Notizie Avventiste – La rete internazionale dell’associazione umanitaria Adra (Agenzia avventista per lo Sviluppo e il Soccorso) ha pubblicato una dichiarazione in cui chiede un’azione olistica di protezione del clima. Il documento è stato diffuso in occasione della Conferenza mondiale sul clima (Cop28) dell’Onu, che si è aperta oggi, 30 novembre, a Dubai e si concluderà il 12 dicembre. Adra parteciperà anche a due tavole rotonde sui temi dei sistemi alimentari e della misurazione dell’anidride carbonica (Co2).

Tre richieste ai decisori politici 
“Nel teatro della storia del nostro mondo, il 2023 emerge come un atto cruciale nella narrativa dell’azione per il clima” esordisce la dichiarazione di Adra. Il primo Global Stocktake (processo in cui i Paesi verificano i progressi compiuti per raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi), che si svolgerà durante la Cop28, “è pronto ad affermare ciò che già sappiamo: il tempo per un’azione decisiva si sta rapidamente riducendo” sottolinea l’agenzia umanitaria.

Si rivolge quindi ai decisori politici con tre richieste precise.
1. Maggiore considerazione degli attori della società civile e della popolazione colpita
L’inclusione attiva dei gruppi locali e delle voci emarginate è una componente essenziale di un’azione efficace per il clima. È fondamentale coinvolgere i gruppi target interessati per comprenderne le esigenze, si legge nella dichiarazione. Ciò include anche la promozione dei sistemi di sicurezza alimentare locale e dei piccoli agricoltori, nonché la protezione delle comunità indigene e la garanzia dell’accesso alla terra. I cambiamenti climatici hanno un impatto sproporzionato sulle donne e su altri gruppi emarginati, esacerbando ulteriormente le vulnerabilità e le disuguaglianze esistenti.
L’educazione trasformativa e la fornitura di risorse sufficienti favoriscono il cambiamento sostenibile. “In questo contesto, sottolineiamo il ruolo essenziale che gli attori più piccoli e le organizzazioni della società civile svolgono nelle discussioni sul clima dell’Unfccc (la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, ndr). Ci impegniamo a garantire una rappresentanza continua ed equa attraverso una maggiore partecipazione di persona dei rappresentanti di questi gruppi alle Conferenze sul clima delle Nazioni Unite” evidenzia il documento.

2. Oltre l’adattamento: considerare l’intero ciclo di azione per il clima 
Adra sostiene un approccio globale alla protezione del clima, che vada oltre il semplice adattamento. “Poiché gli effetti del cambiamento climatico si fanno sentire a così tanti livelli – economico, ambientale, conflitti umani, migrazione, solo per citarne alcuni – la risposta deve considerare molteplici sfide contemporaneamente” si legge nella dichiarazione “Le persone più colpite da episodi lenti e improvvisi dovrebbero ricevere un aiuto rapido e sostenibile per ricostruire le loro case e la loro vita in un modo migliore, più sostenibile, efficiente e sicuro”.
Sebbene le misure di adattamento siano importanti, rappresentano solo un aspetto di una strategia più completa: l’adattamento sarà sostenibile solo se le emissioni saranno limitate rapidamente. Qualsiasi piano di adattamento dovrebbe mirare anche alla riduzione delle emissioni, afferma Adra. L’intero ciclo delle misure di protezione del clima deve essere preso in considerazione nei colloqui politici.

3. Considerare l’interdipendenza tra cibo, nutrizione e clima per costruire comunità sostenibili e resilienti
Esiste una dipendenza ampia e crescente tra il cambiamento climatico e l’accesso globale a cibo adeguato e nutriente. “Eventi meteorologici estremi come la siccità hanno un impatto diretto sulla sicurezza alimentare, soprattutto per i più emarginati, e quindi fame e malnutrizione con effetti estremi sulla salute e sullo sviluppo fisico” si legge nel documento di Adra. Il diritto a un’alimentazione adeguata deve essere un principio decisivo e una guida nell’azione per il clima. Ciò che serve sono approcci olistici che comprendano tali interdipendenze e lavorino sulle interfacce, ad esempio l’agroecologia, con soluzioni basate sulla natura e “One Health” (salute delle persone, degli animali e dell’ambiente, ndr), e che tengano conto della compatibilità climatica e degli aspetti sociali. Adra sollecita un meccanismo di finanziamento che rispecchi l’importanza di queste interazioni.

Adra alla Cop28 
L’agenzia umanitaria avventista sarà presente alla Cop28 di Dubai soprattutto come osservatrice e per sottolineare l’impegno a favore del clima. “Mentre l’umanità affronta la crisi climatica, l’azione collettiva è la nostra più grande risorsa. Prevediamo con impazienza di collaborare, acquisire conoscenze e creare soluzioni insieme ad altri attori esperti. Insieme, apriamo la strada a un futuro sostenibile” conclude la dichiarazione.

Due tavole rotonde 
“Per noi, la Conferenza mondiale sul clima è un luogo di cooperazione e scambio. Sia tra le varie organizzazioni umanitarie sia con i governi del mondo” afferma Christian Molke di Adra Germania che parteciperà a due tavole rotonde, come riferisce l’agenzia stampa Adventistischer Pressedienst-Apd.

“Lo scopo del nostro lavoro alla Conferenza mondiale sul clima è quello di promuovere la preservazione del creato. Come attori degli aiuti umanitari, sperimentiamo in prima persona come il cambiamento climatico minacci la salute e i mezzi di sussistenza ed aggrava la povertà e l’ingiustizia. Lavoriamo con tutte le nostre forze per combattere questo problema tramite i nostri progetti”, aggiunge Molke.

Le due tavole rotonde si terranno martedì 5 dicembre, alle 10.00, sul tema della misurazione della Co2 nelle organizzazioni umanitarie, e domenica 10 dicembre, alle 16.00, sui sistemi alimentari resilienti e inclusivi.

Adra per azzerare le emissioni di carbonio 
Adra, braccio umanitario della Chiesa avventista nel mondo, gestisce una rete di 117 sedi nazionali in altrettanti Paesi. Lavora in unità per fornire supporto a 30 milioni di persone in tutto il mondo. All’interno della rete Adra, le sedi hanno iniziato a muoversi verso l’obiettivo zero emissioni; infatti, un numero crescente ha firmato la Carta sul clima. Nel 2021, l’agenzia ha pubblicato la Guida completa alla riduzione del carbonio. Nell’aprile 2022, Adra Canada e Adra Germania hanno preso parte a un progetto pilota per calcolare la quantità di emissioni di carbonio “umanitario”. Attraverso questo progetto, sono state misurate le emissioni di entrambi gli uffici e di due progetti in India e Mozambico.
“Questo ci ha permesso di comprendere meglio l’impatto delle nostre attività in termini di emissioni di carbonio e ci ha aiutato a creare tabelle di marcia per mitigarlo” affermano dall’agenzia.

[Foto: Adra Mali. Fonte: Adra Europa e Apd]

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