restart-banner-600x220Liz Beth Rodriguez – Nella bellissima e accogliente Villa Aurora, si è svolto, dal 28 al 31 ottobre, il primo convegno per tutti coloro che lavorano con i giovani avventisti (GA). Hanno partecipato i direttori locali del dipartimento, gli anziani di chiesa, i responsabili dei Compagnon, i collaboratori. Tutti insieme per mettere le basi a una missione che deve riuscire a «proclamare il messaggio avventista a tutto il mondo nella mia generazione», partendo in primis dalle nostre realtà locali.

Alla luce della scorsa esperienza, avvenuta in sede tedesca (PulseMeet-Stoccarda 2015), il bisogno di vivere momenti di formazione, esortazione, ricarica motivazionale e arricchimento personale ha portato ad avere anche in Italia un convegno per dare la possibilità ai leader GA di vivere momenti di condivisione e poter scegliere quali temi sviluppare nei vari workshop (laboratori) offerti.

A tal proposito, ci sono stati relatori nazionali e internazionali, docenti di Villa Aurora (Hanz Gutierrez, Filippo Alma), pastori (Roberto Iannò, Gustavo Squarzon, Daniel Chirileanu), direttori come M. Cavalieri (MiB) e Valentina Marciano (Adra Italia), e diversi professionisti come il medico Biagio Tinghino e il dottore in scienze delle comunicazioni Massimo Piovano.

Ogni plenaria è iniziata con l’adorazione attraverso il canto e la lettura della santa Parola; ciò non è scontato come sembra, ci ha invece ricordato ed evidenziato quanto soprattutto il giovane abbia bisogno di momenti così, momenti in cui tutti insieme ci si “sintonizza” completamente con Dio.

I temi sviluppati nelle plenarie erano ovviamente di interesse comune, mentre i temi dei workshop erano variegati e sfacettati, a scelta del singolo, in base alle esigenze e i bisogni della propria chiesa e del proprio servizio. Entrambi i momenti si sono alternati più volte, nel corso delle giornate.

Tutti i relatori hanno contribuito ad arricchire i partecipanti, guardando la realtà della gioventù dai diversi punti di vista possibili, non limitandosi a dare idee, ma portando il singolo a mettersi in discussione come persona e come leader, a immaginare attività pratiche da svolgere insieme, a fare progetti per un futuro prossimo, anzi immediato.

L’arricchimento personale non è arrivato solo da quanto appreso nelle aule, ma anche da quanto condiviso dagli altri fratelli. Nelle pause, nel tempo libero e nelle serate di Lounge Fellowship è stato possibile conoscersi, apprendere le difficoltà, le risorse e le idee di altri leader GA. Sono nate amicizie e collaborazioni che con il miglior auspicio porteranno a costruire la grande rete che deve «portare il messaggio avventista nel mondo, nella nostra generazione».

Per essere stato il primo convegno di formazione GA mai avvenuto in Italia, il responso è più che buono. La direzione da seguire è quella giusta, l’entusiasmo è contagioso e ci si augura di rendere questo evento un appuntamento periodico, affinché coloro che desiderano impegnare le proprie forze ed energie per la gioventù, possano farlo con i mezzi giusti.

Condividi

Articoli recenti