Manuela Erbini/Notizie Avventiste – Come è noto ai più, dal 10 al 20 gennaio 2024, il mondo avventista ha vissuto i "Dieci giorni di preghiera". Per la chiesa di Mazara del Vallo, città di mare della Sicilia, questa iniziativa spirituale ha significato molto. 
In primis sono stati giorni di unione fraterna. Anche se non tutta la comunità ha potuto viverli in presenza, vi assicuro che le preghiere si avvertivano anche nelle loro case. 
Sono stati accoglienza per coloro che hanno bisogno di trovare un posto che non li giudichi. 
Sono stati scuola, perché ogni volta che si leggono le Sacre Scritture si impara qualcosa. 
Sono stati coccole che la diaconia non ha fatto mancare, preparando tisane calde e dolcetti (perché si sa, le sere d’inverno sono fredde anche nelle città di mare). 
Sono stati musica corale: la mia preghiera, unita a quella del fratello e della sorella nella fede, aggiunta a quella di un’intera comunità, sommata a tutte le preghiere delle varie chiese avventiste nelle diverse città, non solo si è trasformata in musica, ma in un vero e proprio concerto. E già lo immagino Dio che si delizia delle nostre parole, che si emoziona, piange o gioisce per ogni nostro contatto con lui.

Nell’ultimo giorno, la comunità si è incontrata alle 19:00 e ha pregato fino a circa le due di notte. Il sabato dopo, la chiesa profumava d’“incenso”, non di quello che si compra, no! Era il profumo delle preghiere dei suoi fedeli. 
Quanto mi piace fantasticare su come Dio passeggia in mezzo a noi… non vorrei sbagliarmi ma credo di averlo visto tra le panche, era lì che abbracciava ognuno di noi. 
Sì, Dio è in mezzo a noi! 

 

 

 

 

 

 

 

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