M15-Anna Lippolis1Maol – Anna Lippolis si è addormentata nel Signore la sera del 17 aprile, alla veneranda età di 102 anni. Era nata il 12 dicembre 1912 a Gravina in Puglia, ma ha trascorso gran parte della sua vita a Firenze, dove abitava.

Terzogenita di sette figlie, aveva 15 anni quando fu battezzata dal padre, il past. Gian Luigi Lippolis, eminente pioniere della Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno in Italia. Era il 4 giugno 1927 e la cerimonia battesimale si tenne nel giardino dell’ex Missione avventista, in Via Trieste, a Firenze, costruita nel 1926 e sede anche della casa editrice.

Nel libro Libere donne in libera Chiesa (edizioni ADV), pubblicato di recente, Giovanni De Meo traccia una breve biografia di Anna Lippolis:
«Presso il Conservatorio di Bologna, nel 1938, consegue il Diploma in pianoforte e nel 1944 quello di Musica corale e Direzione di coro. Nel 1945 è chiamata a Firenze, in via Trieste, presso lo IACB, ossia l’Istituto avventista di cultura biblica, come precettrice – e lo sarà per ben 19 anni – e insegnante di musica.

M15-Anna Lippolis2Da quell’anno, sino al 1978, ricoprirà un po’ tutte le cariche della scuola, fra l’altro anche quella di segretaria del ginnasio prima, e del liceo parificato poi. Ha collaborato con molti direttori della scuola, iniziando dal primo, Giuseppe Cupertino, poi Beverly B. Beach e successivamente Silo Agnello, Franco Santini, solo per pochi mesi, Michele Buonfiglio, Enrico Long, Alfredo Romano e poi di nuovo Franco Santini.

Le sue belle e preparate corali sono state, per anni, al servizio, oltre dei momenti religiosi della scuola e della chiesa, anche di molte conferenze e congressi, spesso in collaborazione con la sorella Grazia, nel ruolo di soprano solista, e con l’altra sorella, Ester, al pianoforte».

Il Vangelo era entrato in casa Lippolis agli inizi del 1900, in un momento di grande tristezza per il ferroviere Gian Luigi, che in pochi giorni aveva vissuto la gioia di avere una figlia e il dolore della perdita della moglie.

Racconta ancora G. De Meo nel libro Libere donne in libera Chiesa:
«Un giorno di settembre del 1908, uscendo dal cimitero, Gian Luigi [Lippolis] vide una locandina su cui era scritto: Questa sera, alle ore 20, pubblica conferenza sul tema Dopo la morte. L’argomento lo toccava da vicino e così decise di andare ad ascoltare proprio quella conferenza. Questo fu il suo primo contatto con l’avventismo, impersonato dal cugino Pietro Creanza, che era tornato dagli Stati Uniti proprio per portare la sua nuova fede ai parenti e alla sua città d’origine: Gravina in Puglia. Oratore era il pastore americano Charles T. Everson, tradotto, appunto, da Pietro Creanza. Fu battezzato il 25 maggio 1909. Subito dopo lasciò l’incarico presso le ferrovie per dedicarsi al colportaggio, dal 1909 al 1912, e successivamente al pastorato».

In un’intervista di Giuseppe Marrazzo, pubblicata sul numero di gennaio 2013 del Messaggero Avventista cartaceo per il compimento dei suoi 100 anni, Anna Lippolis è apparsa serena, lucida e ha ricordato i nomi dei direttori della scuola con i quali aveva collaborato dal ’45 al ’78. In quella occasione le era stata chiesta la ricetta della sua longevità e lei aveva risposto con naturalezza: «Fratello, cosa vuole, è semplice: mangiare poco, sano e coltivare la fede e la speranza».

I funerali di Anna Lippolis si sono tenuti domenica 19 aprile, alle ore 11.00, nella cappella storica di Villa Aurora, a Firenze. Ha officiato il past. Saverio Scuccimarri il quale, nella sua omelia, tra le altre cose, ha ricordato che con Anna va via un pezzo di storia avventista e non, innanzitutto perché è stata testimone della prima guerra mondiale e poi perché quando è nata (12.12.1912) era ancora in vita Ellen G. White (che morì nel 1915).

Durante il rito funebre, il coro liturgico di Firenze, con la voce solista di Arcana Agnoletto, ha commosso tutti eseguendo il canto «Gerusalemme» di Adam, pezzo forte della direzione di Anna Lippolis al coro di Villa Aurora.

 

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