In occasione della Giornata Mondiale di Preghiera del prossimo primo marzo, la liturgia – a cura dei cristiani della Palestina – sarà centrata su un versetto della lettera agli Efesini 4 in cui l’apostolo Paolo incoraggia i credenti alla sopportazione reciproca "nell’amore".  Alla luce di quanto sta avvenendo a Gaza, ma anche considerando le dinamiche di conflitto all’interno e fuori le chiese, è ragionevole fare un appello alla sopportazione? E si può accostare la sopportazione all’amore? Claudio Coppini e Roberto Vacca lo hanno chiesto al professor Fulvio Ferrario, della Facoltà valdese di teologia di Roma, intervistato nel corso della diretta mattutina RVS del primo febbraio 2024.

Siate sempre umili, cordiali e pazienti; sopportatevi l’un l’altro con amore; cercate di conservare, per mezzo della pace che vi unisce, quella unità che viene dallo Spirito Santo. Uno solo è il corpo, uno solo è lo Spirito come una sola è la speranza alla quale Dio vi ha chiamati. Uno solo è il Signore, una sola è la fede, uno solo è il battesimo. Uno solo è Dio, Padre di tutti, al di sopra di tutti, che in tutti è presente e agisce (Efesini 4:2-6)

Condividi

Articoli recenti