Eventi collegati all’Assemblea Mondiale. Convegno pastorale della Nad

Eventi collegati all’Assemblea Mondiale. Convegno pastorale della Nad

calledFrancesco Mosca – “Called – Chiamato”, tratto dal testo di Isaia “ti ho chiamato per nome ” (43:1). Questo il motto del convegno delle famiglie pastorali della Divisione Nordamericana (Nad), che ha avuto luogo a Austin, dal 28 giugno al 1 luglio. Il testo biblico scelto era: “Vi darò dei pastori secondo il mio cuore, che vi pasceranno con conoscenza e intelligenza” (Geremia 3:15).

Quattro le parole servite da filo conduttore della convention e riportate sul programma (un fascicolo di ben 200 pagine!): inspire (essere di ispirazione), value (valorizzare), connect (collegarsi/pregare), equip (equipaggiare).

Un raduno veramente interessante con musica giovanile ben preparata e coinvolgente, e brevi interventi di oratori di rilevanza internazionale. Interessanti le tavole rotonde (pannels) con quattro o cinque personaggi e un moderatore, in cui si ponevano domande e si davano brevi risposte, che si intervallavano con gli interventi dei singoli oratori. Giusto per fare qualche nome: Dwight Nelson, Aleandro Bullon, Stacey Nelson.

Le donne hanno avuto un ruolo importante anche tra gli speaker: Rebecca Pippert, cofondatrice dei Salt Shaker Ministries; Elisabeth Talbot, direttrice di Jesus101 (istituto biblico) e speaker da poco anche di Voice of Prophecy. Diversi gli ospiti anche non avventisti che hanno dato un grande contributo.

Ci sono stati tantissimi seminari, sessioni per le mogli, lavoro durante le sessioni con i figli dei pastori. Momenti di preghiera. Grande emozione quando hanno chiamato sul palco tutti i pastori che avevano svolto 35 anni di servizio e hanno consegnato loro una medaglia per la l’attaccamento all’opera del Signore, dando un regalo anche per le loro mogli presenti e assenti.

Il momento conclusivo è stato molto bello e significativo. I figli e le figlie dei pastori sono stati chiamati davanti, ed erano tanti, anche nei corridoi delle file delle sedie; poi è stato chiesto a tutti i pastori di alzarsi e si è pregato di benedirli, mettendo su di loro le mani. Tutti abbiamo pensato alle nostre figlie e figli, e il Signore ha certamente toccato il loro cuore.

Singolare esperienza allo stand italiano

Singolare esperienza allo stand italiano

ex soldato allo standFilippo Alma – Un simpaticissimo ex soldato americano si è presentato questo pomeriggio al nostro stand: “Buonciorno, anni fa sono stato in servizio a Baeri dal 1943 al 1945…”. In un italiano stentato e con gli occhi lucidi di commozione, ci ha raccontato qualcosa dei suoi anni trascorsi a Bari durante la seconda guerra mondiale. Si ricordava ancora del pastore Speranza.

Il tempo per offrirgli un cioccolatino e una spilla, poi ci ha salutati. Dopo pochissimi minuti, accompagnato molto probabilmente dalla figlia, è tornato per chiederci di fare una foto con lui.

L’Assemblea Mondiale regala anche questi sorrisi.

Queste ed altre storie alimentano la quotidianità della grande kermesse della chiesa avventista mondiale e si verificano nel padiglione di 100.000 mq dove sono ospitati i 385 espositori provenienti da 49 paesi che hanno allestito 1.150 stand. In questa cornice si imbastiscono relazioni, collaborazioni, si stabiliscono accordi a favore della testimonianza evangelica e il compimento della missione della chiesa. In alcuni stand si promuovono progetti specifici, in altri si accolgono offerte di volontariato missionario, ovunque si respira l’atmosfera di una militanza convinta e sincera per il ministero della predicazione del Vangelo. La speranza del ritorno del Signore e il desiderio di condividere una fede che libera sono il motore di tutto questo fermento.

Riconfermato Ted N. C. Wilson alla presidenza della Chiesa avventista mondiale

Riconfermato Ted N. C. Wilson alla presidenza della Chiesa avventista mondiale

1bbd3a69-779b-40c6-8381-7bc8c1d665b0È stato eletto a maggioranza dagli oltre 2.500 delegati riuniti a San Antonio, in Texas

Notizie Avventiste – Un lungo applauso ha accolto l’elezione del presidente Ted N. C. Wilson. I delegati riuniti nella LX Assemblea Mondiale a San Antonio, in Texas, lo hanno riconfermato a maggioranza, oggi, alla presidenza della Chiesa Avventista del Settimo Giorno mondiale per il prossimo quinquennio.

È diventato così il 20esimo presidente da quando la Chiesa si è organizzata ufficialmente nel 1863, e il leader degli oltre 18 milioni di avventisti in tutto il mondo.

Nei cinque anni appena trascorsi, Ted N. C. Wilson si è affidato sempre al Signore per avere la forza di portare avanti l’importante incarico affidatogli. La sua richiesta continua era di ricevere saggezza.
“Cerco di non far passare un giorno senza chiedere quanto è scritto nel testo di Giacomo, ‘Se poi qualcuno di voi manca di saggezza, la chieda a Dio che dona a tutti generosamente senza rinfacciare, e gli sarà data’ (1:5)”, aveva rivelato durante una recente intervista ad Adventist Review.

Oggi, dopo la sua conferma e avendo davanti un nuovo quinquennio alla guida della chiesa, ha chiesto ancora ai delegati e a tutti i presenti di pregare per lui, perché si realizzi ogni giorno la promessa di avere saggezza, come afferma il testo di Giacomo.

Tre i punti evidenziati nel messaggio che ha rivolto all’assemblea, e ritenuti essenziali e basilari per la vita della chiesa: la centralità di Cristo, della sua giustizia e della salvezza che Dio ci offre in lui; la fedeltà alla Parola, al messaggio, alla chiamata che Dio ha rivolto alla chiesa; il coinvolgimento totale dei membri nella predicazione del Vangelo e del messaggio di salvezza.

Nato a Takoma Park, nel Maryland, il 10 maggio 1950, Ted N. C. Wilson è figlio dell’ex presidente della Chiesa avventista mondiale, Neal C. Wilson, e di Elinor E. Wilson; e pastore di terza generazione nella sua famiglia.

Wilson ha trascorso parte della sua infanzia in Egitto e poi ha iniziato la sua attività pastorale nel 1974, a New York. Dal 1981 al 1990 ha servito la chiesa a livello regionale in Costa d’Avorio, come direttore di dipartimento e segretario esecutivo.

Tornato negli Stati Uniti, ha ricoperto per due anni l’incarico di segretario aggiunto presso la sede mondiale della denominazione, a Silver Spring, nel Maryland. Dal 1992 al 1996 si è trasferito a Mosca per la nomina di presidente della regione Euroasiatica della chiesa avventista. Prima di essere eletto presidente nel 2010, era stato vicepresidente della chiesa mondiale.

Wilson, appena rieletto, ha voluto accanto a sé la moglie per condividere il momento e ringraziarla pubblicamente del sostegno continuo, sempre al suo fianco, e delle preghiere, elementi fondamentali nel suo ministero.

Gli oltre 2.500 delegati, riuniti nella città texana dal 2 all’11 luglio, eleggeranno anche le altre cariche dirigenziali della Chiesa avventista a livello mondiale e regionale.

 
 
gtngIl pastore G.T. NG è stato riconfermato come Segretario Esecutivo della Conferenza Generale per i prossimi 5 anni.

Riconfermato Ted N. C. Wilson alla presidenza della Chiesa avventista mondiale

San Antonio accoglie con entusiasmo 65.000 avventisti

0SA-2Andrew McChesney/Notizie Avventiste – L’Assemblea Mondiale della Chiesa Avventista del Settimo Giorno è la più grande e lunga convention mai organizzata a San Antonio, e secondo i leader dell’amministrazione cittadina avrà un forte impatto sull’economia locale. Circa 65.000 avventisti del settimo giorno sono attesi nella città texana durante i dieci giorni dell’evento, iniziato questa mattina, 2 luglio.

Il flusso di visitatori potrebbe pompare 41 milioni dollari nell’economia locale, affermano i media, citando il San Antonio Convention and Visitors Bureau.
“Ospitare un evento di queste dimensioni richiede anni di preparazione e l’aiuto dei nostri numerosi partner, dagli hotel ai ristoranti e a tutto il resto”, ha spiegato il direttore esecutivo del Bureau, Casandra Matej, al San Antonio Business Journal.

Le camere sono state prenotate in molti degli hotel del centro, nei pressi dello stadio Alamodome, dove si terranno gli incontri, e diversi alberghi hanno il tutto esaurito da mesi.
“Questo è a dir poco spettacolare per il settore alberghiero”, ha dichiarato John Clamp, direttore esecutivo del San Antonio Hotel & Lodging Association.

L’assemblea avventista testerà anche i limiti dell’aeroporto internazionale della città, una modesta struttura dove, in questa settimana, transiterà un numero record di passeggeri. L’aeroporto, situato a 13 chilometri a nord dell’Alamodome, ha 25 gate.
Oltre 200 “ambasciatori” accolgono gli avventisti all’aeroporto e mostrano l’ospitalità del Texas, rispondendo alle loro domande sui mezzi di trasporto della città, i punti di ristoro e i luoghi di interesse turistico. È quanto ha affermato la portavoce dell’aeroporto, Evelynn Bailey, alla televisione Ksat, filiale locale della rete Abc.
“Ci sono ambasciatori qui, nella zona bagagli e anche fuori dall’aeroporto, pronti ad aiutare le persone”, ha aggiunto Bailey in un servizio dedicato alla sessione della Conferenza Generale trasmesso al telegiornale, martedì sera.

Il notiziario della radio locale Woai ha osservato che l’evento avventista si apre proprio quando gli abitanti di San Antonio si preparano a partire per il 4 luglio, festa dell’indipendenza negli Stati Uniti. Ha quindi avvertito i cittadini di aspettarsi un viaggio “ancora più stressante” se si sceglie di utilizzare l’aeroporto.

Molti ristoranti di San Antonio hanno aggiunto opzioni vegetariane nei loro menu. L’hotel Grand Hyatt, che si trova nei pressi dell’Alamodome ed è già pieno di ospiti avventisti, distribuisce volantini con un elenco di “ristoranti vegetariani convenzionati”.

“San Antonio è nota per la sua buona cucina e i membri del Convention and Visitors Bureau vogliono che gli avventisti sperimentino i sapori del sud del Texas, nonostante le loro abitudini alimentari”, ha affermato la televisione Ksat, “Molti ristoranti hanno cambiato o migliorato i loro menu nel periodo dell’assemblea, per cercare di offrire un’esperienza memorabile agli ospiti e far entrare un sacco di soldi nella comunità”.

Se i media locali propagandano ai quattro venti la dimensione e l’impatto economico dell’Assemblea Mondiale, Derek Morris, segretario aggiunto dell’Associazione pastorale della chiesa avventista mondiale, vorrebbe invece qualcosa di più importante.
“Questa sessione della Conferenza Generale è la più grande e lunga convention nella storia della città, è vero, ma spero che sia anche la più benedetta”, ha twittato.

L’impegno dei delegati ad avere l’atteggiamento di Cristo

L’impegno dei delegati ad avere l’atteggiamento di Cristo

ChristLikeAttitudeAndrew McChesney/ANN/Notizie Avventiste – I delegati dell’Assemblea Mondiale di sono inginocchiati insieme con i vertici della Chiesa avventista per rafforzare la promessa di mostrare “come Cristo, umiltà e rispetto per l’altro nelle parole e nelle azioni” durante i 10 giorni di incontri a San Antonio e anche dopo.

I dirigenti della chiesa, un gruppo di circa 60 persone, tra i quali c’erano i leader della Conferenza Generale e i presidenti delle Divisioni, avevano già approvato l’appello di 120 parole da rivolgere all’Assemblea Mondiale, che il presidente della Conferenza Generale, Ted N. C. Wilson ha letto ai delegati, ieri, chiedendo la loro adesione.”La cosa più importante che dobbiamo portare con noi quando ce ne andremoda questo evento mondiale… è la consapevolezza che siamo uniti nella missione”, ha affermato Wilson, “Oggi faremo un appello a voi e a tutti noi: rendiamo umili i nostri cuori davanti al Signore”.

Il testo completo dell’appello dice:
“Noi, officer della Conferenza Generale e delle Divisioni, rivolgiamo a tutti voi, delegati e partecipanti dell’Assemblea Mondiale 2015, l’invito ad accettare l’altro come vostro fratello e sorella in Cristo, indipendentemente dalle possibili divergenze di opinioni che potrebbero venire fuori su alcuni argomenti. Chiediamo di somigliare a Cristo e di rispettare con umiltà l’altro con le parole e le azioni durante l’Assemblea Mondiale e anche dopo. Comportamenti e atteggiamenti umili, tramite la potenza di Dio, diranno molto a coloro che ci guardano. Il nostro appello sincero è che facciamo tutto il possibile per rendere forte la chiesa, prezioso movimento dell’avvento. Facciamo completo affidamento su Cristo per lo spirito unificatore di cui abbiamo bisogno nel proclamare il messaggio dei tre angeli in questi ultimi giorni della storia della terra”.

150701TjeransenE_TET7475Su richiesta di Wilson, i circa 2.000 delegati si sono alzati per manifestare di aver accettato l’appello. Si sono poi divisi in gruppi di due o tre persone per sigillare il loro impegno pregando. I 60 dirigenti della chiesa si sono inginocchiati sul palco e i delegati nei loro posti nello stadio Alamodome, dove si svolge l’assemblea.

I vertici della Conferenza Generale si sono impegnati molto per incoraggiare all’umiltà e a un atteggiamento cristiano negli incontri amministrativi in fase di preparazione dell’Assemblea Mondiale, dove i delegati si esprimeranno su temi tanto discussi come le revisioni di diciture delle dottrine fondamentali della chiesa e la consacrazione delle donne pastore.

Prima di leggere l’appello, Wilson ha fatto proiettare “Ciò che poteva accadere”, un cortometraggio prodotto dall’Associazione Pastorale della Conferenza Generale sull’Assemblea Mondiale del 1901. Il film, basato su una visione ricevuta dalla co-fondatrice della chiesa, Ellen G. White, mostra come Dio aveva previsto di realizzare un profondo rinnovamento spirituale mentre i delegati si riconciliavano con l’umiltà e con la confessione dei peccati alla sessione del 1901.

“Cento quattordici anni sono passati da allora e siamo ancora qui sulla terra,” ha detto Armando Miranda, vicepresidente della Conferenza Generale, ai delegati, “Abbiamo bisogno della presenza dello Spirito Santo. Abbiamo bisogno in modo speciale dell’unzione dello Spirito Santo”.

Dal canto suo, Wilson ha esortato i delegati a “unirsi insieme come Dio ci ha insegnato” e “a mettere da parte ogni contesa”.
“Questa Assemblea Mondiale potrebbe essere la nostra ultima, se agiamo secondo la volontà di Dio”, ha precisato. Ha quindi osservato che gli avventisti in tutto il mondo hanno pregato per questa assemblea e per i delegati nei 100 giorni di preghiera, un’iniziativa dell’Associazione Pastorale che termina in questa sessione.
“Negli ultimi 100 giorni, il popolo di Dio in tutto il mondo ha pregato per te [e] per me”, ha affermato, “Non li deludiamo, né loro né Dio né gli angeli che sono in mezzo a noi. Ciò che doveva essere, può ancora accadere”.

Infine, Wilson ha concluso: “Chiedo sinceramente allo Spirito Santo di essere in mezzo a noi questa mattina, nel pomeriggio, stasera e per tutta la durata dell’assemblea, mentre aspettiamo con impazienza l’imminente ritorno del Signore. Vogliamo andare a casa!”.

35 nuove Unioni votate dai delegati

35 nuove Unioni votate dai delegati

UnionConferencesAndrew McChesney/Ann/Notizie Avventiste – Per snellire il lavoro della chiesa in un periodo di rapida crescita, i delegati dell’Assemblea Mondiale hanno approvato ufficialmente, ieri, un numero record di nuove Unioni di Federazioni nella Chiesa avventista: ben 35.

Il sì dei delegati alle unità amministrative – presenti maggiormente in Africa, America Centrale e Sudamerica – è arrivato semplicemente alzando i cartellini gialli del voto, nel grande stadio Alamodome, a San Antonio. L’approvazione è stata necessaria per confermare ufficialmente le Unioni organizzate negli ultimi cinque anni, vale a dire dopo l’Assemblea Mondiale del 2010, o che si programma di organizzare nel prossimo futuro.

“L’elevato numero di nuove Unioni non ha precedenti nella storia della Chiesa Avventista del Settimo Giorno”, ha affermato il segretario esecutivo della Conferenza Generale, G. T. Ng, ad Adventist Review, “Rispecchia il fatto che la chiesa cresce a una velocità pazzesca in tutto il mondo”.

La maggior parte delle nuove Unioni è nata in seguito alla rapida crescita numerica degli avventisti. La chiesa mondiale conta infatti 18,5 milioni di membri; nel 2010, i rapporti dell’Assemblea Mondiale parlavano di 16,3 milioni. Al fine di sostenere in modo più efficiente la crescente adesione, è stato necessario dividere le Unioni esistenti e istituire nuove entità. Lo Zambia, i cui membri avventisti hanno superato il milione, nell’aprile 2015, è un esempio di questo, e l’Unione di Federazioni del paese africano sarà divisa in due durante un meeting, alla fine settembre (dal 20 al 23). Alcune Unioni di Missioni sono diventate Unioni di Federazioni, segno della raggiunta maturità finanziaria e dirigenziale.

Le 35 Unioni superano il precedente record fermo a 22 nel 2010 e nel 2005. Nel 2000 furono solo 9 le Unioni aggiunte alla chiesa mondiale.
11692526_852277851493715_2193950789119322525_nLe nuove Unioni sono state presentate ai delegati, la mattina del primo giorno dell’Assemblea Mondiale. I segretari delle Divisioni di competenza hanno fatto conoscere i rispettivi presidenti delle Unioni, sul palco dell’Alamodome.

22 delle nuove Unioni sono nelle tre Divisioni dell’Africa, ha spiegato Rosa Banks, sottosegretario della Conferenza Generale. Tra le nuove Unioni vi è quella di Medio Oriente e Nord Africa, costituita nel 2012 con l’intento di concentrare l’annuncio del Vangelo nelle due regioni.
“Unire l’ex Campo Transmediterraneo e l’ex Unione del Medio Oriente in una nuova Unione direttamente collegata alla Conferenza Generale, ha reso possibile aumentare l’impegno per raggiungere la popolazione in questa parte della finestra 10/40”, ha affermato Harald Wollan, segretario aggiunto della Conferenza Generale, che si occupa dei rapporti con la Missione Medio Oriente e Nord Africa. “Sotto la guida capace dell’attuale amministrazione, accadono cose meravigliose in questa difficile parte del mondo”.

Homer Trecartin, presidente dell’Unione di Missioni del Medio Oriente e Nord Africa, ha spiegato che è stata sicuramente una sfida unire pezzi di varie Divisioni per formare la nuova Unione, ma visto il risultato, ne è valsa la pena.

La Divisione Transeuropea ha una nuova Unione in Finlandia, poiché l’Unione di Federazioni è stata trasformata in Unione di chiese.
“Eliminando le entità amministrative è possibile diminuire gli incarichi e avere così più pastori sul campo”, ha spiegato Wollan. La creazione di nuove Unioni è importante, perché aiuta la chiesa a compiere meglio la missione che consiste nel preparare le persone per il ritorno di Gesù.
“La chiesa è stata organizzata per la missione. Più la dirigenza è snella ed efficiente, migliore è la cura dei membri e più efficace può diventare l’evangelizzazione “, ha aggiunto Wollan, “Noi tutti condividiamo la responsabilità di annunciare testimoniare l’imminente ritorno del Salvatore”.

Celebrata a San Antonio la riconciliazione della chiesa in Ungheria

Celebrata a San Antonio la riconciliazione della chiesa in Ungheria

1507702Zemleduch0220Norel Iacob/Rajmund Dabrowski/Notizie Avventiste – L’Assemblea Mondiale, il 2 luglio, ha accolto una delegazione di leader di un gruppo scissionista di avventisti del settimo giorno in Ungheria, rimasto separato dal corpo principale della chiesa per 40 anni. È stato un momento emozionante, sul palco dell’Alamodome, quando Raafat Kamal, presidente della Divisione Transeuropea, ha raccontato la riconciliazione storica tra la chiesa avventista ungherese e la comunità cristiana dell’avvento, il gruppo separatista conosciuto anche come Kerak.
“È straordinario che sia potuto accadere”, ha affermato il presidente del Kerak, János Cserbik, in un’intervista. “Il mio primo pensiero sul palco è stato: un sogno realizzato”.
Ha poi aggiunto che lo statuto del Kerak da sempre stabilisce che i membri del movimento un giorno sarebbero ritornati nella chiesa.

Hungary_joint_declaration1-1Quel giorno è arrivato dopo 40 anni di scisma, il 23 aprile scorso, quando János Cserbik e Tamás Ócsai, presidente dell’Unione di Federazioni ungheresi, hanno firmato il documento “Dichiarazione congiunta per risolvere il passato e costruire un futuro comune”. Lo scisma della chiesa era avvenuto nel 1975, in seguito alla protesta di diversi pastori e laici sulla collaborazione dei leader delle chiese locali con il Consiglio delle chiese libere, un organismo istituito dallo stato sotto il governo comunista, che aveva il compito di rappresentare gli interessi comuni delle minoranze protestanti ungheresi.

Commentando gli sviluppi che hanno portato alla dichiarazione di aprile, Raafat Kamal, presidente della Divisione Transeuropea, ha dichiarato: “Ringrazio il Signore per la sua grazia nel portare entrambe le comunità ai piedi della croce, dove il perdono di Cristo, la guarigione e l’amore hanno preso il sopravvento nelle menti e nei cuori”.
Ha poi aggiunto: “Negli ultimi due anni sono stato personalmente testimone delle genuine espressioni di riconciliazione da parte dei membri e dei dirigenti “.

Subito dopo la firma del documento congiunto di riconciliazione, 600 membri si sono riuniti alla chiesa e gli altri seguiranno.

Nel corso dei quattro decenni di scisma, sono stati fatti vari tentativi per riconciliare le differenze, con il coinvolgimento, più di recente, dei dirigenti della chiesa mondiale e della Divisione.

Dopo la cerimonia della firma, Benjamin D. Schoun, vicepresidente generale della chiesa avventista mondiale, che ha avuto un ruolo chiave nel condurre le due parti alla riconciliazione, ha commentato il momento storico affermando: esso “testimonia l’uso dei metodi biblici per attuare la riconciliazione e la disponibilità di entrambe le parti ad andare l’una verso l’altra”.

HungariansKemal ha quindi esortato i partecipanti all’assemblea: “Quando li vedete, abbracciateli e pregate con loro”. Si riferiva agli architetti della riconciliazione che erano con lui sul palco, tra i quali Cserbik, Ócsai, e il segretario del Kerak, Zoltan Bodolai. “Dio ha dato loro il coraggio… di lasciarsi alle spalle la sofferenza, le sfide”, ha aggiunto.

Le sfide sono state significative, secondo Kamal che ha eviodenziato come diversi presidenti dell’Unione, della Divisione e della Conferenza Generale non erano riusciti a raggiungere l’attuale punto. Ma il problema non è completamente risolto neanche adesso. Circa 400 dei 1.600 membri del Kerek non desiderano ritornare nella chiesa avventista, che in Ungheria ha 4.629 membri e 104 chiese

Cserbik ha spiegato che le coppie sposate sono divise sulla questione e che il Kerak continuerà a esistere per un po’ di tempo ancora, per prendersi cura dei membri feriti. Questa la ragione per cui Cserbik ha avuto un secondo pensiero sul palco: “E se va male?”. Infatti, insieme alla gioia del ricongiungimento della chiesa, sente anche il peso dei membri titubanti.

Bodolai si è sentito sollevato. “Le grandi lotte sono ormai alle spalle”, ha affermato, “La Chiesa ci ha accolto [oggi] a braccia aperte e ogni giorno troviamo nuovi fratelli e sorelle. Sono grato a Dio perché ha reso possibile questo processo di guarigione”.

I leader avventisti e del Kerak si sono incontrati quasi ogni settimana, durante lo scorso anno, e sono arrivati a capire che la forma più importante di unità è quella spirituale, ha commentato Ócsai.

Il presidente della Conferenza Generale, Ted N. C. Wilson, ha evidenziato l’importanza dell’unità spirituale, pregando per la chiesa ungherese subito dopo il rapporto di Kamal.

“Possa la riconciliazione in Ungheria essere resa nota in tutto il mondo”, ha affermato.

Astronomiamo puntata 18

Astronomiamo puntata 18


Un percorso verso la conoscenza dello spazio, con Stefano Capretti Astrofilo, responsabile del portale internet Astronomiamo.

La vita nel nostro sistema solare.

Prima giornata di lavori. Breve cronaca da San Antonio

Prima giornata di lavori. Breve cronaca da San Antonio

Giuseppe Cupertino – Un saluto americano a tutti.

aperturaQuesta mattina (2 luglio) alle ore 10.25, il segretario generale della Conferenza Generale della Chiesa Avventista del Settimo Giorno, G. T. NG, ha dichiarato aperta la 60esima Assemblea Mondiale. L’apertura è avvenuta dopo aver verificato la presenza di almeno un terzo dei 2.566 delegati ammessi all’Assemblea.

L’incontro era iniziato alle 8.00, con una meditazione presentata dal pastore ungherese Janosz Kovacs-Biro, evangelista e responsabile del dipartimento Ministeri Personali della Divisione Transeuropea.

150702Zeh_ZEH2858I lavori sono proseguiti con la lettura dei regolamenti relativi all’attività dei delegati, le spiegazioni sul sistema elettronico di votazione, che al momento però rappresenta il primo neo dell’organizzazione dei lavori in quanto non sta funzionando correttamente.

Il segretario generale della Conferenza Generale ha poi presentato le nuove Unioni nate nel quinquennio: 35 in tutto il mondo e specificamente 21 in Africa, 13 in America Centrale e Sudamerica, 2 in Europa. In effetti le nuove Unioni sono essenzialmente state organizzate in base a una ridistribuzione dei membri e dei territori di competenza, tramite la scissione di Unioni esistenti o la trasformazione da Unione di Missioni a Unioni di Federazioni.

Il presidente della Conferenza Generale, Ted N. C. Wilson, ha poi presentato in particolare il processo di riconciliazione in atto nell’Unione Ungherese con un gruppo che si era separato dalla chiesa avventista 40 anni fa.

150702Zeh_ZEH2869L’Assemblea ha anche votato che le modifiche alle 28 dottrine fondamentali saranno attuate con una maggioranza qualificata dei 2/3, secondo i regolamenti generali adottati per le modifiche al Manuale di chiesa.

Poi, Ted N. C. Wilson ha presentato il filmato “What might have been … may be” rivolgendo un appello all’Assemblea perché si inginocchiasse in preghiera per chiedere al Signore la sua presenza e l’opera del suo Spirito nell’impegnarci a lavorare per la proclamazione del Vangelo. (Guarda il video in italiano su Hope Channel: http://hopechannel.it/…/quello-che-sarebbe-potuto…/)

Ore 14.00. I 2.566 delegati si sono divisi sulla base delle appartenenze territoriali fra le 13 Divisioni del mondo, in saloni separati, per procedere all’elezione dei propri membri che formeranno la commissione di nomina. I 6 delegati dell’Unione italiana, insieme agli altri 113 provenienti dalle altre Unioni della Divisione Intereuropea (EUD), hanno eletto 17 componenti della commissione di nomina.

Le commissioni regionali (nelle diverse Divisioni) hanno concluso i lavori intorno alle 15.30.

Alle 16.30, la riunione plenaria è ripresa nell’Alamodome (il palazzetto dello sport della città, con una capacità di circa 70.000 posti) ed è stata eletta la commissione di nomina, formata da 252 membri: 218 uomini e 34 donne. Le fasce di età sono rappresentate nel modo seguente:
– 20-30 anni, 5 membri;
– 30-40 anni, 10 membri;
– 40-50 anni, 63 membri;
– 50-60 anni 102 membri
– 60-70 anni, 66 membri;
– Oltre i 70 anni, 6 membri.

nalin-videoPer un commento visita il sito di Hope Channel Italia dove trovi un’intervista a Ronnie Nalin, del Geoscience Research Institute della Loma Linda (Stati Uniti): http://hopechannel.it/gli-avventisti/gc2015/gc2015-intervista-a-ronnie-nalin

Dopo l’elezione della commissione di nomina, la seduta è sospesa per la cena. I lavori riprendono alle 19.00, con la presentazione del rapporto del presidente della Conferenza Generale.

Un rapporto multimediale, ben orchestrato, che illustra l’attività della chiesa avventista a livello mondiale, partendo dalle riprese di un’intervista di Ted N. C. Wilson sulle alture del Monte Sinai, per ricordare il messaggio dei comandamenti e l’opera di testimonianza affidata alla chiesa a partire dall’osservanza di questi principi di amore di Dio per l’uomo che lo affrancano dalla schiavitù del peccato. Passando poi per l’Asia e l’Australia, con le diverse attività di proclamazione del Vangelo. Per arrivare all’Europa e al continente americano.

Il presidente Wilson ha ricordato quanto realizzato dalla chiesa avventista a San Antonio nella primavera scorsa, con una campagna sanitaria gratuita di due settimane, organizzata a favore delle persone non provviste di assistenza sanitaria e che ha visto come protagonisti 1.700 medici e paramedici prendersi cura di oltre 6.000 persone, anche da un punto di vista spirituale.

Ha ricordato l’intensa attività dei media avventisti nel raccontare la Parola di Dio e il messaggio centrale del ritorno imminente del Signore che metterà fine alle sofferenze del mondo.

Nella panoramica, ha menzionato l’attività del GeoScience Research Institute circa la presentazione della Creazione, del Biblical Research Institute che si è impegnato a diffondere la conoscenza della Bibbia.

Il Signore ritorna presto e noi abbiamo un’importante missione da compiere nel portare ai nostri fratelli e alle nostre sorelle nel mondo questo messaggio di speranza.

Il rapporto si conclude con un ritorno in Terra Santa dove, sulle rive del Giordano, Ted N. C. Wilson ha ricordato la grande esperienza del popolo ebraico nell’attraversare a piedi asciutti il fiume, per entrare nella Terra Promessa con un miracolo. “Let’s go home” (andiamo a casa) ha concluso, ricordando che Gesù è il Signore, il Salvatore, il Re e colui che viene.

Momenti salienti delle Assemblee Mondiali

Momenti salienti delle Assemblee Mondiali

38-41863 – Organizzata la prima Assemblea costituente della Conferenza Generale (CG) a Battle Creek, in Michigan, il 20 maggio. 20 i delegati presenti. I verbali sono pubblicati nell’Advent Review and Sabbath Herald. Adventist Review Bulletins continua questa tradizione.

1870 – Lo svizzero James Erzberger è il primo delegato proveniente dall’estero.

1876 – Per la prima volta l’Assemblea Mondiale non si tiene a Battle Creek, ma a Lansing, sempre in Michigan.

1878 – J. N. Andrews partecipa all’Assemblea Mondiale a Battle Creek e riferisce sulle sue attività missionarie in Europa. È il primo rapporto dall’estero fatto da un missionario avventista ufficiale.

1882 – I delegati si riuniscono a Rome, New York, la prima assemblea fuori dal Michigan.

1887 – Per la prima volta ci sono bollettini giornalieri dell’assemblea di Oakland, in California.

1888 – A Minneapolis, in Minnesota, O. A. Olsen diventa il primo presidente della CG che non è nato negli Stati Uniti.

1889 – A Battle Creek arrivano 109 delegati, superando per la prima volta quota cento.

1901 – Ultima Assemblea Mondiale organizzata a Battle Creek.

1909 – Organizzata a Washington, DC, è la prima sessione a cui partecipano delegati di ciascuno dei principali continenti del mondo. È anche l’ultima assemblea a cui partecipa Ellen G. White

1918 – I delegati si riuniscono a San Francisco (California), nel Municipal Auditorium, la prima volta fuori da una struttura avventista.

1922 – San Francisco. Per la prima volta ci sono più di 500 delegati (erano 581).

1926 – A Milwaukee, nel Wisconsin, venne usato per la prima volta un sistema di sonorizzazione.

1946 – L’Assemblea Mondiale si svolge nella chiesa Sligo di Takoma Park, nel Maryland. È l’ultima sessione in un edificio avventista. Gran parte dell’assemblea fu audio registrata, un altro primato.

1954 – 1.109 delegati si riuniscono a San Francisco, superando il muro dei 1.000.

1975 – La prima Assemblea Mondiale fuori dagli Stati Uniti, è organizzata a Vienna, in Austria.

1985 – A New Orleans, in Louisiana, i delelgati considerano il ruolo delle donne nel ministero. Questo argomento sarà nell’ordine del giorno delle successive due sessioni.

1990 – Il progetto Missione Globale fu lanciato durante l’assemblea di Indianapolis, in Indiana.

1995 – A Utrecht, in Olanda, è l’ultima assemblea tenuta fuori dal Nord America.

2000 – A Toronto, in Canada, l’Assemblea Mondiale presenta ampie revisioni del manuale di chiesa, con vivaci discussioni su temi quali matrimonio, divorzio e nuovo matrimonio.

2005 – A St. Louis, Missouri, è eletta la prima donna alla carica di vicepresidente della CG, e si adotta una nuova dottrina fondamentale, la n. 28.

2010 – Ad Atlanta, in Georgia, i delegati votano che il Biblical Research Institute istituisca un gruppo di studio in ciascuna delle Divisioni della chiesa per studiare la consacrazione e portare una raccomandazione all’Assemblea Mondiale del 2015, a San Antonio, per quanto riguarda la consacrazione delle donne.

 

Curiosità sui presidenti della CG
Il più anziano a diventare presidente fu John Byington, a 65 anni.
Il più giovane a ricoprire l’incarico fu Giorgio I. Butler, a 37 anni.
– James White ha ricoperto la carica di presidente per il maggior numero di volte: 1865-1867; 1869-1871; 1874-1880.
– Arthur G. Daniells è stato presidente più a lungo, per 21 anni.
– John Byington e John N. Andrews sono stati presidenti per il tempo più breve: due anni ciascuno.
– 4 i presidenti nati al di fuori degli Stati Uniti: Ole A. Olsen, Norvegia; Charles H. Watson, Australia; Robert S. Folkenberg, Portorico; Jan Paulsen, Norvegia.
– L’età media dei 20 presidenti della CG quando hanno assunto l’incarico è di 52,7 anni.

Saluti dall’Unione Sudorientale

Saluti dall’Unione Sudorientale

4A dare il benvenuto ai delegati, stamattina, vi è stato anche Larry R. Moore, presidente dell’Unione Sudorientale della chiesa, nel cui territorio si trova San Antonio. Qui di seguito il suo messaggio.

È un piacere per me dare il benvenuto a delegati e partecipanti a questa Assemblea Mondiale della Chiesa Avventista del Settimo Giorno. San Antonio è la mia città natale e occupa un posto speciale nel mio cuore. Nel 1960, i miei genitori e io siamo stati battezzati nella chiesa avventista in seguito a una serie di incontri sotto la tenda, tenuti dall’evangelista Joe Crews.

Molti veterani dell’esercito statunitense si ricorderanno di San Antonio e della chiesa avventista Laurel Heights, perché accanto a essa vi era il centro dei militari, diventato negli anni una base di partenza per molti soldati di stanza a Fort Sam Houston.

L’Unione Sudorientale di Federazioni è onorata di ospitare questo evento ed è grata a coloro che hanno viaggiato per essere qui, partecipare e dare il proprio contributo alla chiesa in questa fondamentale sessione amministrativa. Nei dieci giorni di incontri, attività, fratellanza, mostre e molto altro, cerchiamo di riscoprire ciò che ci unisce come chiesa, concentrandoci sul tema di questa assemblea: “Sorgi! Risplendi! Gesù ritorna”. È questa la speranza che ci unisce: Gesù presto ritornerà!

In preparazione dell’Assemblea Mondiale, l’Unione sudorientale e le sue Federazioni hanno accettato la sfida di condividere la speranza del ritorno di Gesù con gli abitanti di San Antonio. L’amore infinito di Dio risplende fra i nostri membri che si sono occupati dei bisogni delle persone e costruito rapporti con le comunità locali tramite iniziative medico-sanitarie, campagne evangelistiche, corsi di formazione, raduni giovanili, programmi di sicurezza alimentare e molte altre attività.

Non vedo l’ora di sentire, nei prossimi giorni, i tanti, meravigliosi e stimolanti rapporti di come l’amore di Dio splende attraverso membri di chiesa nelle altre parti del mondo.

Oltre al programma previsto, vi chiedo di non perdere l’occasione per godere delle attrazioni culturali e dei suoni di questa città storica. Se avete tempo, vi consiglio di visitare l’Alamo e il Riverwalk, così come il Rivercenter Imax per vedere “Alamo: The Price of Freedom”, che è presentato ogni giorno e racconta la storia di Alamo. Fate una gita in barca sul fiume San Antonio, per imparare ancora di più sull’affascinante storia di questa bella città. Godetevi la città e la sua storia, e ricordatevi di pregare per i suoi abitanti, affinché conoscano il Signore tramite la presenza amorevole della chiesa avventista. Preghiamo anche per l’effusione dello Spirito Santo in questa Assemblea Mondiale.
Dio sia glorificato!

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