Un progetto a più mani per raggiungere gli studenti e promuovere la prevenzione sull’uso di alcol e altre sostanze tra i minori.

Notizie Avventiste – Il 30 ottobre, presso l’Istituto professionale di stato servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera (Ipsseoa) “Buontalenti” di Firenze, si è tenuto il primo laboratorio del progetto di prevenzione primaria “il registro elettronico, uno spazio per comunicare di più e meglio”. 
Il progetto, nato in seno ad un gruppo di lavoro che include il team tecnico dell’Ipsseoa Buontalenti, il Comune di Firenze, la Rete Sviluppo, la Fondazione Vita e Salute e la Diaconia valdese fiorentina, è stato sostenuto con un finanziamento della Fondazione Cassa dei Risparmi di Firenze e cofinanziato da 8xmille avventista e 8xmille valdese. 
Obiettivo del progetto: raggiungere i ragazzi con modalità innovative e agire sui fattori di rischio per la nascita di fenomeni come l’uso di alcol e altre sostanze tra minori.

Nuovo utilizzo del registro elettronico 
Primo elemento d’innovazione è un modo diverso di utilizzare il registro elettronico a cui gli studenti accedono ogni giorno, con un ID e una Password, per controllare i voti o i compiti assegnati. La sua dimensione istituzionale comunica ai ragazzi che le informazioni presenti nell’interfaccia siano validate e controllate. Da quando è stato inserito nella vita scolastica, il registro elettronico è diventato un punto di riferimento per famiglie e studenti. 
“Nel ‘mare magnum’ del web” si legge nel progetto “questo elemento di autorevolezza è un enorme punto di forza”. Ed è anche punto fermo in un’epoca in cui, come da letteratura sul tema, sono pochi i riferimenti stabili offerti ai ragazzi. 

Al registro elettronico verranno collegate le informazioni dedicate alla prevenzione dell’uso di sostanze tra minori.

Due laboratori in presenza 
Le organizzazioni coinvolte nel progetto hanno da subito desiderato coinvolgere direttamente gli studenti in modalità non solo telematica. Saranno previsti infatti due laboratori in presenza. 
Nel primo laboratorio di sei ore, quattro classi dell’Ipsseoa Buontalenti saranno coinvolte nella scoperta degli strumenti mentali utili ad affrontare correttamente il malessere e le crisi che incontrano quotidianamente nel loro percorso di crescita. Al termine, gli studenti saranno chiamati a produrre frasi di incoraggiamento o consigli destinati a loro coetanei, che compariranno poi nel registro elettronico. 

“In questo modo si desidera andare incontro all’idea di una scuola sempre più attenta ai bisogni dei ragazzi” affermano i promotori del progetto “che concede spazio all’empatia generazionale che crediamo sia stata colpita duramente dalle chiusure della non così tanto lontana pandemia. Affianco ai voti e al registro delle presenze, ecco una funzionalità dedicata al miglioramento dell’umore del ragazzo, alla normalizzazione del sentito e delle crisi che compongono il percorso di crescita”.

Tramite i consigli e le frasi d’incoraggiamento, i ragazzi accederanno ai contenuti di prevenzione primaria. Sarà uno spazio web con informazioni sicure e controllate sugli effetti di alcol e altre sostanze con particolare attenzione a evitare l’“effetto curiosità” che spesso inficia le campagne di comunicazione di prevenzione primaria sulle droghe.

Nel secondo laboratorio di due ore, le stesse classi saranno chiamate a produrre, con il supporto di tutor esperti, una campagna di comunicazione destinata ai loro coetanei sulla lotta alle sostanze stupefacenti.

Ritrovare valori saldi e duraturi 
“Come istituto scolastico crediamo nell’importanza di un dialogo intergenerazionale che metta in continua comunicazione i nostri studenti, i nostri docenti, tutto lo staff scolastico, i genitori degli alunni e chiunque possa gravitare attorno al ‘mondo scuola’” dice l’Ippseoa Buontalenti in una dichiarazione.

“A maggior ragione" continua "in un periodo storico di transizione e cambiamento come quello che stiamo vivendo, in cui è sempre più difficile ritrovare dei valori saldi e duraturi che possano essere poi il collante delle nostre interazioni e relazioni sociali, è necessario e profondamente urgente ‘dare voce’ ai ragazzi e alle ragazze. Dare voce perché possano riprendere a comunicare, perché possano riabituarsi a comunicare, perché comprendano l’importanza della comunicazione per cercare di districarsi nelle difficoltà del mondo e in un’età delicata come quella adolescenziale. Sempre più spesso infatti gli adolescenti, ma anche gli adulti stessi, non trovano la forza di comunicare e aprirsi, lasciando che le emozioni, negative o positive che siano, si blocchino nella propria interiorità".

"Abbiamo seguito con vivo interesse e soddisfazione" conclude la dichiarazione "i primi laboratori svolti in alcune nostre classi seconde e terze, rilevando l’attenzione e l’interesse di studenti e studentesse di fronte alle attività prodotte dagli esperti e ci auguriamo il completo successo dell’iniziativa. L’utilizzo del registro elettronico, infine, come piattaforma di condivisione, rappresenta di certo un approccio pioneristico e innovativo di uno strumento che è ormai divenuto cardine delle istituzioni scolastiche”.

[Fonte: comunicato stampa]

 

 

 

 

 

 

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