EDITORIALE – A Natale il dono più importante

EDITORIALE – A Natale il dono più importante


In questi giorni c’è un grande scambio di regali. Capita però che spesso i doni siano fatti con ipocrisia, per appianare discordie che si spera di risolvere in questo modo. Nell’ottica di Dio il dono implica un impegno profondo e spesso doloroso: per amore degli uomini, ha donato suo figlio, sotto il segno del vero amore. Noi viviamo la festa circondati dall’abbondanza, Dio invece ha scelto di far nascere suo figlio in un’umile grotta per essere da sempre accanto ai più bisognosi, agli ultimi di ogni epoca. Dio ha scelto la fragilità delle fragilità. È stato con le classi più emarginate: per esempio i pastori, i primi a gioire del suo arrivo. E Dio stesso gioisce nel farsi dono. Il dono, questo insegna il Natale, non è ciò che si acquista, ma ciò che si è per l’altro.

Riflessione a cura del pastore Daniele Benini, direttore delle Chiese Cristiane Avventiste dell’Italia centrale e direttore nazionale del network RVS.

Ci sono buone notizie 312

Ci sono buone notizie 312


Ci sono buone notizie 312 (23.12.2015) Alla ricerca di eventi, informazioni, curiosità per pensare positivo. Una rubrica con notizie che non vengono messe in risalto dai media … o quasi!
In questa puntata NATALIZIA: Più Fiabe che “barba” – Calze e sciarpe per i senza tetto – Un albero di natale alla “bottiglia”

Una serata con Mr. Bream 17

Una serata con Mr. Bream 17


Una serata con Mr Bream:17 (23.12.2015) The Complete Album Collection di Julian Bream (Battersea, 15 luglio 1933) a cura di Andrea Aguzzi.
In questo incontro: Elizabethian Music
Il ritorno di Peter Pears e del liuto. Nel 1970 Bream torna a suonare il suo nuovo liuto realizzato da David Rubio per accompagnare il canto di Sir Peter Pears, eseguendo musiche di Thomas Morley, John Dowland, Philip Rosseter e Thomas Ford. Buon Natale da Andrea Aguzzi, ci risentiremo in radio, dopo l’Epifania.

Da settembre 2015 a giugno 2016 sarà ospite sulle frequenze di RVS Forlì ogni mercoledì alle 21.00

TIME MUSIC (IL TEMPO DELLA MUSICA) IL NATALE

TIME MUSIC (IL TEMPO DELLA MUSICA) IL NATALE


Trentunesima Puntata – Il Natale 

Un Caro Augurio di Buon Natale e di un Buon Felice Anno Nuovo da Vincenzo e Miriam

Puntata Special sul Natale.

I Prisencolinensinainciusol – Vincenzo e Miriam vi presentano:

Time Music (Il tempo della Musica), il programma che vi farà rivivere le canzoni che hanno segnato gli anni ’60 ’70 ’80 ’90 e 2000.

A ogni puntata temi diversi. Ogni cantante nella propria canzone è stato ispirato o fa dei parallelismi a un tema… Quindi affronteremo questi temi nella varie puntate. Ogni decennio è caratterizzato da vari aspetti che hanno condizionato le canzoni nel corso del Tempo, ecco alcuni esempi:

Gli anni ’60 Chi li ha vissuti li ha sempre definiti anni eccezionali, specie dal punto di vista musicale.

Erano gli anni del boom economico, subito dopo la lenta ripresa post bellica, anni un cui si affermavano nuovi valori per tutta la società e quindi anche nella musica.

Si imponeva piano piano la cultura pop, assieme a un’attenzione particolare per ciò che veniva dai paesi anglofoni come ad esempio la musica beat e i personaggi che la animavano.
Erano anche gli anni della contestazione e dell’emancipazione femminile, tutti valori che non lasciavano indifferente la produzione dei cantanti italiani dell’epoca, che si dovettero adeguare alle nuove tendenze.
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Gli anni ’70 sono l’inizio della “disco music”. Si comincia ad andare a ballare il sabato per non pensare alla crisi del momento, ne è un simbolo il film con John Travolta, “La Febbre Del Sabato Sera”. Nascono i “grandi” della musica, i Queen , gli Aerosmith, i Led Zeppelin……
In Italia iniziano la loro brillante carriera i vari Pupo, Orietta Berti, Claudio Baglioni, Patty Pravo e Raffaella Carrà.
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Erano gli anni ’80 Spopolano i walkman a cassette della sony. La musica comincia la sua diffusione a larga scala nei negozi di disci e musicasette. Alla fine degli anni ’80 cominciano ad uscire i primi compact disck. Si sciolgono gruppi importanti nel mondo, mentre in Italia compaiono alle prima armi, Eros Ramazzotti, Jovanotti , Ligabue , i Litfiba e molti altri ancora…
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Negli anni ’90 cresce enormemente il potere dell’immagine, la moda diventa protagonista dei messaggi promozionali, la pubblicità sempre più mirata e sofisticata. Prevale invece il culto dell’essere e dello stile personale. Dal punto di vista musicale, in Italia si affermano con enormi successi gli 883, debuttano i vari artisti che dinventeranno poi top come Laura Pausini, Elisa, Alexia, Giorgia, Irene Grandi
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Dall’anno 2000 a oggi la tecnologia cambia i nostri usi e costumi. Anche la musica si adegua ormai sempre più mp3 o mp4. Programmi come peer to peer sono utilizzati da tutti. Non si acquistano ormai i compact disck o le tape. Si passano fra amici via penna usb o si acquistano su siti come itunes. Molti gruppi arrivano in vetta velocemente per sparire ancor più velocemente…

TIME MUSIC (IL TEMPO DELLA MUSICA) L’INVERNO

TIME MUSIC (IL TEMPO DELLA MUSICA) L’INVERNO


Trentesima Puntata – L’inverno

I Prisencolinensinainciusol – Vincenzo e Miriam vi presentano:

Time Music (Il tempo della Musica), il programma che vi farà rivivere le canzoni che hanno segnato gli anni ’60 ’70 ’80 ’90 e 2000.

A ogni puntata temi diversi. Ogni cantante nella propria canzone è stato ispirato o fa dei parallelismi a un tema… Quindi affronteremo questi temi nella varie puntate. Ogni decennio è caratterizzato da vari aspetti che hanno condizionato le canzoni nel corso del Tempo, ecco alcuni esempi:

Gli anni ’60 Chi li ha vissuti li ha sempre definiti anni eccezionali, specie dal punto di vista musicale.

Erano gli anni del boom economico, subito dopo la lenta ripresa post bellica, anni un cui si affermavano nuovi valori per tutta la società e quindi anche nella musica.

Si imponeva piano piano la cultura pop, assieme a un’attenzione particolare per ciò che veniva dai paesi anglofoni come ad esempio la musica beat e i personaggi che la animavano.
Erano anche gli anni della contestazione e dell’emancipazione femminile, tutti valori che non lasciavano indifferente la produzione dei cantanti italiani dell’epoca, che si dovettero adeguare alle nuove tendenze.
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Gli anni ’70 sono l’inizio della “disco music”. Si comincia ad andare a ballare il sabato per non pensare alla crisi del momento, ne è un simbolo il film con John Travolta, “La Febbre Del Sabato Sera”. Nascono i “grandi” della musica, i Queen , gli Aerosmith, i Led Zeppelin……
In Italia iniziano la loro brillante carriera i vari Pupo, Orietta Berti, Claudio Baglioni, Patty Pravo e Raffaella Carrà.
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Erano gli anni ’80 Spopolano i walkman a cassette della sony. La musica comincia la sua diffusione a larga scala nei negozi di disci e musicasette. Alla fine degli anni ’80 cominciano ad uscire i primi compact disck. Si sciolgono gruppi importanti nel mondo, mentre in Italia compaiono alle prima armi, Eros Ramazzotti, Jovanotti , Ligabue , i Litfiba e molti altri ancora…
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Negli anni ’90 cresce enormemente il potere dell’immagine, la moda diventa protagonista dei messaggi promozionali, la pubblicità sempre più mirata e sofisticata. Prevale invece il culto dell’essere e dello stile personale. Dal punto di vista musicale, in Italia si affermano con enormi successi gli 883, debuttano i vari artisti che dinventeranno poi top come Laura Pausini, Elisa, Alexia, Giorgia, Irene Grandi
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Dall’anno 2000 a oggi la tecnologia cambia i nostri usi e costumi. Anche la musica si adegua ormai sempre più mp3 o mp4. Programmi come peer to peer sono utilizzati da tutti. Non si acquistano ormai i compact disck o le tape. Si passano fra amici via penna usb o si acquistano su siti come itunes. Molti gruppi arrivano in vetta velocemente per sparire ancor più velocemente…

TIME MUSIC (IL TEMPO DELLA MUSICA) STRUMENTALE

TIME MUSIC (IL TEMPO DELLA MUSICA) STRUMENTALE


Ventinovesima Puntata – Strumentale

I Prisencolinensinainciusol – Vincenzo e Miriam vi presentano:

Time Music (Il tempo della Musica), il programma che vi farà rivivere le canzoni che hanno segnato gli anni ’60 ’70 ’80 ’90 e 2000.

A ogni puntata temi diversi. Ogni cantante nella propria canzone è stato ispirato o fa dei parallelismi a un tema… Quindi affronteremo questi temi nella varie puntate. Ogni decennio è caratterizzato da vari aspetti che hanno condizionato le canzoni nel corso del Tempo, ecco alcuni esempi:

Gli anni ’60 Chi li ha vissuti li ha sempre definiti anni eccezionali, specie dal punto di vista musicale.

Erano gli anni del boom economico, subito dopo la lenta ripresa post bellica, anni un cui si affermavano nuovi valori per tutta la società e quindi anche nella musica.

Si imponeva piano piano la cultura pop, assieme a un’attenzione particolare per ciò che veniva dai paesi anglofoni come ad esempio la musica beat e i personaggi che la animavano.
Erano anche gli anni della contestazione e dell’emancipazione femminile, tutti valori che non lasciavano indifferente la produzione dei cantanti italiani dell’epoca, che si dovettero adeguare alle nuove tendenze.
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Gli anni ’70 sono l’inizio della “disco music”. Si comincia ad andare a ballare il sabato per non pensare alla crisi del momento, ne è un simbolo il film con John Travolta, “La Febbre Del Sabato Sera”. Nascono i “grandi” della musica, i Queen , gli Aerosmith, i Led Zeppelin……
In Italia iniziano la loro brillante carriera i vari Pupo, Orietta Berti, Claudio Baglioni, Patty Pravo e Raffaella Carrà.
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Erano gli anni ’80 Spopolano i walkman a cassette della sony. La musica comincia la sua diffusione a larga scala nei negozi di disci e musicasette. Alla fine degli anni ’80 cominciano ad uscire i primi compact disck. Si sciolgono gruppi importanti nel mondo, mentre in Italia compaiono alle prima armi, Eros Ramazzotti, Jovanotti , Ligabue , i Litfiba e molti altri ancora…
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Negli anni ’90 cresce enormemente il potere dell’immagine, la moda diventa protagonista dei messaggi promozionali, la pubblicità sempre più mirata e sofisticata. Prevale invece il culto dell’essere e dello stile personale. Dal punto di vista musicale, in Italia si affermano con enormi successi gli 883, debuttano i vari artisti che dinventeranno poi top come Laura Pausini, Elisa, Alexia, Giorgia, Irene Grandi
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Dall’anno 2000 a oggi la tecnologia cambia i nostri usi e costumi. Anche la musica si adegua ormai sempre più mp3 o mp4. Programmi come peer to peer sono utilizzati da tutti. Non si acquistano ormai i compact disck o le tape. Si passano fra amici via penna usb o si acquistano su siti come itunes. Molti gruppi arrivano in vetta velocemente per sparire ancor più velocemente…

Filo Diretto 92 – FC (Il Natale della Speranza)

Filo Diretto 92 – FC (Il Natale della Speranza)


Filo Diretto 92 – FC (22-12-2015): Registrazioni dal vivo dalle comunità avventiste in italia.
In questa puntata: Con il testo di Daniele 12:1-4 Il pastore Giuseppe Scarcella fa una bella riflessione che abbraccia tutta la portata della speranza per ogni credente. Menzionando il tema del Natale non manca di ricordare che per il credente ogni giorno è Natale, ogni giorno noi ringraziamo Dio per l’avvento di suo Figlio ma soprattutto per il suo ritorno. La predicazione è stata presentata sabato 19 Dicembre 2015 presso la Chiesa Cristiana Avventista del settimo giorno di Forlì.

ADRA Slovenia ha aiutato 30.000 migranti in due settimane

ADRA Slovenia ha aiutato 30.000 migranti in due settimane

ADRA_Slovenia_distribution_of_foodwaterI politici discutono, l’inverno è arrivato e alcune frontiere si chiudono, ma ci sono persone che non possono restare a guardare.

Victor Hulbert/tedNEWS/Notizie Avventiste – I telegiornali sono pieni di storie dei rifugiati e ogni giorno i volontari di ADRA Slovenia (Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso) ne hanno sentite tante, strazianti.
Mentre distribuiscono cibo, acqua, prodotti per l’igiene e vestiti caldi presso la stazione ferroviaria, incontrano un siriano di 28 28-year-old-kurdanni. Racconta che sette membri della sua famiglia sono stati decapitati perché curdi e un suo parente ha dovuto assistere all’uccisione delle figlie. Non sorprende che i restanti 13 membri della sua famiglia siano fuggiti. “Tutto ciò che vogliamo è una vita normale”, dice.

Queste storie motivano i volontari. Un pensionato avventista presta servizio fin da quando la crisi dei rifugiati è iniziata. “Sono in pensione quindi ho più tempo”, afferma l’uomo, “Oltre a questo, mi piace lavorare con le persone e i volontari qui sono fantastici”.

Lavora tre volte Volunteersalla settimana per 12 ore. “Facciamo dei turni, il che significa che siamo impegnati una settimana di giorno e una settimana di notte”, spiega e aggiunge che ogni giorno è diverso e ci sono anche delle cose belle, ma “alcuni giorni sono solo scioccanti. E quei colpi rimangono in noi per un po’”.

Un ragazzo parla della sua famiglia siriana andata in l’Egitto due anni fa. Il padre, ingegnere civile, non riusciva a trovare lavoro. In preda alla disperazione, hanno deciso di andare in Europa. Almeno ora sono insieme come famiglia Family-syrians-via-Egypte hanno la speranza di costruire una nuova vita in Germania. Poi il giovane si rivolge alla ragazza accanto a lui e spiega: “Questo è il mio amore. Siamo felici insieme da due anni. Stiamo aspettando che la nostra famiglia sia in un posto sicuro e poi ci sposeremo”.

Sono 280.940 i rifugiati entrati Slovenia quest’anno. E altri continuano ad arrivare nonostante l’inverno. Circa la metà di essi passa da Brežice – Dobova, l’area in cui ADRA Slovenia concentra gli aiuti. Qui si raccolgono e smistano donazioni in merci; i prodotti per l’igiene e per l’infanzia sono i più richiesti. ADRA Slovenia ha una responsabilità primaria nel prendersi cura dei rifugiati presso la stazione ferroviaria di Dobova, dove la maggior parte dei rifugiati entrano nel paese e sono registrati.

Volontari e coordinatori continuano ancora a distribuire generi di prima necessità a circa 3.000 rifugiati durante ogni turno, anche se il numero dei migranti si sta riducendo a causa del freddo. Nelle ultime due settimane di novembre ADRA si è occupata di 30.464 rifugiati, fornendo aiuti umanitari di base; mentre nei  mesi di ottobre e novembre sono stati 110.000 in totale i migranti aiutati.

Afgan-got-a-real-boatOgnuno di questi numeri è una storia. Una storia di paura, disperazione e ora di speranza, pur se con un futuro ancora incerto. Un giovane racconta di aver viaggiato in auto, in pullman, in barca e in treno per arrivare dall’Afghanistan. “Voglio andare in Germania”, dice, “ Siamo stati fortunati a fare la traversata su una barca vera e propria. Era affollata (65 persone), ma il mare era calmo e così siamo arrivati senza problemi. Lungo la strada qualcuno diceva che non avremmo potuto rimanere in Germania e che saremmo stati costretti a tornare in Afghanistan. Ma pur se c’è una minima possibilità di vita migliore, siamo disposti a correre il rischio”.

Come altri coordinamenti dell’agenzia umanitaria avventista in tutta Europa, ADRA Slovenia fornisce anche supporto a Grecia e Serbia. È solo uno dei tanti uffici del network di ADRA e di altri gruppi umanitari che offrono aiuto a Lesbo, in Grecia; a Dunkerque e Calais, in Francia; e negli altri paesi.

ADRA Slovenia ha aiutato 30.000 migranti in due settimane

ADRA Svizzera e Serbia. Soccorso e protezione di bambini e famiglie di rifugiati

csm_12027240_1713530315567664_5467640621680190815_o_9a74ddf06cI paesi sulla rotta dei Balcani sono sopraffatti dal numero degli arrivi e i bisogni sono grandi.

APD/Notizie Avventiste – Il flusso di rifugiati verso l’Europa è in corso da mesi e sembra essere senza fine. I paesi sulla rotta dei Balcani sono sopraffatti dalla quantità di persone in arrivo e le esigenze sono grandi. Con l’inverno che avanza rapidamente, aumenta la sofferenza della gente che arriva non sufficientemente vestita e soprattutto i bambini patiscono le temperature in calo.

ADRA Serbia ha risposto presto al problema e ha aperto un centro di informazioni in un punto di transito a Belgrado. I rifugiati ricevono informazioni dettagliate sui propri diritti e doveri. Squadre mobili, che sono regolarmente al lavoro a Belgrado, diffondono in maniera più capillare questo servizio.

Con l’avvicinarsi della stagione invernale, molti rifugiati evitano di fermarsi a Belgrado per raggiungere il Nord prima possibile. Il sostegno da parte delle agenzie serbe si concentra sul confine con la Croazia. Pochi si preoccupano dei valichi di frontiera di Macedonia e Bulgaria.

Team mobili distribuiscono vestiti e scarpe invernali e articoli per l’igiene ai profughi al confine con la Macedonia. Inoltre, come avviene con il centro informazioni di Belgrado, i rifugiati ricevono informazioni sui loro diritti e doveri. Il personale è accompagnato da traduttori preparati per parlare con i rifugiati in modo da essere sicuri di dare alle persone tutto l’aiuto di cui hanno bisogno.

Molti sono esausti per il viaggio e sono spesso traumatizzati quando arrivano in Serbia. Oltre all’assistenza di base (prodotti alimentari, per l’igiene e per l’inverno), hanno anche bisogno di cure mediche e sostegno psicologico.

ADRA Serbia invia i suoi team mobili nella regione di Presevo, vicino al confine con la Macedonia. Le squadre sono composte di almeno due persone: un traduttore e un assistente sociale. Grazie alle competenze linguistiche, il team può instaurare un rapporto di fiducia con le persone e trasmettere informazioni adeguate sui loro diritti e doveri. In seguito a questo contatto, le squadre sanno sempre esattamente quali sono le esigenze dei rifugiati.

I migranti hanno disperato bisogno di articoli per l’igiene, di giacche impermeabili, stivali o coperte. La squadra acquista piccole quantità di prodotti per evitare lo spreco e poter subito avere sempre gli articoli necessari secondo le reali esigenze delle persone da soccorrere.

Tutti i volontari delle squadre mobili di ADRA sono addestrati a riconoscere i sintomi di stress e traumi. Pertanto, possono, se necessario, inviare le persone presso le istituzioni competenti in Serbia, per ricevere l’assistenza di cui hanno bisogno.

ADRA Slovenia ha aiutato 30.000 migranti in due settimane

Studenti inglesi distribuiscono aiuti nel campo di migranti in Francia

Adventist-dunkirk-newbold1-Dec8Un’esperienza “straziante, terribile e umiliante” per le condizioni in cui vivono i rifugiati

Tednews/Notizie Avventiste – Un gruppo di studenti e insegnanti del Newbold College, in Inghilterra, la scorsa settimana è andato nel campo di profughi migranti a Dunkerque, in Francia, per portare assistenza umanitaria.

Sette studenti e tre docenti hanno attraversato la Manica per distribuire cibo, sacchi a pelo, vestiti, asciugamani, coperte, articoli da toeletta e altri prodotti ad alcuni dei 2.000 migranti che vivono nel campo.

Newbold, un college avventista con sede a Bracknell, in Inghilterra, ha concordato il viaggio con l’Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso della Francia.

Sharon Louise,Adventist-dunkirk-newbold3-Dec8 studentessa di Newbold, ha affermato di aver insistito per partecipare al viaggio, perché “il pensiero di tutte quelle persone che camminano per giorni, settimane o addirittura mesi per trovare sicurezza mi aveva perseguito”.

Ha poi descritto la realtà del campo come la peggiore che si possa immaginare e ha finito per passare la maggior parte della sua visita a comunicare attraverso le fotografie.
“Quando ci siamo di nuovo seduti, in silenzio, nel minibus per il lungo viaggio di ritorno a casa, ho chiesto a ognuno di riassumere la propria sensazione con una sola parola”, ha raccontato Sharon, “Questo è ciò che è venuto fuori: straziante, terribile, disumano, sporco, devastante, che fa riflettere, inaccettabile, diverso, terribile, umiliante”.

Il campo di Dunkerque è stato costituito con soli 60 migranti, ma il numero è salito a circa 2.000 quest’inverno, quando centinaia di migliaia di persone si sono riversate in Europa da paesi dilaniati dalla guerra come la Siria, l’Iraq e l’Afghanistan. Gli avventisti di tutta Europa assistono i rifugiati dando loro cibo, vestiti e riparo, mentre i leader europei lottano per rispondere al più grande afflusso di migranti nel continente dalla seconda guerra mondiale.

Alastair Agbaje, cappellano di Newbold e organizzatore del viaggio a Dunkerque, ha raccontato di aver incontrato una giovane famiglia irachena arrivata nel campo da due settimane.
Adventist-dunkirk-newbold2-Dec8“La loro tenda si trova su una pozza di fango e acqua, e hanno un figlio di 2 anni le cui mani sono sempre gelate”, ha affermato Agbaje, “Eppure, la famiglia è stata molto ospitale e conserva la speranza, nonostante la situazione sia disastrosa. Questo scenario e le situazioni di molte altre tende che abbiamo visitato, mi hanno spezzato il cuore”.

Agbaje ha spiegato di essere andati nel campo per offrire assistenza a persone che hanno disperato bisogno di tutto e di essere stato incoraggiato a farlo dalle numerose donazioni ricevute per questo viaggio.
“Quando il mio vicino di casa ha saputo che sarei andato nel campo profughi mi ha dato 200 sterline in merci: sacchi a pelo, abbigliamento impermeabile e frutta. E ha promesso un ulteriore sostegno per il prossimo viaggio che abbiamo già in programma. Questo mi ha fatto capire che ci sono persone generose, che desiderano dare una mano”.

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