamo qui per le persone”.

 

A Panama, c’è chi serve la zuppa con un pizzico di speranza

52 tonnellate di aiuti umanitari distribuiti nella Colombia colpita dalla siccità

ADRAColombia-aiuti a Guajira-I volontari di ADRA sono arrivati fin dalle Hawaii per offrire sollievo agli abitanti di La Guajira.

ANN/Notizie Avventiste – L’Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso (ADRA) ha consegnato 52 tonnellate di aiuti umanitari in una regione remota della Colombia, dove una grave siccità ha ucciso centinaia di bambini negli ultimi cinque anni.

La Colombia sta vivendo la peggiore siccità della sua storia e gli scienziati accusano il fenomeno meteorologico El Niño. La regione più colpita del paese è La Guajira, che si trova all’estremità settentrionale del Sudamerica, in una penisola tra Colombia e Venezuela.

ADRA, che già aveva portato aiuto a centinaia di famiglie di La Guajira nel mese di settembre 2014, è tornata nella zona dopo aver appreso che 29 bambini erano morti di malnutrizione nei primi cinque mesi del 2016.

“La grave siccità unita alla chiusura del confine tra il Venezuela e la Colombia ha fortemente colpito… questa zona”, ha affermato Gabriel Villarreal, direttore di Adra Colombia, “La situazione ci preoccupa molto. Basti pensare che tanti bambini a La Guajira non hanno mai visto la pioggia. È incredibile”.

Circa 75 volontari, provenienti dalla capitale della Colombia, Bogotá, ma anche da lontano, come le Hawaii, sono andati in cinque città a La Guajira, all’inizio di questo mese, e per cinque giorni hanno distribuito cibo, vestiti e scarpe, offerto assistenza medica e farmaci gratuiti, un servizio di parrucchiere e attività ricreative a migliaia di famiglie.

Le autorità delle città di Uribia, Jujurá, Alta Guajira, Kamushino e Puerto Nuevo hanno espresso gratitudine per l’assistenza ricevuta.

“Siamo molto grati per gli interventi sanitari svolti da ADRA”, ha affermato Nayla Sierra, rappresentante del dipartimento della Salute di Uribia, che ha lavorato insieme con gli operatori di ADRA, “La città di Uribia vi è grata per l’opera umanitaria svolta in diversi luoghi dove è difficile arrivare”.

A Panama, c’è chi serve la zuppa con un pizzico di speranza

200 persone sorde chiedono di studiare la Bibbia dopo un evento speciale online in Brasile

Brasile-Ministero-sordi-1Nel paese sudamericano ci sono circa 1.400 avventisti sordi.

ARnews/Notizie Avventiste – Migliaia di persone sorde in Brasile hanno tenuto gli occhi fissi su computer, tablet e smartphone, nei giorni scorsi, per seguire una speciale serie evangelistica della Chiesa cristiana avventista, trasmessa in diretta streaming su Facebook e YouTube.

Il numero di spettatori è salito a 31.489 nella seconda edizione dell’”Evangelibras” (evangelizzazione in lingua dei segni), evento che si propone di condividere il messaggio del Vangelo e continuare l’impegno della Chiesa verso la comunità dei sordi. Lo scorso anno, 3.239 persone avevano visto il programma andato in onda solo su YouTube.

Il pastore avventista Douglas Silva, che è sordo, ha tenuto gli incontri dalla sede avventista regionale di Brasilia e ha risposto alle domande presentate dagli spettatori in libras, la lingua dei segni brasiliana. Dopo la serie, oltre 200 persone hanno chiesto di studiare la Bibbia.

Questo è solo l’inizio, secondo Edison Choque, coordinatore di “Evangelibras” e direttore dei ministreri dei bisogni speciali nella Regione Sudamericana della Chiesa.
“Cinque anni fa abbiamo avuto 49 punti di incontro per gli avventisti sordi e oggi ne abbiamo 170, ma non è ancora abbastanza”, ha affermato E. Choque, “La nostra sfida è formare nuovi interpreti in ogni grande città e in ogni regione, per moltiplicare questo sogno”.

Brasile-Ministero-sordi-2In Brasile, la Chiesa cristiana avventista ha circa 1.400 membri sordi, e in tutto il paese le persone non udenti sono più di 9 milioni.

Gli spettatori di “Evangelibras” che hanno richiesto di studiare la Bibbia sono stati invitati nelle comunità avventiste locali, dove troveranno persone formate e specializzate ner parlare con le persone sorde.

Jackeline Mennon, consigliera di Choque sul suo lavoro con la comunità dei non udenti negli ultimi otto anni, ha sottolineato l’importanza di produrre risorse da mettere nelle mani dei sordi.
“Si sentono valorizzati perché qualcuno, in questo caso la Chiesa cristiana avventista, si preoccupa di insegnare nella loro lingua madre”, ha affemato J. Mennon.

Ha poi aggiunto che le persone sorde provenienti da altre fedi usano la guida avventista  allo studio della la Bibbia (denominata Scuola del Sabato) e altri materiali avventisti prodotti nel linguaggio dei segni proprio per mancanza di tali risorse in Brasile.

Orleans Ribeiro, che è sordo e conduce il Ministero per le persone sorde nella chiesa cristiana avventista di Brasilia, si è detto contento della crescente quantità di risorse in libras.
“Le persone sono entusiaste di conoscere il contenuto che condividiamo”, ha spiegato, “Oggi abbiamo DVD, alcuni libri, molto materiale online, e questo ci aiuta a passare il Vangelo da persona a persona in tutto il Brasile.

A Panama, c’è chi serve la zuppa con un pizzico di speranza

Il Canada incarica ADRA dei soccorsi nel dopo incendio a Fort McMurray

Alberta-warehouse-ADRA-June16-1ADRA Canada riceve una sovvenzione di 771.000 dollari per gestire e distribuire le donazioni.

ANN/Notizie Avventiste – Le autorità canadesi hanno incaricato il coordinamento locale di ADRA (Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso) di raccogliere e distribuire le donazioni alle persone colpite dal devastante incendio che ha portato all’evacuazione della città di Fort McMurray, il mese scorso.

ADRA Canada ha ricevuto una sovvenzione di 1 milione di dollari canadesi (771.000 dollari statunitensi) da parte del governo di Alberta per gestire e distribuire i beni raccolti in un magazzino di Edmonton, a circa 380 chilometri a sud di Fort McMurray. L’accordo, che durerà fino a novembre, amplia l’opera di ADRA nella città pesantemente colpita da un incendio boschivo fuori controllo che ha costretto all’evacuazione 90.000 abitanti.

“Dopo gli interventi iniziali, in collaborazione con le chiese cristiane avventiste locali, in cui abbiamo distribuito cibo, kit d’emergenza e fornito un riparo”, ha affermato James Astleford, direttore esecutivo di ADRA Canada, “in questa partnership con il governo di Alberta, ADRA Canada garantirà che i beni donati dalle persone generose di Edmonton, della provincia di Alberta e di tutto il paese, siano gestiti in modo efficace per soddisfare le esigenze della popolazione”.

Il ministro degli affari comunali di Alberta, Danielle Larivee, ha detto che l’accordo allevierà il carico di lavoro delle agenzie comunitarie intervenute nell’emergenza per rispondere al disastro e consentirà di organizzare gli aiuti a lungo termine.
“Questa partnership garantisce alle famiglie di Fort McMurray l’accesso alle donazioni di cui hanno bisogno per rimettersi in piedi”, ha affermato D. Larivee.

Il governo ha fatto sapere che sono state particolarmente necessarie le donazioni di carne in scatola, burro di arachidi, alimenti per l’infanzia e latte per neonati, biberon nuovi, cuscini e asciugamani nuovi, kit di primo soccorso, calzature per bambini, pannolini e acqua.

Leggi anche: Canada. 88mila sfollati nel mega incendio della provincia di Alberta

La causa dell’incendio scoppiato il 1° maggio non è stata ancora determinata, ma gli investigatori continuano le indagini.

Gli avventisti hanno lavorato molte ore per aiutare le persone colpite dall’incendio che si è propagato velocemente. La chiesa cristiana avventista di Edmonton ha consegnato almeno 16 camion di provviste e ospitato diverse persone nella sua struttura. Varie famiglie avventiste hanno anche aperto le loro case agli sfollati.

ADRA Canada ha  collaborato in precedenza con l’organizzazione umanitaria Global Medic per inviare kit per l’igiene (contenenti spazzolini da denti, dentifricio, sapone e asciugamani) a 2.000 persone.

L’assegnazione di 771.000 dollari, annunciata questa settimana, copre i costi per la gestione del magazzino e del centro di distribuzione, compresi personale, viaggi e trasporti, arredi e attrezzature, materiali e forniture, e gli altri costi operativi. Il contratto di locazione del magazzino è coperto dal governo di Alberta in un accordo separato.

Jonathan Duffy, presidente di ADRA International, si è detto orgoglioso del lavoro di ADRA Canada a Fort McMurray.
“Questa partnership”, ha affermato, “è una meritata opportunità per ADRA Canada, e brilla davvero una luce sul duro lavoro degli operatori e sull’impegno che hanno mostrato finora negli interventi verso quanti sono stati colpiti dal devastante incendio di Fort McMurray”.

(Foto: Governo di Alberta)

A Panama, c’è chi serve la zuppa con un pizzico di speranza

Migliaia di detenuti statunitensi ricevono la Bibbia della Andrews

Andrews-Study-Bible-June17Un’iniziativa sempre più diffusa per toccare il cuore dei reclusi.

ARnews/Notizie Avventiste – Nel 2011, l’Andrews University Press, casa editrice dell’omonima università avventista, aveva notato qualcosa di insolito. Una donna nel Wyoming acquistava decine di copie della Bibbia edita dall’Andrews, corredata da note e risorse per lo studio, a prezzo pieno: circa 70 dollari.

Sorpreso che qualcuno potesse permettersi così tante Bibbie costose, il personale della casa editrice accademica ha cercato di saperne di più. Ha così scoperto che le Bibbie erano richieste da Judy Mackie e dalla sua organizzazione senza scopo di lucro (Binding Broken Hearts), che svolge un ministero per corrispondenza in 185 penitenziari di 24 stati degli USA.

“Quando abbiamo saputo del suo impegno nelle carceri e che le numerose Bibbie servivano per i detenuti, le abbiamo subito proposto l’acquisto con uno sconto speciale”, ha spiegato Ronald Knott, direttore dell’Andrews University Press, “Ma eravamo ancora stupiti dalla sua capacità di raccogliere denaro per ordinare un tale quantitativo di Bibbie”.

Man mano che sempre più detenuti ricevevano le Bibbie, il prezzo delle copie progressivamente scendeva. Su specifica richiesta di un’altra persona che svolge un ministero simile nelle carceri, la casa editrice accademica dell’università avventista ha iniziato la pubblicazione di una edizione di Bibbia per le prigioni, corredata di risorse per lo studio, al costo di meno di 20 dollari a copia.

Parte dell’offerta annuale del congresso nazionale ASI, l’associazione di imprenditori avventisti, che si terrà a Phoenix, in Arizona, il prossimo agosto, servirà a sovvenzionare la distribuzione di questa edizione della Scrittura e di altro materiale dell’associazione Broken Hearts.

L’idea di questa organizzazione non governativa è nata nel 2009, quando Judi Mackie studiava la Bibbia insieme con una detenuta che improvvisamente, accarezzando la copertina di pelle del libro, aveva esclamato: “Questa è la cosa più bella che abbia mai visto”. Colpita dal commento, J. Mackie realizzò quanto fosse importante per una persona reclusa avere qualcosa di bello. “Alcuni possono pensare che sia sciocco distribuire Bibbie rilegate in pelle, ognuna delle quali costa come numerose copie in edizione economica”, ha affermato J. Mackie. Donare delle Bibbie belle e ben rilegate infonde un senso di valore nei detenuti

“Crediamo che queste Bibbie dicano ai carcerati che hanno valore , perché essi sono in gran parte rifiutati dalla società e dimenticati dalle loro famiglie”, ha affermato Mackie, “Riceviamo numerose lettere di gioia e gratitudine perché qualcuno si preoccupa di loro e in cui esprimono il pensiero che forse Dio non li ha dimenticati”.

I detenuti che richiedono una Bibbia sono inseriti in una lista di indirizzi e ogni tre settimane ricevono una lettera personalizzata con gli studi biblici. J. Mackie ha spiegato che più della metà dei detenuti che ricevono le lettere le condividono con i loro compagni di cella, i quali chiedono con entusiasmo lettere e studi. La maggior parte dei detenuti che ricevono le lettere richiedono anche una Bibbia da studio della Andrews.

La casa editrice accademica ha in seguito ricevuto richieste di Bibbie per i carcerati anche da un altro gruppo di volontari avventisti che svolgono un servizio nelle prigioni di un altro stato americano. Da qui l’esigenza di stampare un’edizione con caratteristiche adatte alla pastorale nei penitenziari. Nel 2014 questi volontari hanno ordinato 5.000 Bibbie da distribuire personalmente ai detenuti nelle loro visite, e in quell’anno J. Mackie ne ha chieste 1.300. Nel 2015, la donna ha inviato un ordine di 5.000 copie e lo scorso mese di altre 5.000.

Il design della Bibbia speciale per il carcere deve rispettare le severe norme che regolano l’ammissione degli oggetti all’interno degli istituti di pena. La Bibbia ha una copertina in pelle morbida, con caratteri di stampa di grandi dimensioni. Molte celle e penitenziari sono scarsamente illuminati e la cura della vista spesso non è una priorità in questi luoghi. Questa edizione della Bibbia è molto più leggibile.

Essa include quasi tutte le caratteristiche delle edizioni regolari, tra cui oltre 12.000 note di studio, un sistema di riferimenti che evidenzia i grandi insegnamenti della fede cristiana, mappe, un piano di lettura della Bibbia, un indice tematico e una concordanza. Queste caratteristiche – originariamente progettate per aiutare le persone che hanno un accesso limitato allo studio delle risorse – si adattano bene ai detenuti, che spesso non hanno gli strumenti di base per studiare la Bibbia.

A Panama, c’è chi serve la zuppa con un pizzico di speranza

Le condoglianze della Chiesa britannica per l’assassinio della deputata Jo Cox

fiori-decessoNotizie Avventiste – La Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno delle isole britanniche è profondamente addolorata per l’insensata uccisione di Jo Cox, la deputata laburista accoltellata da uno sconosciuto che poi le ha esploso addosso alcuni colpi di arma da fuoco. L’aggressione mortale è avvenuta mentre la deputata era in servizio nella sua circoscrizione elettorale di Batley e Spen, nello Yorkshire, ieri pomeriggio, 16 giugno.

“Porgiamo le nostre più sentite condoglianze al marito Brendan e ai loro due figli“, ha dichiarato il past. Ian Sweeney, presidente dell’Unione britannica della Chiesa cristiana avventista.

“Come credenti cristiani”, ha continuato Sweeney, “il nostro tributo sarà quello di continuare l’opera nella quale Jo Cox era impegnata, vale a dire rendere il mondo un posto migliore per tutti e lottare contro ogni tipo di odio con l’amore e la compassione che Cristo ha posto nel nostro cuore”.

La polizia ha arrestato l’aggressore ed è impegnata nelle indagini.

A Panama, c’è chi serve la zuppa con un pizzico di speranza

Agire subito per risolvere la situazione dei rifugiati

logo-sabato-rifugiato-2016L’appello di ADRA alla comunità internazionale, ai politici, ai media, alle chiese e ai singoli individui.

Notizie Avventiste – In una dichiarazione ufficiale, l’agenzia umanitaria avventista, ADRA International, chiede impegno e azione immediata per risolvere la situazione dei rifugiati in Europa e nel mondo. L’invito a chiudere le porte al populismo e ai pregiudizi per accogliere chi fugge da persecuzioni, conflitti e carestie, riconoscendone la comune dignità umana. Tutti possono fare qualcosa, si afferma nel documento che pubblichiamo per intero.

Dichiarazione di ADRA in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato
In questa Giornata Mondiale del Rifugiato, più di 60 milioni di persone in tutto il mondo sono profughi interni, in cerca di asilo o che vivono come rifugiati in altri paesi. Le Nazioni Unite hanno definito la crisi siriana, che ha dislocato circa la metà della popolazione del paese, come la più grande emergenza umanitaria della nostra epoca.

ADRA è un’organizzazione umanitaria internazionale e come tale ha una lunga storia nell’aiutare le persone sfollate a causa di conflitti e persecuzioni. Tra il 2010 e il 2015 soltanto, ADRA ha assistito circa 5 milioni di rifugiati e profughi interni. Ora assiste i rifugiati, i richiedenti asilo, gli sfollati e i rimpatriati in Asia, Africa, Medio Oriente e nelle Americhe. ADRA risponde alla crisi siriana occupandosi dei bisogni dei profughi interni della Siria, e lavorando con i rifugiati e i richiedenti asilo in Libano, Grecia e in altre parti d’Europa.

Di fronte a questa crisi umanitaria senza precedenti e in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, ADRA rivolge un appello all’azione.

 Chiediamo alla comunità internazionale di trovare una tempestiva soluzione per il reinsediamento dei rifugiati bloccati in Grecia e in altre parti del mondo. Chiediamo inoltre alla comunità internazionale di affrontare le condizioni che portano le persone a diventare rifugiate. Chiediamo alla comunità internazionale di aiutare il governo siriano a trovare una soluzione pacifica al conflitto nel paese, e di affrontare i conflitti e la situazione dei diritti umani in altri paesi, che inducono le persone a fuggire.

Invitiamo i politici a rimanere fermi nelle proprie convinzioni e a non lasciarsi influenzare dal populismo. Ciò che è giusto e ciò che è sbagliato non cambia mai. La dignità e i diritti umani sono sempre gli stessi, indipendentemente dal mutare delle circostanze e del commercio.

 Chiediamo ai media di riferire in modo responsabile sulla crisi dei rifugiati e sugli eventi a essa correlati. Chiediamo che presentino un quadro degli eventi equilibrato, equo, che non alimenti le paure e i pregiudizi della gente.

Invitiamo le chiese a parlare nelle proprie comunità di quella che dovrebbe essere la risposta cristiana a questi eventi e del modo in cui seguire l’esempio di Gesù, anche in tempi difficili. Le chiese cristiane avventiste in Europa hanno collaborato con ADRA nei progetti a favore dei rifugiati nella loro collettività. Invitiamo le chiese a considerare quale ruolo possono avere nel raggiungere i milioni di profughi in tutto il mondo e nella nostra società.

Chiediamo alle persone di non farsi guidare dall’egoismo, dalla paura e dal pregiudizio. Sollecitiamo una risposta a questa crisi che sia condotta con intelligenza, solidarietà e nel riconoscimento della comune umanità e dei diritti umani. Crediamo che ogni individuo possa avere un impatto positivo sul mondo che lo circonda e che ci sia qualcosa che tutti possiamo fare per aiutare i rifugiati, si tratti anche solo di dire una preghiera per loro o di informarsi sulla situazione.

Per ulteriori informazioni sul lavoro di ADRA con i rifugiati e per leggere le esperienze di alcuni dei profughi che abbiamo incontrato, visitate il sito internazionale: www.adra.org/refugees.

Per saperne di più su che cosa fare per aiutare i rifugiati, vi invitiamo a sottoscrivere l’impegno sul sito.
Per scaricare le risorse (in lingua inglese) utilizzabili dalla vostra chiesa per dedicare un servizio di culto ai rifugiati, visitare:  https://www.adventist.org/en/information/special days/refugees

ADRA Italia verticalePer scaricare le risorse (in lingua italiana) utilizzabili dalla vostra chiesa per dedicare un servizio di culto ai rifugiati:
Clicca qui per il download del video n.1 in alta definizione (quando parte il video cliccare con il tasto destro e poi Salva con nome)
Clicca qui per il download del video n.2 in alta definizione (quando parte il video cliccare con il tasto destro e poi Salva con nome)
Clicca qui per il download del sermone
Per informazioni su ADRA Italia, visita: www.adraitalia.org

 

———————————-
Il network internazionale di ADRA, Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso, è il braccio umanitario della Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno. Con il suo lavoro e i suoi progetti cambia la vita di tante persone in tutto il mondo, fornendo sviluppo sostenibile nella società e aiuto in caso di catastrofe. Per ulteriori informazioni, visitare il sito ADRA.org.

A Panama, c’è chi serve la zuppa con un pizzico di speranza

Attraverso le mie mani. Congresso internazionale per sordi e sordo-ciechi

EUD-Congresso-sordi-2016L’evento ha riunito 230 persone a Siviglia, in Spagna.

EUDnews/Notizie Avventiste – Le persone sorde e sordo cieche sono spesso trascurate anche nelle comunità di fede, dove le liturgie e i programmi sono realizzati quasi esclusivamente per i vedenti e gli udenti.

Circa 230 persone hanno affermato di voler essere attivamente parte delle loro comunità nel Congresso internazionale per sordi e sordo-ciechi, svoltosi a Siviglia, in Spagna, il mese scorso e organizzato dalla Chiesa cristiana avventista europea.

I partecipanti provenivano da 15 paesi europei, ma alcuni anche da Sudamerica, America Centrale, Stati Uniti, Corea. Nove lingue diverse sono state “interpretate”, verbo usato per la lingua dei segni, da distinguere dal verbo “tradurre” utilizzato dagli udenti.

Con il motto “Attraverso le mie mani”, il congresso è stato caratterizzato da momenti musicali, sermoni presentati da persone sorde per i sordi e tradotti in audio per gli udenti.

Non sono mancate le visite ai luoghi storici e religiosi di Siviglia e Cordoba.

“Questo congresso è solo un esempio di ciò che vogliamo realizzare in futuro”, ha affermato il past. Corrado Cozzi, responsabile del Ministero per i sordi nella Regione Intereuropea della Chiesa cristiana avventista, “Nel 2019 prevediamo di organizzare un evento mondiale per sordi e sordo-ciechi. Sempre di più si sta diffondendo la visione di un ministero verso le persone che hanno esigenze particolari, quindi non solo sorde ma anche cieche, con limitazioni fisiche e mentali, e anche verso gli orfani di tutto il mondo”.

A Panama, c’è chi serve la zuppa con un pizzico di speranza

Muhammad Ali e gli avventisti

Adventist-Muhammad-Ali-Andrews-1Il famoso pugile ha vissuto buona parte della sua vita circondato da esponenti della denominazione.

ARnews/Notizie Avventiste – Diversi parenti avventisti e una casa nei pressi dell’Andrews University: la leggenda del pugilato, Muhammad Ali, ha mantenuto buoni rapporti di amicizia con i credenti avventisti per gran parte della sua vita, hanno detto quanti lo conoscevano.

Ali, deceduto il 3 giugno a 74 anni, non ha mai abbracciato la fede avventista, ma la sua vita si basava su uno dei suoi principi fondamentali: rimanere saldi in quello che si crede. Lo ha rivelato Edith Clay Fraser, cugina di primo grado di Ali e membro della Chiesa cristiana avventista.

Ali è stato uno dei più grandi e celebri personaggi dello sport del XX secolo, e ha fatto notizia non solo per le sue gesta di pugile, ma anche per il suo rifiuto di combattere in Vietnam, una decisione che gli era costata finanziariamente e gli aveva impedito di competere in alcuni dei migliori anni della sua vita. Da decenni era ammalato di Parkinson.

Ali era cresciuto a Louisville, nel Kentucky, in una famiglia metodista, non avventista come alcuni avevano suggerito erroneamente. Diversi suoi parenti fanno parte però della denominazione.

“Le persone spesso dicono che fu allevato in una famiglia avventista”, ha precisato E. Clay Fraser, “ma non era così. Conosceva la nostra chiesa a Louisville, nel Kentucky, però non ne era membro”.

Sempre secondo E. Clay Fraser, l’interesse di Ali per le cose spirituali aumentò quando si convertì all’islam. Il suo nome alla nascita era infatti Cassius Marcellus Clay Jr., e lo cambiò dopo la sua conversione, avvenuta agli inizi degli anni ’60.

Adventist-Muhammad-Ali-Andrews-2Terminata la spettacolare carriera pugilistica, in cui era stato tre volte campione del mondo dei pesi massimi, Ali si era stabilito in una fattoria di 32 ettari a soli 2 chilometri e mezzo dall’università più importante della Chiesa cristiana avventista: la Andrews University, a Berrien Springs nel Michigan. Fino al 2006, anno in cui si trasferì in Arizona, era facile incontrare l’ex pugile nel campus, nella mensa universitaria, tra il pubblico nelle gare disputate in casa dalla squadra di ginnastica della scuola e negli incontri della chiesa.

“Veniva nel campus e si fermava a parlare con le persone che incontrava”, ha affermato Becky St. Clair, portavoce della Anderws University.

Uno dei suoi figli ha frequentato il Box Crayon, una struttura per l’infanzia presente nel campus dell’università avventista.

(Foto: Andrews University)

A Panama, c’è chi serve la zuppa con un pizzico di speranza

La Chiesa cristiana avventista esprime cordoglio per il massacro di Orlando

Pixabay-roseDaniel R. Jackson: “Denunciamo con forza l’odio che ha portato a questa strage”.

Notizie Avventiste – Daniel R. Jackson, presidente della Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno in America del Nord, ha rilasciato la seguente dichiarazione, il 12 giugno, subito dopo il massacro avvenuto presso il Club Pulse di Orlando, in Florida:

“La Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno in America del Nord è affranta e piange la perdita di tante vite innocenti nella peggiore strage di massa della storia degli Stati Uniti. Porgiamo le nostre più sentite condoglianze alle famiglie delle 50 persone uccise e preghiamo per loro e per i 53 feriti, le loro famiglie, i loro cari e amici. Preghiamo anche per la comunità di Orlando, che ora vive in una situazione di angoscia e tristezza, in seguito a questa tragedia.

Denunciamo con forza l’odio che ha portato a questo massacro. La violenza non deve aver posto in questo paese e nel mondo. È spaventoso che queste vite siano state tragicamente stroncate a causa dell’odio. Preghiamo affinché l’amore di Dio possa confortare e consolare i cari delle vittime, la cui esistenza è diventata un incubo, questa notte.

Come cristiani, crediamo fermamente che l’odio per chiunque, fratello, sorella, amico o nemico, non venga da Dio, ma dal padre del male, il diavolo. Dobbiamo condannare tutte le espressioni di odio, dall’incitamento alla violenza mortale. Tutte le donne, i bambini e gli uomini di questo mondo, indipendentemente dal fatto se credono, vivono o amano come noi, sono figli di Dio.

Siamo certi che, alla fine, l’amore vincerà. Sappiamo che un giorno l’odio e il male non ci saranno più. Fino a quel giorno, continueremo a pregare che le comunità in questo mondo possano vivere senza paura.

‘Ora dunque queste tre cose durano: fede, speranza, amore; ma la più grande di esse è l’amore’ (1 Corinzi 13:13)”.

(Immagine: Pixabay)

A Panama, c’è chi serve la zuppa con un pizzico di speranza

Il presidente di ADRA evidenzia il lavoro dell’agenzia allo storico vertice delle Nazioni Unite

csm_UN_World_Humanitarian_Summit_22856c1951Al primo Summit Umanitario Mondiale sono state condivise le pratiche migliori per salvare vite umane nel mondo e alleviare le sofferenze.

ANN/Notizie Avventiste – Il mondo si trova di fronte al più alto livello di sofferenza umana dalla seconda guerra mondiale, affermano le Nazioni Unite. Per questo il segretario generale, Ban Ki-moon, ha convocato il Summit Umanitario Mondiale a Istanbul, in Turchia, il 23 e 24 maggio.

Jonathan Duffy, presidente dell’Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso a livello mondiale (ADRA International), ha rappresentato la rete globale dell’agenzia umanitaria e ha evidenziato le priorità dell’organizzazione nello sviluppo e negli interventi di emergenza nel mondo.

Circa 5.000 persone hanno partecipato ai due giorni di evento, tra cui capi di stato e di governo, leader di organizzazioni internazionali, rappresentanti della società civile e delle associazioni umanitarie.

Gli obiettivi del vertice includono: rafforzare l’impegno nei confronti dell’umanità e dell’universalità dei principi umanitari; avviare una serie di azioni concrete per rendere gli stati e le comunità capaci di affrontare le crisi e di reagire; condividere le pratiche migliori che possono salvare vite umane nel mondo; porre le vittime delle crisi al centro dell’azione umanitaria e alleviarne le sofferenze.

Ban Ki-moon ha proposto cinque impegni fondamentali per raggiungere questi obiettivi: prevenire e risolvere i conflitti; sostenere le norme che tutelano l’umanità; non lasciare nessuno indietro; trovare soluzioni ai bisogni umanitari; investire in umanità.

La dichiarazione del presidente di ADRA si è focalizzata su due punti: non lasciare nessuno indietro e condividere le pratiche migliori che possono salvare vite umane nel mondo.

ADRA è il braccio umanitario della Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno. La sua opera è volta a migliorare le condizioni di vita delle comunità nel mondo, fornendo sviluppo sostenibile e soccorso in caso di catastrofe. Per ulteriori informazioni, visitare il sito ADRA.org e, per il nostro paese, adraitalia.org

(Foto: World Humanitarian Summit/United Nations)

Pin It on Pinterest