Nella giornata di domenica 28 settembre si e’ spento Mario Limentani, che il presidente dell’Unione delle Comunita’ Ebraiche Italiane Renzo Gattegna ha definito “memoria storica degli ebrei romani”. “Mario Limentani – ha aggiunto Gattegna – e’ stato testimone dell’ora piu’ buia di questa Comunita’ vivendo sulla propria pelle l’orrore della deportazione, dello sterminio, dell’annientamento sia fisico che morale operato dal nazifascismo. Il suo coraggio, la sua lucida e terribile testimonianza, non saranno dimenticati e continueranno ad essere patrimonio di chiunque abbia a cuore il valore della Memoria e la lezione che da essa e’ possibile trarre ogni giorno”. Limentani e’ stato deportato a Mauthausen non solo come ebreo, ma anche come oppositore politico, ed e’ stato uno dei pochissimi a scampare al campo di sterminio. Una perdita quella di Limentani che riporta in primo piano il problema della scomparsa dei testimoni diretti della shoa’. Ne abbiamo parlato con Adam Smulevich, dell’Ufficio Stampa dell’Unione delle Comunita’ Ebraiche Italiane (UCEI), che ci ha brevemente illustrato anche il progetto sperimentale dell’UCEI Antenna antisemitismo che proprio in questi giorni diventa operativo in Italia

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