M5-Mondo_Pulse1-AC. Cozzi/EudNews/Maol – Il secondo Congresso del dipartimento Gioventù della Regione Intereuropea (Eud) si è tenuto dal 4 al 7 febbraio, presso il Schönblick Christian Centre di Schwäbisch Gmünd, in Germania. Il tema è stato quello di «Proclamare», invitando tutti a partecipare alla meravigliosa missione che Gesù ci affidato di comunicare il Vangelo eterno in un mondo in continuo cambiamento.

Nel suo messaggio di benvenuto, Stephan Sigg, direttore della Gioventù presso l’Eud, ha sfidato i presenti a seguire una delle dichiarazioni più famose di Francesco SONY DSCdi Assisi: Predicate il Vangelo sempre, e se necessario usate le parole. «Vi invito a essere una testimonianza autentica ed efficace del Vangelo», ha sottolineato.

È davvero difficile rendere adeguatamente l’importanza di questo incontro, in termini di ispirazione e motivazione dei partecipanti: vivere un ministero rivolto non solo ai giovani, ma a tutta la Chiesa che diventa sempre più intergenerazionale.
«Vogliamo cambiare», è stato il motto specificato con urgenza dai più giovani. Non era una denuncia, né una reazione o un semplice obiettivo, ma un sincero desiderio di vedere ogni generazione nella chiesa lavorare insieme, mano nella mano, nell’impegno primario di annunciare il ritorno di Gesù. Tutte le sessioni, gli incontri e i workshop presentati avevano questo scopo e obiettivo.

«Abbiamo sentito messaggi forti da oratori sinceri. Abbiamo avuto anche utilissimi workshop e spero che questa esperienza sia ripetuta in modo regolare», ha affermato Ruben Grieco, responsabile dei giovani nell’Unione Germania del sud della Chiesa.

Secondo Bernd Seefeldt, direttore dei giovani nella Germania settentrionale: «PulseMeet è stato stimolante e mi ha aiutato a credere di nuovo in una Chiesa internazionale e diversificata». Una risposta simile è arrivata anche da altri partecipanti, come Hannah Bendner, una dei worship leader che vive a Herne, in Germania. Hannah ha affermato: «Ho molto apprezzato l’internazionalità dell’evento. Nonostante le differenze nazionali, ideologiche e di lingua, siamo stati uniti dalla musica e resi uno dalla stessa fede. È stato incredibile e mi è piaciuto molto… Vogliamo davvero cambiare la nostra chiesa per avere un unico fulcro: Gesù Cristo».

Mylene Peronet, direttrice GA nella chiesa avventista di Neuilly, in Francia, ha raccolto pareri e punti di vista degli organizzatori di questa seconda edizione di PulseMeet e ha dichiarato: «Ho appreso nuove idee su come lavorare con i giovani e come rivolgermi alle persone che non conoscono ancora Dio».

M5-Mondo_Pulse2Erano oltre 460 i partecipanti, per lo più leader della Gioventù avventista a vari livelli della Chiesa, provenienti da Europa e Stati Uniti. Il programma si è sviluppato in una combinazione di sessioni plenarie e workshop, offrendo opportunità di imparare, condividere e implementare la conoscenza sui giovani, le loro esigenze, sfide e potenzialità. Tutto il materiale presentato sarà pubblicato su: http://2015.aypulse.org/

I partecipanti sono stati molto felici di ricevere strumenti così utili e idee ispiratrici per servire meglio la Chiesa.

«Alla fine ero stanco, esausto, ma felice», ha dichiarato Stephan Sigg. «Vedere tutti questi giovani sembrare e sentirsi soddisfatti di ciò che hanno vissuto, non solo mi ha reso felice, ma mi ha dato energia. Il Signore è stato con noi. Si scrivono nuove pagine ogni volta che c’è un congresso come questo. Il mio desiderio è che queste pagine possano rispondere alle reali esigenze delle nostre chiese, per contribuire alla realizzazione della missione affidataci e che Gesù ritorni presto».

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