Nuova, radicale svolta conservatrice in Polonia. Questa volta le leggi sull’aborto sono nel mirino: il partito di maggioranza al potere dalla vittoria elettorale del 25 scorso, PiS (Prawo i Sprawiedlywosc, Diritto e Giustizia, nazionalconservatore e cattolico-integralista) vuole il divieto totale. Lo hanno detto sia la primo ministro, Beata Szydlo, sia il leader storico della maggioranza, Jaroslaw Kaczynski.

Gia’ oggi in realta’ le leggi polacche sull’interruzione di gravidanza sono tra le piu’ restrittive in Europa, insieme a quelle irlandesi e maltesi. Varsavia riconosce il diritto d’abortire alle donne che lo chiedono solo in casi estremi. E cioe’ se la gravidanza e’ causata da uno stupro, se il feto ha malformazioni di tale gravita’ da preludere a una vita breve e infelice di sofferenze inaccettabili per il futuro bimbo, o se gravidanza e parto mettono in pericolo la sopravvivenza della madre.

Ora il governo vuole cancellare anche queste eccezioni e arrivare al divieto totale e assoluto in nome della morale cattolica: la difesa del nascituro, secondo la maggioranza, va sopra ogni altra cosa. Il PiS dispone di una maggioranza al Sejm, la decisiva Camera bassa, quindi la legge non avrebbe problemi a passare. “Dobbiamo e vogliamo restaurare il primato dei valori cristiani di difesa della vita, e distanziarci dal comodo mainstream dell’Europa secolarizzata”, dicono gli esponenti e i portavoce dell’esecutivo nazionalconservatore. “E’ la promessa fatta agli elettori, ritorno alle tradizioni cristiane”, aggiungono citati dalle agenzie di stampa fonti vicine alla capo del governo, Beata Szydlo appunto (da un articolo di Andrea Tarquini dal titolo “Polonia, il governo vuole il divieto totale di aborto”, apparso su Repubblica del 31 marzo 2016).

Roberto Vacca parla di questo “ritorno alle tradizioni cristiane” e delle preoccupazioni sul futuro della democrazia in Polonia con il pastore Pawel Gajewski, di nazionalita’ polacca, pastore delle chiese valdesi di Perugia e di Terni, gia’ sacerdote cattolico.

Jaroslaw Kaczynski, leader del partito conservatore (ap)

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