m35-congresso-sud-2016-1Santa Abiusi/Messaggero Avventista online – «ICOR: GenerAzioni di Potenza» è stato il tema che sabato 24 settembre ha riunito le chiese del Campo Sud ad Avigliano (PZ). Per molti il viaggio è stato lungo, ma la ricca colazione all’arrivo ha fugato ogni stanchezza e sonnolenza.

Oltre 250 persone si sono immerse nell’atmosfera spirituale creata dai canti dei giovani delle diverse comunità presenti, per accogliere il messaggio del nostro ospite, il past. Stephan Sigg, direttore del dipartimento della Gioventù (GA) presso la Divisione Intereuropea (EUD).

Il past. Sigg, egregiamente tradotto da Giuseppe Ruocco, citando Matteo 12, ha sottolineato le parole di Gesù: «Chiunque avrà fatto la volontà del Padre mio, che è nei cieli, mi è fratello e sorella e madre» (v. 50). Questo concetto ci porta a considerare la Chiesa come una grande famiglia benedetta dal Signore, dove ognuno deve sentirsi a proprio agio, nella certezza che Cristo ci ha onorati considerandoci suoi fratelli e sorelle. Una famiglia che si prodiga per condividere le meravigliose promesse contenute nella Bibbia, mettendo in luce l’amore incondizionato di Cristo per il peccatore pentito. È di questo amore che il mondo ha bisogno, oggi.

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Il Congresso, organizzato dalla GA del Campo Sud, cioè dalle nostre «GenerAzioni di Potenza», ha previsto, a metà mattinata, alcune attività evangelistiche rivolte ai cittadini di Avigliano. Tutti i partecipanti sono stati suddivisi in gruppi che hanno «invaso» le piazze e le vie per attività di servizio e testimonianza. Ogni gruppo doveva: dedicare cinque versetti biblici ai passanti; offrire ai fumatori una mela in cambio di una sigaretta; compiere due buone azioni; partecipare all’appuntamento di «Puliamo il mondo»; pubblicizzare il club AISA di Avigliano; invitare i passanti al programma pomeridiano del Congresso e scattare con loro una foto di gruppo in piazza.

Nel pomeriggio, l’incontro è ricominciato con i canti dei giovani e la testimonianza della sor. Antonietta Fantasia Barbuscia, membro della chiesa di Conversano (BA), che dirige l’Associazione “Bimbo Aquilone”, la onlus di adozioni a distanza di bambini in Brasile e Ruanda. L’associazione ha recentemente festeggiato 20 anni di attività con una manifestazione a cui hanno partecipato diversi giornalisti e le principali televisioni locali (leggi su Notizie Avventiste). Durante il Congresso la sor. Fantasia Barbuscia ha ringraziato tutti i tutori per il loro sostegno e proiettato il video sui 20 anni dell’associazione.

Ventesimo anniversario anche per la corale «Maranatha 96» della chiesa di Bari. Un filmato ha ripercorso il grande lavoro evangelistico svolto in questi 20 anni di lode al Signore. La direttrice, Diana Marciano, ha invitato sul palco tutti coloro che, anche per breve tempo, hanno fatto parte della corale. Poi, insieme a loro, l’assemblea ha cantato vari inni.

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Il momento successivo è stato dedicato ai club scout AISA del Campo Sud. Ad Avigliano non esiste una chiesa avventista, eppure  da alcuni anni funziona un club AISA che accoglie circa 20 bambini. Grazie al lavoro tenace del capo-guida Vincenzo Bochicchio, membro della chiesa di Potenza, e dei suoi collaboratori, gli scout di Avigliano sono diventati un fiore all’occhiello per la cittadina lucana. A testimoniarlo la presenza, nel pomeriggio, del Sindaco e del Presidente della Società di Mutuo Soccorso, che tanto si prodigano per il club, offrendo puntualmente la sede per gli incontri settimanali e la sala comunale per qualsiasi altra manifestazione, oltre a contributi tangibili.

Il past. Petru Nyerges, direttore del Campo Sud, e il past. Ignazio Barbuscia, direttore nazionale GA, hanno consegnato ai due ospiti una targa di riconoscenza da parte della Chiesa avventista. Sono stati espressi anche ringraziamenti all’amministrazione comunale per aver concesso gratuitamente l’utilizzo del Centro Polivalente di Avigliano per il nostro Congresso spirituale. Poi, il past. Stefano Calà, responsabile AISA nel Campo Sud, ha chiamato sul palco tutti gli scout presenti, per cantare insieme il loro inno. La commozione è stata generale. Avevamo lì, proprio dinanzi a noi, le nuove generazioni in azione, coloro ai quali lasceremo il testimone.

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Nel messaggio conclusivo, il past. Sigg ha evidenziato questo aspetto in maniera pratica e immediata. Ha infatti chiesto a ogni bambino di prendere per mano due adulti, di presentarsi e di chiedere loro di pregare per lui. Con questo clima di fraterno amore intergenerazionale ci siamo salutati. Ripieni di potenza, per metterci in azione!

«Non pensavo che la fratellanza di cui parla la Bibbia esistesse davvero», ha commentato un amico che ci frequenta, «Sono venuto sapendo di non conoscere nessuno, ma mi sono ritrovato a parlare con tante persone, a scambiarci le nostre esperienze, come se ci conoscessimo da sempre. Vedermi prendere per mano da un bambino che mi chiedeva di pregare per lui, è stata un’esperienza incomparabile! Voi, forse, ci siete abituati, ma per chi viene da altre realtà vedere l’amore in azione è sorprendente!».

 

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