UnionConferencesAndrew McChesney/Ann/Notizie Avventiste – Per snellire il lavoro della chiesa in un periodo di rapida crescita, i delegati dell’Assemblea Mondiale hanno approvato ufficialmente, ieri, un numero record di nuove Unioni di Federazioni nella Chiesa avventista: ben 35.

Il sì dei delegati alle unità amministrative – presenti maggiormente in Africa, America Centrale e Sudamerica – è arrivato semplicemente alzando i cartellini gialli del voto, nel grande stadio Alamodome, a San Antonio. L’approvazione è stata necessaria per confermare ufficialmente le Unioni organizzate negli ultimi cinque anni, vale a dire dopo l’Assemblea Mondiale del 2010, o che si programma di organizzare nel prossimo futuro.

“L’elevato numero di nuove Unioni non ha precedenti nella storia della Chiesa Avventista del Settimo Giorno”, ha affermato il segretario esecutivo della Conferenza Generale, G. T. Ng, ad Adventist Review, “Rispecchia il fatto che la chiesa cresce a una velocità pazzesca in tutto il mondo”.

La maggior parte delle nuove Unioni è nata in seguito alla rapida crescita numerica degli avventisti. La chiesa mondiale conta infatti 18,5 milioni di membri; nel 2010, i rapporti dell’Assemblea Mondiale parlavano di 16,3 milioni. Al fine di sostenere in modo più efficiente la crescente adesione, è stato necessario dividere le Unioni esistenti e istituire nuove entità. Lo Zambia, i cui membri avventisti hanno superato il milione, nell’aprile 2015, è un esempio di questo, e l’Unione di Federazioni del paese africano sarà divisa in due durante un meeting, alla fine settembre (dal 20 al 23). Alcune Unioni di Missioni sono diventate Unioni di Federazioni, segno della raggiunta maturità finanziaria e dirigenziale.

Le 35 Unioni superano il precedente record fermo a 22 nel 2010 e nel 2005. Nel 2000 furono solo 9 le Unioni aggiunte alla chiesa mondiale.
11692526_852277851493715_2193950789119322525_nLe nuove Unioni sono state presentate ai delegati, la mattina del primo giorno dell’Assemblea Mondiale. I segretari delle Divisioni di competenza hanno fatto conoscere i rispettivi presidenti delle Unioni, sul palco dell’Alamodome.

22 delle nuove Unioni sono nelle tre Divisioni dell’Africa, ha spiegato Rosa Banks, sottosegretario della Conferenza Generale. Tra le nuove Unioni vi è quella di Medio Oriente e Nord Africa, costituita nel 2012 con l’intento di concentrare l’annuncio del Vangelo nelle due regioni.
“Unire l’ex Campo Transmediterraneo e l’ex Unione del Medio Oriente in una nuova Unione direttamente collegata alla Conferenza Generale, ha reso possibile aumentare l’impegno per raggiungere la popolazione in questa parte della finestra 10/40”, ha affermato Harald Wollan, segretario aggiunto della Conferenza Generale, che si occupa dei rapporti con la Missione Medio Oriente e Nord Africa. “Sotto la guida capace dell’attuale amministrazione, accadono cose meravigliose in questa difficile parte del mondo”.

Homer Trecartin, presidente dell’Unione di Missioni del Medio Oriente e Nord Africa, ha spiegato che è stata sicuramente una sfida unire pezzi di varie Divisioni per formare la nuova Unione, ma visto il risultato, ne è valsa la pena.

La Divisione Transeuropea ha una nuova Unione in Finlandia, poiché l’Unione di Federazioni è stata trasformata in Unione di chiese.
“Eliminando le entità amministrative è possibile diminuire gli incarichi e avere così più pastori sul campo”, ha spiegato Wollan. La creazione di nuove Unioni è importante, perché aiuta la chiesa a compiere meglio la missione che consiste nel preparare le persone per il ritorno di Gesù.
“La chiesa è stata organizzata per la missione. Più la dirigenza è snella ed efficiente, migliore è la cura dei membri e più efficace può diventare l’evangelizzazione “, ha aggiunto Wollan, “Noi tutti condividiamo la responsabilità di annunciare testimoniare l’imminente ritorno del Salvatore”.

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