Notizie Avventiste – A novembre, dal 4 all’11, torna la Settimana di preghiera delle chiese avventiste in Italia e nel mondo. “Mi sarete testimoni” è il tema scelto, da cui si dispiega il percorso “disegnato” sul numero speciale della rivista Il Messaggero Avventista, con letture giornaliere per riflettere e spunti pregare. Un cammino fatto di incontri con alcuni personaggi biblici che furono efficaci testimoni di Cristo in varie situazioni. E che, tramite la loro esperienza con Dio, indicano a noi, donne e uomini del XXI secolo, la strada da percorrere.

“Dio continua a istruirci per mezzo della sua Parola e ancora oggi ci chiama” sottolinea Ted N.C. Wilson, presidente della Chiesa avventista mondiale, nell’introdurre questa settimana speciale “Egli desidera persone che comprendano l’esigenza della sua potenza trasformatrice, che si umilino e lo ricerchino mediante la preghiera; persone che dimostrino dignità e rispetto nei confronti del prossimo, come faceva Gesù; persone disposte a condividere il messaggio, talvolta impopolare, dei tre angeli di Apocalisse; persone che facciano posto nel loro intimo alla grazia e alla libertà dello Spirito”.

Gesù disse: “Ma riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni in Gerusalemme, e in tutta la Giudea e Samaria, e fino all’estremità della terra” (Atti 1:8). 
Nel commentare questo testo, Ellen G. White scrive: “Le parole di Cristo precedenti la sua ascensione al cielo hanno un profondo significato per chiunque accetterà la verità espressa in Gesù… Tutti i suoi seguaci dovranno testimoniare di lui. Chiunque riceverà il prezioso tesoro della verità dovrà fare la stessa cosa con gli altri” (Review and Herald, 9 febbraio 1892).

L’offerta 
Da oltre un secolo, la Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno ha l’abitudine di raccogliere un’offerta speciale al termine della Settimana di preghiera, destinata a sostenere le missioni mondiali. Nel 1922 fu a causa della Grande Depressione che venne introdotta questa particolare offerta. Grazie a circa 200mila membri di chiesa disposti a fare dei sacrifici in quel momento così difficile, fu evitato il ritorno “forzato” dei missionari dai campi nei quali agivano.

“Anche se oggi la nostra Chiesa conta circa 23 milioni di membri” afferma Norbert Zens, tesoriere della Regione intereuropea, sul Messaggero Avventista “la sfida missionaria resta di immensa portata. A livello internazionale, i Paesi del vicino e Medio Oriente, quelli nordafricani o dell’estremo Oriente, in particolare, rappresentano una grande sfida. La situazione è ulteriormente complicata dal fatto che, oggi, in molte di quelle nazioni, fare dell’attività evangelistica alla luce del sole è davvero difficile, se non impossibile. Dobbiamo trovare quindi altre modalità per portare il vangelo e la notizia del vicino ritorno di Gesù alle persone che non lo sanno. Oggi abbiamo bisogno di persone attive e intelligenti come quelle vissute 160 anni fa, Michael Czechowski o John N. Andrews e le sue figlie; abbiamo bisogno di persone disposte a raccogliere l’appello del Signore e a mettere le loro capacità e i loro talenti al servizio suo e del prossimo. Come leadership della Regione, stiamo organizzandoci per collaborare direttamente con la dirigenza della denominazione mondiale per inviare missionari nel Medio Oriente e in Nordafrica.  
Se vogliamo che l’impegno missionario cresca più solidamente nel nostro Paese, siamo invitati a viverlo in prima persona. Anche noi abbiamo bisogno di un risveglio missionario in casa nostra. La Settimana di preghiera è di fondamentale importanza a tal riguardo: senza la preghiera non ci potrà essere alcun risveglio missionario. È importante avere la consapevolezza della connessione tra opera missionaria nei Paesi lontani e opera missionaria sul nostro territorio”.

“Desidero ringraziare ognuno di voi” conclude Zens “per il vostro impegno in tanti ambiti e volto al bene del prossimo, e soprattutto per il vostro sostegno alla missione mondiale tramite la vostra generosità al termine della Settimana di preghiera di questo anno. Vi auguro copiose benedizioni”. 

 

 

 

 

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