Romina Garelli – “La preminenza della fede” è stato il tema trattato durante i Dieci giorni di preghiera di quest’anno. La comunità di Roma Lungotevere si è riunita, dal 19 al 30 gennaio, insieme con le altre chiese avventiste del distretto romano con incontri online sulla piattaforma Zoom. “O uomo, egli ti ha fatto conoscere ciò che è bene; che altro richiede da te il Signore, se non che tu pratichi la giustizia, che tu ami la misericordia e cammini umilmente con il tuo Dio?” (Michea 6:8) è stato il testo guida.

Sono intervenuti pastori e anziani di chiesa che hanno condiviso la riflessione su alcuni aspetti fondamentali da mettere in pratica per maturare una relazione profonda con il Signore. Trascorrere quotidianamente del tempo con Dio, anche attraverso la preghiera, porgendo ascolto alle sue risposte anche quando non arrivano immediate, è uno degli aspetti evidenziati.

L’attesa comunque non dev’essere passiva, ma un’opportunità per far venire alla luce chi siamo e chi stiamo diventando mentre aspettiamo. In questa epoca di materialismo, anche imparare a vivere meglio con meno, permette di godere delle esperienze che contano di più e incentiva l’incontro con il Signore. Essere perseveranti nella fede, la rafforza e agevola il cammino verso l’eternità. Il percorso nella fede non è solitario e Dio stesso ci invita a diventare, in senso empatico, persone più “analogiche” piuttosto che “virtuali”, ossia ad adottare abitudini tangibili che esprimano il nostro rapporto con lui e con gli altri, a non abbandonare le adunanze, affinché la fede abbia sempre la preminenza. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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