Giornata mondiale delle donne e delle ragazze nella scienza. Il Covid rischia di allargare il gap di genere

Giornata mondiale delle donne e delle ragazze nella scienza. Il Covid rischia di allargare il gap di genere


Stereotipi, disuguaglianze di genere e mancanza di opportunità educative che affondano le proprie radici già dalla prima infanzia quelle segnalate da vari soggetti in occasione della “Giornata mondiale delle donne e delle ragazze nella scienza”, indetta dall’ONU. Un gap che la pandemia rischia di allargare ulteriormente, privando anche le bambine e le ragazze della possibilità di sviluppare talenti e competenze indispensabili per costruirsi il futuro che desiderano. Interessanti iniziative caratterizzano la Giornata che ha l'obiettivo di ricordare l'importante ruolo femminile in ambito scientifico e tecnico, perché venga largamente riconosciuto e ancor più rafforzato. Save the Children ha indetto una mobilitazione social al fine di alimentare le conversazioni online e creare engagement tra il pubblico a favore delle donne nella scienza. Come sarà il futuro delle ragazze e delle donne nel settore delle discipline STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica)? Cosa deve cambiare rispetto ad oggi?

Mario Calvagno e Carmen Zammataro intervistano Antonella Inverno, Responsabile Politiche Infanzia Save the Children Italia. 

 

Foto: ID 170728384 © Volodymyr Tverdokhlib  Dreamstime.com

Coronavirus, i giovani e la scuola. Pensieri e aspettative

Coronavirus, i giovani e la scuola. Pensieri e aspettative


Un quadro critico quello che emerge dagli studenti delle scuole superiori, che fa suonare un campanello dallarme sul rischio dispersione scolastica. Ѐ quanto emerge dal Report IPSOS, dal titolo "I giovani al tempo del coronavirus". Analizza opinioni, stati danimo e aspettative di studenti tra i 14 e i 18 anni.

In merito alla DAD in generale la principale difficoltà è rappresentata dalla fatica a concentrarsi per seguire le lezioni online e dai problemi tecnici dovuti alla connessione internet/copertura di rete propria o dei docenti.

Le ripercussioni al livello sociale sono pesanti. In un mondo di incontri solo virtuali, si osserva la riscoperta del valore della relazione dal vivo” con i coetanei e la mancanza di poter vivere esperienze sentimentali importanti per la loro età. Gli adolescenti inoltre si sentono esclusi dalle scelte per il contrasto alla diffusione del Covid. Stanchezza, incertezza e preoccupazione sono i principali stati danimo che ragazze e ragazzi hanno dichiarato di vivere in questo periodo.

Save the Children che ha pubblicato il rapporto e che si è sempre impegnata contro la povertà economica e contro la povertà educativa di famiglie, bambini e bambine, accompagnandoli anche in ambito adolescenziale, ritiene che sia fondamentale agire subito con delle forme di ristoro” educativo a sostegno degli studenti direttamente colpiti dalla crisi. Ritiene essenziale evitare che un temporaneo black out scolastico gli impedisca di realizzare i loro sogni, dimostrando a ragazzi e ragazze che le difficoltà si superano, insieme.

Mario Calvagno e Carmen Zammataro intervistano Antonella Inverno, Responsabile Politiche Infanzia Save the Children.

 

Foto: SaveTheChildren/IPSOS

 

Essere mamme in Italia – Rapporto “Le equilibriste” di Save the Children

Essere mamme in Italia – Rapporto “Le equilibriste” di Save the Children


Conciliare le attività all’interno della famiglia con il proprio lavoro era già difficile in tempi normali per le mamme. La pandemia ha portato un aggravamento della situazione.
Il Rapporto “Le Equilibriste: la maternità in Italia 2020” di Save the Children, include l’Indice delle Madri, elaborato dall’Istat, che identifica le Regioni in cui è più o meno facile essere mamme.
Per il 2020 l’Indice fa riferimento alla situazione precedente alla crisi sanitaria causata dall’emergenza Covid-19, mettendo in evidenza anche i dati del Ministero del Lavoro, diffusi il 24 giugno, che parlano di dimissioni di neo-genitori dal lavoro.
Quali sono le richieste fatte al Governo, per una possibile soluzione dei vari problemi rilevati?

Mario Calvagno e Carmen Zammataro intervistano
Antonella Inverno, responsabile Politiche Infanzia Save the Children.

Foto: www.savethechildren.it

Spazi Futuro: attività gratuite di Save the Children per contrastare la povertà educativa

Spazi Futuro: attività gratuite di Save the Children per contrastare la povertà educativa


In risposta ai disagi gravi causati dal Covid-19, al via in tutta Italia gli “Spazi Futuro” di Save the Children. Spazi educativi anche all’esterno, nel pieno rispetto dei protocolli sanitari, per restituire ai bambini e agli adolescenti un’estate di attività gratuite e di socialità e contrastare la povertà educativa. Il coronavirus ha messo in evidenza aree di deprivazione in tutto il paese, quasi a macchia di leopardo, visti i suoi effetti sull’educazione, sull’economia e sulle famiglie. L’educazione, formale e non, gioca un ruolo chiave in una fase in cui occorre fare di tutto perché nessun bambino venga lasciato indietro nello sviluppo delle proprie capacità.

Intervista di Mario Calvagno e Carmen Zammataro a Raffaela Milano, direttrice dei Programmi Italia-Europa di Save the Children.

Foto: pagina Facebook Save the Children Italia

Covid 19. Educazione, opportunità e speranza ai bambini più vulnerabili. “Riscriviamo il futuro”, la campagna di Save the Children

Covid 19. Educazione, opportunità e speranza ai bambini più vulnerabili. “Riscriviamo il futuro”, la campagna di Save the Children


“Riscriviamo il futuro” è la campagna di Save the Children per offrire educazione, opportunità e speranza ai bambini e agli adolescenti ai tempi del Coronavirus. La pandemia ha portato un aggravamento drammatico delle condizioni di povertà assoluta e di povertà educativa per i minori in Italia. Save the Children ha stilato il Rapporto “Riscriviamo il futuro”, che affianca la campagna stessa, con dati molto importanti per quantificare il fenomeno. Molti genitori insieme ai loro figli stanno vivendo in gravi difficoltà. Quali sono i fronti più rilevanti che assillano le famiglie?
Mario Calvagno e Carmen Zammataro intervistano Antonella Inverno, responsabile Politiche infanzia Save the Children.

Foto: www.savethechildren.it

Save the Children: “Il miglior inizio – Disuguaglianza e opportunità nei primi anni di vita”

Save the Children: “Il miglior inizio – Disuguaglianza e opportunità nei primi anni di vita”


E’ stato pubblicato e diffuso, in concomitanza con l’apertura dell’anno scolastico nel nostro paese, il Rapporto di Save the Children “Il miglior inizio – Disuguaglianza e opportunità nei primi anni di vita”.

Il Rapporto contiene i risultati di un’indagine pilota condotta tra marzo e giugno 2019 in 10 città e province italiane – Brindisi, Macerata, Milano, Napoli, Palermo, Prato, Reggio Emilia, Roma, Salerno e Trieste – realizzata in collaborazione con il Centro per la Salute del Bambino, che ha anche fornito una supervisione scientifica insieme all’Istituto degli Innocenti e all’Università di Macerata.

Nell’inchiesta di Save the Children si evidenzia che in Italia solo 1 bambino su 10, in media, (con punte ancora più negative nelle regioni del Sud), può accedere a un asilo nido pubblico. Questo causa certamente povertà educativa e problematiche conseguenti per le famiglie.

Mario Calvagno ha intervistato Antonella Inverno, responsabile politiche per l’infanzia e l’adolescenza di Save the Children

Save the Children –  Pubblicato il rapporto “Le Equilibriste. La maternità in Italia”

Save the Children – Pubblicato il rapporto “Le Equilibriste. La maternità in Italia”


In occasione della festa della mamma Save the Children ha pubblicato il nuovo briefing “Le Equilibriste. La maternità in Italia”, la classifica delle regioni italiane dove è più o meno facile essere madri. La ricerca include l’Indice delle Madri elaborato dall’ISTAT per Save the Children.
La condizione delle mamme in Italia è ancora molto critica. Ci sono regioni virtuose, soprattutto al nord e altre invece, al sud, che stanno in fondo alla classifica.
Sono state rilevate tre aree di criticità: cura, lavoro femminile e servizi per l’infanzia. In Italia Save the Children realizza numerosi progetti a sostegno delle donne in gravidanza e delle neomamme.
Interventi pubblici andrebbero realizzati per portare un paese a due velocità, a muoversi nella maniera più opportuna.

Mario Calvagno e Carmen Zammataro intervistano Antonella Inverno, responsabile Politiche per l’infanzia Save the Children.

Save the Children –  Pubblicato il rapporto “Le Equilibriste. La maternità in Italia”

Save the Children – Pubblicato il rapporto “Le Equilibriste. La maternità in Italia”


In occasione della festa della mamma Save the Children ha pubblicato il nuovo briefing “Le Equilibriste. La maternità in Italia”, la classifica delle regioni italiane dove è più o meno facile essere madri. La ricerca include l’Indice delle Madri elaborato dall’ISTAT per Save the Children.
La condizione delle mamme in Italia è ancora molto critica. Ci sono regioni virtuose, soprattutto al nord e altre invece, al sud, che stanno in fondo alla classifica.
Sono state rilevate tre aree di criticità: cura, lavoro femminile e servizi per l’infanzia. In Italia Save the Children realizza numerosi progetti a sostegno delle donne in gravidanza e delle neomamme.
Interventi pubblici andrebbero realizzati per portare un paese a due velocità, a muoversi nella maniera più opportuna.

Mario Calvagno e Carmen Zammataro intervistano Antonella Inverno, responsabile Politiche per l’infanzia Save the Children.

Depressione post partum. L’appello di Save the Children

Depressione post partum. L’appello di Save the Children


Un fenomeno diffuso e ancora sottovalutato che colpisce tra il 7% e il 12% delle neomamme in Italia ed esordisce generalmente tra la sesta e la dodicesima settimana dopo la nascita del figlio. Tuttavia, i sintomi sono diagnosticabili già durante la gravidanza. Stiamo parlando della depressione post partum che colpisce tante mamme nel momento più gioioso dell’esistenza umana ma che non è immune da questo rischio.

Ai nostri microfoni interviene sul tema, Raffaela Milano, Direttrice dei Programmi Italia-Europa di Save the Children, l’Organizzazione internazionale che dal 1919 lotta per salvare la vita dei bambini e garantire loro un futuro con campagne e progetti.

Con l’obiettivo di offrire supporto ai neogenitori prima, durante e dopo la gravidanza, dal 2012 Save the Children ha attivato il progetto Fiocchi in Ospedale, attualmente attivo nei reparti materno-infantili di 10 ospedali italiani, nelle città di Bari, Milano, Napoli, Pescara, Roma, Sassari e Torino dove tra il 2012 e il 2017 l’Organizzazione è riuscita a raggiungere oltre 24 mila persone tra mamme, papà e familiari adulti e più di 17 mila bambine e bambini.

Save the Children in prima linea contro la povertà educativa

Save the Children in prima linea contro la povertà educativa


In Italia più di 1 bambino su 10 vive in povertà assoluta, oltre la metà non legge libri e più del 40% non pratica sport. In estrema sintesi sono questi i dati emersi dal rapporto Nuotare contro corrente, povertà educativa e resilienza in Italia, a cura di Save the Children.

In questa nuova puntata de “L’Ornitorinco” dedicata al mondo dell’associazionismo, Mario Calvagno e Carmen Zammataro intervistano sul tema Fosca Nomis, responsabile relazioni istituzionali dell’Organizzazione non governativa impegnata da sempre in attività e progetti rivolti sia ai bambini che alle bambine dei cosiddetti Paesi in via di sviluppo che a quelli che vivono sul territorio italiano.

Fosca Nomis fa il punto anche sulla campagna Illuminiamo il Futuro ideata per contrastare la povertà educativa attraverso il recupero di tanti spazi pubblici in stato di abbandono e degrado in Italia da destinare ad attività extrascolastiche gratuite per i bambini e gli adolescenti. Si può contribuire al progetto firmando la petizione online su www.savethechildren.it.

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