Francesco Mosca – Ogni anno, nel periodo delle festività, il sindaco di Torino viene nella Casa Valdese per portare un saluto a tutti i pastori evangelici che svolgono il loro ministero in città.

Nell’incontro tenuto lo scorso 13 dicembre, la sindaca Chiara Appendino ha illustrato i progetti per la città e l’impegno della giunta per limitare al massimo l’impatto del “Decreto Sicurezza”. A questo scopo, il Comune ha aperto un tavolo assieme a tutte le associazioni di volontariato che operano sul territorio.

Dopo averci raccontato i progetti per l’arrivo della metropolitana in Piazza Bengasi e tutti i lavori connessi, la sindaca ha lasciato la parola a noi pastori. Ognuno ha avuto modo di parlare dei progetti che le singole comunità stanno portando avanti.

Come pastore della chiesa cristiana avventista di Torino, ho parlato del programma che Adra porta avanti con regolarità a favore dei senza tetto, del suo impegno anche quest’anno nel progetto “Emergenza Freddo”, e dell’impegno dell’associazione scautistica avventista, Aisa, con i bambini. L’Aisa opera assiduamente nel quartiere dove sorge la chiesa (via Rosta,3) con diverse iniziative, come ad esempio “AisaEstate Ragazzi”.

Alla sindaca ho anche parlato dell’impegno della chiesa avventista per contrastare la dipendenza dal gioco d’azzardo e delle numerose iniziative realizzare negli ultimi anni: spettacoli nei teatri di diverse città con le scolaresche, il camper “Solo se puoi” e, nel 2018, la manifestazione “Ludocrazy”, che si è svolta a Torino nell’ambito di Paratissima, con l’esposizione delle dieci opere d’arte vincitrici del contest. La sindaca Appendino si è offerta di ospitare la mostra anche nei locali del Comune.

Infine le ho presentato la scatola dono “A Natale non ti azzardare”. Nell’esprimere il suo apprezzamento per l’iniziativa, C. Appendino ha spiegato che anche il Comune sta contrastando la dipendenza dal gioco con delle norme, accolte con difficoltà. Infatti, il gettito speso per il gioco a Torino è diminuito ma, nonostante tutto, la dipendenza dal gioco è divenuta una vera e propria piaga sociale.

L’incontro si è concluso con un momento di socialità.

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