Nata dalle avversità, porta molte promesse.

Andy Nash – Qual è stata la più grande generazione del popolo d’Israele? Quella dell’era patriarcale di Abramo, Isacco e Giacobbe? O l’epoca d’oro di Davide e Salomone? Oppure quella della riforma di Esdra, Ester e Neemia? Tutte queste generazioni hanno brillato, anche se con guizzi saltuari.

Preferisco la generazione di Giosuè. Vi era qualcosa di molto speciale nella generazione di lattanti nati nel deserto del Sinai durante i 40 anni di permanenza del popolo d’Israele. Questi neonati del deserto erano cresciuti e diventati bambini del deserto, poi adolescenti del deserto e, infine, erano ormai giovani adulti del deserto quando si sono ritrovati davanti al fiume Giordano, pronti ad attraversarlo per entrare nella terra promessa. Raffinata e pronta, questa generazione di uomini e donne era più forte di quanto essi stessi pensassero. Erano equipaggiati per realizzare ciò che i loro genitori non avevano fatto: entrare pienamente nella vita abbondante che era stata promessa loro.

Ancora più potente è l’immagine di questi giovani guidati dai loro due mentori più anziani, Giosuè e Caleb. Dei due milioni di israeliti che attraversarono il Mar Rosso, Giosuè e Caleb si dimostrarono i più fedeli di tutti. Erano uno su un milione.

Davanti alla sponda del Giordano, ecco cosa disse il Signore alla generazione di Giosuè: “abbi cura di mettere in pratica tutta la legge che Mosè, mio servo, ti ha data; non te ne sviare né a destra né a sinistra, affinché tu prosperi dovunque andrai… Sii forte e coraggioso; non ti spaventare e non ti sgomentare, perché il Signore, il tuo Dio, sarà con te dovunque andrai” (Giosuè 1:7-9).

E poi i giovani e i loro due mentori entrarono nella terra promessa.

La generazione di Giosuè oggi
Ecco un messaggio per la nuova generazione di giovani nella Chiesa avventista. Anche tu hai attraversato il “deserto”. Hai sopportato più di quanto pensi e sei più forte di quanto tu creda. La pandemia ti ha temprato e affinato. Hai imparato l’adattabilità e la forza d’animo. E se ti sei aggrappato a Cristo durante tutto questo periodo, sei pronto per entrare nella vita abbondante, per condurre la chiesa nella vita abbondante.

Quando entri, assicurati di seguire i tre cose che la generazione di Giosuè ha fatto prima di te: 
Conoscere la Parola di Dio in prima persona. Immergiti nella Scrittura, versetto dopo versetto, capitolo dopo capitolo. Non limitarti a studiare i punti di fede; studia i testi biblici che sono alla loro base. 
– Non sviare a destra né a sinistra. Non hai bisogno delle sabbie aride del legalismo o delle acque amare del liberalismo. Ricorda: la salvezza è solo opera di Cristo; la vita abbondante è l’opera di Cristo in te. Le tue decisioni e i tuoi comportamenti quotidiani sono importanti e hanno un impatto diretto sul tuo ingresso nella vita abbondante. 
Essere forte e coraggioso. Sei stato dotato di qualcosa di molto speciale: la fede giudeo-cristiana della Chiesa avventista. Celebriamo "tesori nuovi e vecchi" (cfr. Matteo 13:52): i tesori di Gesù e le sue parole eterne pronunciate al Sinai.

Ora entra.

(Andy Nash è pastore e professore)

[Fonte: Adventist Review. Traduzione: L. Ferrara]

 

 

 

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