Un pullman per i senzatetto a Belgrado

Un pullman per i senzatetto a Belgrado

Usaid sovvenziona l’iniziativa promossa da Adra nelle strade della capitale serba.

HopeMedia Italia – L'Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale (Usaid) ha assegnato una sovvenzione di 120.000 dollari all'Agenzia avventista per lo Sviluppo e il Soccorso (Adra) della Slovacchia (che opera in collaborazione con l’omologa in Serbia) per il programma "DrumoDom" in favore dei senzatetto in Serbia.

Se per le strade di Belgrado vedete circolare un pullman azzurro, con scritte sui fianchi e figure disegnate su finestrini, avete incontrato l’autobus di Adra. Le figure disegnate rivelano i servizi che offre alle persone più povere della città: doccia, taglio dei capelli, abiti puliti, ecc.

Inoltre, grazie al finanziamento sarà possibile ridurre le conseguenze negative della vita per strada e creare la possibilità di una ripresa a lungo termine. I più vulnerabili avranno accesso a servizi igienici e umanitari, nonché a servizi sanitari e supporto psicosociale attraverso la risoluzione di problemi pratici. Si prevede che riceveranno sostegno circa 450 delle persone più vulnerabili e un totale di 2.000 persone che vivono per strada o in condizioni di vita molto difficili.

Lo scorso 28 maggio Shanley Pinchotti, direttore di Usaid in Serbia, e Fedor Rosocha, l'ambasciatore slovacco in Serbia, hanno sottoscritto un protocollo d'intesa per consentire la prosecuzione del progetto creato proprio per offrire supporto alle persone senza fissa dimora. La cerimonia della firma si è svolta presso il Centro comunitario Adra a Borča. Era presente, come testimone, anche l'ambasciatore degli Stati Uniti in Serbia, Anthony F. Godfrey.

"Siamo colpiti da ciò che l'agenzia slovacca, SlovakAid, e l'organizzazione avventista Adra hanno fatto per i senzatetto" ha affermato Godfrey "Oggi assegniamo 120.000 dollari in modo che, insieme a voi, possiamo continuare questo impegno e aiutare più persone. Le partnership danno vita a grandi cose!”.

Dello stesso parere è anche Igor Mitrović, direttore di Adra in Serbia: “La vera differenza nella società si fa attraverso la cooperazione. Questa volta è il governo degli Stati Uniti che si unisce al partenariato che Adra e la Chiesa avventista in Serbia già hanno con il governo slovacco, le imprese locali, il governo locale e molti cittadini”.

“La Chiesa è qui per essere il sale della società” ha aggiunto Mitrović “Noi, pur non essendo il più grande attore di questa cooperazione né il più potente, svolgiamo un ruolo importante. Proprio come il ruolo che svolge il sale nel pane, aggiungendogli sapore, voglio credere che, nel nostro caso, questa sapidità sia l'impegno e l'amore per la comunità dimenticata dei senzatetto, purtroppo in crescita nel nostro Paese”.

Secondo le statistiche della Banca Mondiale, il 25% della popolazione serba vive in condizioni di povertà, vale a dire 1,8 milioni di residenti su poco più di 7 milioni di abitanti. Le condizioni inadeguate nelle baraccopoli sono uno dei segni evidenti della povertà estrema che colpisce migliaia di persone a Belgrado. I senzatetto della capitale serba sono, come in ogni società, la fascia più fragile e vulnerabile della popolazione, e anche quella più a rischio durante le epidemie. Non hanno mezzi di sussistenza e sono quasi del tutto dimenticati, per cui è importante aiutarle.

L’agenzia umanitaria in Serbia 
Adra Serbia ha i suoi uffici a Belgrado ed è attiva nella regione dal 1990. È una delle 130 sedi della rete internazionale dell’Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso. Durante le guerre balcaniche degli anni '90, che interessarono il territorio dell'ex Jugoslavia, Adra svolse un ruolo significativo nei soccorsi umanitari in Bosnia Erzegovina, aiutando le persone bisognose senza riguardo all’appartenenza etnica e religiosa.

Dopo la guerra, Adra ha continuato a operare nel territorio serbo. Al momento si occupa di rispondere alla crisi migratoria nel Paese, lavorare per la protezione e l'emancipazione delle donne, sostenere il miglioramento economico delle famiglie rom e assistere i senzatetto.

[Fonte: EudNews. Foto: Adra in Serbia]

Myanmar. Aiuti e preghiere nell’emergenza

Myanmar. Aiuti e preghiere nell’emergenza

HopeMedia Italia – Due mesi dopo il colpo di stato militare, la crisi politica e sociale in Myanmar continua. Un numero sempre maggiore di persone è in fuga dal Paese, gli approvvigionamenti sono al collasso e i prezzi dei prodotti alimentari aumentano. In queste circostanze, sono i poveri a soffrire di più, rileva l’agenzia stampa Apd.

Ogni giorno si svolgono piccole e grandi manifestazioni contro il regime militare, soprattutto nei centri urbani del Paese. La reazione repressiva delle forze dell’ordine ha provocato centinaia di morti e feriti. A causa della violenza, dell'instabilità politica e della crescente insicurezza, circa 30.000 persone sono in fuga dalla loro patria. In molti hanno cercato rifugio in Tailandia.

Invito alla preghiera 
In un post sulla sua pagina Facebook, Ted N.C. Wilson, presidente della chiesa avventista mondiale, ha rivolto un pensiero alla popolazione birmana. 
“A nome della famiglia globale degli avventisti del settimo giorno in tutto il mondo, vogliamo esprimere profonda preoccupazione per la mancanza di sicurezza in Myanmar in questo momento. Continuerò a pregare” ha assicurato.

Il presidente ha poi invitato tutti a pregare, e ha dedicato un testo biblico di speranza: “Non te l'ho io comandato? Sii forte e coraggioso; non ti spaventare e non ti sgomentare, perché il Signore, il tuo Dio, sarà con te dovunque andrai” (Giosuè 1:9).

Aiuti agli sfollati 
In preda alla disperazione, le persone fuggono, abbandonando i loro beni. Ma non tutti gli sfollati riescono ad attraversare il confine. In tanti si nascondono nella zona di frontiera e sperano di potersi salvare in qualche modo sul suolo tailandese. L’Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso (Adra) è lì per soccorrere le persone su entrambi i versanti del confine. Insieme ai partner locali, interviene distribuendo cibo, vestiti, materiali per proteggersi dal vento e dalle intemperie, oltre a fornire cure mediche e kit d’igiene per la prevenzione del Covid-19.

Interrotto il progetto educativo 
La rivolta militare all'inizio di febbraio ha costretto Adra a sospendere il progetto “Case2Learn” (Conflict Areas Support for Education 2 Learn), per garantire la sicurezza ai partecipanti e al personale. Il progetto educativo, lanciato a settembre del 2019, coinvolge diversi uffici partner dell’agenzia umanitaria avventista, tra cui Adra Germania e Regno Unito, e l’Unione europea. Il suo obiettivo è sostenere oltre 300.000 insegnanti e studenti indigeni in nove stati e regioni del Myanmar, migliorando i servizi educativi e gli standard di qualità delle scuole etniche, fornendo ai docenti competenze di insegnamento di base che facilitino l'apprendimento, perché “nessun bambino sia lasciato indietro”.

Clicca qui per vedere un breve messaggio del past. Ted N.C. Wilson

[Foto: Adra Myanmar]

CasAurora. Un pensiero per i bambini dell’Ospedale Meyer e per i sanitari

CasAurora. Un pensiero per i bambini dell’Ospedale Meyer e per i sanitari

HopeMedia Italia – È stato solo un piccolo gesto ma l'iniziativa di CasAurora, la struttura ricettiva avventista di Firenze, non è passata inosservata. In occasione delle feste pasquali, è stato confezionato e consegnato un pensiero ai bambini ricoverati nell’Ospedale pediatrico Meyer, e uno anche ai sanitari per ringraziali del lavoro che svolgono nella pandemia.

“CasAurora, dato il periodo storico che ha comportato grandi sacrifici e impegno da parte di tutto il comparto sanitario nazionale, ha pensato di manifestare la sua presenza nel territorio preparando come dono per i piccoli pazienti del Meyer delle mini-bomboniere con ovetti di cioccolato” ha spiegato Ester Murro, direttrice della struttura ricettiva.

“Abbiamo consegnato un presente anche ad alcuni dei medici della Casa di Cura Ulivella e Glicini, e all’ufficio dei Servizi Sociali dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Meyer di Firenze. Prontamente hanno contraccambiato gli auguri per l’affetto ricevuto” ha aggiunto.

Inaugurata nel 2014 nei pressi di Careggi, all'interno del campus dell'Istituto avventista di cultura biblica, CasAurora risponde alle necessità di alloggio dei parenti dei ricoverati nel polo ospedaliero di Firenze, che arrivano da fuori città e regione. “Sentirsi a casa lontano da casa” è il motto della struttura extra-alberghiera che, grazie all’impegno del suo personale, non offre solo una stanza, ma anche accoglienza, conforto, incoraggiamento. Sono stati proprio i commenti dei familiari dei ricoverati che hanno fatto nascere l’iniziativa del piccolo dono.

“L’idea sorge sulla base della relazione quotidiana con i nostri ospiti” ha raccontato Debora Giombarresi, psicoterapeuta e collaboratrice di CasAurora “Dalle loro parole abbiamo compreso la mole di lavoro e la stanchezza emotiva provata dal personale sanitario. Abbiamo sentito il bisogno di trasmettere il nostro affetto in questo particolare momento dell’anno. La circostanza pasquale ci ricorda tra i vari aspetti la ciclicità della vita fatta di nascita, passione, talvolta sofferenza e risurrezione”.

Leggi anche: CasAurora per il Meyer

Per conoscere meglio la struttura, visita il sito casaurora.it 

 

 

CasAurora per il Meyer

CasAurora per il Meyer

HopeMedia Italia – È iniziato il progetto CasAurora per il Meyer, finanziato da Unicoop Firenze tramite il bando "Nessuno Indietro". CasAurora, la casa per ferie della Chiesa avventista, mette a disposizione dell’ospedale pediatrico fiorentino una camera a titolo gratuito fino a esaurimento del fondo.

Il dott. Alberto Zanobini, direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Meyer, ha trasmesso i suoi personali ringraziamenti a CasAurora perché tramite il progetto l’ospedale pediatrico fiorentino avrà l’opportunità di poter offrire un ulteriore servizio alle famiglie più bisognose.

“Siamo stati felici di ricevere questo encomio in forma scritta” afferma Ester Murro, direttrice di  CasAurora “La nostra vuole essere una realtà in continua crescita che si pone l’obiettivo di stare sempre accanto a quanti arrivano da noi con una sofferenza. Accogliamo con entusiasmo l’augurio del dott. Zanobini di poter continuare assieme questo percorso di collaborazione a favore dei più piccoli”.

“È nostra intenzione fare in modo che CasAurora, e in generale l’Istituto avventista, possa continuare a progettare portando avanti ciò in cui crediamo e il servizio diaconale anche all’esterno della nostra Chiesa” conclude Gioele Murittu, amministratore dell’Istituto Avventista.

CasAurora è una struttura di accoglienza extra-alberghiera inserita all'interno del campus dell'Istituto avventista di cultura biblica della Chiesa avventista, in zona Careggi a Firenze. Dal 2014 ospita le famiglie dei pazienti ricoverati nel polo ospedaliero della città.

Tutti i bambini del mondo a scuola. Presentata la seconda fase della campagna

Tutti i bambini del mondo a scuola. Presentata la seconda fase della campagna

HopeMedia Italia – La Chiesa avventista mondiale e il suo braccio umanitario globale, l'Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso (Adra), hanno annunciato la seconda fase della campagna “Tutti i bambini del mondo a scuola”. L'iniziativa congiunta mobiliterà il sostegno dei governi nei Paesi di tutti i continenti tramite gli oltre 22 milioni di avventisti, ma anche dipartimenti, scuole e partner della Chiesa, per influire su un cambiamento positivo e permettere a ogni bambino di avere accesso all'istruzione.

“La pandemia del Covid-19 ha creato difficoltà ancora maggiori ai bambini più vulnerabili. Il 94% della popolazione scolastica del mondo è stata colpita da questa crisi. È nostra responsabilità, come Chiesa globale, prenderci cura dei bambini come Dio si prende cura di noi” ha affermato Ted N. C. Wilson, presidente della denominazione a livello mondiale.

"La Chiesa avventista” ha aggiunto “ha uno dei maggiori sistemi educativi cristiani al mondo e con più di 22 milioni di membri di chiesa a livello globale, abbiamo l'obbligo morale e cristiano di garantire che ogni bambino, ovunque, abbia accesso a un'istruzione di qualità, indipendentemente da razza, religione o condizione”.

La prima fase del progetto è iniziata a ottobre 2019, con una campagna per raccogliere 1 milione di firme online entro il 2020, al fine di sensibilizzare e sostenere bambini, adolescenti e giovani a livello globale, privi di istruzione. Secondo l'ultimo rapporto Unesco, un bambino e un giovane su cinque non vanno a scuola; e la pandemia da coronavirus è responsabile della più grande interruzione scolastica della storia, che colpisce 1,6 miliardi di studenti in più di 190 Paesi, in ogni continente.

La campagna “Tutti i bambini del mondo a scuola” ha superato l'obiettivo di 1 milione di firme nel luglio di quest'anno. Adra e gli avventisti di circa 200 nazioni, in Africa, Asia, Europa, Americhe e Australia, hanno promesso il loro sostegno per invitare i leader mondiali, i governi locali e chi prende le decisioni ad agire per migliorare l'istruzione dei minori.

“Abbiamo gettato le basi per la prossima fase di questa campagna. Ora abbiamo un'opportunità unica di concentrarci su un problema che ha colpito quasi tutti i bambini nel mondo durante la pandemia, un problema che peggiorerà solo se non ci si fa avanti e si parla. Questo è il motivo per cui, in collaborazione con la Chiesa avventista globale, ci rivolgeremo ai leader di governo, ai legislatori e ai cittadini per sostenere maggiori investimenti nell'istruzione e un migliore accesso a tutti i bambini, in modo che possano svolgere un ruolo forte nella costruzione di comunità e nazioni sane e prospere" ha spiegato Michael Kruger, presidente di Adra.

“È tempo di incoraggiare i leader mondiali e i responsabili politici a valorizzare l'istruzione e ad apportare i cambiamenti necessari per soddisfare le esigenze educative dei minori di tutto il mondo. Dobbiamo lavorare insieme per consentire ai bambini di avere una formazione scolastica e vivere liberi dallo sfruttamento e dalla povertà” ha concluso,

Priorità 
Le tre priorità chiave della seconda fase della campagna si concentreranno su: 
– aumentare i finanziamenti per l'istruzione nei Paesi in via di sviluppo; 
– aumentare gli aiuti esteri tra le nazioni ricche per sostenere l'istruzione nei Paesi a basso reddito;
–  migliorare l'inclusione scolastica e sociale agli studenti emarginati, in particolare ragazze e bambini con disabilità.

 

 

 

CasAurora. L’Unicoop di Firenze sostiene l’ospitalità per i parenti del Meyer

CasAurora. L’Unicoop di Firenze sostiene l’ospitalità per i parenti del Meyer

HopeMedia Italia – La casa per ferie della Chiesa cristiana avventista, CasAurora, ha ricevuto un finanziamento da Unicoop Firenze per il progetto “CasAurora per il Meyer”. La struttura metterà una camera a disposizione dell’ospedale pediatrico fiorentino, per la durata di un anno, dove accogliere i genitori dei bambini ricoverati, provenienti da località lontane da Firenze.

“CasAurora è accanto alle famiglie costrette a viaggiare per problemi di salute” spiega la direttrice Ester Murro “Grazie al progetto, l'ospedale pediatrico Meyer potrà inviare anche presso la nostra struttura le famiglie che non possono sostenere i costi di soggiorno necessari ad accompagnare i figli nelle cure. Siamo felici di collaborare con il Meyer per agevolare quanti si trovano in difficoltà, soprattutto visto il periodo storico che stiamo attraversando”.

Il progetto della casa per ferie ha partecipato al bando “Nessuno Indietro” di Unicoop Firenze, che sostiene con un contributo economico le iniziative degli organismi del territorio impegnati sulle tematiche sociali, soprattutto in ambiti quali povertà, disabilità, violenza di genere e disagio giovanile.

“Grazie al contributo di Unicoop, avremo la possibilità di aiutare ulteriormente le famiglie che vivono una sofferenza. Nell'ultimo anno, inoltre, abbiamo attivato il servizio di supporto emotivo, al quale i nostri utenti possono accedere gratuitamente” precisa Deborah Giombarresi, psicoterapeuta di CasAurora.

Una struttura in crescita 
“Siamo una struttura in crescita” afferma Gioele Murittu, amministratore della casa per ferie.
«CasAurora” aggiunge “ha l’ambizione di essere una realtà significativa sul territorio, in risposta alle sempre maggiori esigenze di mobilità sanitaria. Inoltre, si propone di migliorare sempre più i suoi servizi di accoglienza, aprendoli al maggior numero di persone possibile. Ringraziamo di cuore Unicoop Firenze per l'approvazione del progetto che partirà appena il finanziamento sarà erogato, e il Meyer per la fiducia che ripone nella nostra struttura”.

CasAurora è una struttura di accoglienza extra-alberghiera inserita all'interno del campus dell'Istituto Avventista di Cultura Biblica della Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno, in Viuzzo del Pergolino 8, in zona Careggi a Firenze. Dal 2014 ospita le famiglie dei pazienti ricoverati nel polo ospedaliero della città.

Per informazioni: casaurora.it 

Overdose da gioco d’azzardo

Overdose da gioco d’azzardo


In questa nuova puntata di Sfogliando il giornale Roberto Vacca ha intervistato Giulia Migneco, responsabile comunicazione dell’associazione Avviso Pubblico e autrice del libro “Lose for life. Come salvare un paese in overdose da gioco d’azzardo” (Ed. Altreconomia).
Lo scorso fine settimana l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha presentato il Libro Blu 2019, pubblicazione che riporta i dati principali – Raccolta, Spesa, vincite, incassi erariali – sul mercato del gioco d’azzardo legale in Italia.
Il volume di denaro giocato in Italia nel 2019 è aumentato del 3,5%, attestandosi sul valore di 110,54 miliardi di euro. Aumentano anche la Spesa, vale a dire le perdite dei giocatori (19,45 miliardi: +2.5%) e gli incassi erariali destinati allo Stato (11,4 miliardi: +9.5%).

Con la nostra ospite abbiamo commentato questi dati allarmanti.

Nei loro panni

Nei loro panni

Un gruppo di avventisti australiani dormono in strada per solidarietà verso i senzatetto e per raccogliere fondi.

Notizie Avventiste – Sono numerosi i membri della chiesa avventista che svolgono volontariato nel mondo offrendo pasti, coperte e incoraggiamento a quanti vivono in strada. In Australia, 20 avventisti di Glenvale hanno sfidato il freddo, il 5 agosto, e hanno trascorso la notte per le vie di Toowoomba, nella parte nord-orientale del Paese, partecipando all’iniziativa “Senzatetto per una notte”.

L’evento annuale è gestito dall’organizzazione non profit Base Services e ha l’obiettivo di raccogliere fondi per la mensa sociale Basement Soup Kitchen, come parte della National Homelessness Week (Settimana nazionale dei senzatetto). L’organizzazione offre cibo, vestiti caldi, sciarpe e altri servizi a chi è nel bisogno, ma anche contatti per alloggi e servizi sanitari.

Sono oltre 400 i senzatetto nella zona. Il pastore della chiesa avventista, Casey Wolverton, ha sentito la necessità si agire e di fare qualcosa in più, così ha dormito per strada non una sola notte, ma per l’intera settimana, insieme al principale organizzatore dell’evento.

“La nostra è una delle chiese più grandi qui a Toowoomba… e abbiamo la responsabilità di contrastare le numerose sfide sociali che si presentano e di agire per offrire una soluzione. Era nostro dovere, quindi, partecipare” ha affermato.

Il gruppo ha raccolto più di 7.600 dollari australiani. Importante è stato il contributo dei più giovani: un bambino di 10 anni ha raccolto circa 400 dollari.

“Per i giovani è stata l’occasione per mettere in pratica la loro fede” ha spiegato Jacob Ugljesa, pastore associato della comunità avventista di Glenvale “Le chiese, se non fanno attenzione, rischiano di concentrarsi molto all’interno di se stesse. Invece, questo evento ci chiama a uscire e interagire con le persone che sono in difficoltà”.

Superano i 100.000 dollari australiani i fondi totali raccolti da tutti i partecipanti al progetto della mensa sociale. Il pastore Wolverton si è sentito molto coinvolto e spera che la sua chiesa parteciperà più numerosa il prossimo anno, con almeno 50 persone, di cui una buona percentuale formata da giovani sotto i 20 anni.

Mettersi nei panni di una persona in difficoltà, vivere in qualche modo la sua esperienza, è estremamente formativo per i ragazzi. “Non c’è niente che formi di più un giovane del vivere l’esperienza di un senzatetto” ha concluso il pastore “Cercheremo di coinvolgere sempre più teenager in questo evento”.

Numerosi membri delle chiese avventiste di Glenvale e Toowoomba svolgono volontariato ogni mese presso la mensa sociale Basement Soup Kitchen.

Nuova edizione della Giornata nazionale della colletta alimentare

Nuova edizione della Giornata nazionale della colletta alimentare


Sabato 24 novembre, in tutta Italia torna la ventiduesima edizione della Giornata nazionale della colletta alimentare, promossa dalla Fondazione Banco Alimentare.

In oltre 13mila supermercati, 145mila volontari inviteranno a donare alimenti a lunga conservazione che nei mesi successivi saranno distribuiti a 8.042 strutture caritative (mense per i poveri, comunità per minori, banchi di solidarietà, centri d’accoglienza, ecc.) che aiutano più di 1.580.000 persone bisognose in Italia, di cui quasi 140.000 bambini.

“Quest’anno ci siamo dati l’obiettivo sfidante di raccogliere 16 milioni di pasti in un solo giorno – dichiara Andrea Giussani, Presidente della Fondazione Banco Alimentare Onlus – visto che nel 2017 si è toccato il numero più alto dal 2005 di individui in povertà assoluta, oltre 5 milioni secondo Istat. Chiediamo ad ognuno di fare la propria parte, donando gli alimenti richiesti, che ci consentono di offrire un paniere equilibrato ai tanti beneficiari che una spesa non se la possono permettere”.

Ascoltiamo l’intervista ad Andrea Giussani, a cura di Mario Calvagno e Carmen Zammataro.

Info su www.collettaalimentare.it

Editoriale – Speranza oltre le sbarre

Editoriale – Speranza oltre le sbarre


Si scopre una triste realtà sfogliando le pagine di giornale e leggendo gli ultimi dati diffusi da Antigone, l’associazione “per i diritti e le garanzie nel sistema penale”: con i suoi osservatori autorizzati a entrare nelle carceri redige un report annuale che descrive le condizioni strutturali, il clima detentivo, il rispetto della legislazione penitenziaria e altre caratteristiche della struttura visitata. In totale nelle carceri italiane ci sono 58.759 detenuti, 8.127 in più rispetto alla capienza regolamentare.

Questa terribile medaglia ha anche un’altra faccia, quella della speranza, della prospettiva umana, cristiana che mette al centro la persona, nonostante gli errori grandi che sono stati commessi e che mettono alla prova la forza del perdono.

Anche se le cronache ci offrono un paesaggio cupo, disperato il più delle volte, noi nel nostro piccolo possiamo metterci del nostro, con un pensiero, una preghiera e anche un gesto concreto. Ce lo ricorda il Vangelo, nella lettera agli Ebrei al cap 13, versetti 1 e 3: Perseverate nell’amore fraterno. Ricordatevi dei carcerati, come se foste loro compagni di carcere, e di quelli che soffrono, essendo anche voi in un corpo mortale.

L’essere umano al centro dunque, nonostante tutto. Ascoltiamo dunque l’editoriale a cura di Veronica Addazio, vice direttore nazionale di Radio Voce della Speranza.

Chi è il nostro altro? Viaggio intorno all’uomo. FCEI critica duramente il Decreto Salvini

Chi è il nostro altro? Viaggio intorno all’uomo. FCEI critica duramente il Decreto Salvini


Nella prima parte di questa puntata Claudio Coppini e Roberto Vacca hanno intervistato Alessandro Martini, responsabile di Caritas Toscana, che ci ha introdotto un incontro di cui sarà relatore. Si tratta di un evento organizzato dalla Facoltà Teologica dell’Italia Centrale: “Chi è il nostro altro? Viaggio intorno all’uomo”.

“Venerdì 28 settembre proponiamo – per iniziare l’Anno Pastorale – un pomeriggio di riflessione incentrato sull’ALTRO: l’essere umano è un essere relazionale. Non c’è uomo senza altri uomini e ogni persona fa parte dell’umanità, fa parte di una realtà in cui ci sono gli altri. Nessun uomo è un’isola, ma soprattutto nessuno si salva da solo. Alterità e Identità – Alterità e Fragilità – Alterità e Spiritualità saranno alcuni dei temi sui quali esperti relatori richiameranno la nostra attenzione.
L’incontro si svolgerà presso l’Aula Magna della Facoltà Teologica dell’Italia Centrale, Istituto Superiore di Scienze Religiose della Toscana ‘Santa Caterina da Siena’, Viale Ludovico Ariosto 13 – Firenze (ingresso da Piazza Tasso 1/A)”.

Nella seconda parte della trasmissione i conduttori hanno dialogato con Federica Brizi, collaboratrice di Mediterranean Hope, è un progetto sulle migrazioni della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI). L’associazione critica il nuovo decreto del Governo, chiamato “Decreto Sicurezza” o “Decreto Salvini”, definito: “Una picconata contro il diritto di asilo“. Nel comunicato stampa a firma della FCEI si legge: “Il ridimensionamento dello SPRAR a favore di centri di identificazione potenzia un modello concentrazionario, rafforzando strutture potenzialmente esplosive sul piano sociale. Come cristiani che ritengono che il Vangelo sia primariamente servizio e accoglienza agli ultimi esprimiamo la nostra critica più severa a questo provvedimento”.

“Sotto il cappello generico della sicurezza – affermano i responsabili delle due organizzazioni protestanti pastore Luca Maria Negro e Giovanni Comba, rispettivamente presidente FCEI e presidente CSD, attivamente impegnate in attività di accoglienza di migranti e richiedenti asilo – si approvano norme che limitano gravemente il diritto d’asilo, arrivando a cancellare la protezione umanitaria con la quale decine di migliaia di persone hanno potuto ricostruire la loro vita in Italia, sfuggendo a violenze e persecuzioni nei loro paesi, o in quelli di transito come la Libia. La possibilità di costringere i richiedenti asilo in strutture chiuse di tipo carcerario fino a sei mesi criminalizza persone vulnerabili proprio nel momento in cui avrebbero invece più diritto alla protezione e a un’azione integrata di soccorso”.

Radio Emergency: esperienze che lasciano il segno

Radio Emergency: esperienze che lasciano il segno


In questa puntata di radio-Emergency del mese di novembre abbiamo avuto in collegamento telefonico due collaboratori dell’associazione molto speciali. Nella prima parte i due conduttori del programma, Claudio Coppini e Nicola Garcea, hanno intervistato Giacomo Menaldo, per tre anni coordinatore del progetto Iraq e che tra qualche mese sara’ nuovamente impegnato con tutta la famiglia in un altro progetto presso l’ospedale cardo-chirurgico di Kartum in Sudan.

A seguire abbiamo avuto con noi Paola Feo, responsabile Coordinamento volontari-gruppi Italia e tesseramento. Anche con Paola e’ emersa la forte componente dinamica e relazionale che e’ caratteristica peculiare di Emergency e dei suoi operatori e volontari. Nel corso della trasmissione abbiamo ascoltato uno spot che Gino Strada registro’ anni fa per una campagna promossa da Radio Voce della Speranza e dalla Chiesa avventista per l’accoglienza e l’integrazione dei migranti nel nostro Paese. In regia Roberto Vacca.

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