Lina Ferrara
– Nei giorni scorsi, l’Istat ha diffuso i dati sulla natalità nel nostro Paese. Il rapporto mostra un’Italia in cui nascono sempre meno bambini: 100.000 in meno negli ultimi 8 anni; 12.000 in meno nel 2016 rispetto al 2015. Le motivazioni sono sicuramente tante. I dati Istat parlano anche di un calo delle nascite, per la prima volta, tra le famiglie straniere; questo può far pensare che lo stile di vita nel nostro Paese, la precarietà lavorativa, economica e abitativa vissuta da molti giovani e famiglie, facciano decidere di non avere bambini. Infatti, a diminuire sono soprattutto i primi figli. Un flebile segno di speranza arriva dal dato sull’aumento dei matrimoni.

Comunque, nonostante il calo, è pur vero che nel 2016 sono nati 473.438 bambini. Tra questi genitori ci sono anche famiglie avventiste. Ed è sempre una grande gioia quando, dalle pagine del Messaggero Avventista, possiamo condividere l’annuncio dell’arrivo di neonati nelle famiglie. Li chiamiamo dolci, teneri batuffolini (e lo sono!), ma spesso suscitano ansia nei giovani genitori che sentono forte la responsabilità di prendersi cura di una nuova vita.  A loro vogliamo dedicare alcuni testi biblici per trovare conforto durante il lungo, a volte impervio, ma bellissimo viaggio di crescere i figli. Le parole del Signore offrono l’incoraggiamento di cui si ha bisogno per calmare il cuore in ansia e illuminare il sentiero da percorrere. Questi quattro testi sono di grande conforto:

– «Confida nel Signore con tutto il cuore e non ti appoggiare sul tuo discernimento. Riconoscilo in tutte le tue vie ed egli appianerà i tuoi sentieri» (Proverbi 3:5,6).
Sono parole molto belle, ma che cosa significano? Quando qualcuno rischia di annegare, succede che, preso dal panico, respinga la persona tuffatasi per salvarlo. Se invece si rilassa, riconosce in quell’individuo colui che sa bene cosa fare, e con una breve nuotata eccoli a riva, salvi. Se ti sembra di annegare nelle situazioni della vita, confida nel Signore che è al tuo fianco per aiutarti. Allontana l’ansia e riconosci che egli sa cosa fare. Se ti rilassi e gli permetti di guidare gli eventi, sarai sorpreso/a da ciò che sperimenterai.

– «Una simile fiducia noi l’abbiamo per mezzo di Cristo presso Dio. Non già che siamo da noi stessi capaci di pensare qualcosa come se venisse da noi; ma la nostra capacità viene da Dio» (2 Corinzi 3:4,5).
In altre parole, non è detto che devi già sapere tutto sull’essere genitore. Dio ha posto dentro di te alcuni «istinti» che emergeranno se affronti le ansietà con calma. Sei equipaggiato/a più di quanto pensi.

– «Benedetto sia il Signore, poiché ha udito la voce delle mie suppliche» (Salmo 28:7).
È importante ricordare che Dio ti ha creato e ti conosce alla perfezione. Se hai bisogno di forza dopo una lunga notte, lui ti sosterrà. Se hai bisogno di un’idea, è lui la fonte di tutto e conosce il tuo bambino. A volte ti aiuterà inviandoti qualcuno, a volte facendoti riflettere, a volte grazie alla tua chiesa.

– «Non angustiatevi di nulla, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da ringraziamenti. E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù» (Filippesi 4:6,7).
Quando si è genitori le preoccupazioni sono spesso elevate. Ma alla fine, riguardano quasi sempre ciò che non è ancora successo. Preoccuparsi significa perdere riserve preziose di tempo, energie e forza emotiva. E ne so qualcosa, avendo tre figli. Impariamo invece a parlare con Dio di tutto ciò che ci preoccupa e a mettere ogni cosa nelle sue mani.

(Immagine: shugarlove.com)

 

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