Logo_Chiesa_Completo_verticalePubblichiamo il voto preso dal Comitato UICCA nella seduta del 20-22 settembre 2016.

Visto il voto n. 250 del 15-16.09.2015 che ripercorreva le tappe con cui, negli anni, si è giunti alla determinazione dell’ultima Assemblea Generale della GC che ha negato alle singole divisioni la facoltà di procedere o meno alla consacrazione delle donne al ministero pastorale, richiamava i voti presi dalla Assemblea nazionale il 25 febbraio 2014 ed esprimeva il proprio dissenso nei confronti della decisione della GC, riservandosi di intraprendere azioni amministrative in risposta a tale decisione;

Visto il documento “Strategie Uicca 2014-2019” che fissa come obbiettivi generali:

“1. incoraggiare e diffondere una visione inclusiva del mondo e della chiesa,

2. sottolineare la centralità della funzione missionaria della Chiesa”, obbiettivi da raggiungere “impegnandoci a diffondere una visione che sappia integrare, coinvolgere, includere” e che “per il mondo in cui viviamo, un percorso di integrazione e condivisione costituisce di fatto una testimonianza concreta della forza della fede cristiana; [come] le sollecitazioni che ci vengono dalle nuove generazioni rappresentano un’opportunità di crescita, invitandoci a riesaminare le convinzioni e le abitudini acquisite.”

Considerata, di conseguenza, l’importanza di leggere correttamente il contesto della nostra Unione, corpo pastorale e chiese, tenendo conto delle differenze e della diversificazione dei linguaggi, adattando la comunicazione a seconda dell’interlocutore e facendo riferimento all’importanza dell’accettazione delle diversità;

Considerata la necessità di accompagnare la crescita della chiesa e di realizzare un percorso condiviso verso l’eliminazione delle discriminazioni legate al genere, così come all’etnia o allo status sociale;

Considerata la contestuale azione di diverse altre Unioni o Federazioni quali Pacific Union of Conferences, SECC, Columbia Union of Conferences, Unione norvegese, Unione svedese, NUC, che hanno già reagito alla decisione della GC, ribadendo la loro determinazione a proseguire il cammino verso il pieno riconoscimento dell’ordinazione delle donne al ministero pastorale;

Considerato che riteniamo un valore prioritario e imprescindibile il riconoscimento, attraverso l’ordinazione/consacrazione, di tutte le vocazioni che si esercitano nella chiesa, in virtù della loro eguale dignità, senza distinzioni di provenienza, razza, genere, ivi compreso il pieno riconoscimento della vocazione femminile al ministero pastorale;

Votato di demandare ad una commissione da costituire, chiedendo la disponibilità di Franca Zucca (responsabile servizio Ministeri Femminili UICCA), Dora Bognandi (presidente Fdei) e Lidia Maggi (Teologa UCEBI), lo studio e la proposta di un progetto teatrale o culturale finalizzato a favorire una più ampia sensibilizzazione sull’argomento, anche in vista delle celebrazioni dei 500 anni della Riforma.

Votato di richiedere alla EUD di mettere all’ordine del giorno la richiesta che il voto relativo al riconoscimento della vocazione femminile al ministero pastorale mediante consacrazione venga preso dall’Annual Council della GC, o in subordine che tale decisione venga ripresentata alla prossima Assemblea Generale della stessa;

Votato di riconoscere tutte le vocazioni all’interno della chiesa attraverso una cerimonia di imposizione delle mani come previsto dal Working Policy della Conferenza Generale paragrafo E 05 10 punto 2a;

Votato di inserire all’ordine del giorno della prossima Assemblea Amministrativa Uicca una adeguata sessione di dibattito sul tema della consacrazione della donna al ministero pastorale che si concluda con un voto di orientamento. Quest’ultimo, non impegnerà la chiesa italiana a procedere alle ordinazioni di donne ministro di culto, ma costituirà un momento di verifica e di crescita della consapevolezza sulla “questione di genere” nella chiesa italiana.

 

 

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