Notizie Avventiste – Dal 21 al 27 novembre si è svolta la settimana di preghiera itinerante dei Giovani (GA) e Compagnon delle comunità avventiste di Bergamo, Merate e Caravaggio. Un’esperienza definita dai partecipanti “preziosa ed edificante” per cui lodare “il nostro Dio e ci auguriamo di viverne altre”.
Tre giovani condividono un breve racconto di questa settimana speciale.

Melanie Resabala – Giorno 1. È cominciata la settimana di preghiera itinerante. I primi tre giorni si sono svolti nella chiesa di Bergamo, poi due giorni nella comunità di Merate (Olgiate Molgora) e due giorni in quella di Caravaggio. Dopo il canto tema “Prayer Style”, si è svolto un momento speciale con le candeline che cinque persone, una alla volta, dovevano accendere e pregare. Marco Cividini ci ha parlato di “Chi sono io? Come mi vedono gli altri? Come mi vede Dio?”. Ha raccontato la storia del profeta Giona. A volte anche noi siamo così, scappiamo da ciò di cui abbiamo paura. Mi ha colpito molto il fatto che, nonostante noi scappiamo, Dio è sempre lì a rincorrerci perché ci ama tantissimo.

Debora Morreale – Giorno 2. Sara Giametta ci ha dato il compito di scrivere su un foglio dei soggetti di preghiera, creare un aeroplanino e lanciarlo agli altri che hanno pregato. Iana Popozoglo ha parlato della felicità. Ha chiesto: “Essere cristiano mi aiuta in qualcosa? Cosa mi rende felice?”. La vera felicità si trova in Dio, ci basta mettere tutto nelle sue mani. All’appello finale abbiamo risposto scrivendo su un post-it poi attaccato su un cartellone.

Giorno 3. Nicole Gianguagliano ha presentato il tema e Gioisia Pereira ha tenuto la meditazione. Le domande erano: “Sono attratto dal regno dei cieli? Sono soddisfatto del mondo d’oggi?”. Ha parlato di quanto è importante immaginare, pensare e progettare la nostra vita nel regno di Dio per vivere più felici.

Giorno 4. Joselyne Calderón ha meditato su queste domande: “Hai paura del futuro? Quali decisioni posso prendere oggi per un futuro migliore?”. Ci ha parlato di come possiamo affrontare il futuro senza averne paura.

Giorno 5. Gersson Ruiz ha parlato di cosa sono disposto a fare per raggiungere i miei sogni. Ci ha raccontato la sua esperienza. Sua madre faceva tre lavori per mantenere la famiglia; uno di questi era stirare le camicie a un avvocato. In seguito, anche Gersson iniziò a stirare camicie e metteva da parte il guadagno per realizzare un suo sogno.

Sabrina Moreira – Giorni 6 e 7. Il past. George Caputi ci ha parlato di alcuni personaggi biblici, che spesso possono sembrare perfetti e distanti da noi, ma hanno avuto paure, difetti e un temperamento simile al nostro. È seguito un test per scoprire il nostro temperamento (collerico, melanconico, flemmatico, sanguigno) e un gioco di immedesimazione in una situazione ipotetica che si contrapponeva al nostro temperamento.

In ogni incontro è stato dato spazio alla preghiera.

[Foto pervenute dal distretto di Bergamo]

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