Dal Sinodo valdese e metodista (5)

Dal Sinodo valdese e metodista (5)


Quinto e ultimo collegamento con il Sinodo valdese-metodista 2015 che si conclude a Torre Pellice (TO) venerdì 28 agosto.
“A chi afferma di non volere i migranti ‘in casa nostra’, il Sinodo risponde con forza che questo Paese e’ ‘casa nostra’ e che vogliamo che la nostra casa sia ospitale, capace di compassione e pronta a difendere la dignità umana e i diritti laddove essi vengano offesi e annullati”. E’ quanto afferma un ordine del giorno sul tema delle migrazioni approvato giovedi’ sera dal Sinodo delle chiese metodiste e valdesi. Il documento sottolinea come le migrazioni abbiano accompagnato l’intera storia dell’umanita’ e ravvisa nella “corruzione, conflitti armati, ingiustizia economica e sociale, persecuzioni, rispetto ai quali non sono trascurabili le responsabilita’ della parte ricca del globo”. In questo quadro, il fenomeno migratorio “e’ posto alla nostra attenzione come una vocazione all’accoglienza, secondo il dettato evangelico del sostegno e della cura degli afflitti, degli assetati, degli affamati, dei prigionieri, degli stranieri”.

Su questo tema Roberto Vacca ha intervistato Francesco Sciotto, pastore della chiesa metodista di Scicli, cittadina siciliana che ospita il centro di accoglienza per profughi e immigrati “La casa delle culture”  nell’ambito del progetto “Mediterranean Hope” promosso dalla Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia (FCEI)

Francesco Sciotto

Dal Sinodo valdese e metodista (4)

Dal Sinodo valdese e metodista (4)


Quarto collegamento con il Sinodo valdese-metodista 2015 che si svolge a Torre Pellice (TO) fino a venerdì 28 agosto.
Il Cinquecentenario della Riforma del 2017, i quarant’anni del Patto d’integrazione tra valdesi e metodisti, l’esame delle Opere sociali delle chiese, sono tra i temi in discussione al Sinodo delle chiese metodiste e valdesi in corso a Torre Pellice (TO) dal 23 al 28 agosto. Ne parliamo con il pastore Peter Ciaccio, vice-presidente del Sinodo.

Peter Ciaccio

Dal Sinodo valdese e metodista (3)

Dal Sinodo valdese e metodista (3)


Terzo collegamento con il Sinodo valdese-metodista 2015 che si svolge a Torre Pellice (TO) fino a venerdì 28 agosto. In questa terza corrispondenza, sentiamo il parere del giornalista di QN Roberto Davide Papini, di fede valdese, a proposito della controversia sorta attorno ad alcune parole della lettera indirizzata dal Sinodo al Papa. Diversi giornalisti hanno ravvisato in alcune espressioni il rifiuto valdese ad accogliere la richiesta di perdono che Papa Francesco aveva rivolto ai valdesi durante la sua visita al tempio di Torino lo scorso 21 giugno. “Freddezza dei valdesi per le parole del Pontefice”: era questo il titolo di un articolo di Domenico Agasso del 24 agosto su La Stampa di Torino. Ma le cose stanno davvero cosi’? O si tratta di un fraintendimento? E per colpa di chi?

Papa Francesco saluta il pastore Paolo Ribet nel tempio valdese di Torino, in occasione dello storico incontro dello scorso 21 giugno In quella occasione Bergoglio chiese scusa per le persecuzioni della Chiesa cattolica nei confronti dei valdesi

Dal Sinodo valdese e metodista (2)

Dal Sinodo valdese e metodista (2)


Secondo collegamento con il Sinodo valdese-metodista 2015 che si svolge a Torre Pellice (TO) fino a venerdì 28 agosto. In questa seconda corrispondenza, sentiamo dal pastore Luca Baratto, dell’uffico stampa del Sinodo, un  resoconto sul dibattito sinodale sull’ecumenismo, e il senso della lettera aperta approvata dal Sinodo e indirizzata a Papa Francesco

Visita del Papa al tempio valdese di Torino il 22 giugno 2015

Dal Sinodo valdese e metodista (1)

Dal Sinodo valdese e metodista (1)


Primo collegamento con il Sinodo valdese-metodista 2015 che si svolge a Torre Pellice (TO) fino a venerdì 28 agosto. In questa prima corrispondenza sentiamo dal pastore Luca Baratto, dell’uffico stampa del Sinodo, un primo resoconto dei lavori e una breve presentazione dei temi che saranno trattati dai delegati, con particolare riferimento al tema della responsabilita’ della Chiesa verso i piu’ deboli, i profughi e gli immigrati

Il triste destino dell’arte esposta alla stupidita’ umana

Il triste destino dell’arte esposta alla stupidita’ umana


Aveva in mano una bibita, ha perso l’equilibrio e ha bucato una tela italiana del ’600 da un milione di dollari. Tutto si e’ svolto in pochi secondi nel museo di Taipei. Un ragazzo di 12 anni in visita a una mostra allestita a Taipei, ha messo male un piede, ha perso l’equilibrio e per non cadere ha cercato un appoggio con la mano alla sua destra. Peccato che proprio li’ ci fosse la tela del ‘600 di un pittore del tardo barocco italiano, Paolo Porpora, e che l’abbia bucata con l’urto della mano. L’incidente – ripreso dalle telecamere di servizio della mostra – e’ avvenuto nella capitale taiwanese. Protagonista, l’adolescente che insieme ad altri, stava visitando la mostra “Il volto di Leonardo: immagini di un genio” (da Il Sole 24 ore, versione on line, del 25 agosto). Certo gli organizzatori della mostra non sono dei geni (mentre un bambino ha il diritto di inciampare e di somigliare a Mr Bean). Ma un destino ancora peggiore e’ riservato ai monumenti di Palmira, in Siria, e in genere ai monumenti in Medio Oriente che ricordano un passato inaccettabile per le teocrazie islamiche. Ma cosa rappresenta la bellezza dell’arte per gli esseri umani? E perche’ alcuni – in particolare i regimi totalitari, religiosi e laici – si sentono minacciati e reagiscono in modo aggressivo? Si tratta di un fenomeno che in passato anche l’Europa ha conosciuto. Abbiamo chiesto un parere sulla questione al pastore avventista e architetto Luca Faedda

Bimbo inciampa e buca quadro italiano in mostra a Taipei

Isis, la “mattanza archeologica” e culturale

Funerale Casamonica. E’ il segno che Roma e’ diventata terra di mafia?

Funerale Casamonica. E’ il segno che Roma e’ diventata terra di mafia?


E’ questo l’interrogativo inquietante che sottotraccia spiega la virulenza delle polemiche di questi giorni. Polemiche che in realta’ – secondo don Andrea Bigalli, referente per la Toscana di “Libera” – sarebbero piu’ opportune se facessero chiaramente riferimento al marcio che sta emergendo dall’inchiesta “Mafia Capitale”, un’inchiesta che invece rischia di essere derubricata a semplice corruzione locale. Ma anche la Chiesa, con i suoi parroci in stile Don Abbondio, rigidi con i deboli (vedi Welby) e deboli con i potenti (clan Casamonica), pare in certi momenti incapace di assumere un ruolo davvero profetico. Bastera’ la manifestazione del 3 settembre per restituire dignita’ a un Paese – e non solo alla sua capitale – sotto certi aspetti allo sbando?

Ricostruire le scuole in Nepal

Ricostruire le scuole in Nepal


Un articolato progetto scolastico a favore di migliaia di bambini colpiti dal terremoto lo scorso aprile in Nepal. E’ questo il progetto che ADRA Italia, l’agenzia avventista per lo sviluppo e il soccorso, realizzera’ nei prossimi mesi insieme ad altre sezioni europee di ADRA, a seguito di una precisa richiesta della sezione nepalese di ADRA e che prevede la costruzione di 19 scuole. Per divulgare e finanziare questo progetto, ADRA Romagna ONLUS, il Quartiere Fiorenzuola di Cesena e l’assessorato alle politiche per il benessere dei cittadini del Comune di Cesena organizzano il 29 e 30 agosto e il 5 e 6 settembre “la Sedicesima Festa Solidale”, grazie anche al sostegno dell’ 8 x 1000 della Chiesa Cristiana Avventista. Su questa iniziativa e sul progetto “Costruiamo una scuola in Nepal” abbiamo intervistato Giovanni Benini, direttore di ADRA-Romagna, e Luca Alfano, operatore di ADRA-Italia

(it.euronews.com)

Droga e alcol, flagelli estivi?

Droga e alcol, flagelli estivi?


“Stupefacenti. Sono loro i protagonisti di questa estate torrida. D’altronde, i giovani suscitano sempre – e da sempre – l’attenzione sociale. Perché sono l’icona del futuro. Il luogo della speranza. Ma quando interpretano, da protagonisti, episodi di morte, generano un’angoscia che va oltre il fatto specifico. D’altronde, le tragedie si ripetono, da qualche settimana. In diverse parti d’Italia. Nella riviera romagnola, ma anche in Salento e, ancora, nel messinese. Dove alcuni giovani sono morti. Stroncati, pare, da “ecstasy killer”. Pasticche di ultima generazione “consumate” da chi insegue grandi emozioni. Oltre ogni limite. Non solo dai giovani. Ma i giovani, si sa, affollano maggiormente gli ipermarket delle droghe. Che, spesso, affiancano i locali da ballo. E da sballo (tratto dall’articolo di Ilvo Diamanti, La saga estiva della gioventu’, da Repubblica del 14 agosto 2015.  Su questo problema delle morti, delle dipendenze da alcol e droga, e dei modelli culturali che la societa’ trasmette alle nuove generazioni, abbiamo sentito il parere di un esperto, il prof. Giacomo Mangiaracina, presidente dell’Agenzia Nazionale per la Prevenzione.

(ansa)

Una settimana di aspro scontro sull’accoglienza degli immigrati

Una settimana di aspro scontro sull’accoglienza degli immigrati


Passano i giorni e non si placa lo scontro tra Vaticano e Lega Nord, ma anche con il Movimento 5 Stelle, sul tema dell’immigrazione. Il segretario generale della Cei, Nunzio Galantino, pur senza citare espressamente Salvini e Grillo, qualifica i leader politici che in questi giorni hanno affermato la necessita’ di restrizioni all’ingresso in Italia di nuovi immigrati e profughi come “piazzisti da quattro soldi, che pur di prendere voti, di raccattare voti, dicono cose straordinariamente insulse”. “Come italiani – ha aggiunto Galantino – dovremmo un poco di piu’ imparare a distinguere il ‘percepire’ dal reale”. Replica il segretario del Carroccio, Matteo Salvini: “Chi difende questa invasione clandestina, che sta rovinando l’Italia, o non capisce o ci guadagna. Non si tratta di essere cattolici o no, si tratta di buonsenso. Sono felice del sostegno che arriva, a me e alla Lega, da tante donne e uomini di Chiesa senza le fette di salame sugli occhi e le tasche piene!” (AGI 11 agosto e il quotidiano La Nazione di venerdì 14 agosto 2015) In questo numero de L’Altro_Binario i conduttori, Claudio Coppini e Roberto Vacca, hanno intervistato sulla questione immigrazione il direttore della Caritas Diocesana di Firenze, Alessandro Martini e Franca Di Lecce, responsabile del Servizio Rifugiati e Migranti della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia (FCEI).

Celebrati nella chiesa avventista di Messina i funerali di Ilaria Boemi

Celebrati nella chiesa avventista di Messina i funerali di Ilaria Boemi


“Dio ha concesso a tutti noi il libero arbitrio e soffre alle scelte che portano a conseguenze come questa. Ma voi genitori dovete aggrapparvi alla speranza, quella della nuova Gerusalemme descritta dall’apostolo Giovanni, la terra in cui un giorno rivedremo Ilaria in tutto il suo splendore”. L’atmosfera che si respirava la mattina di mercoledi’ 12 agosto, all’interno della Chiesa Cristiana Avventista di via XXIV maggio, era straziante. Una bara bianca al centro, i palloncini fuori, la mamma, il papa’ ed i famigliari di Ilaria in prima fila. C’erano i compagni di scuola, i professori dello Jaci e dell’Ernesto Basile, c’erano fiumi di ragazzi, giovani, meno giovani, in moltissimi con gli occhiali scuri per coprire lacrime che faticavano a rimanere dentro. Appesi fuori, sulla ringhiera, i cartelloni con le foto di Ilaria, da sola e con gli amici piu’ stretti. Il pastore Gabriele Ciantia ha voluto utilizzare un brano dell’Apocalisse di Giovanni per iniziare la celebrazione dei funerali, esordendo con quella sensazione di “vuoto che non puo’ essere colmato nel nostro cuore, ma che deve essere sostituito dalla speranza”.
E’ stato un lungo susseguirsi di lacrime e volti tristi. Qualcuno ha voluto prendere la parola per ricordare chi era Ilaria, come il Preside dell’istituto Jaci, Rosario Abbate, che ha parlato di una ragazza che “sorrideva, era dolce, era una bambina”, dei suoi iniziali problemi di inserimento che, piano piano, si erano normalizzati. “La prossima settimana avrebbe dovuto sostenere gli esami di riparazione – ha continuato – e io credo che questa tragedia debba servire da esperienza per tutti”.
Quando sul pulpito e’ salita Samanta, la sorella di Ilaria, e’ sembrato che il mondo si fermasse per un attimo, infinito. “Non mi sembra vero, ricordo ancora tutti i momenti che abbiamo passato insieme”. Una lettera lunghissima, interrotta solo dalle lacrime. “Sono certa che tu non volevi tutto questo, non ho avuto la forza di salvarti. Ti chiedo scusa. Soltanto chi ti ha conosciuto sa che dietro quella ragazza c’era la mia piccola Ilaria”. Anche la docente di Inglese ha voluto ricordare la passione di Ilaria per la sua materia, parlando di “un momento di fragilita’”, di una “vita che non e’ stata generosa con te”. E poi Sharon, un’amica, che ha racchiuso nelle sue parole il dolore di chi conosceva Ilaria da vicino, le voleva bene e non riesce a darsi pace per quel che e’ successo.
Prima che la bara bianca venisse sollevata e portata fuori, il Pastore Ciantia ha voluto riassumere un ultimo momento di preghiera affinché “Dio vegli sui giovani che, a causa della loro eta’, commettono errori normali, indispensabili per la loro crescita. Ma faccia che, per questi errori, loro non siano costretti a pagare un prezzo esagerato. Che i genitori stiano accanto ai loro figli, li accompagnino anche nei momenti difficili, gli siano di sostegno. Che queste tragedie non accadano mai piu’”. Un lungo applauso ha accompagnato la piccola bara bianca per tutta la Chiesa, e poi fuori. I palloncini sono stati lasciati volare in cielo, le lacrime lungo i volti. E poi l’ultimo saluto: Ciao Ilaria (da “tempostretto”, quotidiano online di Messina e provincia, articolo di Veronica Crocitti del 12 agosto 2015).
In questo numero di “Sfogliando il giornale” Roberto Vacca intervista il pastore avventista Gabriele Ciantia

Scontro tra Vaticano e Lega sul tema immigrazione

Scontro tra Vaticano e Lega sul tema immigrazione


E’ ancora scontro tra Vaticano e Lega Nord, ma anche con il Movimento 5 Stelle, sul tema dell’immigrazione. Il segretario generale della Cei, Nunzio Galantino, pur senza citare espressamente Salvini e Grillo, qualifica i leader politici che in questi giorni hanno affermato la necessita’ di restrizioni all’ingresso in Italia di nuovi immigrati e profughi come “piazzisti da quattro soldi, che pur di prendere voti, di raccattare voti, dicono cose straordinariamente insulse”. “Come italiani – ha aggiunto Galantino – dovremmo un poco di piu’ imparare a distinguere il ‘percepire’ dal reale”.

Replica il segretario del Carroccio, Matteo Salvini: “Chi difende questa invasione clandestina, che sta rovinando l’Italia, o non capisce o ci guadagna. Non si tratta di essere cattolici o no, si tratta di buonsenso. Sono felice del sostegno che arriva, a me e alla Lega, da tante donne e uomini di Chiesa senza le fette di salame sugli occhi e le tasche piene!” (AGI, 11 agosto).

Abbiamo chiesto un parere sulla questione immigrazione al pastore avventista Saverio Scuccimarri

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