N16-Città statunitense cambia un’ordinanzaIl provvedimento del Comune limitava l’espressione religiosa e prendeva di mira le chiese latine e ispaniche

Notizie Avventiste – I legali della Chiesa Avventista del 7° Giorno hanno espresso soddisfazione perché un Comune degli Stati Uniti ha ribaltato, il 17 marzo, un’ordinanza che violava l’espressione religiosa e prendeva ingiustamente di mira i gruppi di fede guidati da pastori e in particolare le chiese ispaniche.

A Las Cruces, in Nuovo Messico, non è più in vigore il provvedimento che obbligava le chiese a registrarsi presso il municipio e a pagare le tasse, un cambiamento arrivato sei mesi dopo la denuncia presentata dalla Chiesa avventista. Per le autorità, l’ordinanza aveva lo scopo di proteggere e dare sicurezza ai cittadini, ma i funzionari avventisti hanno sostenuto che essa violava il Primo Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti.

“Siamo molto contenti che la nuova ordinanza si preoccupi ugualmente e legittimamente della sicurezza e delle norme antincendio senza più interferire con la libertà delle chiese”, ha affermato Todd McFarland, avvocato della Chiesa avventista.

L’ordinanza originale di Las Cruces, n. 16-131 del 1997, definiva come business “qualsiasi professione, mestiere o occupazione”, tra cui anche il lavoro di pastori, preti, rabbini, vescovi, imam e altri leader religiosi. Essenzialmente essa obbligava tutte le chiese guidate da pastori, che si trovavano entro i limiti del territorio cittadino, di registrarsi, pagare una quota di iscrizione e superare una procedura di valutazione prima di ricevere l’autorizzazione a svolgere i servizi di culto o a offrire cura pastorale. I gruppi religiosi guidati da laici, anziché da pastori e preti, non erano soggetti a tale ordinanza.

All’inizio dello scorso anno, il Comune ha minacciato di intraprendere un’azione legale contro la chiesa avventista ispanica di Las Cruces se non avesse rispettato i requisiti richiesti. Ci sono più di 100 chiese nel territorio della città, ma l’ordinanza era stata applicata solo a una piccola percentuale di esse e, secondo la denuncia della Chiesa avventista, “in maniera disparata per prendere di mira le chiese ispaniche e latine”.

In giugno 2013, il Comune aveva notificato alla chiesa avventista ispanica di avere sette giorni per mettersi in regola con l’ordinanza o avrebbe subito un’”azione giudiziaria”. Invece, la chiesa avventista centrale di Las Cruces, i cui membri sono a maggioranza non latini, non ha ricevuto nessuna notifica.

La Chiesa avventista ha presentato la denuncia nel mese di settembre, tramite la Federazione Texico delle chiese avventiste.

“Abbiamo fatto bene a intervenire legalmente. Ora che l’ordinanza è stata ribaltata possiamo continuare svolgere il nostro ministero senza essere ritenuti un’impresa commerciale”, ha affermato Lee-Roy Chacon, presidente della Federazione Texico, che supervisiona le 80 chiese avventiste del Texas occidentale e del New Mexico, frequentate da circa 12.000 membri.

 

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