Consiglio annuale 2021. Rapporto della tesoreria mondiale

Consiglio annuale 2021. Rapporto della tesoreria mondiale

Notizie Avventiste – Paul Douglas, tesoriere della Chiesa avventista mondiale, ha iniziato il suo intervento al Consiglio annuale 2021 dando alcune buone notizie. 
"Considerato lo stato delle nostre finanze alla fine di agosto, posso dire che il quadro finanziario è molto più forte oggi rispetto a un anno fa" ha affermato rivolto ai delegati, alcuni in presenza altri collegati da remoto, nel presentare il rapporto della tesoreria. 
“Diverse aree del nostro bilancio” ha aggiunto “mostrano tendenze positive anno dopo anno, per le quali possiamo solo dare gloria a Dio”.

Stato attuale delle finanze della Chiesa 
Douglas ha riferito che la decima mondiale è aumentata del 5,2% rispetto allo scorso anno, il 7% in più rispetto a quanto preventivato dalla Chiesa; e le offerte sono aumentate del 14,2%, il 30% in più di quanto la denominazione avesse previsto di ricevere. 
Il tesoriere mondiale ha anche notato che le spese sono diminuite di circa il 10% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, ma sono ancora superiori dell'11% rispetto a quanto previsto. Ciò è dovuto alle variazioni del tasso di cambio tra gli Stati Uniti, dove si trova la sede generale della Chiesa avventista, e le valute locali dei Paesi in cui sono stati inviati gli stanziamenti. Ha anche riconosciuto il merito ai capi dipartimento della denominazione mondiale di aver contenuto le spese. Al momento del rapporto, le spese per gestire la sede generale e le sue attività erano dell’8,4% in meno rispetto a un anno fa e del 16,9% in meno rispetto al budget.

Sebbene si sia registrata una diminuzione del patrimonio netto totale di 4,3 milioni di dollari, essa è inferiore alla diminuzione di 7,3 milioni di dollari di un anno fa ad agosto. È anche molto inferiore al previsto calo di 6,5 milioni di dollari che la Chiesa dovrebbe vedere nel budget per quest'anno.

Douglas pensa che le tendenze positive continueranno anche l’anno prossimo. Molti dei tesorieri delle 13 Regioni della denominazione e delle 2 Unioni annesse riportano decime e offerte più elevate, anche rispetto al 2019, considerato come un normale anno finanziario. Ciò non significa poter aumentare la spesa. "La crisi economica ci ha colto all'improvviso" ha sottolineato il tesoriere "ma anche con gli indicatori positivi che stiamo vedendo, è meglio avere un approccio più prudente e fare piani per uscirne lentamente".

Bilancio e decime della Chiesa 
Ray Wahlen, vicetesoriere mondiale, ha presentato la sua relazione sul bilancio e sull'uso della decima. "Dio ha certamente portato la Chiesa da alcuni momenti finanziari difficili a una posizione che non osavamo nemmeno sognare lo scorso anno in questo stesso periodo” ha affermato “Ciò ha in qualche modo alleggerito il quadro del bilancio per quanto riguarda il 2022, ma permangono ancora delle sfide”.

Ha quindi esortato il Comitato esecutivo a impegnarsi nel piano strategico quinquennale "I Will Go – Eccomi manda me”, affermando che i tre punti centrali – missione, crescita spirituale e leadership – devono guidare le decisioni di spesa. "Progetti efficienti e poco costosi, anche se di successo, potrebbero essere uno spreco di risorse già scarse se non sono in linea con le priorità stabilite” ha specificato.

L’approccio al bilancio 2022 avrà una forte enfasi sulla missione. La Chiesa avventista di solito fissa il reddito al 100% delle decime e offerte effettive di due anni prima. Tuttavia, a causa della situazione attuale del mondo e per evitare di correre rischi eccessivi, la Chiesa utilizzerà il 100% del reddito effettivo del 2019, il che troverà un equilibrio tra il rischio di sovrastimare il potenziale di reddito e la possibilità di una ripresa economica più rapida.

Quando si esamina il budget per il 2022, è necessario evidenziare due punti. Il primo è che la quota ricevuta dalla Chiesa avventista nordamericana dovrà diminuire dal 49% al 46%, in seguito alle già programmate riduzioni della percentuale della decima. In secondo luogo, la Regione Sudamericana sarà probabilmente il terzo maggior contribuente, al 13%, nel 2022 a causa della perdita di circa 10 milioni di dollari dovuta alla svalutazione monetaria.

Il risultato finale dell’allocazione di entrate e spese è una perdita prevista di 16,4 milioni di dollari. Questo è il risultato di un piano deliberato per assorbire dalle riserve della Chiesa mondiale, o patrimonio netto, una parte significativa dell'impatto negativo della recente interruzione finanziaria dovuta al Covid-19 e l'introduzione graduale a lungo termine delle nuove percentuali di condivisione delle decime. Si tratta anche di un miglioramento di 5,3 milioni di dollari rispetto al 2021. La perdita prevista sarà coperta dalla riserva di bilancio, con un trasferimento fino a 11,5 milioni di dollari come stimato nel piano di parità delle decime e un trasferimento fino a 4,9 milioni di dollari per la carenza dovuta al Covid.

Concludendo, Wahlen ha ringraziato il suo gruppo di lavoro per il grande impegno dimostrato, ma ha dato gloria a Dio prima di tutto. “Esprimo soprattutto gratitudine al nostro Padre in cielo che ha provveduto così generosamente, ancora una volta, attraverso la fedeltà dei membri della nostra chiesa in tutto il mondo” ha concluso.

Impatto del Covid 
L'impatto del Covid-19 si fa sentire in ogni aspetto della Chiesa. Il virus ha chiuso edifici, rallentato la missione e causato perdite incommensurabili, tra cui il decesso di nostri membri e operatori della chiesa. Eppure, è questo il momento di rispondere, in ogni parte del mondo, all’appello “I Will Go – Eccomi manda me”. Il tesoriere generale ha incoraggiato ogni persona presente nella stanza e online a prestare attenzione alla chiamata per la missione.

"Il mio appello oggi è che ogni tesoriere di chiesa locale, ogni tesoriere di Federazione, ogni tesoriere d’Unione e ogni tesoriere di Regione lavori con i suoi colleghi dirigenti e con i comitati affinché si raggiunga l’obiettivo di allineare le risorse della chiesa per avere il massimo impatto a favore della missione divina” ha sottolineato Douglas. A nome dei suoi colleghi, ha promesso che la Chiesa mondiale si unirà a ogni persona, ente e istituzione nel fare della missione di Dio la priorità numero uno.

Ha anche annunciato che la tesoreria generale è alle prime fasi della collaborazione con il Planned Giving & Trust Services Department per elaborare un piano che vedrà la Chiesa mondiale investire risorse in attività missionarie in prima linea secondo il piano strategico “I Will Go – Eccomi manda me”. Questi fondi verrebbero amministrati con un'enfasi speciale per le attività dei membri nelle nostre chiese locali.

Rispondere al momento attuale 
Per Douglas ci avviciniamo alla fine della storia della terra, per questo ha continuato a sollecitare i partecipanti a gettarsi a capofitto nella missione. “Miei fratelli e sorelle, siamo negli ultimi momenti, ma ho buone notizie per voi oggi. Questa sarà la nostra ora migliore" ha concluso Douglas “I tempi in cui viviamo ci sfidano individualmente e collettivamente come Chiesa… siamo fiduciosi nel nostro grande Dio. Il suo amore perfetto scaccia ogni paura, in modo che non temiamo ciò che verrà! Rimarremo fedeli. Resteremo speranzosi. Rimarremo vigili per il suo prossimo ritorno”.

[Foto: Brent Hardinge/Adventist Media Exchange. Fonte: Adventist News Network]

 

 

 

Consiglio annuale. Rapporto del segretario generale

Consiglio annuale. Rapporto del segretario generale

HopeMedia Italia – “Nei prossimi minuti, voglio condividere con voi più che dati e analisi”. Esordisce così Erton Köhler, segretario generale della Chiesa avventista mondiale, nel presentare il suo rapporto annuale al Comitato esecutivo, il 10 ottobre 2021. Nel suo intervento ha condiviso “la visione di una chiesa più grande della crisi della pandemia". Eletto al suo nuovo incarico ad aprile di quest’anno, Köhler è ancora in attesa del visto per potersi traferire negli Stati Uniti, presso la sede mondiale della denominazione. Al momento svolge il suo lavoro dal Brasile.

Negli ultimi 18 mesi la Chiesa avventista ha sofferto, ma si è reinventata e "per grazia di Dio, ha superato le sfide", ha riconosciuto Köhler. Tutto è cambiato con la pandemia, ma “come chiesa, stiamo imparando ad affrontare questa realtà, cercando le migliori opportunità per servire, svolgere il nostro ministero e compiere la missione in questo contesto”.

Finora, il Covid-19 è stato fatale per oltre 17.000 avventisti; tra di essi 773 erano pastori in servizio, in pensione, dipendenti, missionari e dirigenti della chiesa.

Sfide e benedizioni 
La pandemia ha anche influenzato il modo in cui gli avventisti fanno evangelizzazione e assistono i membri e i bisognosi. Allo stesso tempo, la pandemia ha innescato una grande resilienza e ha aiutato gli avventisti a cambiare il modo in cui fanno le cose. “Ci siamo adattati, ma soprattutto, abbiamo continuato a offrire il nostro servizio nel mondo” ha detto il segretario generale “Abbiamo continuato ad evangelizzare e a testimoniare, e Dio ha benedetto il nostro impegno”.

I numeri supportano queste affermazioni. Nonostante i lunghi lockdown e le restrizioni, nel 2020 sono state fondate 1.736 nuove chiese e battezzate 781.389 persone.

Gli ospedali della denominazione hanno svolto un ruolo vitale. In molti luoghi sono stati in prima linea nella lotta contro la pandemia. Inoltre, l'Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso (Adra), il braccio umanitario della Chiesa, ha avuto un impatto positivo nel 2020. Con un aumento di appena quattro milioni di dollari statunitensi in donazioni (da 324 milioni di dollari nel 2019 a 328 milioni di dollari nel 2020), Adra ha sostenuto 325 progetti in più (da 1.184 a 1.506) e ha raggiunto 6 milioni di persone in più (da 14 a 20 milioni). Questa cifra include 422 progetti direttamente collegati alla pandemia.

La pandemia ha anche segnato un impressionante aumento della portata della comunicazione, principalmente attraverso i media online ufficiali. Secondo Köhler, le persone raggiunte tramite il sito web della Chiesa avventista, gestito dal Dipartimento delle Comunicazioni della denominazione mondiale, sono passate da meno di cinque milioni al mese, a quasi 10,5 milioni, con una crescita del 113%. Successo ha avuto la serie video "Unlocking the Prophecies" (Apriamo le profezie) di Hope Channel, che ha avuto cinque milioni di visualizzazioni e ha portato a molti battesimi, "il più grande evento evangelistico mai tenuto” dal canale televisivo, ha affermato Köhler.

La Chiesa avventista ha anche lanciato varie iniziative regionali, nelle chiese e nelle comunità, per sostenere la salute mentale. Una di queste, il progetto “Experience God”, offre consulenza telefonica e riceve più di 6.000 chiamate al mese in Germania, Austria e Svizzera.

Editoria e scuole
Köhler ha riferito che il Dipartimento delle Pubblicazioni della Chiesa avventista si è rapidamente adattato alla nuova realtà per adempiere la sua missione. Sono state sviluppate piattaforme digitali in varie regioni del mondo per aumentare le offerte di libri e riviste. La vendita è stata supportata da attività aggiuntive, come i webinar di cucina sana, che hanno aumentato la circolazione e l’acquisto di risorse.

Il sistema educativo avventista è stato notevolmente colpito dalla pandemia in molte parti del mondo. “La necessità di adattarsi è stata enorme” ha spiegato Köhler "e le scuole di tutti i livelli hanno dovuto passare alla didattica a distanza quasi da un giorno all'altro”. Alcuni campus hanno dovuto affrontare enormi difficoltà. Tra le più colpite vi è la Middle East University di Beirut, in Libano, che nell'agosto 2020 ha subito le conseguenze della terribile esplosione avvenuta nelle vicinanze, e gli effetti della crisi economica nazionale. Anche l’Istituto avventista internazionale di studi avanzati (Aias) nelle Filippine è stato seriamente danneggiato dalla pandemia. Le iscrizioni sono crollate del 57% poiché gli studenti internazionali, che costituivano una parte considerevole del numero di allievi, non sono stati autorizzati a entrare nel Paese.

Le scuole primarie e secondarie non sono state esentate dal doversi adeguare alle nuove esigenze. In Sudamerica, un sistema scolastico “e-class” è stato offerto gratuitamente alle istituzioni avventiste. Il sistema ha ora più di 672.000 utenti attivi.

La pandemia ha colpito coloro che servono la chiesa come missionari in luoghi lontani dai loro Paesi d'origine, molti dei quali in aree molto difficili.

Sfide a livello locale 
Tuttavia, le sfide più significative sono state affrontate a livello di chiesa locale. "La possibilità di tenere i servizi religiosi è stato il primo e principale problema quando è iniziata la pandemia" ha ricordato il segretario generale “ma i nostri membri sono passati immediatamente alla tecnologia". Ha riconosciuto che in molte aree del mondo le persone si sono rapidamente stancate dei servizi online e si aspettavano una rapida riapertura delle chiese. Ma poiché ci è voluto più tempo del previsto, hanno trovato nuovi modi di stare insieme. Dopo poche settimane, alcune chiese hanno introdotto il concetto di “chiese drive-in”, tenendo i servizi di culto nei parcheggi delle chiese e attuando il distanziamento fisico dalle loro auto.

Nel mondo, le comunità avventiste locali si sono organizzate per sostenere sia i membri di chiesa sia le altre persone che avevano perso il lavoro. Nella Regione Sudamericana della denominazione, da marzo 2020 a marzo 2021, le chiese locali hanno distribuito prodotti alimentari e vestiti a più di 2 milioni di persone. In Bangladesh, i dipendenti della chiesa hanno donato il 10% del loro stipendio per sostenere i membri laici bisognosi.

Anche i pastori hanno fatto un ottimo lavoro, ha riferito Köhler. Sono stati “coraggiosi e audaci” nell’affrontare una crisi così inaspettata. Ha menzionato un pastore in Bielorussia che ha letto la Bibbia, pregato e incoraggiato cinque persone ricoverate in ospedale insieme a lui a causa del Covid-19. Tutti sono guariti e hanno imparato di più su Dio e sulla Scrittura. In Pakistan, un altro pastore avventista ha installato un altoparlante sul tetto della sua casa e lo ha usato per predicare il vangelo.

La domanda giusta 
Nell'ultima parte del suo rapporto, Köhler ha sottolineato che la pandemia è stata un momento di sofferenza, eppure è stata anche un'opportunità per imparare come sono cambiati il mondo e la chiesa. Ha fatto riferimento all'autore, oratore e consulente cristiano, Tony Morgan, il quale ha consigliato alcune domande che la Chiesa dovrebbe iniziare a porsi ora. Mentre alcuni membri e dirigenti hanno chiesto "Quando potremo tornare alla normale vita di chiesa?", Morgan ha spiegato perché questa è la domanda sbagliata da porre. Ha detto che invece dovremmo domandarci: "Come ci sta cambiando questa situazione?".

Morgan suggerisce sette grandi cambiamenti che una chiesa dovrebbe fare. Tra questi, ha affermato che le chiese dovrebbero passare dall'insegnamento all’equipaggiamento, dalla raccolta alla connessione e dalla partecipazione all'impegno. Per Köhler questi “sono tempi fantastici per imparare".

Tuttavia, nonostante tutti questi cambiamenti e il ruolo crescente dei social media nella vita delle comunità locali, le interazioni di persona, faccia a faccia, sono importanti e non dovrebbero essere sostituite, secondo il segretario. "La tecnologia è venuta per rimanere nella vita della chiesa, ma non per sostituirla" ha sottolineato.

Impegno è un'altra parola da mettere in cima alla nostra agenda. “Dobbiamo trovare il modo di riunire i membri, dato che sono la principale risorsa della chiesa. Gesù è venuto per le persone, ha vissuto per le persone, è morto per le persone e tornerà per portare le persone in cielo” ha ricordato il segretario generale.

Per vedere le presentazioni in inglese del Consiglio annuale 2021, cliccare qui.

[Fonte e foto: Adventist Review online]

Il presidente della Chiesa avventista mondiale invita a vivere secondo la Parola di Dio

Il presidente della Chiesa avventista mondiale invita a vivere secondo la Parola di Dio

Nel suo messaggio pastorale al Consiglio annuale riafferma i principi della denominazione. Wilson: “Non smettete di concentrarvi sul perché siamo avventisti del settimo giorno”.

Marcos Paseggi – Nel sermone tenuto durante il Consiglio annuale 2021 della Chiesa avventista globale, il past. Ted N. C. Wilson, presidente della denominazione a livello mondiale, ha rivolto un appello inequivocabile ai dirigenti e ai membri della chiesa a vivere e testimoniare secondo ciò che è stato rivelato nelle Scritture.
“Accettate e seguite la verità solo secondo la Parola di Dio” ha sottolineato nel suo messaggio del 9 ottobre “Miei colleghi dirigenti e membri della chiesa, mantenete la vostra attenzione sulla Bibbia. Non permettete a voci strane di confondere ciò in cui crediamo”.

Il discorso pastorale di Wilson all’incontro di fine anno, organizzato a Silver Spring, nel Maryland, Stati Uniti, è stato seguito online dalla maggior parte dei membri del Comitato esecutivo e degli invitati che, a causa delle restrizioni in corso e delle considerazioni sul budget, si sono collegati dal 7 al 13 ottobre per partecipare i lavori.

Vivere secondo la Parola di Dio è ancora più significativo se consideriamo il nostro mandato missionario, ha spiegato Wilson. “Abbiamo forti e fondamentali verità bibliche dateci da Dio fin dall’inizio del nostro movimento dell’avvento, per essere trasmesse al mondo” ha affermato.

Wilson ha parlato per 86 minuti e ha ripetutamente fatto appello a “dare alla tromba un certo suono”, un chiaro riferimento all’immagine biblica della sentinella che, nell’antico Israele, avvertiva la gente del pericolo imminente. Secondo lui, in un contesto contemporaneo, questo implica essere irriducibili nei confronti dei punti di fede avventisti basati sulla Bibbia. “I nostri membri di chiesa desiderano ascoltare messaggi riguardanti la convinzione e l’affermazione delle credenze bibliche del nostro movimento dell’avvento” ha detto Wilson “I pilastri teologici del movimento avventista del settimo giorno sono solidi e fondati sulla Parola di Dio. La sua Parola è sicura e solida come una roccia”.

Insegnamenti che distruggono la fede 
Wilson ha dedicato una parte del suo messaggio pastorale a elencare alcune di quelle che ha definito “aberrazioni teologiche” fluttuanti, prima di procedere in quella che dovrebbe essere l’alternativa biblica. Ha asserito che molti non accettano la Parola di Dio come autorevole, con alcuni richiami persino a mettere in dubbio l’affidabilità del canone biblico. Allo stesso tempo, altri tentano di sminuire il ruolo dello Spirito di profezia. “Lo Spirito di profezia è assolutamente affidabile e deve essere creduto e accettato nella sua interezza” ha sottolineato riferendosi agli scritti della co-fondatrice della Chiesa avventista, Ellen G. White. “Non scusatevi per aver usato o promosso lo Spirito di profezia e i suoi consigli. È un dono di Dio mandato dal cielo”.

Wilson si è anche espresso circa la negazione dell’urgenza dei tempi (“Non prestate attenzione a voci strane che potrebbero dire… la nostra situazione attuale continuerà”), l’ecumenismo (“Non dobbiamo scendere a compromessi e impegnarci in attività religiose ecumeniche”), e il congregazionalismo (“Siamo una famiglia mondiale di credenti che si amano e si sostengono a vicenda”). Ha anche fatto riferimento, tra gli altri, all’opposizione ai comandamenti di Dio (“La legge di Dio è eterna”), all’evoluzione (“Dio ha creato questa terra in sei giorni e si è riposato il settimo giorno”) e al rifiuto della riforma sanitaria (“Innalzate il vessillo della temperanza contro ogni tipo di sostanza che altera la mente”).

Oltre a una dozzina di falsi insegnamenti teologici, Wilson si è riferito anche a comportamenti che vanno contro una visione biblica della sessualità. “L’immoralità sessuale, in qualsiasi forma, deve essere cambiata attraverso la potenza di Dio che opera nell’esistenza” ha sottolineato “Bisogna seguire l’ideale di Dio, sempre attraverso la sua potenza, per metterci nel giusto rapporto con le sue leggi morali e naturali”. Wilson ha riconosciuto che si tratta di un argomento delicato, ma ha anche ribadito che non possiamo tacere su ciò che la Bibbia insegna per quanto riguarda la vita e le pratiche corrette. “Dobbiamo mostrare rispetto cristiano a tutte le persone, ma Dio ci chiama, tramite la sua forza, a seguire il piano da lui creato per la sessualità umana”.

Innalzare Cristo e il suo messaggio 
Nell’ultima parte del sermone, il presidente ha ricordato ai leader e ai membri della chiesa “qual è la nostra missione principale”, che include “innalzare Cristo, la sua giustizia, i messaggi dei suoi tre angeli e il suo prossimo ritorno”. Quelli dei tre angeli, contenuti in Apocalisse 14, sono tre messaggi speciali che il popolo di Dio è chiamato a condividere con il mondo intero.

Wilson ha sottolineato che Dio chiama il suo popolo a proclamare questi messaggi. Il problema è, ha riconosciuto, che “molte persone non li capiscono o li hanno ignorati, e alcuni tentano di distorcere o addirittura cambiare il significato di questi messaggi”. Ha quindi evidenziato: “Per proclamare questi messaggi dati da Dio al mondo, dobbiamo comprenderli e accettarli noi stessi”. Di conseguenza, ha incoraggiato i dirigenti e i membri della chiesa a studiare profondamente e a credere personalmente ai messaggi dei tre angeli, permettendo ad essi di trasformare i loro cuori. Ha anche suggerito di permettere allo Spirito di Dio di riempirci di un amore profondo e cristiano verso tutti, mentre si condividono questi messaggi, e di usare metodi basati sulla Bibbia per condividerne ogni aspetto.

È tempo di “rivitalizzare il tuo lavoro, la tua chiesa, la tua organizzazione attraverso il risveglio e la riforma, supplicando lo Spirito Santo di portare vita spirituale” ha affermato Wilson che ha ribadito: “Non distrarti, non preoccuparti o non perdere la concentrazione sul motivo per cui siamo avventisti del settimo giorno”. Verso la fine del suo messaggio, Wilson ha ripetuto: “Esorto i nostri membri e il mondo a non essere ingannati. Manteniamo gli occhi su Gesù, sulla sua santa Parola e ciò che egli ci chiama a proclamare”.

(Marcos Paseggi è redattore di Adventist Review online)

[Foto: Brent Hardinge/Adventist Media Exchange (CC BY 4.0). Fonte: Adventist Review online]

La Chiesa dipende da Dio prima di tutto

La Chiesa dipende da Dio prima di tutto

Il rapporto del tesoriere della denominazione mondiale.

HopeMedia Italia – Nel secondo giorno di lavori del Consiglio annuale 2020 della Chiesa avventista mondiale, Juan R. Prestol-Puesán, tesoriere generale, ha iniziato il suo rapporto riconoscendo che la Chiesa dipende da Dio prima di tutto. Durante la sua presentazione Prestol ha sottolineato che il tema dominante per il 2020 è la "sopravvivenza". L'anno 2021 porterà con sé la domanda: “Come rispondiamo alla nuova realtà?”.

Sfide finanziarie 
Se al Consiglio annuale dello scorso anno la relazione del tesoriere includeva la promozione di un quadro finanziario in pareggio, il 2020 si è rivelato molto diverso. “Il Covid-19 ha messo alla prova il funzionamento della Chiesa in tutto il mondo” ha sottolineato Prestol-Puesán “Tra marzo e giugno, tutte le regioni della denominazione hanno riportato aumenti negativi della decima e delle offerte per le missioni, su base annua”. Il mondo affronta un rallentamento economico e i livelli di disoccupazione rimangono alti nei vari Paesi. Inoltre, molte comunità ancora possono incontrarsi solo in modo virtuale. Anche l'Assemblea amministrativa mondiale è stata rinviata a causa dell'attuale pandemia. Non conosciamo ancora l’intero impatto del virus Sars-CoV-2 sulla Chiesa.

Secondo i rapporti ricevuti dai tesorieri delle 13 regioni della denominazione, la diminuzione delle entrate della decima è stimata tra il 5% e il 25%, mentre le offerte per le missioni sono calate dal 10% al 40%, a seconda della posizione geografica. Per aiutare a combattere questa importante diminuzione, le istituzioni e i programmi avventisti hanno "attuato significativi aggiustamenti di bilancio per sopravvivere al 2020". Nonostante queste sfide, il Dipartimento della Tesoreria della Chiesa rimane ottimista sul fatto che Dio ha il controllo e il futuro sarà migliore nei prossimi mesi.

Le conseguenze del Covid-19 sul bilancio 2021
Ray Wahlen, vicetesoriere a livello mondiale, ha presentato nel dettaglio gli effetti finanziari del Covid-19 e altre questioni che la Chiesa affronta in relazione al budget 2021. Ha affermato che, mentre normalmente il bilancio per l’anno successivo viene creato in base alle entrate ricevute due anni prima, questa volta la tesoreria ha dovuto adottare un approccio diverso. Il budget 2021 è stato pianificato secondo le proiezioni delle entrate nell'anno 2020.

In breve, le entrate previste per il 2021 sono inferiori al budget del 2020 per un totale di 26 milioni di dollari, che include una riduzione di 4,3 milioni di dollari a causa della transizione della parità delle decime (che prevede un aumento dalle regioni mondiali e una diminuzione dalla regione nordamericana), una riduzione di 2,9 milioni di dollari dalla fluttuazione valutaria prevista e una diminuzione di 18,8 milioni di dollari in seguito ai cali dovuti al Covid-19. Queste riduzioni ammontano a una diminuzione del budget delle entrate della decima di 9,9 milioni di dollari (-11,4%) e a una riduzione di 16,1 milioni di dollari nel budget delle entrate dell'Offerta missionaria mondiale (-22,8%).

Fluttuazioni valutarie e riduzioni delle spese 
Le fluttuazioni monetarie continuano a essere un problema per la salute finanziaria della denominazione. Il Consiglio annuale del 2016 decise di garantire gli importi di stanziamento nella valuta locale della regione, anziché in dollari statunitensi. Ciò si è dimostrato un'efficace copertura interna, ma il budget 2021 risente di un effetto negativo importante a causa della svalutazione del 30% del real brasiliano, dato che la regione sudamericana fornisce circa il 20% delle entrate della Chiesa mondiale. Le fluttuazioni di qualsiasi moneta rispetto al dollaro Usa hanno un impatto sul bilancio a seconda che la regione sia un contributore netto al bilancio o un beneficiario.

Sicuramente, considerata questa significativa diminuzione delle entrate, si è dovuto decidere di ridurre le spese.

Uso dei fondi nel 2019 
In linea con la piena trasparenza e responsabilità nell’uso dei fondi della Chiesa, Wahlen ha presentato il rapporto sull'utilizzo della decima nel 2019. “La cosa più importante di questo rapporto è garantire che vengano prese decisioni appropriate a livello di governance e amministrativo riguardo all'uso di questa sacra risorsa affidata alla Chiesa", ha precisato Wahlen. Nel 2019, la decima è stata utilizzata per il sostegno di pastori, evangelisti e operai in prima linea nella missione, spese operative della sede centrale, istruzione e diffusione della testimonianza tramite i media (inclusi Hope Channel e Adventist World Radio). Altre aree che hanno beneficiato della decima comprendono l’International Services Employees, i progetti di discepolato e i costi di auditing.

Dio è al timone 
È evidente che il Covid-19 ha influito sulla Chiesa avventista e minaccia di mettere alla prova la sua missione. Tuttavia, Juan R Prestol-Puesán ha concluso il suo rapporto con le parole incoraggianti del Salmo 121: “Alzo gli occhi verso i monti… Da dove mi verrà l'aiuto? Il mio aiuto vien dal Signore, che ha fatto il cielo e la terra. Egli non permetterà che il tuo piede vacilli; colui che ti protegge non sonnecchierà. Ecco, colui che protegge Israele non sonnecchierà né dormirà. Il Signore è colui che ti protegge; il Signore è la tua ombra; egli sta alla tua destra. Di giorno il sole non ti colpirà, né la luna di notte. Il Signore ti preserverà da ogni male; egli proteggerà l'anima tua. Il Signore ti proteggerà, quando esci e quando entri, ora e sempre”.

Pieno sostegno 
Il Dipartimento della Tesoreria ha ricevuto un enorme sostegno dai partecipanti al Consiglio annuale del 2020. Durante questi tempi difficili, il Dipartimento è stato apprezzato per aver preso decisioni difficili e per essere rimasto ottimista e pieno di speranza.

 

[Fonte: Adventist News Network]

 

 

Consiglio annuale. Condividere la missione

Consiglio annuale. Condividere la missione

 

Maol – Venerdì sera, 11 ottobre, il Consiglio annuale del Comitato esecutivo della Conferenza Generale è iniziato celebrando il sabato e puntando i riflettori sui progetti di evangelizzazione in corso in varie parti del mondo.

Abramo e Geremia
Viktor Alyeksyeyenko, segretario della Divisione Euro-Asia, ha parlato di un programma missionario da loro sviluppato che presenta due opzioni: la Missione di Abramo, in cui i giovani vanno in varie parti della regione per svolgere attività di testimonianza; la Missione di Geremia, in cui i giovani rimangono nella loro città ed evangelizzano lì.

«Tre sono le fasi di questo programma, e l’ultima è la più impegnativa» ha ammesso Alyeksyeyenko. Nella prima fase si creano connessioni con vari mezzi, tra cui mostre della salute, lezioni di cucina, campeggi, bar cristiani, incontri culturali, ecc. Nella seconda si presenta Dio apertamente e direttamente, tramite conferenze evangeliche e testimonianze, alle persone contattate nella fase precedente. La terza fase riguarda il battesimo.

«È facile invitare qualcuno in chiesa» spiega Alyeksyeyenko «Un’altra cosa è guidarlo nella decisione di essere battezzato Ma è un impegno cruciale e siamo preparati per incoraggiare e guidare le persone».

Questi i numeri dell’iniziativa missionaria nella Divisione Euro-Asia: 122 progetti realizzati; la formazione di 163 missionari; 2.000 giovani coinvolti; 20.000 non credenti partecipano ai programmi; 2.000 persone frequentano programmi evangelici e studiano la Bibbia; 241 battesimi; 1.500 persone frequentano le chiese e si preparano al battesimo; 24 giovani sono entrati nelle università avventiste.

I Ministeri delle Possibilità
Perché la chiesa dovrebbe mettere in evidenza le persone disabili? Larry Evans ha iniziato la sua presentazione rispondendo a questa domanda. «Sono speciali per Dio» ha detto «e devono essere speciali anche per noi come chiesa».

Evans dirige i Ministeri delle Possibilità, precedentemente noto come Ministeri dei bisogni speciali. Recentemente, questo dipartimento ha iniziato a concentrarsi sui modi unici in cui i membri di chiesa ciechi o ipovedenti possono testimoniare agli altri. Nel mondo ci sono oltre 200 milioni di persone quasi o del tutto cieche.

«Questo gruppo di persone ha un forte potenziale di evangelizzazione» ha affermato Erton Kohler, presidente della Divisione Sudamericana «Dobbiamo guardarli non solo come persone che hanno bisogno di sostegno o di una parola di conforto, ma come un gruppo che ha una speciale affinità con gli altri e può condividere il messaggio di speranza in modo molto speciale».

Ha poi raccontato la storia di Regiane, una donna di San Paolo, in Brasile, che si è trovata per caso in mezzo a una sparatoria ed è stata colpita alla testa. È sopravvissuta ma ha perso la vista. Ha dovuto così adattare la sua vita a questa nuova realtà. Ben presto si è resa conto di avere un legame con un nuovo gruppo di persone e ha iniziato a ospitare in casa sua incontri di studio della Bibbia per ciechi e ipovedenti. Oggi vi è un gruppo che si riunisce regolarmente per parlare e studiare la Scrittur, condividere le proprie esperienze.

Pace nella tempesta
Dorian è stato il peggiore uragano atlantico e il più forte mai registrato alle Bahamas. Il 1° settembre ha colpito l’arcipelago, portando distruzione sulle isole Abaca e Grand Bahama. La maggioranza dei residenti sono stati evacuati, ma quelli rimasti hanno dovuto aggrapparsi agli alberi o alle grondaie durante i due giorni di tempesta.

«Siamo abituati agli uragani che arrivano e passano rapidamente» ha affermato Peter Kerr, presidente dell’Atlantic Caribbean Union «Ma questo ha sostato su di noi per 40 ore. Le inondazioni hanno superato i 7 metri di altezza devastando case, quartieri e vite». Una chiesa da poco costruita sull’isola Abaca, che avrebbe dovuto essere inaugurata a dicembre, è stata appiattita dalla tempesta. Il tetto è crollato su coloro che si erano rifugiati lì, uccidendone otto. La denominazione e Adra sono intervenute in vari modi per aiutare i profughi e i sopravvissuti.

Missione nelle città
«Ma voi riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni in Gerusalemme e in tutta la Giudea, in Samaria e fino all’estremità della terra» (At 1:8). Ha invitato a leggere questo versetto Jonathan Walter, responsabile media e comunicazioni dell’Associazione pastorale della Chiesa mondiale.

«Vogliamo essere un movimento missionario che prega» ha affermato «Così abbiamo pregato e Dio ha messo nei nostri cuori l’Islanda». Paese altamente secolarizzato, ricco, postmoderno e progressista, l’Islanda è senza dubbio un campo di missione. Quando Walter e il suo team hanno chiesto a Dio di mostrare loro come raggiungere il popolo islandese, in particolare gli abitanti della capitale, Reykjavik, scelta nel progetto Missione nelle città, hanno capito che una era la soluzione più radicale: pregare .

«Per grazia di Dio, ispirati dalle parole di Ellen White secondo cui “la preghiera e la fede possono realizzare ciò che è impossibile a qualunque potere sulla terra”, 50 missionari di sei continenti si sono riuniti per pregare per l’Islanda» ha spiegato Walter «Abbiamo trascorso ore a pregare insieme, chiedendo a Dio di svuotarci di noi stessi e riempirci di Spirito Santo, e di intercedere per il campo missionario prima di uscire».

Quando ha sentito che era giunta l’ora, il gruppo si è recato a Reykjavik carico di volantini e infiammato dal desiderio di condividere il messaggio evangelico. Dopo diversi giorni, il gruppo non solo era riuscito a dare i volantini ai leader del Paese, ma aveva anche raccolto migliaia di richieste di preghiera, che condividevano tra loro tramite WhatsApp.

«Non abbiamo mai smesso di pregare per queste richieste da quando siamo tornati» ha continuato Walter «La gente correrà per sapere chi è questo Dio che risponde alle preghiere. Non abbiamo fatto nulla, è Dio che ha operato. Il Signore è disposto a lavorare con noi quando ci rendiamo disponibili. La preghiera è l’inizio della missione».

Aggiornamento sull’Assemblea amministrativa mondiale
La prossima Sessione della Conferenza Generale si terra nel 2020 a Indianapolis, negli Stati Uniti. In quella occasione sarà realizzato un progetto di evangelizzazione pubblica centrato sulla salute. Ci saranno visite ambulatoriali e screening, etrambi gratuiti, e saranno seguiti da inviti a studiare la Bibbia.

Conclusioni
«Non è possibile quantificare i risultati in numeri» ha concluso Mark Finley «Solo l’eternità rivelerà l’impatto dell’impegno portato avanti da coloro che hanno parlato stasera, ma poiché so che alcuni di voi apprezzano i numeri, ne ho apportati alcuni».

Ha quindi condiviso che dal 2005 si è registrato un aumento del 60% dei membri di chiesa; la chiesa è cresciuta di un milione di nuovi membri per 15 anni consecutivi. Tutto questo è avvenuto grazie all’intervento di Dio.

[Fonte: ANN]

In armonia con la Chiesa mondiale. Il contesto del documento votato

In armonia con la Chiesa mondiale. Il contesto del documento votato

 

Maol – Domenica 14 ottobre, il Comitato esecutivo della Conferenza Generale (GC) ha approvato il documento «Rispetto e prassi delle azioni dell’Assemblea mondiale e del Comitato esecutivo della Conferenza Generale (CG) con 185 voti a favore e 124 contrari. La decisione è stata presa dopo la proroga votata al Consiglio annuale di ottobre 2017. Lo scopo del documento votato è preservare l’autorità della Chiesa in quanto organizzazione data da Dio e basata sulla Bibbia, e fornire un procedimento di armonizzazione delle entità ecclesiastiche con la denominazione mondiale e le decisioni prese ai più alti livelli rappresentativi: l’Assemblea amministrativa mondiale e il Comitato esecutivo della Conferenza Generale.

Leggi l’articolo: Domande e risposte sul documento votato al Consiglio annuale della Chiesa mondiale.

Il 14 ottobre, oltre 300 componenti del Comitato esecutivo, provenienti da tutto il mondo, insieme a centinaia di invitati e osservatori riuniti nella Kellogg Arena, a Battle Creek, hanno ricevuto informazioni complete, incluse le risposte alle domande formulate su scopo e procedura del documento proposto.

In sintesi, si è visto che:
– Il documento si basa sul contributo di centinaia di leader di tutto il mondo.
– Circa i tre quarti dei dirigenti hanno riferito che si devono prendere provvedimenti nei confronti delle entità che non sono in armonia con le decisioni della Chiesa mondiale.
– Il documento è in piena armonia con lo statuto e il regolamento della Chiesa mondiale e con il working policy (i regolamenti di lavoro) della CG.
– Il documento offre un approccio cristocentrico per dirimere i problemi di non conformità, incoraggiando l’entità più vicina al problema a lavorare per risolverlo.
– Il documento contiene salvaguardie, attentamente predisposte, per proteggere dal «potere regale», dall’autorità centralizzata e da una forma gerarchica nella struttura della Chiesa.

«Le origini del documento provengono da voi. È il vostro documento» ha affermato Ted N.C. Wilson, presidente della Chiesa mondiale, rivolto ai membri del comitato «Il problema è: le organizzazioni sono disposte a rispettare le regole che loro stesse hanno istituito?».

Principi della Commissione per la supervisione dell’unità (Uoc)
Michael Ryan, presidente dell’Uoc, ha delineato i principi operativi e procedurali che hanno animato la commissione:
– Trasparenza, per rendere subito pubbliche tutte le informazioni.
– Ampio apporto, per raccogliere i contributi dei dirigenti della Chiesa, che rappresentano i loro membri.
– Sinteticità, per mantenere il documento semplice e breve.
– Aderenza, per preservare l’armonia con lo statuto e il regolamento della Chiesa mondiale, e il working policy della CG.
– Accettazione, per accettare le azioni dell’assemblea amministrativa mondiale come autorevoli.

Il documento si basa su dati qualitativi e quantitativi raccolti in quattordici riunioni, una in ciascuna Divisione mondiale e nell’Unione del Medio Oriente, con 137 presidenti di Unione e 683 altri dirigenti delle chiese avventiste del mondo. L’ufficio archivi, statistiche e ricerca della Chiesa globale (Astr) ha inviato un sondaggio ai 137 presidenti delle Unioni. Il questionario è stato distribuito in più lingue e ha avuto una partecipazione del 100%.

Risultati del sondaggio
I risultati hanno rivelato che circa il 75% dei presidenti d’Unione ha risposto che era opportuno prendere provvedimenti nei confronti delle entità ecclesiastiche in disarmonia con le decisioni della Chiesa mondiale, ha riferito David Trim, direttore dell’Astr.
In conclusione, Trim ha sottolineato che, mentre il documento proposto non soddisfa i desideri di tutti, vi è stato «consenso su un punto chiave: la non conformità non può essere ignorata e dovrebbe comportare conseguenze per quanto riguarda il modo in cui la nostra Chiesa opera come organizzazione».

Il documento è legale
Dopo la presentazione di Trim, Karnik Doukmetzian, consigliere generale della Conferenza Generale e della Divisione Nordamericana della Chiesa, ha affermato che il documento è in armonia con lo statuto e il regolamento della denominazione.

«Se non si arriva all’adesione delle norme ecclesiastiche [dopo aver seguito la procedura delineata nel documento] … l’organizzazione o il leader possono essere soggetti a una delle tre opzioni disciplinari» ha dichiarato Doukmetzian riassumendo il documento «Monito per l’organizzazione, pubblico rimprovero del leader dell’organizzazione, o l’applicazione della normativa corrente per attuare un allontanamento “per giusta causa”. Nessuna di queste tre opzioni, né il processo delineato, violano lo spirito e il testo dello statuto o regolamento della Conferenza Generale, che abbiamo tutti concordato di rispettare e far funzionare».

Condotta consolidata per i leader
Nella sua presentazione, Hensley Moorooven, segretario della Commissione e sottosegretario della Chiesa mondiale, ha sottolineato che «il rispetto del working policy è un consolidato modello di condotta per i leader avventisti del settimo giorno».

Rivolgendosi ai membri del Comitato esecutivo, ha chiesto: «Cosa tiene unita la Chiesa?». La sottomissione quotidiana allo Spirito Santo. La volontà di continuare a lottare per stare insieme. L’impegno per una missione in tutto il mondo. La normativa, quindi, è il risultato dell’unità, non la causa.

«Possi dirvi» ha affermato Moorooven «che il primo passo per spaccare la chiesa avviene quando un leader decide di andare contro ciò che abbiamo già concordato: non è un documento a dividere la chiesa!».

Ha quindi aggiunto che «il regolamento non tace sull’aspettativa che i dirigenti lavorino in armonia con il contenuto di questo libro (il working policy)».

Dal volume ha poi letto due brani:
«B 15 10 Rispetto delle norme richieste – 1. Il working policy della Conferenza Generale deve essere rigorosamente rispettato da tutte le organizzazioni in ogni parte del mondo. Il lavoro in ogni organizzazione deve essere amministrato in piena armonia con le norme della Conferenza Generale e delle Divisioni.
B 15 15 Dirigenti/amministratori che lavorano in armonia con il regolamento – I dirigenti e gli amministratori devono lavorare in armonia con il working policy della Conferenza Generale. Coloro che mostrano incapacità o riluttanza ad amministrare il proprio lavoro in armonia con il regolamento non dovrebbero continuare a essere eletti dirigenti esecutivi dai loro rispettivi collegi elettorali o consigli/comitati amministrativi».

Moorooven ha continuato a sottolineare che queste norme esistono da decenni. «Il rispetto del working policy è, ed è stato da molto tempo, un modello di condotta per i leader avventisti del settimo giorno, e il documento proposto è fermo su questo principio» ha concluso.

Nel presentare il documento al Comitato esecutivo, Michael Ryan ha dichiarato: «Ciò che viene proposto è un procedimento regolare, attentamente considerato, per affrontare vari tipi di non conformità; un processo che crea filtri e protezioni sia contro l’esercizio arbitrario del potere sia contro la volontà ostinata di disobbedire a ciò che è stato concordato in comune. Nel considerare la proposta, vi chiedo di ricordare che oltre i due terzi dei dirigenti delle unità costituenti della Chiesa mondiale credono che ci debbano essere conseguenze organizzative per quelle Missioni, Federazioni e Unioni che si rifiutano di aderire a quanto i rappresentanti della Chiesa mondiale hanno discusso e deciso insieme».

L’organizzazione della Chiesa è al centro dell’unità tra i credenti del Nuovo Testamento. Senza l’organizzazione della chiesa e la conformità agli accordi reciproci presi nelle Assemblee amministrative mondiali, la Chiesa rischia la frammentazione e una deriva verso il congregazionalismo.

Leggi anche l’articolo: I delegati del Consiglio annuale votano l’adozione del documento di conformità.

Domande e risposte sul documento votato al Consiglio annuale della Chiesa mondiale

Domande e risposte sul documento votato al Consiglio annuale della Chiesa mondiale

 

Maol – Dopo l’approvazione, domenica 14 ottobre, a Battle Creek, del documento «Rispetto e prassi delle azioni dell’Assemblea mondiale e del Comitato esecutivo della Conferenza Generale», sono state poste molte domande sul significato di questo voto e sul suo impatto sulla governance della Chiesa. In questo articolo, il Dipartimento Comunicazioni della Conferenza Generale (CG) risponde ad alcuni quesiti.

Di cosa parla il documento?
«Rispetto e prassi delle azioni dell’Assemblea mondiale e del Comitato esecutivo della Conferenza Generale» tenta di rispondere alla domanda: «Cosa succede quando un’organizzazione avventista agisce in modo contrario alle decisioni prese da tutto il corpo dei credenti durante un’Assemblea mondiale e dal Comitato esecutivo della Conferenza Generale?

Cos’è la policy e perché è importante?
Quando un gruppo di persone o un’organizzazione decide di unirsi in modo organizzato, concorda un insieme di regole o politiche (in inglese: policies) che ogni individuo o gruppo è disposto a rispettare. La forza di un’organizzazione risiede nell’impegno di ciascuna sua parte a rispettare ciò che la maggioranza ha deciso. Un gruppo non può adempiere al suo scopo se una maggioranza si impegna in una lotta continua sulle regole concordate.

In che modo l’attuale working policy (la serie di regolamenti di lavoro) riguarda la non conformità alle norme ecclesiastiche?
Secondo la policy corrente, un’entità che dimostra l’incapacità o la riluttanza ad amministrare il proprio lavoro in armonia con i regolamenti della Chiesa mondiale è soggetta a: 1. l’entità viene declassata allo status di missione; 2. il leader dell’entità viene rimosso dal Comitato esecutivo della Conferenza Generale «per giusta causa»; 3. l’entità viene smantellata e riorganizzata.

Cosa succederà ora che il documento è stato approvato?
Se viene individuata una questione di non conformità alle norme ecclesiastiche, l’organizzazione più vicina all’entità non conforme ha la responsabilità di esaminare la questione. Solo se l’organizzazione locale non è in grado di rendere conforme l’entità, il Comitato amministrativo di Conferenza Generale (Adcom) prenderà in considerazione l’attivazione del relativo comitato per la verifica dell’adesione alle norme ecclesiastiche.

Cosa sono i comitati per la verifica dell’adesione alle norme ecclesiastiche e come funzionano?
I comitati per la conformità sono sottocomitati dell’Adcom e hanno natura consultiva. Come già detto, sono attivati solo dopo che i livelli inferiori di governance (Federazione, Unione e/o Divisione), più vicini all’entità che non aderisce alle norme ecclesiastiche, non sono riusciti a riportare la stessa all’adesione.

Quale autorità hanno i comitati per la verifica dell’adesione?
Questi comitati non hanno autorità. Sono di natura consultiva e riferiscono i risultati all’Adcom della CG. Eventuali conseguenze devono essere approvate dall’Adcom, dal Comitato dei dirigenti della CG e delle Divisioni (Gcdo) e, infine, dal Comitato esecutivo del GC.

Una Divisione della chiesa è un’entità separata dalla Conferenza Generale?
No. Nella Chiesa avventista, sono le Unioni, composte da Federazioni (o, in alcuni casi, da chiese) a costituire la Conferenza Generale. Le Divisioni non sono organizzazioni costituenti separate, ma fanno parte della stessa Conferenza Generale e quindi non possono distaccarsi da essa.

Questo documento è un procedimento autoritario, dall’alto verso il basso?
No. Come in tutta l’amministrazione della Chiesa avventista, riconosce che ogni livello della denominazione ha una certa autorità delegata e incoraggia a risolvere i problemi di non conformità il più vicino possibile alla situazione. Tuttavia, il documento riconosce anche la responsabilità dei livelli superiori della Chiesa nel risolvere la questione se altre entità ecclesiali non sono in grado di intervenire.

Il documento cambia il modo in cui opera la nostra chiesa?
No. Le norme (policies) della Chiesa sono accordi che i leader di tutti i livelli hanno deciso di seguire nel lavorare insieme per il compimento della missione. Nel corso della nostra storia sono sorti problemi, sia sul piano teologico sia su quello organizzativo, circa l’autorità della Chiesa. E Dio ha sempre permesso alla sua Chiesa di superare queste difficoltà e di continuare a prosperare e a crescere.

Sono in ansia per la mia chiesa, cosa posso fare?
Ti consigliamo di leggere il documento. Puoi anche pregare per la tua chiesa e la sua dirigenza. E puoi essere certo che Dio si prenderà cura di ognuno di noi. Tutti concordano sul fatto che ciò che vogliamo è andare avanti come Chiesa unita nel proclamare l’amore di Gesù e il suo imminente ritorno. Non c’è nessuno dei tuoi dirigenti o amministratori che non sia d’accordo con questo. In questo momento, stiamo semplicemente affrontando il problema sul modo migliore per farlo. Chiediamo a ciascuno dei membri di continuare a pregare per noi, mentre proseguiamo la nostra missione di far conoscere Cristo, «studiandovi di conservare l’unità dello Spirito nel vincolo della pace» (Ef 4:3 ND).

Vorrei sapere di più sul documento e su come è stato sviluppato?
Puoi farlo leggendo l’articolo «In armonia con la Chiesa mondiale. Il contesto del documento votato».

 

Delusione per il voto di conformità

Delusione per il voto di conformità

Maol – All’indomani dell’approvazione del documento sulla conformità, votato dal Consiglio annuale della Chiesa mondiale, voci di delusione si sono levate dalla Regione Nordamericana (Nad) e da due grandi Unioni statunitensi, nonché dal presidente dell’Unione svizzera.

Leggi la notizia del voto.

La Nad si rammarica per la decisione di Battle Creek: «Non ha raggiunto il risultato per cui ci eravamo impegnati. Molti di noi provano sgomento, delusione e perfino rabbia».

«Riteniamo che il documento votato» continua la dichiarazione «non segua i valori biblici proclamati dai riformatori protestanti e dai fondatori della Chiesa avventista…». Inoltre, prosegue, «ha reso possibile la centralizzazione del potere e creato un sistema gerarchico di governance».

La dichiarazione della Nad afferma la volontà collaborativa. «Sebbene sia difficile, malgrado il rancore dobbiamo mantenere la nostra fede in Gesù. È lui il nostro Leader e la fiducia in lui illuminerà la nostra via. La missione, l’opera della chiesa, deve andare avanti.

Non sono le norme a tenerci insieme. È lo Spirito di Dio a mantenerci uniti. Vi esortiamo a pregare per la Chiesa. Preghiamo perché lo Spirito Santo possa svolgere la sua opera, permettiamogli di mantenerci uniti. “Non ci scoraggiamo di fare il bene; perché, se non ci stanchiamo, mieteremo a suo tempo” (Ga 6:9)».

Daniel R. Jackson, presidente della Nad, ha voluto anche rassicurare le donne che svolgono il loro ministero nelle comunità avventiste nordamericane. «Il voto … non altera il vostro status. Siete apprezzate e necessarie… Il vostro ministero ha valore inestimabile».

Durante la discussione al consiglio annuale, prima del voto, il decano del Seventh-day Adventist Theological Seminary, Jiří Moskala, aveva così commentato: «Questo documento viola il principio del Sola Scriptura … È la prima volta, nella storia della chiesa, che si puniscono i nostri leader su basi non bibliche».

I dirigenti della Pacific Union Conference (Unione che include sette Federazioni locali e un migliaio di chiese in California, Arizona, Nevada, Utah e Hawaii) hanno dichiarato: «La missione della chiesa è universale, mentre il ministero della chiesa è locale. Siamo risoluti nel nostro continuo impegno a consacrare allo stesso modo donne e uomini. Rimaniamo determinati nel sostegno alle nostre chiese, scuole, Federazioni e a tutti i nostri dipendenti. La Pacific Union Conference afferma e rinnova la propria dedizione al ministero unico che Cristo ci ha dato».

I vertici della Columbia Union Conference (Unione che comprende otto Federazioni locali e circa mille chiese della regione dell’Atlantico centrale) hanno dato voce e condiviso il sentimento di delusione diffuso tra molti membri. Nella loro dichiarazione affermano: «Siamo una parte fedele e leale della Chiesa di Dio e ci sforziamo di vedere la sua mano in questa decisione. Continuiamo a essere preoccupati sulla crescente centralizzazione dell’autorità alla Conferenza Generale e la conseguente supremazia amministrativa. Molti si chiedono cosa succederà dopo. Tra due settimane, il Comitato esecutivo della Divisione Nordamericana discuterà e deciderà come affrontare questo sviluppo. A sua volta, il Comitato esecutivo della Columbia Union Conference si riunirà a metà novembre per valutare come affrontare questa nuova realtà.

Assicuriamo che questo voto non cambia in alcun modo lo status o la chiamata delle donne al ministero come pastore, anziane o a qualsiasi altro ruolo dirigenziale. Rispettiamo molto la collaborazione e il contributo delle donne che servono nella nostra Unione. La missione, i valori e le priorità della nostra Unione sono chiari e continueranno a guidare le nostre decisioni. Continuate a pregare per la guida di Dio in questi tempi turbolenti».

In Europa, il presidente della Chiesa avventista svizzera, Stephan Sigg, ha espresso anche lui delusione per l’adozione del documento, informa l’agenzia stampa Apd. «Mi dispiace che come comunità mondiale abbiamo continuato e consolidato il nostro percorso di centralizzazione” ha affermato Sigg, che al Consiglio annuale, nella discussione precedente al voto, aveva avvertito del pericolo di accentramento «che ostacola e non promuove la missione della chiesa».

La denominazione conta attualmente 21 milioni di membri in tutto il mondo. Tale crescita numerica ha fatto emergere, più che durante l’ultima riforma strutturale del 1901, la domanda su come «vogliamo funzionare e vivere insieme in futuro in quanto comunità multinazionale e multiculturale». Un approccio centralista non servirebbe a «rafforzare la coesione all’interno delle nostre fila», ha dichiarato Sigg.

 

 

 

Il rapporto della tesoreria mondiale sottolinea la responsabilità e la fedeltà nell’uso dei fondi

Il rapporto della tesoreria mondiale sottolinea la responsabilità e la fedeltà nell’uso dei fondi

Maol – La Chiesa avventista prende molto sul serio l’utilizzo dei fondi, ha detto il tesoriere della Conferenza Generale (CG), Juan Prestol-Puesán, nel presentare il suo rapporto il 14 ottobre, al Consiglio annuale di Battle Creek, negli Stati Uniti.

Prestol-Puesán ha riferito che quest’anno la chiesa è stata benedetta con un aumento del 9% della decima proveniente dalla Regione Nordamericana (Nad). Ha anche registrato buoni aumenti anche da altri Paesi del mondo. «Pensiamo che sia il risultato, almeno in parte, di una rinnovata enfasi sulla gestione cristiana della vita promossa dai dirigenti delle chiese », ha affermato, e ciò ha anche contribuito alla salute finanziaria generale della denominazione.

«Il bilancio finanziario mostra un quadro migliore rispetto a un anno fa. Anche se il nostro reddito è leggermente inferiore a causa dei minori rendimenti degli investimenti, le nostre spese sono diminuite e i risultati netti mostrano ancora un numero positivo», ha rivelato.

Ciò è notevole, dal momento che il rafforzamento del dollaro statunitense colpisce i fondi che arrivano da Paesi con altre valute. Ma «il processo di copertura su determinate monete ha ridotto alcuni degli effetti negativi della riduzione del tasso di cambio delle valute principali» ha riferito Prestol-Puesán.

Obiettivi finanziari
Gli obiettivi finanziari dell’attuale amministrazione continuano ad essere chiari, ha detto il tesoriere. Esse comprendono il pareggio di bilancio, il mantenimento di livelli adeguati di liquidità e di un capitale di esercizio per onorare gli obblighi del campo mondiale e fornire un significativo servizio di supporto alle regioni e ai programmi che interagiscono con la CG.

Altri obiettivi riguardano gli stanziamenti continui per l’efficienza operativa (nell’ambito del programma di ridistribuzione degli spazi nella sede della GC) e il mantenimento di un elevato livello di formazione per i tesorieri di tutto il mondo. Prestol-Puesán si è inoltre impegnato a continuare a lavorare in collaborazione con altri dipartimenti, per migliorare ancora di più l’efficienza.

Il tesoriere associato, Ray Wahlen, ha presentato quattro punti raccomandati dal Comitato per la pianificazione strategica e il bilancio. Tra questi, ha sottolineato che per il secondo anno consecutivo, il budget operativo interno della CG è stato tenuto sotto il tetto del 2%. Infatti, il 2% della decima globale è il limite dei costi di gestione della sede mondiale della Chiesa, inclusi gli stipendi e le relative spese. Wahlen ha anche ricordato che dal 2016 il Comitato esecutivo del GC ha votato di ridurre la percentuale di decima che arriva dalla Regione Nordamericana (Nad). Le Regioni della Chiesa inviano il 2% delle loro decime alla CG, mentre la Nad ha contribuito con il 6,35% nel 2018 ma continuerà a ridurre tale contributo a 5,85 entro il 2020, come previsto dal regolamento del GC. Wahlen ha poi detto: «Ringraziamo il Signore perché non abbiamo avuto bisogno di usare i fondi di riserva nel 2017, e prevediamo la medesima cosa nel 2018».

Rapporto di responsabilità
Un’altra importante raccomandazione contenuta nella relazione finanziaria riguardava il rafforzamento continuo della responsabilità circa l’uso della decima. «Per regolamento, tutte le entità basate sulla decima della chiesa devono preparare una relazione strutturata sull’utilizzo della decima sia per la loro organizzazione sia per le entità di riferimento» ha spiegato Wahlen. La CG e le 13 Regioni della Chiesa nel mondo hanno già completato i loro rapporti e si prevede che entro il 2019 le Unioni, le Federazioni e le Missioni possano completare il procedimento. «Tutti i livelli della chiesa devono iniziare a presentare un rapporto su base annuale» ha sottolineato.

Una raccomandazione finale ha riguardato l’utilizzo e l’assegnazione dell’offerta dell’Assemblea mondiale 2020, con riferimento a un punto all’ordine del giorno del Consiglio annuale, che raccomandava: «Designare [l’offerta speciale] per il progetto “Un anno in missione”». Dettagliate linee guida sull’uso dei fondi saranno preparate dai Ministeri per la Gioventù della Chiesa mondiale, con suggerimenti della presidenza, della segreteria e della tesoreria.

Commenti dei presenti
Diversi membri del Comitato esecutivo si sono avvicinati ai microfoni, posizionati strategicamente nella sala, soprattutto per ringraziare Prestol-Puesán per i chiarimenti forniti. «Desidero ringraziare per le spiegazioni sull’uso della decima» ha detto il tesoriere della Regione Interamericana, Filiberto Verduzco, riassumendo il sentimento generale di molti leader della chiesa.

Ulteriori chiarimenti sono stati chiesti dal presidente dell’Unione norvegese, Victor Marley, sull’impegno che il Comitato di gestione degli investimenti del GC ha preso all’inizio di quest’anno per assicurare che nessun fondo della chiesa venga investito in società che producono armi o che sono collegate ad esse. Prestol-Puesán ha assicurato: «Sì, siamo usciti completamente da qualsiasi investimento sospetto, anche se non vi è modo di conoscere tutti i dettagli di ogni impresa in cui investiamo. Ma è necessaria una supervisione costante».

Dio provvederà
Nel riflettere sulle sfide della gestione finanziaria dei fondi della chiesa, Prestol-Puesán ha citato una dichiarazione di Ellen G. White che ha scritto: «Il nostro Padre in cielo ha mille modi per provvedere a noi, di cui non sappiamo nulla» – Special Testimonies, January 7, 1886, par. 9.

Ha quindi concluso ringraziando i numerosi leader e tesorieri di tutto il mondo che facilitano il lavoro della chiesa e ha ricordato di mantenere incrollabile la fiducia nella guida di Dio. «Il Signore [combatterà] la battaglia per noi» ha detto.

 

[Foto Brent Hardinge. Fonte Adventist News Network]

 

Domande e risposte sul documento votato al Consiglio annuale della Chiesa mondiale

La «decima straordinaria» continua a finanziare la missione

Maol – «La decima è sacra e non la trattiamo in modo superficiale»». Juan Prestol-Puesán, tesoriere della Chiesa avventista mondiale, ha commentato così un aggiornamento per il Comitato esecutivo della Conferenza Generale (CG) sull’utilizzo di una grossa decima iniziata ad arrivare nel 2007.

Un impegno inaspettato
Nel suo rapporto, il tesoriere ha ripercorso brevemente la storia di questa «decima straordinaria», termine usato per designare una somma di considerevoli dimensioni restituita in circostanze particolari. In questo caso, all’inizio del 2007, una famiglia avventista aveva informato i dirigenti della chiesa della sua intenzione di vendere le proprie attività internazionali. La famiglia si era impegnata a restituire fedelmente la decima sui profitti della vendita nel momento in cui sarebbero stati realizzati.

«L’importo era straordinariamente grande» ha spiegato Prestol-Puesán. Vi fu un’ampia consultazione su dove restituire la decima. I dirigenti delle locali Federazione e Unione, della Chiesa in America del nord e della Chiesa mondiale furono contattati per discutere l’approccio migliore per ricevere questi fondi.

Vi fu consenso che quella decima fosse restituita direttamente alla CG. Due fattori principali portarono alla decisione. In primo luogo, tutte le parti furono concordi sul fatto che una tale grossa decima avrebbe completamente stravolto la Federazione locale. Secondo il regolamento della Chiesa, la decima può essere utilizzata solo per determinati scopi del ministero. Una grande organizzazione che opera su scala globale, argomentarono, avrebbe potuto utilizzare i fondi in modo più efficace e appropriato.

Il secondo fattore fu la portata internazionale dell’azienda venduta. «Gli affari erano di natura multinazionale, i fondi provenivano da più aree geografiche e quindi comprendevano più regioni del mondo» ha spiegato Prestol-Puesán «Si è ritenuto che la CG, piuttosto che la Federazione locale, fosse nella posizione migliore per amministrare questi soldi».

Circostanze uniche
L’opinione generale della dirigenza della chiesa era di chiedere al Comitato esecutivo della CG, nella riunione del Consiglio di fine anno, una variazione dei regolamenti di distribuzione, che stabiliscono che la decima sia trasferita da una chiesa locale a una Federazione. Da lì, porzioni vengono inviate all’Unione di riferimento, alla Divisione e infine alla Conferenza Generale.

«La questione è stata presentata al Comitato esecutivo della CG nel Consiglio annuale di ottobre 2007» ha ricordato Prestol-Puesán «La variazione è stata votata, dopo di che la tesoreria della CG è stata autorizzata a ricevere i fondi della decima». Nella storia della Chiesa, è stata l’unica variazione votata sulla ricezione della decima.

Il tesoriere ha poi presentato, nel suo rapporto al Consiglio annuale di quest’anno, una serie di azioni che ha confermato la variazione del regolamento, pur mantenendo informati i dirigenti e i delegati della Chiesa. Nel 2008, il Consiglio di primavera ha confermato la decisione, ha dichiarato Prestol-Puesán.

Inoltre, è stato istituito un fondo operativo separato per queste somme e, ogni mese, relazioni dettagliate sono state messe a disposizione di tutti i membri del Comitato esecutivo della CG. Infine, un relazione  dettagliata sull’attività del fondo è stata votata dai delegati nell’ambito del rapporto finanziario sia all’Assemblea mondiale del 2010 sia a quella del 2015.

Distribuzione globale
Nell’arco di dieci anni (2007-2017), la famiglia ha continuato a restituire le decime generate dalla vendita in corso dei beni aziendali. I fondi sono stati ricevuti dalla tesoreria della CG e molti sono stati utilizzati in varie parti del mondo per attività e progetti, nonché per le iniziative della stessa CG. L’assegnazione è stata gestita in coordinamento con le Divisioni e in risposta alle diverse proposte di progetti missionari. Prestol-Puesán ha chiarito che tali fondi non sono stati utilizzati per la gestione della CG né di qualsiasi altra entità.

Il tesoriere ha anche riferito che la quota più recente dei fondi è arrivata alla fine del 2017. Poiché dal 2015 la famiglia non aveva più inviato somme della decima, è stata chiesta la fonte. In una lettera, la famiglia ha confermato che si trattava della decima dei rimanenti beni venduti alla fine dell’estate 2017.

Prestol-Puesán ha concluso sottolineando l’impegno nel vigilare diligentemente sull’uso della decima. «Vogliamo rassicurare la Chiesa che la ragione per cui questa materia è critica è perché trattiamo con attenzione le decime. Prestiamo massima attenzione nell’utilizzarla nel modo più rispettoso e appropriato».

[Foto credit: Brent Hardinge. Fonte: Adventist News Network]

I delegati del Consiglio annuale votano l’adozione del documento di conformità

I delegati del Consiglio annuale votano l’adozione del documento di conformità

Maol – Dopo più di cinque ore di presentazioni e discussione, i delegati del Consiglio annuale della Chiesa mondiale hanno approvato una raccomandazione del Comitato di supervisione sull’unità della chiesa (Uoc). Con 185 voti a favore, 124 contrari e 2 astenuti, è stato approvato il documento «Regard for and Practice of General Conference Session and General Conference Executive Committee Actions» (Rispetto e prassi delle azioni dell’Assemblea mondiale e del Comitato esecutivo della Conferenza Generale). La decisione è stata presa dopo la proroga votata dal Comitato esecutivo della Conferenza Generale nella riunione di ottobre 2017. Tale azione si riferiva a una precedente proposta, presentata nel 2017 dallo stesso Uoc, rimandata indietro per ulteriori studi.

Il documento votato
Il documento delinea la procedura per affrontare le questioni di non conformità all’interno della Chiesa avventista. In sintesi, il procedimento inizia con l’inosservanza percepita e riportata al livello amministrativo della Chiesa più vicino al problema. Il documento sottolinea la necessità di una «giusta preocedura cristiana» che includa preghiera, dialogo e «un clima di sostegno». Come parte del processo, all’entità non conforme verrà chiesto di fornire prove di conformità o di un piano per «realizzare una conformità duratura».

Se non si raggiunge alcuna risoluzione ai livelli amministrativi più vicini, il Comitato amministrativo della Conferenza Generale (Adcom) può sottoporre la questione a uno dei cinque comitati consultivi. Questi comitati, denominati «Comitati per la conformità», erano stati precedentemente approvati dall’Adcom.

Dopo aver studiato la questione, il Comitato per la conformità può formulare raccomandazioni all’Adcom per provvedimenti disciplinari. L’Adcom può quindi riferire le raccomandazioni al Gcdo e al Comitato esecutivo. Il documento successivo delineerà una procedura di appello e misure disciplinari.

Queste misure disciplinari possono essere votate solo dal Comitato esecutivo e possono includere avvertimenti ufficiali e rimproveri pubblici. In caso di persistente non conformità, è consentita la rimozione da membro del Comitato esecutivo con un voto che abbia la maggioranza di due terzi, secondo lo statuto della Conferenza Generale.

La discussione
Nella sessione pomeridiana, Ted N.C. Wilson, presidente della Chiesa avventista mondiale, ha ricordato ai partecipanti che «le origini del documento provengono da voi. È il vostro documento. È nelle vostre mani. Non è il mio documento».

Wilson ha chiarito che non ci sono state raccomandazioni da parte dei Comitati per la conformità, in occasione del presente incontro annuale del Consiglio. Il presidente ha poi chiesto a tutti di partecipare con uno «spirito dolce e un comportamento cristiano. Vogliamo un’impostazione molto aperta. Vogliamo andare avanti con uno spirito aperto e gentile. Siamo qui per fare la volontà del Signore».

Michael Ryan, presidente dell’Uoc, ha ricordato la storia del documento e introdotto le presentazioni di David Trim, direttore dell’Ufficio archivi, statistiche e ricerche; di Karnik Doukmetzian, consigliere principale della Chiesa; e di Hensley Moorooven, sottosegretario della Chiesa mondiale. Ryan ha presentato l’adozione del documento e Moorooven ha successivamente letto il documento ad alta voce.

Settantuno delegati e invitati si sono messi in fila davanti a cinque microfoni, per esprimere le loro osservazioni sul documento proposto.

«Questo pomeriggio viviamo la chiesa nella sua forma migliore», ha dichiarato Mark Finley, noto evangelista e vicepresidente emerito della Chiesa mondiale “È salutare per una chiesa quando i leader parlano apertamente e onestamente. Ciò che vedo oggi è una chiesa che lotta con un problema».

Finley ha continuato a parlare a favore del documento, affermando che esso «non porta o promuove il potere regale, anzi offre salvaguardie contro di esso». Ha affermato il ruolo della policy in una chiesa unita: «Le normative sono accordi reciproci, ma regolano le nostre azioni come leader della chiesa, e prego che la appoggeremo insieme».

«La Chiesa avventista non fallirà» ha affermato Dan Jackson, presidente della Divisione Nordamericana «Dio condurrà la sua chiesa a una conclusione gloriosa». Jackson, tuttavia, ha ammonito circa l’approvazione del documento: «Credo che l’adozione di questo documento cambierà i rapporti all’interno della chiesa. È in contrasto con i pionieri e si traduce in pratiche commerciali. L’atmosfera di questo documento non unirà. I membri della Divisione Nordamericana sentiranno di essere stati spinti verso i margini della chiesa».

«La fede senza libertà è solo una catena, un fiore senza colore», ha detto Tamas Ocsai, presidente della Chiesa avventista in Ungheria «La libertà di coscienza è importante per gli avventisti. La mia grande preoccupazione è: ”Vogliamo davvero usare questo documento per ferire l’unità della nostra amata famiglia ecclesiale?”».

«Sono favorevole a questo documento» ha affermato Esther Abayo, della Divisione Africa centro-orientale «Tutti noi crediamo che la conformità sia necessaria, l’unica paura xecondo me è che le persone temono le conseguenze derivanti dalla non conformità».

«Penso che la maggior parte delle persone nelle chiese locali stiano pensando di più all’avanzamento e all’adempimento della missione» ha proposto Adan Ramos Lagos della Divisione Interamericana «Credo che abbiamo abbastanza regolamenti e dovremmo rispettarli».

«Avremo più successo nella missione e il nostro rapporto sarà molto più profondo perché qui abbiamo imparato a capirci, nonostante le differenze di opinioni», ha aggiunto Mikhail Kaminskiy, presidente della Divisione Euro-Asia.

Mario Ceballos, direttore dei Ministeri della cappellania presso la Chiesa mondiale, ultimo delegato a parlare, ha offerto una prospettiva pastorale: «La più grande prova di fede è quando non ottieni quello che vuoi, ma sei ancora capace di dire “Grazie, Signore”».

Osservazioni conclusive
Wilson ha espresso apprezzamento ai membri del Comitato esecutivo per lo spirito positivo manifestato durante il pomeriggio. «Sono straordinariamente impressionato dalla vostra pazienza. Voglio anche esprimere il mio profondo apprezzamento a voi, come gruppo, per il modo in cui avete parlato. Questo dice tutto».

«Quando partiremo da qui, stasera» ha concluso Wilson «restiamo uniti nel portare luce a tutti coloro che ancora non sanno dell’imminente ritorno di Gesù».

[Foto: Adventist News Network]

Ted Wilson: I pionieri hanno anche lottato per trovare l’unità

Ted Wilson: I pionieri hanno anche lottato per trovare l’unità

Maol – Gli avventisti del settimo giorno dovrebbero emulare i pionieri della chiesa nella fedeltà e nella proclamazione della «buona notizia» del ritorno di Gesù, nonostante gli eventuali ostacoli. Ad affermarlo è il presidente della Chiesa mondiale, Ted N. C. Wilson, nell’annuale messaggio pastorale rivolto ai dirigenti della denominazione durante il Consiglio di fine anno tenuto a Battle Creek, nel Michigan. Ha anche messo in guardia contro le influenze provenienti dall’interno e dall’esterno della chiesa, che cercano di far «deragliare e destabilizzare» la sua missione.

«Il mio messaggio oggi è per i membri di chiesa di tutto il mondo, compresi noi qui a Battle Creek» ha affermato Wilson nel suo sermone del 13 ottobre.
«Manteniamo la confessione della nostra fede come hanno fatto i pionieri» ha aggiunto «Hanno affrontato molti ostacoli e opposizioni proprio come noi, ma manteniamo ferma la nostra fede nella verità di Dio, nella sua parola e nel suo amore per la sua chiesa. Questa chiesa non fallirà e non si disgregherà. La tua chiesa, la chiesa di Dio andrà fino in fondo attraverso la potenza dello Spirito Santo».

Numerosi  partecipanti sembravano essere usciti dal XIX secolo, l’epoca in cui vissero i pionieri.  Gli uomini, tra cui Wilson, avevano la barba e cravatte vecchio stile, mentre le donne indossavano abiti lunghi e scialli. L’abbigliamento doveva rendere omaggio ai pionieri nel 155° anniversario della fondazione della Chiesa avventista del settimo giorno a Battle Creek, nel 1863.

Ricordando il passato
Wilson ha evidenziato l’importanza di «ricordare come Dio ha guidato questo movimento nel passato e ad avere fiducia che continuerà a farlo ora e in futuro». Anche Ellen G. White aveva trovato ispirazione nel ricordare la guida divina nel passato. «Scrisse, “Nel rivedere la nostra storia passata, avendo compiuto ogni passo del progresso fino alla nostra posizione attuale, posso dire: Lode a Dio! Mentre vedo ciò che il Signore ha operato, sono piena di stupore e di fiducia in Cristo nostro leader. Non abbiamo nulla da temere per il futuro, se non dimenticare il modo in cui il Signore ci ha guidato, e il suo insegnamento nella nostra storia passata”» ha affermato Wilson, leggendo un brano dal libro Life Sketches, p. 196.

«Questo è uno dei motivi principali per cui siamo riuniti per il Consiglio annuale 2018 qui a Battle Creek, dove la nostra chiesa è stata nutrita e ha avuto tante prove della guida di Dio durante gli anni formativi del movimento dell’avvento» ha aggiunto.

I membri di chiesa di tutto il mondo pregano per la guida divina nei tre giorni del Consiglio annuale, iniziato il 14 ottobre. In cima all’agenda dei lavori ci sono l’unità e la missione di diffondere il Vangelo.

Alla ricerca dell’unità
Wilson ha asserito che i pionieri hanno lottato, a volte, per trovare l’unità e ha incoraggiato a mantenere gli occhi fissi su Gesù.  «Alcuni, nella vostra chiesa locale, possono manifestare una strana indipendenza di spirito e portare alla disunione» ha affermato «Ma ci sono molti nella chiesa di Dio nel mondo che resistono a questi tentativi e il Signore prevarrà! I pionieri hanno affrontato situazioni simili, ma lo stesso Dio che li ha guidati allora ci sta conducendo oggi».

Ha quindi parlato con forza della necessità di rimanere saldi nella verità biblica che la Deità consiste in «tre persone divine e uguali di eternità in eternità».

«Ci sono quelli che possono proclamare qualche eresia anti-trinitaria aberrante e confusa» ha ribadito «I nostri pionieri affrontarono questo problema e arrivarono alla giusta comprensione tramite la Scrittura e la guida degli scritti di Ellen G. White».

Wilson ha anche messo in guardia contro l’«enfatizzare le questioni sociali mentre si minimizza o si trascura la verità biblica e la sua rilevanza nella società odierna» e ha rivolto un appello agli avventisti perché siano fedeli al sabato, al racconto biblico della creazione in sei giorni e al matrimonio biblico tra uomo e donna.

Portare un buon rapporto
Aprendo la Bibbia in Numeri 13, Wilson ha letto l’episodio delle 12 spie inviate da Mosè a Canaan e del fatto che al loro ritorno solo due di esse avevano portato un rapporto positivo. Le altre 10 spie, dimenticando la guida miracolosa di Dio nel recente passato degli Israeliti, diedero un rapporto negativo.

«Che tipo di rapporto farete di questo Consiglio annuale?» ha chiesto Wilson «Il rapporto di un incontro lontano dal messaggio tipico avventista che ha reso la chiesa un faro di luce per il mondo, oppure vi radunerete sotto la guida di Dio mentre andiamo avanti nella missione verso la terra promessa?».

Wilson ha condiviso alcune esperienze missionarie apprese nei recenti viaggi in Russia, Germania, Norvegia e Messico. Sul pulpito, ha invitato Jorge Molina, proprietario di un’azienda di pianificazione di eventi a Cancun, in Messico. Molina ha lavorato con gli avventisti per anni e, colpito da ciò che ha visto nella chiesa e letto nella Bibbia, ha deciso di essere battezzato.

«Jorge è un meraviglioso esempio dei risultati del progetto “Coinvolgimento totale dei membri”. Membri di chiesa, pastori e amministratori hanno lavorato insieme nell’aiutare Jorge a conoscere Gesù come suo personale Salvatore» ha affermato Wilson. Poi, rivolto a Jorge ha aggiunto: «È un privilegio averti tra noi come uno dei più nuovi “pionieri” della Chiesa avventista».

Molina è sceso nella vasca battesimale, al lato del pulpito, ed è stato battezzato dal past. Israele Leito, presidente emerito della Divisione Interamericana.

Wilson ha invitato i dirigenti della chiesa a portare a casa un buon rapporto del Consiglio annuale. «Dio conta su tutti noi per presentare un buon rapporto! … È il messaggio che presto Gesù ritornerà» ha concluso.

[Foto: Brent Hardinge/Adventist News Network]

 

 

 

 

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