Si è svolto recentemente a Roma un seminario organizzato da Save the Children su “Le punizioni corporali nei confronti dei bambini e delle bambine”. Hanno partecipato, tra gli altri, il Ministro per le Pari Opportunità Mara Carfagna, la Presidente della Commissione Parlamentare Infanzia Alessandra Mussolini e la Sen. Anna Serafini, Responsabile Settore infanzia del PD. L’associazione chiede a Governo e Parlamento che in tempi brevi venga varata nel nostro paese una normativa che vieti le punizioni corporali in ambito familiare. L’Italia deve infatti mettersi al passo con altri paesi europei e con le raccomandazioni del Comitato Onu sui diritti dell’infanzia. Cosa accade nel mondo per quanto riguarda questo tipo di violenza fra le mura domestiche e nelle scuole? Cosa stabiliscono le varie normative? Cosa si intende esattamente per “punizioni corporali”? Dal punto di vista psicosomatico, quali conseguenze ricadono sulle bambine e sui bambini? E’ molto probabile che anche in presenza di leggi precise molte famiglie continueranno con il comportamento di sempre. Save The Children ne è certamente consapevole e non vuole sostituirsi ai genitori, ne’ colpevolizzarli. Qual è allora lo scopo della proposta inoltrata? Mario Calvagno e Carmen Zammataro intervistano Valerio Neri, direttore generale di Save the Children Italia.

Condividi

Articoli recenti