Un saluto ai delegati giovani prima dell’Assemblea

Un saluto ai delegati giovani prima dell’Assemblea

gcsessiongaMarika Sutera – Tra gli oltre 2.500 delegati che tra una manciata di ore apriranno i lavori della Sessantesima Assemblea Mondiale non manca una categoria a cui si è voluto dare il benvenuto in anticipo: i delegati giovani adulti, quei giovani e quelle giovani, cioè, al di sotto dei 35 anni di età.

All’incirca un centinaio – presente la sottoscritta – si sono riuniti mercoledì 1 luglio, presso la Ball Room del Grand Hyatt, uno degli undici alberghi che ospitano i partecipanti alla sessione della Conferenza Generale, accolti dal caldo saluto di Gilbert R. Cangi, direttore del dipartimento della Gioventù a livello mondiale.

Sarebbero potuti essere di più. Tante Unioni avrebbero delegati, anche molto giovani, da mandare all’assemblea quinquennale, ma spesso sono riluttanti e talvolta tra le ragioni prevalgono quelle logistiche legate alle barriere poste all’immigrazione: in alcune aree del mondo, per un giovane che studia e non ha legami familiari forti è più difficile ottenere il visto d’ingresso negli Stati Uniti; così molti paesi, purtroppo, preferiscono non correre il rischio di ricevere un rifiuto. Lo spiega Myron Iseminger, sottosegretario alla Conferenza Generale.

Incontriamo insieme a lui anche Sheri Clemmer, l’anima logistica dell’intera macchina organizzativa dell’evento, che racconta con passione come da almeno 9 anni si lavori alla progettazione di un evento come quello che ci stiamo ormai apprestando a vivere.

È un lavoro colossale, che richiede una scelta oculata dei servizi e delle infrastrutture adatte a ospitare un tale afflusso di partecipanti. Bisogna essere lungimiranti, giocare molto d’anticipo; tra le altre immancabili condizioni non è sufficiente che una città possa contenerci in uno stadio, serve che questo sia facilmente collegabile a un Centro Congressi adeguatamente attrezzato. Ecco perché la scelta è ricaduta su San Antonio che, mentre aspettavamo arrivasse il 2015, ha anche avuto il tempo per un restyling e ha ampliato alcune ali dell’Henry Gonzalez Convention Centre che ci ospita. Con grande entusiasmo, Sheri parla del futuro, di un evento in programma nel 2025, che già oggi è in fase di studio per trovare una destinazione altrettanto strategica negli USA.

“Perché nuovamente gli Stati Uniti?”, chiede qualcuno ammiccando. La risposta è immediata: “Abbiamo cercato altrove, ma non esistono per il momento congiunzioni così favorevoli in altri luoghi, che abbiano stadi in posizioni tanto strategiche o a cui non rovineremmo l’erba poco prima dell’apertura della stagione sportiva!”. Ride, ma con serena consapevolezza e pronta ad essere smentita.

Per fornire i giovani delegati di quante più coordinate informative possibili, interviene Artur Stele, direttore del Biblical Research Institute, che racconta come da un’Assemblea Mondiale all’altra si siano mossi e formulati gli studi di alcuni dei temi più dibattuti che saranno passati al voto dei delegati, quali la consacrazione delle donne al ministero pastorale o le modifiche al punto dottrinale n. 6, sulla creazione.

A dare il loro saluto ai convenuti intervengono infine il tesoriere Robert E. Lemon e il presidente Ted N. C. Wilson che ricorda l’importanza dell’unità nella missione, specialmente fra i giovani come lo erano i nostri pionieri, e chiude con l’augurio che questa sessione di lavori possa concludersi nei cuori di molti con “la gioia di essere parte di una Chiesa guidata dallo Spirito Santo”.

Il benvenuto del presidente Ted N. C. Wilson

Il benvenuto del presidente Ted N. C. Wilson

Annual Council 2014Un caloroso benvenuto a tutti!

È un piacere accogliervi alla 60esima Assemblea Mondiale degli avventisti del settimo giorno, a San Antonio, negli Stati Uniti. È stato veramente notevole il lavoro di pianificazione e preparazione di questa sessione, e siamo grati alle tante persone che hanno reso possibile questo importante appuntamento.

Il tema “Sorgi! Risplendi! Gesù ritorna!” indica la nostra speranza e la nostra chiamata come avventisti del settimo giorno. Un meraviglioso messaggio da condividere con un mondo che ha disperatamente bisogno di un Salvatore. Anche se i nostri paesi, le nostre culture e lingue possono essere diversi, facciamo tutti parte della stessa famiglia di Cristo, con una stessa missione.

Durante questa assemblea, non solo abbiamo la gioia di adorare insieme il Signore in quanto famiglia mondiale, rinnovando i legami di amicizia creati in passato e costruendone di nuovi; abbiamo anche la possibilità di mettere a fuoco chiaramente i modi in cui compiere il mandato che Dio ha affidato alla sua chiesa e proclamare il messaggio dei tre angeli. Quest’opera speciale deve coinvolgere tutti: donne, uomini, bambini e giovani. Tutti sono necessari per far conoscere Cristo, sostenuti dalla potenza dello Spirito Santo.

Come già avvenuto nei “100 giorni di preghiera”, continuiamo a pregare con fervore per la pioggia dell’ultima stagione, l’effusione dello Spirito Santo, in questa sessione. Preghiamo che lo Spirito Santo guidi ogni parola e che ci sia rispetto cristiano per tutti, mentre procediamo nei lavori amministrativi della chiesa. Prego affinché ogni decisione, presa nel corso della sessione, promuova ulteriormente i piani di Dio e rafforzi la sua chiesa nella missione profetica che il Signore ci ha affidato.

Intorno a noi vediamo disastri, caos e inquietudine, i segni ci dicono che stiamo davvero vivendo negli ultimi giorni. Il mio desiderio è che ognuno di noi senta ancora la certezza della grazia di Dio, l’urgenza del nostro compito e la potenza delle sue promesse: ” Non gettate via dunque la vostra franchezza, alla quale è riservata una grande ricompensa. Avete infatti bisogno di perseveranza affinché, fatta la volontà di Dio, otteniate ciò che vi è stato promesso: ‘Ancora un brevissimo tempo, e colui che deve venire verrà e non tarderà’” (Eb 10:35 -37, ND).

Sorgi! Risplendi! Gesù ritorna!

 

San Antonio accoglie con entusiasmo 65.000 avventisti

San Antonio accoglie con entusiasmo 65.000 avventisti

0SA-2Andrew McChesney/AR/Notizie Avventiste – L’Assemblea Mondiale della Chiesa Avventista del Settimo Giorno è la più grande e lunga convention mai organizzata a San Antonio, e secondo i leader dell’amministrazione cittadina avrà un forte impatto sull’economia locale. Circa 65.000 avventisti del settimo giorno sono attesi nella città texana durante i dieci giorni dell’evento, iniziato questa mattina, 2 luglio.

Il flusso di visitatori potrebbe pompare 41 milioni dollari nell’economia locale, affermano i media, citando il San Antonio Convention and Visitors Bureau.
“Ospitare un evento di queste dimensioni richiede anni di preparazione e l’aiuto dei nostri numerosi partner, dagli hotel ai ristoranti e a tutto il resto”, ha spiegato il direttore esecutivo del Bureau, Casandra Matej, al San Antonio Business Journal.

Le camere sono state prenotate in molti degli hotel del centro, nei pressi dello stadio Alamodome, dove si terranno gli incontri, e diversi alberghi hanno il tutto esaurito da mesi.
“Questo è a dir poco spettacolare per il settore alberghiero”, ha dichiarato John Clamp, direttore esecutivo del San Antonio Hotel & Lodging Association.

L’assemblea avventista testerà anche i limiti dell’aeroporto internazionale della città, una modesta struttura dove, in questa settimana, transiterà un numero record di passeggeri. L’aeroporto, situato a 13 chilometri a nord dell’Alamodome, ha 25 gate.
Oltre 200 “ambasciatori” accolgono gli avventisti all’aeroporto e mostrano l’ospitalità del Texas, rispondendo alle loro domande sui mezzi di trasporto della città, i punti di ristoro e i luoghi di interesse turistico. È quanto ha affermato la portavoce dell’aeroporto, Evelynn Bailey, alla televisione Ksat, filiale locale della rete Abc.
“Ci sono ambasciatori qui, nella zona bagagli e anche fuori dall’aeroporto, pronti ad aiutare le persone”, ha aggiunto Bailey in un servizio dedicato alla sessione della Conferenza Generale trasmesso al telegiornale, martedì sera.

Il notiziario della radio locale Woai ha osservato che l’evento avventista si apre proprio quando gli abitanti di San Antonio si preparano a partire per il 4 luglio, festa dell’indipendenza negli Stati Uniti. Ha quindi avvertito i cittadini di aspettarsi un viaggio “ancora più stressante” se si sceglie di utilizzare l’aeroporto.
“L’immensa folla in aeroporto renderà più critico ottenere la carta d’imbarco in anticipo, consigliamo quindi di stamparla prima di uscire di casa, di viaggiare leggeri in modo da passare in fretta attraverso i controlli di sicurezza e di arrivare presto in aeroporto”, annunciava la stazione radio.

Molti ristoranti di San Antonio hanno aggiunto opzioni vegetariane nei loro menu. L’hotel Grand Hyatt, che si trova nei pressi dell’Alamodome ed è già pieno di ospiti avventisti, distribuisce volantini con un elenco di “ristoranti vegetariani convenzionati”.

“San Antonio è nota per la sua buona cucina e i membri del Convention and Visitors Bureau vogliono che gli avventisti sperimentino i sapori del sud del Texas, nonostante le loro restrizioni alimentari”, ha affermato la televisione Ksat, “Molti ristoranti hanno cambiato o migliorato i loro menu nel periodo dell’assemblea, per cercare di offrire un’esperienza memorabile agli ospiti e far entrare un sacco di soldi nella comunità”.

Se i media locali propagandano ai quattro venti la dimensione e l’impatto economico dell’Assemblea Mondiale, Derek Morris, segretario aggiunto dell’Associazione pastorale della chiesa avventista mondiale, vorrebbe invece qualcosa di più importante.
“Questa sessione della Conferenza Generale è la più grande e lunga convention nella storia della città, è vero, ma spero che sia anche la più benedetta”, ha twittato.

VITE TRASFORMATE – Eliseo, il vincente

VITE TRASFORMATE – Eliseo, il vincente


Dio risponde alla depressione di Elia inviando Eliseo, suo successore. Eliseo aveva il suo lavoro e i suoi affetti, ma quando viene scelto da Elia per lavorare al suo fianco non si tira indietro. Si fa conquistare dal Signore: questo è il segreto della sua vittoria. La Parola di Dio diviene la sua vita e gli effetti si vedono. Eliseo è l’uomo dei miracoli: crede nella vita ed è capace di vedere ciò che altri non notano. Ci dimostra che Dio agisce al di là delle nostre aspettative. In tutto quest’uomo è una figura di Cristo.

Come possiamo anche noi avere una fede vincente?

Mario Calvagno, caporedattore di RVS Roma, intervista il pastore avventista Marco Valenza.

Astronomiamo puntata 17

Astronomiamo puntata 17


Un percorso verso la conoscenza dello spazio, con Stefano Capretti Astrofilo, responsabile del portale internet Astronomiamo.

VITE TRASFORMATE – Eliseo, il vincente

Evangelizzare è… un imperativo categorico!


“Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutte quante le cose che vi ho comandate. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell’età presente”.
(Matteo 28:19-20)
A partire da questo testo il pastore avventista Giuseppe Cupertino, segretario generale dell’Unione Italiana delle Chiese Cristiane Avventiste – intervistato da Mario Calvagno, caporedattore di RVS Roma – ci guida in una riflessione spirituale. Su cosa si fonda la vera evangelizzazione? Cosa ci dice la Bibbia in merito?

I grandi temi Biblici puntata 72

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Serie di approfondimenti biblici, a cura del Pastore della Chiesa Cristiana Avventista del settimo giorno Paolo Benini.

I grandi temi Biblici puntata 71

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Serie di approfondimenti biblici, a cura del Pastore della Chiesa Cristiana Avventista del settimo giorno Paolo Benini.

Il Vangelo, un’esperienza da persona a persona…

Il Vangelo, un’esperienza da persona a persona…

CG_San Antonio_chiesa mille coloriFilippo Alma – Tra poche ore inizierà ufficialmente la Sessantesima Assemblea Mondiale, a San Antonio, in Texas. I giorni che l’hanno preceduta sono stati frenetici, di preparazione spirituale, ma non solo. La Chiesa Avventista del Settimo Giorno è un movimento mondiale, dai mille colori. Impossibile rendere conto, in poche parole, della ricchezza, della vivacità e della creatività che la contraddistinguono. È stato bello ammirare con quale impegno e dedizione, sorelle e fratelli provenienti anche dagli angoli più remoti della terra hanno allestito centinaia e centinaia di stand dedicati sostanzialmente all’annuncio del Vangelo, anche se in forme diverse e complementari!

CG_San Antonio_welcomeOggi, 2 luglio, in base al circolo di preghiera della chiesa avventista in Italia (nel lezionario della Scuola del Sabato), si prega in special modo per l’Istituto avventista “Villa Aurora” di Firenze. Siamo felici, dunque, di unirci tutt’insieme in preghiera in questa ricorrenza così speciale per la nostra chiesa in Italia e nel mondo.

Ecco un preciso invito alla preghiera del Grande Maestro: “La messe è grande, ma gli operai sono pochi; pregate dunque il Signore della messe perché spinga degli operai nella sua messe” (Lc 10:2).

Assemblea Mondiale e struttura della Chiesa Avventista del Settimo Giorno

Assemblea Mondiale e struttura della Chiesa Avventista del Settimo Giorno

commissioneGiuseppe Cupertino – Che cosa succede a un’Assemblea Mondiale della Chiesa Avventista del Settimo Giorno?

Una domanda importante se volete essere membri attivi e responsabili nella chiesa. In una sessione dell’Assemblea della Conferenza Generale, la chiesa mondiale elegge i propri amministratori: presidente, segretario, tesoriere, i responsabili dei dipartimento e i loro collaboratori, i presidenti delle 13 Divisioni territoriali nel mondo, che sono anche vice presidenti della Conferenza Generale, insieme ai loro segretari, tesorieri e responsabili di dipartimento. Inoltre l’Assemblea Mondiale, che è la massima autorità in materia di norme e di formulazione della professione di fede della chiesa avventista, provvede a modificare e aggiornare i quattro strumenti di base relativi alla vita della chiesa: il documento contenente la formulazione delle 28 dottrine fondamentali, il manuale di chiesa, lo statuto e i regolamenti, il Working Policy (che contiene procedure e metodi di lavoro).

L’organizzazione della chiesa avventista, che conta oggi oltre 18 milioni di membri presenti in 204 paesi dei 5 continenti, prevede una struttura rappresentativa dal basso verso l’alto, con 4 livelli organizzativi:
– la chiesa locale;
– la Federazione di chiese;
– l’Unione di Federazioni (di Missioni o anche di chiese, come lo è l’UICCA, ndr);
– La Conferenza Generale (in italiano “Conference” corrisponde a “Federazione”) delle Unioni.

Non abbiamo dimenticato il livello della Divisione che statutariamente è solo una ripartizione amministrativa del territorio mondiale, ma di fatto corrisponde già al livello della Conferenza Generale.
Ogni livello di questa struttura ha delle funzioni specifiche e un ambito giurisdizionale che le è proprio e nel quale il livello superiore o inferiore non interviene:
– la chiesa locale ha competenze in materia di ammissione dei singoli membri, elezione e consacrazione delle persone con gli incarichi a livello locale, approvazione dei progetti e dei bilanci della comunità;
– la Federazione provvede all’elezione degli propri amministratori e di quelli delle istituzioni a essa collegate, ha competenze in materia di ammissione delle chiese locali nel proprio seno e nella gestione dei propri operai, e propone la consacrazione dei pastori all’Unione;
– l’Unione provvede all’elezione degli propri amministratori e di quelli delle istituzioni a essa collegate, ha competenze in materia di ammissione delle Federazioni nel proprio seno e nella gestione dei propri operai, e provvede alla consacrazione dei pastori;
– la Conferenza Generale provvede all’elezione degli propri amministratori e di quelli delle istituzioni a essa collegate, ha competenze in materia di ammissione delle Unioni nel proprio seno, nella gestione dei propri operai e nella emanazione di norme e principi guida per la chiesa avventista come abbiamo visto sopra.

A tutti i livelli, le procedure della chiesa avventista consegnano l’autorità ultima all’assemblea rappresentativa (della chiesa, della Federazione, dell’Unione, della Conferenza Generale), che opera attraverso un comitato esecutivo, al quale delega una parte della propria autorità. Il comitato è formato da diverse figure istituzionali: anziano, diacono, segretario, tesoriere, responsabili di dipartimenti, nella chiesa locale e negli altri livelli organizzativi, con la sola differenza che, nei livelli successivi a quello locale, l’anziano è sostituito dal presidente; mentre a presiedere il comitato della chiesa locale è il pastore nominato dalla Federazione/Unione, mentre negli altri livelli la presidenza è affidata al presidente eletto dall’assemblea.

Il meccanismo elettivo è identico per tutti i livelli organizzativi con un comitato di nomina, eletto dalle varie assemblee di riferimento, che effettua tutte le nomine con un sistema di cooptazione proponendo i nominativi all’approvazione dell’assemblea tramite il voto.

Per la cronaca:
I livelli organizzativi della Chiesa avventista si sono sviluppati progressivamente, seguendo l’evoluzione delle dimensioni numeriche della chiesa. Nel 1863, quando venne costituita l’organizzazione federativa della Chiesa Avventista del Settimo Giorno, le Unioni non esistevano e tutt’oggi le Divisioni non sono considerate entità giuridiche a sé stanti.
– La struttura ecclesiastica avventista nasce sulla base dell’impegno profuso per diversi anni da James S. White che la considerava indispensabile per tutelare i beni e la vita della chiesa e la sua unità. Il suo strenuo lavoro convinse gli avventisti delle origini, fuoriusciti dal movimento millerita (1844) e ostili all’organizzazione ecclesiastica, considerata un ritorno alla Babilonia dalla quale erano allontanati. (Per saperne di più sulla prima Assemblea ufficiale: http://ilmessaggeroavventista.it/index.php/lo-spirito-del-63-la-prima-assemblea-avventista-mondiale/ , ndr)

Oggi, alcuni sentono l’esigenza di ridiscutere questa organizzazione ecclesiastica, vissuta come piuttosto centralista di fronte alle dimensioni numeriche e alla varietà culturale attualmente espressa dalle diverse realtà mondiali.

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