M6-Decesso Gisela_WinandyMaol – Lunedì 16 febbraio, si è serenamente addormentata nel Signore, all’età di 88 anni, la sor. Gisela Willi, moglie del past. Pierre Winandy. Da qualche mese, ci fa sapere il fr. Pietro Copiz, i coniugi Winandy si erano trasferiti nella casa di riposo di Oertlimatt, in Svizzera, sita nei pressi della loro abitazione, perché Gisela potesse ricevere l’assistenza di cui necessitava oltre che dal marito anche da una struttura specializzata.

Apprezzata musicista e direttore d’orchestra, Gisela ha accompagnato e condiviso per moltissimi anni il lavoro pastorale e missionario del marito, nei vari paesi dove sono stati chiamati a servire: Francia, Svizzera, Italia, Inghilterra, Israele, Madagascar, Ruanda. Ovunque la sor. Winandy è riuscita a stimolare l’interesse di giovani e meno giovani verso ciò che è stato lo scopo e l’impegno prevalente della sua vita: la testimonianza di Cristo e della fede attraverso la musica.

I coniugi Winandy sono nel cuore di molti in Italia, che li hanno conosciuti negli anni Ottanta, quando il past. Pierre Winandy ha ricoperto l’incarico di direttore dell’Istituto avventista «Villa Aurora», a Firenze.

«Negli anni dal 1980 al 1985, la sor. Gisela ha dato vita, oltre a un grande coro degli studenti dell’Istituto che ha cantato e testimoniato in quegli anni non solo a Firenze ma in molte città italiane, al gruppo corale Cantores Aurorae che ha continuato la sua opera anche dopo la loro partenza da Firenze. Tuttora il gruppo è attivo, con progetti definiti nel tempo, nella presentazione di programmi musicali di testimonianza», ricorda Arcana Agnoletto, voce storica dei Cantores Aurorae,

Sono stati circa una cinquantina i concerti dati, in quegli anni, con i due cori, in chiese cattoliche ed evangeliche. Memorabili le esibizioni del coro dell’Istituto, formato da quaranta elementi, che ha portato in chiese e cattedrali di varie città musica tradizionale sacra, il Mosè di J. Livingston, il Messia di Händel, e altre opere sacre; e i concerti dei Cantores Aurorae, così bravi da non avere nulla da invidiare ai cantanti professionisti.

«Fino a che le forze l’hanno sostenuta», conclude A. Agnoletto, «Gisela Winandy ha continuato a dirigere, a scrivere musica e a tradurre nella sua lingua madre, il tedesco, numerose pagine ispirate alla Scrittura su cui si è basata sempre la sua fede e quella dell’amato marito Pierre».

I concerti organizzati dalla sor. Winandy si concludevano sempre con il messaggio del ritorno di Gesù. E questa «beata speranza» e la sua profonda fede nella risurrezione sostengono il fr. Winandy, in questo momento di grande dolore.

I funerali si terranno in Svizzera, martedì 24 febbraio, alle ore 13.00, nel cimitero d’Aeschi; e alle ore 14.00, nella cappella d’Oertlimatt.

La Unione avventista italiana, l’Istituto «Villa Aurora» di Firenze e tutta la Chiesa sono vicini al past. Pierre Winandy con la preghiera e l’affetto fraterno.

Messaggi di cordoglio possono essere inviati a: pwinandy@bluewin.ch

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