Romina Garelli – “Ma io mi rallegrerò nel Signore, esulterò nel Dio della mia salvezza” (Abacuc 3:18). Con questo testo biblico, la nostra ospite, Maria Antonietta Calà, direttore associato del Dipartimento nazionale dei Ministeri Avventisti della Famiglia, ha iniziato il sermone sabato 4 febbraio nella chiesa di Roma Lungotevere. La famiglia è bella, importante ma a volte dolorosa come la relazione col Signore e va coltivata come una pianta. Famiglia è anche la chiesa, composta da fratelli e sorelle nella fede.

Nel pomeriggio ci siamo raggruppati in cerchio per riflettere con Maria Antonietta su alcuni aspetti che alimentano una buona relazione “familiare”. Il contatto fisico stimola la produzione di ossitocina, l’ormone dell’amore e l’abbraccio ha un effetto tranquillizzante. Certo, anche nelle famiglie le difficoltà non mancano e la resilienza aiuta a superare piuttosto che diventare vittime!

Abacuc stesso, di fronte alle difficoltà, mette in discussione il Signore per il suo silenzio. C’è un tempo per capire e un tempo per accettare tutto e il profeta giunge alla conclusione che Dio è Dio, il Santo e va oltre al suo silenzio, e in silenzio fissa lo sguardo in alto. Corpo, mente e spirito sono in stretto contatto, e quando sono in armonia si può avere una gestione positiva delle emozioni e della spiritualità. Lo Spirito Santo può lavorare attraverso le nostre cellule nervose da cui scaturiscono le credenze trascendenti. La preghiera e la meditazione rafforzano il nostro sistema immunitario. Dio non ha promesso assenza di problemi nella nostra vita ma ci offre il suo aiuto!

[Foto pervenute dalla comunità in oggetto] 

Clicca qui per vedere il sermone.

Clicca qui per scaricare il Resource Book  2023 dal sito del Dipartimento Famiglia.

Condividi

Articoli recenti