Adra Italia, tramite il coordinamento di Rieti, continua l’assistenza ai terremotati dell’Italia centrale e ai poveri del reatino. Grazie a un’iniziativa con le Edizioni Adv, due studenti delle zone colpite dal sisma hanno potuto continuare il loro percorso universitario.  

HopeMedia Italia – Da alcuni giorni, Adra Italia ha lanciato a Rieti il progetto “Rietinsieme”, grazie ai fondi della Regione Lazio. “L’aspetto più importante del progetto” spiega Dag K. Pontvik, direttore nazionale dell’agenzia umanitaria avventista “è trasformare l’appuntamento di distribuzione alimentare, che risponde settimanalmente alle esigenze di circa 250 nuclei familiari, in un’opportunità per prendere parte ad altre attività collaterali che promuovono lo sviluppo della persona: incontri di promozione di uno stile di vita sano e di equilibrio psico-fisico, e laboratori di cucina sana, attraverso figure professionali e momenti congregativi e di scambio”.

È quindi un passo avanti rispetto alla semplice offerta di assistenza, la nuova iniziativa mira a dare dignità e nuove possibilità alle fasce più fragili del territorio.

“Sono 6.000 i poveri nella città di Rieti” aggiunge Pontvik “di questi circa 500 vivono in condizioni di povertà assoluta. Sono i dati presentati durante l’avvio del progetto ‘Porta Sociale’ promosso dall’Assessorato alla Politiche Sociali del Comune all’inizio del 2018”.

Adra Rieti è attiva nel territorio dal 2015 e ha realizzato nel tempo diversi interventi a favore dei più deboli: distribuzione alimentare, un servizio mensa che è stato attivo dal 2012 al 2017, distribuzione di vestiario. “Al momento Adra segue 260 nuclei familiari” precisa il direttore nazionale.

Dopo il terremoto del 2016, le attività e la collaborazione con le reti del territorio si sono intensificate; ancora oggi i volontari seguono diverse famiglie, offrendo anche ascolto e sostengo emotivo.

“Nelle zone dell’Amatriciano, siamo attivi dai primissimi giorni dopo l’evento sismico” afferma Sabrina Casciola, coordinatrice di Adra Rieti “e fornito più tipi di assistenza: da quella alimentare, a quella di supporto lavorativo. Ancora oggi, una volta al mese andiamo ad Amatrice per la distribuzione degli alimenti a nove nuclei familiari; a questo si aggiungono interventi ulteriori riferiti a esigenze particolari”.

Leggi l’articolo originale su Rietinsieme.

Borse di studio nelle zone terremotate
Non è mai facile seguire il proprio sogno quando intorno a te tutto crolla. Claudia ha deciso di “reagire trasformando i problemi in opportunità”. La giovane ha vissuto per due volte l’esperienza del terremoto: nel 2009 quando la terra ha tremato a L’Aquila, sua città natale, e nel 2016, quando è andata con suo padre a prestare soccorso ad Amatrice, poche ore dopo il sisma.

Claudia vuole diventare maestra e, tra pochi mesi, potrà laurearsi grazie a una borsa di studio.
“Un anno fa” racconta “ho avuto la fortuna di incontrare Sabrina che mi ha contattato a nome dell’associazione di volontariato Adra per offrirmi una borsa di studio. È bastato scambiare poche parole, ma essenziali per capire che avevo di fronte una donna speciale. Sono infinitamente grata a lei e all’associazione Adra per l’enorme aiuto che mi hanno dato… Non si tratta di un aiuto solo economico ma anche e soprattutto morale”

Con il sostegno dei suoi donatori, Adra, in collaborazione con Edizioni Adv, è riuscita a creare due borse di studio per altrettanti studenti delle zone colpite dal sisma del 2016, per aiutarli a frequentare l’università.

Ma i fondi arrivano anche grazie alla vendita del libro Lettere senza confini, in cui sei mamme coraggio scrivono una lettera al proprio figlio o figlia scomparsi in età prematura. Il dramma viene vissuto nella prospettiva della speranza, perché da ognuna di queste tragedie sono nate iniziative sociali di cura e promozione della vita.

Parte del ricavato della vendita del libro verrà devoluto a sostegno del progetto “borse di studio”.

Leggi l’esperienza di Claudia.

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