Andrea Ferraro/Maol – Il 4 giugno è deceduta Grazia Corallo Giallanza, mamma di Tina e nonna di Gabriella Barbuscia Passaretta. Aveva 83 anni. Donna semplice ma di grande fede e dinamicità, è stata una pioniera della chiesa di Ragusa, di cui era membro, dove ha dato sempre una buona testimonianza cristiana.

Grazia e suo marito Giovanni sono stati la prima famiglia della cittadina siciliana a convertirsi e a far parte della chiesa avventista, in un tempo in cui essere evangelici significava venire spesso stigmatizzati.

Una volta, Giovanni, Grazia e un’altra famiglia avventista sono stati presi a sassate da alcuni abitanti di un paese dove erano andati a portare il messaggio della Bibbia. Trovato riparo, avevano lodato Dio perché, miracolosamente, nessuna delle tante pietre lanciate contro di loro li aveva colpiti.

Una piccola grande donna. Così l’ha definita il genero, Ignazio Barbuscia, ricordando Grazia durante i funerali tenutisi il 6 giugno nella chiesa di Ragusa. Piccola per il suo fisico esile, grande per l’amore profondo nei confronti della sua chiesa e per Cristo.

Toccante il momento in cui il past. Eugen Havresiuc ha sfogliato la Bibbia di Grazia e ha letto alcuni testi da lei sottolineati. «Io ho combattuto il buon combattimento, ho finito la corsa, ho serbato la fede».

Questa la certezza della nostra sorella. La speranza e l’attesa della venuta di Cristo l’hanno accompagnata fino all’ultimo respiro. Il ricordo del suo sorriso ci accompagni nel nostro percorso di fede.

Alle famiglie Giallanza e Barbuscia la Chiesa avventista italiana esprime le più sentite condoglianze in questo momento di dolore.

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