Romania. Rinnovato il contratto con Adra per aiutare le vittime di violenza domestica

Romania. Rinnovato il contratto con Adra per aiutare le vittime di violenza domestica

La licenza di esercizio garantisce assistenza e sostegno continui a donne e bambini.

HopeMedia Italia – L’Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso (Adra), in Romania, ha rinnovato la licenza operativa per il “Centro di accoglienza ed emergenza delle vittime di violenza domestica”. Il rifugio si trova nella capitale, Bucarest, e offre alloggio, vitto, cure mediche di emergenza, consulenza psicologica, consulenza sociale e assistenza di un avvocato alle donne fuggite da relazioni violente.

“Casa Adra è un luogo in cui donne e bambini vittime di abusi iniziano un nuovo percorso e riacquistano la loro dignità di persone” ha affermato Robert Georgescu, direttore esecutivo dell’agenzia umanitaria avventista in Romania “Siamo lieti di poter creare un’atmosfera accogliente, invitante e familiare in cui i professionisti offrono aiuto concreto e soluzioni adattate alle esigenze individuali”.

Oggi, i servizi offerti da Casa Adra sono necessari più che mai. La pandemia ha interrotto il ciclo lavorativo e scolastico, creando ulteriore stress per le famiglie. Non appena è iniziata la crisi sanitaria globale, il centro ha subito un’ondata di casi, raddoppiando il numero abituale.

“La violenza domestica è stata ampiamente ignorata durante l’era comunista” spiegano da Adra “Ora viene affrontata sia a livello sociale sia legale grazie al Consiglio d’Europa che mira a ‘prevenire la violenza, proteggere le vittime e punirne gli autori’”. La violenza domestica nel Paese è un ciclo che Adra vuole rompere tramite l’educazione e la consapevolezza pubblica.

“Ottenere il nuovo accreditamento e la licenza non è solo il risultato del lavoro di un team per adeguare i servizi alla nuova normativa in materia. Si tratta di operare in un ambito difficile, in cui la mentalità dell’aggressore e quella della vittima sono abbastanza ben radicate nella nostra coscienza di persone” ha ribadito Valentina Sturzu-Cozorici, responsabile dei progetti di Adra in Romania.

Il contratto quinquennale è considerato un riconoscimento a Casa Adra che dal 2009, anno in cui è stata fondata, ha assistito oltre 2.300 vittime di violenza domestica, di cui 950 hanno ricevuto alloggio. 
“La vita di molte beneficiarie è cambiata perché hanno sperimentato uno stile di vita diverso, privo di violenza fisica, verbale, economica, mentale, sessuale e religiosa, basato su valori spirituali. Invece, hanno coltivato abitudini sane, esercizio fisico, attività ricreative e ricevuto formazione ” ha aggiunto Sturzu-Cozorici.

Adra è il braccio umanitario internazionale della Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno ed è presente in 118 Paesi del mondo. Con il suo lavoro sostiene le comunità e cambia la vita alle persone, fornendo sviluppo sostenibile e soccorso in caso di calamità.

Per conoscere meglio Casa Adra visita il sito adra.ro/doneaza.

[Foto: Casa Adra. Fonte: Eud News]

Sfogliando il giornale: A Firenze le “scatole di Natale” per chi ha bisogno

Sfogliando il giornale: A Firenze le “scatole di Natale” per chi ha bisogno


Basta prendere una scatola e metterci dentro una cosa calda, una cosa golosa, un passatempo, un prodotto di bellezza e un biglietto simpatico e gentile. La Rete di solidarietà del Q1 penserà alla distribuzione.Sono quel tipo di regali che portano gioia a chi li riceve, ma entusiasmo anche a chi li fa. Le “Scatole di Natale” arrivano a Firenze: il progetto, nato a Milano, per dare un po’ di spensieratezza ai più bisognosi in questo periodo strano e difficile, ma pur sempre natalizio, è stato accolto anche dalla Rete di solidarietà del Q1 (e sta raccogliendo consensi anche della Reti degli altri Quartieri fiorentini). Chiunque può partecipare: basta prendere una scatola e mettici dentro una cosa “calda”, una cosa golosa, un passatempo, un prodotto di bellezza e un biglietto simpatico e gentile. La scatola va incartata, decorata, e in un angolo va indicato a chi è destinato il dono: donna, uomo o bambino o bambina e relativa fascia d’età. I regali saranno poi recapitati alle famiglie che ne hanno bisogno, conosciute direttamente dai volontari o tramite associazioni e parrocchie (dal Corriere Fiorentino del 3-12-2020, "Da Milano a Firenze, ecco le "scatole di Natale" per chi ha bisogno", di Ivana Zuliani).

In questa puntata di Sfogliando il giornale Roberto Vacca intervista Rita  Ziliani, della Rete della solidariertà del Q1 di Firenze

Adra Italia lancia l’iniziativa “Scatole di gioia”

Adra Italia lancia l’iniziativa “Scatole di gioia”

Vi è più gioia nel dare che nel ricevere.

HopeMedia Italia – Scatole di gioia è l’iniziativa solidale di Adra Italia (Agenzia avventista per lo Sviluppo e il Soccorso) per le festività di fine 2020. “Vuole essere un modo per pensare agli altri, coinvolgere la famiglia e offrire un pensiero di vicinanza in questo periodo non solo di fragilità economica ma anche relazionale” ha affermato Dag K. Pontvik, direttore di Adra Italia. 

Promosso in particolare nei coordinamenti locali dell’agenzia umanitaria e nelle chiese, il progetto può essere accolto e realizzato anche da singoli individui. 
Per dare vita a Scatole di gioia, “abbiamo preso spunto da una iniziativa simile che Adra svolge da diversi anni in vari Paesi del mondo, e dall’esperienza con il Quartiere 1 di Firenze nel progetto ‘Scatole di Natale’” ha spiegato Pontvik “A livello locale la chiesa avventista rumena di Firenze ha partecipato a questa iniziativa di quartiere, coinvolgendo la propria comunità e diventando uno dei punti di raccolta”.

Il progetto 
L’idea è semplice e alla portata di tutti. Si tratta di decorare una scatola (per esempio quella delle scarpe) e riempirla con alcuni oggetti che possano esprimere in qualche modo le qualità e i sentimenti della solidarietà: calore, dolcezza, serenità, bellezza, affetto. Quindi nella scatola mettere: 
– una cosa “calda”, come un paio di guanti, una sciarpa, un cappellino, ecc.; 
– una cosa golosa, come noci, mandorle, cioccolato, un dolcetto (naturalmente incartati); 
– un passatempo, per esempio un libro, un quaderno, una rivista, delle matite, ecc.; 
– un prodotto di bellezza, come mollette e pinze per i capelli, crema, bagno schiuma, shampoo, profumo, ecc. 
– un biglietto simpatico e gentile.

Dopo avere incartato la scatola, scrivere in un angolo a chi è destinata, se donna, uomo o bambino/a (aggiungere la fascia età), e consegnarla nella chiesa avventista, o nella sede Adra, che promuove l'iniziativa nella propria città. Ma può essere anche un dono personale per “condividere vicinanza, in questo periodo di feste, con una o varie famiglie che conoscete e vivono in situazione di fragilità” conclude il direttore di Adra Italia, perché “’Vi è più gioia nel dare che nel ricevere!’ (Atti 20:35)”.

[Foto: Adra Italia]

Etiopia. La violenza del conflitto ostacola gli aiuti umanitari

Etiopia. La violenza del conflitto ostacola gli aiuti umanitari

HopeMedia Italia – L’Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso (Adra) in Germania si è unita alle preoccupazioni delle Nazioni Unite per la violenza scoppiata nella regione etiope dei Tigrè e gli effetti sulla popolazione. Insieme lavorano con le autorità per garantire la protezione dei civili e degli operatori umanitari, l'accesso continuo a chi ne ha bisogno e la disponibilità di fondi per soddisfare le crescenti esigenze. “Ci auguriamo che le persone tornino a vivere nella pace” ha affermato Matthias Münz, responsabile delle pubbliche relazioni di Adra Germania.

Sembra che oltre 30mila persone hanno già oltrepassato la frontiera con il Sudan per fuggire al conflitto, mentra le truppe del governo centrale etiope sono avanzate sulla capitale della regione, Macallè. Nella città vivono circa 500.000 persone ed è lì che Adra sostiene la Mekelle Adventist School e una clinica per bambini. Inoltre, forma giovani etiopi nella regione per diventare tecnici di energia solare.

Gli operatori umanitari del Tigrè hanno ricevuto solo una parte di rifornimento di carburante per azionare le pompe dell'acqua per 90.000 rifugiati, e basterà per un mese. Devono anche arrivare consegne per più programmi solidali.

Secondo l’Ocha (Ufficio per il coordinamento degli affari umanitari dell’Onu), la comunicazione locale è interrotta e ci sono segnalazioni di un'interruzione nella fornitura di energia elettrica. Vengono inoltre segnalate difficoltà a distribuire beni di base come farina e carburante. Le banche rimangono chiuse e la mancanza di liquidità disponibile si fa più acuta. La chiusura delle banche e l'inaccessibilità della regione hanno ostacolato le operazioni umanitarie, anche i trasferimenti in denaro, verso 1 milione di persone.

“Al momento non sappiamo come stanno le persone che partecipano ai nostri progetti perché tutte le linee di comunicazione sono state tagliate. Dobbiamo  pregare che sia lo staff dei progetti sia i residenti stiano bene” ha dichiarato un operatore di Adra.

[Foto: © OpenStreetMap.de. Fonte: Apd]

Coronavirus. Un nuovo modo per aiutare chi ha bisogno

Coronavirus. Un nuovo modo per aiutare chi ha bisogno


In piena epidemia da coronavirus, con il crescere della crisi sanitaria che ogni giorno di più si manifesta anche come crisi sociale ed economica, la storica colletta del Banco Alimentare si dematerializza e dura 18 giorni, a partire dal 21 novembre. Le Card prendono il posto degli scatoloni e diventano i contenitori” della spesa. Si può perciò donare in piena sicurezza, senza assembramenti davanti ai supermercati. A fine Colletta il valore complessivo di tutte le card acquistate sarà convertito in cibo non deperibile. Soprattutto in questi momenti in cui regna il timore, lo smarrimento e per molti il rischio di rinchiudersi in se stessi, la solidarietà e la coesione fra persone fanno la differenza.

Intervista di Mario Calvagno e Carmen Zammataro al dottor Giovanni Bruno, presidente della Fondazione Banco Alimentare Onlus.

 

Foto: Banco Alimentare

Inondazioni in Cambogia. Gli interventi di Adra alla popolazione

Inondazioni in Cambogia. Gli interventi di Adra alla popolazione

HopeMedia Italia – L'Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso (Adra), in collaborazione con la Missione avventista della Cambogia e le autorità locali, ha distribuito pacchi di alimenti a 450 famiglie colpite dalle inondazioni nei comuni di Ou Tapong, Tropeang Chorng, Metoek e Snam Preah, nel distretto di Bakan, nella provincia di Pursat.

Tra il 6 ottobre e il 13 ottobre, le tempeste tropicali hanno portato forti piogge nella Cambogia occidentale, in particolare nelle province di Pursat, Battambang, Banteay Meachey, Kompong Speu e Kandal, nonché in alcune aree della capitale, Phnom Penh. Gli abbondanti rovesci sulle montagne hanno ingrossato i fiumi che sono esondati e hanno allagato case, scuole e negozi. Inondati anche i campi coltivati. La popolazione è stata costretta a rifugiarsi in luoghi elevati, come le locali pagode.

39.000 famiglie sono state colpite in tutto il Paese, 9.000 delle quali hanno dovuto abbandonare la loro abitazione, ma il numero degli sfollati è destinato a salire, secondo le autorità. Ci sono stati anche almeno 20 morti a causa dell’alluvione.

Il team del progetto salute e sicurezza alimentare di Adra a Pursat è stato in contatto con le autorità governative e con la comunità per conoscere i bisogni e iniziare la distribuzione dei pacchi alimentari contenenti, tra l’altro, riso, ramen, pesce in scatola, olio e sale, per integrare i bisogni di base.

“L'alluvione ha invaso il nostro villaggio e ha reso difficile procurarci da mangiare. La nostra famiglia lotta per guadagnarsi da vivere, quindi questo sostegno significa molto per noi” ha affermato una vedova di 57 anni con quattro figli, che abita a Tropeang Chorng. Un nonno di 86 anni della stessa comunità ha espresso gratitudine per il sostegno ricevuto da Adra.

Anche Khiev Raning, vicegovernatrice del distretto colpito, è stata grata per gli interventi dell’agenzia umanitaria. “La risposta è arrivata nelle comunità colpite in tempo per le persone che avevano bisogno di assistenza” ha dichiarato. Ha inoltre espresso apprezzamento per il supporto e la buona collaborazione tra Adra e le autorità locali in questo momento di emergenza, nonché per i progetti esistenti e in corso.

“Ringrazio la nostra rete di donatori, il team del progetto che lavora con dedizione e i partner della comunità che rendono disponibile questa assistenza” ha detto Mark Schwisow, direttore di Adra in Cambogia “Che si tratti di sviluppo a lungo termine o delle necessità immediate dell'attuale crisi, siamo lì per ridare speranza”.

[Foto: Adra Cambogia. Fonte: Adventist News Network]

 

 

Adra aiuta la popolazione nella crisi tra Azerbaigian e Armenia

Adra aiuta la popolazione nella crisi tra Azerbaigian e Armenia

Redazione Hmi – La Chiesa avventista del settimo giorno sta assistendo le vittime del conflitto tra Armenia e Azerbaigian attraverso il suo braccio umanitario globale, l'Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso (Adra). Subito dopo l'escalation delle ostilità nella regione del Nagorno-Karabakh, il 27 settembre, gli uffici di Adra in entrambi i Paesi si sono mobilitati per fornire cibo e rifornimenti urgenti ai civili che hanno perso le loro case o sono stati costretti a fuggire a causa dei combattimenti.

La recente violenza è la peggiore dal 1994 in un conflitto in corso in questa regione separatista, nota anche come Artsakh, che fa ufficialmente parte dell'Azerbaigian ma è controllata dalle forze armene di etnia alleata con l'Armenia. Il fuoco dell’artiglieria pesante e gli attacchi missilistici hanno distrutto abitazioni, edifici e infrastrutture nel Nagorno-Karabakh e nelle aree circostanti, secondo le autorità locali. Sono state segnalate vittime militari e civili da entrambe le parti.

Decine di migliaia di persone, per lo più donne e bambini, sono fuggite dal fronte in Armenia. Il governo armeno ha fornito riparo a molti di loro in hotel e ostelli, mentre altri alloggiano presso parenti, amici o estranei, riferisce Anush Safaryan, direttore nazionale di Adra in Armenia.

"Questi sfollati stanno esaurendo rapidamente cibo, forniture igieniche e medicinali" ha affermato Safaryan "Nel frattempo, coloro che sono rimasti nella zona di conflitto si nascondono nei rifugi sotterranei per proteggersi dai frequenti bombardamenti e attacchi missilistici".

Gli interventi

Armenia 
Il giorno dopo lo scoppio dei combattimenti, Safaryan ha visitato la zona del conflitto per valutare i bisogni e ha scoperto che il bisogno più urgente era il cibo. Il giorno seguente, i volontari delle chiese avventiste locali si sono uniti al gruppo di Adra per preparare 100 pacchi di alimenti.

Lo staff dell’agenzia umanitaria, insieme a tre pastori avventisti, ha consegnato 90 di questi pacchi alle famiglie di Stepanakert, la più grande città del Nagorno-Karabakh, che ha subito numerosi bombardamenti, e nei dintorni. Il resto dei pacchi stato distribuito agli sfollati di Goris, città armena più vicina, dove si sono rifugiati molti residenti della zona di conflitto.

Le famiglie destinatarie “hanno espresso gratitudine ad Adra per il cibo. È un grande conforto per loro sapere che qualcuno è lì per aiutarli in questo momento terrificante" ha sottolineato Saf.aryan

Azerbaigian 
Anche in Azerbaigian Adra si è mossa con rapidità per assistere i residenti nei pressi del confine del Nagorno-Karabakh, le cui case e proprietà erano state distrutte.

"Con l'aiuto di uno sponsor locale, abbiamo acquistato vestiti pesanti, farmaci e acqua da distribuire nei villaggi colpiti" ha riferito Tural Piriyev, direttore nazionale di Adra in Azerbaijan "Ma dopo aver contattato i funzionari del governo, ci è stato chiesto di aspettare poiché non è sicuro andare ora in quella zona, a causa dei costanti attacchi missilistici". Piriyev prevede di consegnare i pacchi di aiuti al più presto, appena le condizioni lo permetteranno.

Soccorso alimentare per 1.200 famiglie

Mentre le notizie sui bombardamenti continuano nonostante il cessate il fuoco mediato dalla Russia ed entrato in vigore sabato, il personale dell’agenzia umanitaria avventista in entrambi i Paesi si prepara a una più ampia distribuzione degli aiuti. Il cibo rimane il bisogno più urgente, per questo Adra distribuirà 1.200 pacchi di alimenti, contenenti prodotti di base come farina, riso, fagioli e pasta, alle famiglie colpite dal conflitto. Questo aiuto è particolarmente cruciale poiché l’agenzia avventista è una delle pochissime organizzazioni internazionali non governative che operano nella regione di crisi.

"Adra offre soccorso a tutti, indipendentemente dall'etnia, dall'affiliazione politica o religiosa, e opera in entrambe le parti di questo conflitto per ridurre le sofferenze delle persone colpite" ha dichiarato Mario Oliveira, direttore degli interventi nelle emergenze di Adra “La nostra risposta è stata coordinata durante un'altra grave crisi, la pandemia di Covid-19, specialmente in Armenia, dove il numero di infezioni da coronavirus è aumentato in modo significativo negli ultimi giorni. L’agenzia ha seguito regole rigorose per proteggere il personale, i volontari e i beneficiari durante gli eventi di distribuzione

In Armenia, l’agenzia identificherà le famiglie sfollate più bisognose, per distribuire gli aiuti alimentati o i kit d'igiene personale con sapone, shampoo, carta igienica, spazzolini da denti e altro. In Azerbaigian, gli aiuti saranno destinati alle famiglie che hanno perso la casa, il lavoro o il bestiame a causa degli scontri armati o che hanno subito la morte o il grave ferimento di un capofamiglia. Inoltre, Adra si prepara alla possibilità che gli scontri si prolunghino e alla necessità di continui soccorsi di emergenza e assistenza. 
[LF]

Per ulteriori informazioni sulla risposta dell’agenzia umanitaria al conflitto in corso, visitare adra.am (Armenia) e adra.org.az (Azerbaigian).

[Foto: Anush Safaryan/Adra in Armenia. Fonte: Ann]

ADRA Italia News 26 – Sostieni la solidarietà alimentare

ADRA Italia News 26 – Sostieni la solidarietà alimentare


ADRA Italia, l’agenzia umanitaria avventista per lo sviluppo e il soccorso, non si è mai fermata in questo periodo di emergenza Covid. Si è mossa in vari modi per poter rispondere al meglio alle varie necessità riscontrate da chi si trova in condizioni di fragilità. Con il supporto di molteplici donatori (ADRA Internazionale, Latter-day Saint Charities, Divisione Intereuropea della Chiesa avventista, l’8xmille destinato alla Chiesa avventista e donatori privati) è riuscita a incrementare il sostegno alle famiglie con dei buoni spesa. Anche la sede ADRA di Jesi (AN) ha ricevuto dei buoni da distribuire sulla base di accordi e controlli effettuati insieme all’assessorato ai servizi sociali. In questa puntata ascoltiamo la testimonianza di Marialuisa Quaglieri, assessora alla sanità e ai servizi sociali del Comune di Jesi, che commenta la collaborazione con l’agenzia umanitaria avventista. Dag Pontvik, direttore di ADRA Italia, ci parla invece dell’importanza della collaborazione con le istituzioni e ci spiega come possiamo sostenere l’agenzia umanitaria avventista perché possa continuare ad aiutare tante persone.

Servizio a cura di Alessia Calvagno.

Ci Sono Buone Notizie 473

Ci Sono Buone Notizie 473


Ci sono Buone Notizie 473 (22.04.2020) Alla ricerca di eventi, informazioni, curiosità per pensare positivo. Una rubrica con notizie che non vengono messe in risalto dai media … o quasi! a cura di Beniamino, Emanuele e Luisa

In questa puntata:
BENIAMINO Iniziative solidali
EMANUELE Odori “efficaci” (con la partecipazione di Tonina Sprint)
LUISA Fatelo con i fiori

Il brano di di intermezzo è dei Nomadi – Il profumo del mare

ADRA Italia News 24 – Scopriamo i progetti in Belgio e in tutta Europa per l’emergenza coronavirus

ADRA Italia News 24 – Scopriamo i progetti in Belgio e in tutta Europa per l’emergenza coronavirus


In questa puntata scopriamo le attività che le varie sedi di ADRA in Europa stanno portando avanti per aiutare chi è nel bisogno in questo periodo. In maniera particolare ci soffermiamo sulla situazione in Belgio e sui progetti che la sede locale di ADRA sta realizzando per rispondere all’emergenza coronavirus.

Alessia Calvagno intervista Dag Pontvik, direttore di ADRA Italia, e Jonathan Lo Buglio, direttore di ADRA Belgio.

Immagine: www.facebook.com/ADRABelgiumNews

Ti regaliamo un e-commerce!

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Hai un negozio e consegni a domicilio? Ti regaliamo un e-commerce.
Vogliamo rimboccarci le maniche come stai facendo tu, mettendo a disposizione la nostra conoscenza, il nostro know-how e la nostra tecnologia per affiancare tutti i commercianti locali e portare in ogni casa quello di cui c’è bisogno.

Questo è il servizio offerto per il periodo della pandemia da Vertical Media, una web agenzia fiorentina. Su questo progetto Roberto Vacca ha  intervistato Lorenzo Berti, CEO e fondatore dell’agenzia.

Azione e immaginazione al tempo del contagio. Ne parliamo con Gaia Simonetti

Azione e immaginazione al tempo del contagio. Ne parliamo con Gaia Simonetti


In questo numero di Sfogliando il giornale, Roberto Vacca intervista Gaia Simonetti, giornalista, addetta stampa del calcio della serie C, ma anche scrittrice, prendendo spunto dal tempo sospeso che viviamo, la “sosta forzata” che ha cambiato direzione alla vita, repentinamente e senza preavviso.
Proseguono intanto le iniziative sociali del calcio della C.
Il cuore della C scrive 750. È questo il numero delle iniziative a scopo solidale a cui hanno dato vita la Lega Pro ed i suoi club assieme a dirigenti, calciatori e tifosi.
750 sono i progetti sociali di cui 250, in meno di un mese, legate all’emergenza con aiuti per la ricerca, agli ospedali, fino alla donazione di sangue e al biglietto solidale per un supporto a chi ha difficoltà per fare la spesa.
Il calcio della C si mobilita ancora di più per la solidarietà in questo periodo di difficoltà. Qui il testo dell’articolo.
Nella seconda parte dell’intervista con Gaia, entriamo nel suo vissuto più personale della quarantena.
Su La Nazione di Firenze è stato pubblicato un suo intervento, una piccola favola. Il ” c’era una volta”‘ che ha tutti i tempi verbali al passato, immaginando la luce che illumina il buio dei giorni in salita. Con la capacità di avere ancora “occhi che accarezzano il futuro”. Qui l’articolo.

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