M28-Mondo_lasagna_DakotaChristina Osborn/ARnews/Maol – Ieri ho mangiato l’ultima porzione della «lasagna miracolosa». Mi spiego.

Per la cena del funerale di un amico, mi era stato detto di pensare ai dolci, perché altre persone avrebbero portato lasagna e contorni. Naturalmente ho chiesto a mio marito, il past. Nicholas Osborn, di controllare per una conferma; mi ha risposto: «Devi portare solo i dolci».

Quando siamo arrivati in chiesa, Lois aveva preparato tre teglie grandi di lasagna e una più piccola, e c’erano tanti dolci, pane e nient’altro. Non ci è voluto molto a capire che si era verificato un problema di comunicazione.

Rapidamente due signore sono andate a comprare succhi di frutta e insalata. In cucina abbiamo iniziato a imburrare il pane e a scaldarlo nel forno. Poi sono andata a contare gli ospiti: 80, 90, 100. Era chiaro: la lasagna non bastava neanche per la metà dei presenti. Al ritorno delle due donne, ho detto loro che avevamo bisogno di un miracolo simile alla moltiplicazione dei pani e dei pesci. Abbiamo formato un gruppo di preghiera e implorato il Signore di intervenire allo stesso modo per la lasagna.

Concluso il servizio, le persone hanno iniziato a entrare nella sala da pranzo. In poco tempo tutte le 87 sedie disposte intorno ai tavoli erano occupate. Dopo la preghiera, abbiamo iniziato a servire. Le porzioni sui piatti sembravano enormi, così ho sussurrato a chi serviva di tagliare porzioni più piccole. Lo hanno fatto e tuttavia i piatti sembravano ancora ricolmi di lasagna.

Alla fine dell’ultima teglia, abbiamo visto che le tante persone ancora in fila guardavano i recipienti vuoti con occhi affamati. Una donna è quindi andata a fare un ultimo controllo in cucina. Con nostro stupore è tornata con una teglia grande piena di lasagna! Abbiamo notato che dovevamo servire ancora circa 35 persone, senza contare quelle di noi che avevano deciso di non mangiare. Ancora una volta, noi quattro che servivamo abbiamo pregato il Signore di moltiplicare la lasagna.

Così, con questa ultima teglia abbiamo riempito i piatti, uno dopo l’altro, con enormi porzioni di lasagna. Poi, a un tratto, tutti erano seduti a mangiare. Ho dato un’occhiata alla teglia e sono rimasta stupita nel vedere che era ancora piena per oltre un terzo. Come era possibile? Oh, la mia poca fede! Ero scioccata perché avevo appena assistito a un vero miracolo!

Quando tutti hanno mangiato a sazietà, una delle donne mi ha chiesto se volevo portare a casa la lasagna avanzata. Lasagna avanzata? Naturalmente ho detto di sì.

Più tardi, alcuni di noi hanno formato un cerchio in cucina, hanno giunto le mani, innalzato una preghiera di ringraziamento e cantato «Lode a Dio, dal quale provengono tutte le benedizioni!». Eravamo raggianti. E devo ammettere che avevo un nodo alla gola.

E ciò mi riporta a ieri. Andavo di fretta, sono entrata in casa e mi sono resa conto di avere tanta fame da sentirmi debole. Ho aperto il frigo e cosa c’era proprio davanti? La lasagna miracolosa: toccata dalle mani di Dio stesso e moltiplicata così tanto da lasciare degli avanzi da portare a casa.

Christina (Potter) Osborn è la moglie del past. Nicholas Osborn; insieme servono le chiese Hurley, Mitchell, Platte, e Yankton, nel Sud Dakota, il distretto più grande della Federazione avventista del Dakota. Questa storia è stata pubblicata nel numero di settembre della rivista Mid-America Union Conference Outlook.

 

 

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