Catalogna. La Ferede chiede calma, responsabilità e dialogo

Catalogna. La Ferede chiede calma, responsabilità e dialogo

Dichiarazione della Federazione delle entità religiose evangeliche di Spagna.

Notizie Avventiste – La Federazione delle entità religiose evangeliche di Spagna (Ferede), di cui fa parte anche la Chiesa cristiana avventista spagnola, ha diffuso una dichiarazione sugli avvenimenti in Catalogna.

La Ferede “chiede calma, responsabilità e dialogo a tutti i cittadini e, in particolare, agli attori politici e sociali che possono influenzare questa crisi, per trovare trovare percorsi che ci permettano di uscirne presto e nel modo meno gravoso possibile. Rigettiamo l’uso di tutte le forme di violenza, come la violenza verbale e il discorso d’odio, che servono solo a dividere e a danneggiare la convivenza”.

La Federazione si rivolge poi ai mezzi di comunicazione perché si impegnino “a lavorare con vocazione di servizio pubblico, informando con imparzialità e rigore professionale, evitando ogni forma di sensazionalismo e manipolazione che contribuiscano alla disinformazione e a ulteriori disordini sociali”.

Quindi è il turno della politica. “Chiediamo al governo di Spagna, al governo della Catalogna e tutte le forze politiche”, continua il comunicato, “ad abbandonare gli atteggiamenti di intransigenza e, superando ogni interesse politico particolare, si impegnino con la massima responsabilità e diligenza a parlare onestamente e sinceramente per disinnescare questo conflitto che sta causando così tanti danni, incertezze e sofferenze a tutti i cittadini.

Infine, l’invito alle chiese “e a tutti i credenti in Gesù Cristo perché ricordino che dobbiamo professare la nostra lealtà prima di tutto alla ‘cittadinanza del cielo’; e i nostri interessi siano primariamente quelli del regno di Dio e la sua giustizia. Solo con questo atteggiamento spirituale possiamo dare il massimo e migliore contributo alla pacificazione del presente conflitto, aiutando a costruire ponti dove altri erigono muri e a trovare vie d’uscita dove altri vedono porte chiuse”.

(Fonte Noticias Adventistas de España)

 

Catalogna. La Ferede chiede calma, responsabilità e dialogo

Catalogna. Appello della Chiesa cristiana avventista alla pace e alla fratellanza


La condanna della violenza in ogni sua forma e la preghiera per la guarigione sociale emotiva e spirituale.

Notizie Avventiste – Migliaia di persone sono scese in piazza a Barcellona, a Madrid e in altre città spagnole per manifestare e chiedere il dialogo, dopo il referendum catalano per l’indipendenza. La Chiesa cristiana avventista in Spagna si è unita alle voci di condanna delle violenze e si è schierata dalla parte del rispetto, della pace e dell’amore.

“Considerati il crescente clima di scontro in Catalogna e gli ultimi sviluppi”, esordisce la dichiarazione, “l’Unione avventista spagnola esprime preoccupazione e rivolge un appello alla fratellanza ai credenti e ai non credenti, a prescindere dalla loro ideologia, perché abbraccino il messaggio cristiano del vangelo, cioè di rispetto, pace e amore, presentato dal nostro esempio e speranza: Gesù”.

L’Unione si dissocia da qualsiasi posizione politica o slogan e rifiuta ogni uso fazioso del suo comunicato.
“È inevitabile”, afferma comunque, “non osservare la realtà sociale e capire quanto sia necessaria la riconciliazione. Condanniamo ogni tipo di violenza, in qualunque forma e luogo, e preghiamo perché ci sia guarigione sociale, emotiva e spirituale. Non possiamo e non vogliamo identificarci con nessun movimento o espressione che alimenta l’odio tra fratelli e sorelle, cittadini e persone. Sappiamo che la soluzione a tutti i conflitti può venire solo da Dio, del quale aspettiamo l’imminente ritorno, che eliminerà le divisioni, i conflitti e il dolore sperimentato costantemente sulla terra”.

“Pur essendo pellegrini su questo pianeta e cittadini si un Paese migliore (Eb 11:13-16)”, conclude la dichiarazione, “riconosciamo la nostra responsabilità cristiana di essere operatori di pace ovunque siamo (Mt 5:9), agenti di luce in qualsiasi forum e luogo di giustizia, e aiuto e speranza per il prossimo, chiunque esso sia e qualunque cosa pensi (Gv 13:35).
Facciamo nostra la preghiera di Gesù (Gv 17: 6-26), teniamo fissi gli occhi su di lui e chiediamo a tutti i membri di chiesa di evitare discussioni inutili (2 Tm 2:23), di ricordare di essere uniti in Cristo (Ef 2:11-22) e di riconsacrarsi ogni giorno al Signore. Dio ci aiuti a parlare il suo linguaggio di riconciliazione, perdono e amore”.

(Fonte Noticias Adventistas de España)

 

Catalogna. La Ferede chiede calma, responsabilità e dialogo

Il cordoglio della Chiesa cristiana avventista per la strage di Las Vegas


Notizie Avventiste
– Ancora violenza su persone inermi. Un uomo ha sparato sulla folla durante un concerto country a Las Vegas. È la peggiore strage con armi da fuoco della storia moderna degli Stati Uniti.

La Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno ha espresso dolore per l’accaduto con i messaggi di Ted Wilson, presidente della Chiesa mondiale; Daniel Jackson, presidente della Regione nordamericana della denominazione; e Ricardo Graham, presidente dell’Unione delle chiese cristiane avventiste del Pacifico, che comprende anche le comunità del Nevada. A essi si aggiunge il cordoglio dell’Unione italiana nel ricordare in preghiera i feriti e le famiglie delle vittime di questa ennesima strage.

Dichiarazione della Chiesa mondiale
La scorsa notte è avvenuta una terribile tragedia in cui più di 500 persone sono state ferite e almeno 58 sono state uccise in seguito a un atto di violenza insensata a Las Vegas, in Nevada. Purtroppo, i funzionari temono che il bilancio delle vittime continuerà a salire, mentre centinaia di feriti sono in ospedale, alcuni gravi, che combattono per restare in vita.

Come presidente della Chiesa cristiana avventista esprimo le più sentite condoglianze alle famiglie colpite da questo atto orribile e desidero far loro sapere che in mezzo a questo caos, gli avventisti di tutto il mondo pregano per le famiglie delle vittime.

Crediamo che Gesù tornerà molto presto e la violenza, la sofferenza e il dolore avranno fine. Che possiamo essere radicati in questa beata speranza e che Dio ci dia forza e coraggio di portare conforto in un mondo sempre più incerto.
Ted N. Wilson

Dichiarazione della Regione nordamericana
La Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno in America del nord è profondamente rattristata e turbata dalla sparatoria avvenuta alle prime ore del mattino del 2 ottobre a Las Vegas. 58 persone hanno perso la vita e oltre 500 sono rimaste ferite. I nostri pensieri e le preghiere vanno alle famiglie delle vittime e alle centinaia di spettatori del concerto che sono stati feriti in questa sparatoria insensata. Preghiamo anche per tutti i soccorritori e per il personale medico che aiutano i feriti e si occupano delle conseguenze del tragico evento.

È in questi momenti che gli americani devono essere uniti. Non esiste razza, sesso, etnia o religione nei momenti di necessità. Siamo tutti figli di Dio e abbiamo bisogno di compassione e di amore. Invitiamo tutte le persone, non importa quale sia la loro fede, a pregare per la guarigione di quanti sono stati feriti fisicamente e anche emotivamente, e per coloro che hanno perso i loro cari.
Daniel Jackson

Dichiarazione dell’Unione delle chiese cristiane avventiste del Pacifico
In quanto chiesa, gli avventisti di settimo giorno rifiutano la violenza. Siamo quindi sconvolti per la tragica perdita di vite umane, la notte scorsa, a Las Vegas. Esprimiamo cordoglio a coloro che hanno perso la famiglia e gli amici, e partecipiamo al loro lutto e alla loro sofferenza. Siamo contro chiunque causi morte e feriti; il nostro cuore soffre con coloro che sono stati colpiti dal dolore e dall’angoscia.

La Scrittura condanna chi usa la violenza; essa dice: “Il Signore… detesta l’empio e colui che ama la violenza” (Sl 11:5). Afferma molto chiaramente: “Lasciate da parte la violenza e le rapine, praticate il diritto e la giustizia” (Ez 45:9).

Come credenti, siamo chiamati a essere dalla parte di ciò che è buono, vero e giusto, e soprattutto a mostrare l’amore di Dio nel modo in cui viviamo. Aiuteremo coloro che sono colpiti dal dolore e continueremo a pregare per tutti quelli che piangono. Invece di restituire il male, supportiamo quelli che vogliono fare il bene. “Non rendete a nessuno male per male… Non lasciarti vincere dal male, ma vinci il male con il bene” (Rm 12:17-21).

Crediamo che “Il Signore è vicino a quelli che hanno il cuore afflitto e salva gli umili di spirito” (Sl 34:18). Possa questo essere vero per tutti coloro che sono affranti e tristi in questo momento.
Ricardo Graham

Catalogna. La Ferede chiede calma, responsabilità e dialogo

Attentati a Barcellona. La ferma condanna della Chiesa cristiana avventista


Il presidente dell’Unione spagnola e i leader europei: Preghiamo per i feriti e le famiglie che hanno perso i loro cari.

Notizie Avventiste/ Eud e Ted news – Due attacchi terroristici hanno insanguinato Barcellona. Nel pomeriggio di ieri, 17 agosto, un furgone si è lanciato sulla folla di persone che passeggiavano lungo la Rambla. 13 i morti, tra cui 2 italiani, e oltre 90 i feriti, tra cui 3 italiani. Nella notte un altro attacco ha colpito Cambrils, a 115 km a sud di Barcellona. 1 morto e sette feriti; la polizia ha ucciso i cinque attentatori.

Sono gli ultimi di una serie di attacchi avvenuti in diverse città europee nei mesi scorsi, tutti con la stessa dinamica: veicoli lanciati contro persone innocenti.

I leader della Chiesa cristiana avventista del 7° giorno in Spagna e in Europa hanno subito espresso dolore per l’accaduto e chiesto di pregare per quanti sono stati colpiti. Óscar López, presidente dell’Unione avventista spagnola, ha parlato di orrore e di famiglie spezzate.
È “l’insensatezza dell’odio, del fanatismo che non ha nulla di ‘religioso’, ad attivare coloro che credono valga la pena di morire uccidendo”, ha affermato, “Soffriamo per il male causato a tante famiglie e preghiamo per i feriti e per tutte le famiglie colpite. Condanniamo, con il cuore spezzato dal dolore, la violenza e l’odio sempre più evidenti in questo mondo decadente”.

Ha poi concluso: “Oggi dobbiamo esprimere con chiarezza che il fondamento del vangelo è l’amore per il prossimo e che, come cristiani, desideriamo un mondo migliore dove regni la giustizia. Fino ad allora, ci impegniamo a rendere il nostro mondo un posto migliore. È il momento di pregare. Dio avrà l’ultima parola. ‘Impegnatevi a cercare la pace con tutti e la santificazione senza la quale nessuno vedrà il Signore’ (Eb. 12:14)”.

“Viviamo in un tempo di violenza che ci sconvolge ogni giorno”, ha dichiarato Corrado Cozzi, portavoce della Regione intereuropea della chiesa, “Preghiamo per le famiglie delle vittime di Barcellona e per coloro che sono ricoverati in ospedale. Sentiamo il loro dolore e preghiamo che Dio possa consolarli”.

Philip Matthew, del canale televisivo avventista Hope Channel, era a meno di 50 metri dal luogo dell’attentato a Barcellona. “Guardando l’itinerario che ho percorso e la mappa che hanno mostrato i notiziari, probabilmente il ragazzo [l’attentatore] era solo qualche metro dietro di me durante la fuga”, ha scritto su WhatsApp.

I giovani avventisti di Barcellona erano tra i 4.000 coetanei che hanno partecipato al Congresso paneuropeo della gioventù, svoltosi a 350 km a sud, a Valencia, i primi di agosto. Molti hanno attraversato la città catalana mentre erano in viaggio verso l’evento e ne hanno ammirato l’architettura e le splendide bellezze.

Il congresso, punto di forza spirituale per i giovani, ha anche evidenziato quanto siano necessari la cura dell’ambiente, il rispetto per tutte le persone, compresi coloro che sono diversi da noi, e il desiderio di dire agli uomini e alle donne che l’amore e la compassione possono superare la paura e l’odio, anche in situazioni come quelle avvenute a Barcellona.

(Foto: Tim Easley su Unsplash)

 

Catalogna. La Ferede chiede calma, responsabilità e dialogo

La Chiesa cristiana avventista nordamericana risponde alle manifestazioni d’odio e violenza a Charlottesville


Il past. Daniel Xisto: Non sono OK.

NadNewspoint/Notizie Avventiste – Una tragedia ha colpito la città di Charlottesville, in Virginia, il 12 agosto, quando i manifestanti nazionalisti bianchi, dopo una giornata di proteste e scontri, sono stati colpiti dall’automobile di un uomo dell’Ohio, che secondo le autorità aveva idee radicali. Heather Heyer, 32 anni, è rimasta uccisa; nove persone sono state ferite, alcune gravemente.

Le chiese cristiane avventiste della città lavorano insieme per offrire aiuto nel processo di guarigione. La chiesa “Betania” ha partecipato alla contro manifestazione antirazzista, il sabato; mentre i membri della chiesa della Federazione Potomac di Charlottesville si sono uniti in preghiera.

Daniel R. Jackson e G. Alexander Bryant, rispettivamente presidente e segretario esecutivo della Chiesa cristiana avventista del 7° giorno in America del nord, hanno pubblicato, il 14 agosto, la seguente dichiarazione congiunta:

“Siamo profondamente turbati dalla violenza e dall’odio che si sono abbattuti su Charlottesville, in Virginia, nel fine settimana appena trascorso. Siamo affranti per la tragica morte di Heather Heyer, che manifestava contro il fanatismo e l’odio quando la sua vita è stata stroncata insensatamente. Preghiamo per la famiglia di Heather, per la comunità di Charlottesville e per tutti coloro che sono stati feriti nell’attacco sulle persone insorte in solidarietà contro il male. Come cristiani e seguaci di Gesù, siamo con lui contro i gruppi di suprematisti bianchi che diffondono razzismo e violenza. Preghiamo perché arrivi il giorno in cui tutti i figli di Dio, di tutte le razze, si trattino reciprocamente con amore e rispetto, piuttosto che con pregiudizio e odio”.

Il pastore della chiesa cristiana avventista di Charlottesville, Daniel Xisto, ha condiviso su Facebook un commento intitolato “Non sono OK”. Nel rispondere ai numerosi messaggi di amici preoccupati per lui e la sua famiglia, Xisto aveva scritto: “In tutta onestà, non sono OK”. Aveva poi elencato i diversi motivi:

“Non sono OK, perché la supremazia bianca, i nazionalisti bianchi, i neonazisti, i membri del KKK e di altri gruppi terroristici nazionali sono venuti nella mia città e hanno diffuso la paura tra i miei amici.

Non sono OK, perché alcune persone non denunciano questi gruppi in modo inequivocabile.

Non sono OK, perché una giovane donna e due agenti di polizia sono morti a causa della stupidità e dell’ego fragile di questa destra alternativa.

Non sono OK, perché venerdì sera, al termine di una veglia di preghiera interconfessionale, multietnica e intergenerazionale, in cui l’amore di Dio era palpabile, in preparazione per il giorno seguente, ci è stato detto che 300 uomini con fiaccole erano fuori dalla chiesa e non era sicuro lasciare l’edificio.

Non sono OK, perché alcune persone, mentre sorseggiano i loro Starbucks, seguono le notizie su Twitter, pubblicano commenti dai loro telefonini, in perfetta sicurezza, hanno l’audacia di mettere in discussione quello che noi, sul posto, facciamo per rispondere a quanto accade e chiedono perché non pubblichiamo le foto che mostrano quali grandi attivisti siamo.

Non sono OK, perché alcune persone non sono disturbate da ciò che succede.

Non sono OK, perché ho dovuto chiamare i nostri membri di chiesa e dire loro che alcune zone di Charlottesville sarebbero diventate pericolose.

Non sono OK, perché ho dovuto presentare loro l’orribile opzione di rimanere a casa se ritenevano pericoloso portare fuori i loro figli in queste condizioni o riunirsi per pregare e chiedere la protezione di Dio sulla nostra comunità cittadina.

Non sono OK per molte altre ragioni, ma anche se non sono OK, starò bene.

Starò bene, perché ho tanti amici e famiglie che mi hanno contattato.

Starò bene, perché la Scrittura prevede che i giorni dei gruppi di odio, venuti in città questo fine settimana, sono contati.

Starò bene, perché per mesi i ministri di culto di Charlottesville hanno progettato dei modi per combattere l’odio, così come sono stati anticipati ieri con compassione.

Starò bene, perché le persone che pubblicano coraggiosamente commenti di critica verso coloro che sono sul campo, nel pericolo, hanno anche bisogno della nostra compassione: almeno sono preoccupate per quanto accaduto.

Starò bene, perché la nostra chiesa continuerà a riunirsi, cantare, pregare, leggere e rispondere.

Starò bene, perché un giorno ridurremo le nostre spade in vomeri e le nostre lance in roncole, non solleveremo la spada l’un contro l’altro e non impareremo più la guerra.

Starò bene, perché un giorno non lontano vivremo insieme in libertà, nel giardino del Signore”.

 

Catalogna. La Ferede chiede calma, responsabilità e dialogo

Il presidente della Chiesa cristiana avventista nordamericana dirama una dichiarazione su Guam

Un appello alla preghiera.

Notizie Avventiste – Con l’inasprirsi delle tensioni tra Stati Uniti e Corea del Nord, il presidente della Chiesa cristiana avventista nordamericana, past. Daniel R. Jackson, ha diffuso una dichiarazione in cui esprime vicinanza alla popolazione dell’Isola di Guam e lancia un appello alla preghiera.

La dichiarazione afferma:
“A nome dell’intera Regione nordamericana della Chiesa cristiana avventista del 7° giorno, vorrei far sapere agli avventisti e ai cittadini dell’isola di Guam che siamo preoccupati e preghiamo per loro. Troviamo consolazione nelle parole del Vangelo di Marco: ‘Quando udrete guerre e rumori di guerre, non vi turbate’ (13:7). E del Vangelo di Matteo: ‘Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell’età presente’ (28:20).

Sappiate che i membri delle Chiesa cristiana avventista del 7° giorno vi amano. Dio è presente nei momenti difficili, proprio come lo è sempre stato e continuerà ad esserlo. Ci uniamo a voi nella preghiera per i governi degli Stati Uniti e della Corea del Nord, affinché trovino una soluzione pacifica alle loro differenze.

Vorrei chiedere al milione e duecentomila membri della Regione di unirsi in una speciale preghiera di solidarietà per chi vive a Guam e in Micronesia. La Missione di Guam-Micronesia è una parte importante della famiglia nordamericana della chiesa e in momenti come questi dobbiamo unirci nel sostenerla. Preghiamo per i membri delle nostre chiese e per i pastori che le servono; preghiamo per gli studenti missionari e per i volontari che lavorano nelle scuole e nelle cliniche della Missione; e preghiamo per le oltre 400.000 persone che vivono nel territorio.

Abbiamo posto la nostra fede e fiducia in Dio, nostro eterno pastore e protettore, e nostra sorgente di forza”.

(Fonte: NadNewspoint)

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Solidarietà a Manchester


I rappresentanti dell’Aidlr riuniti in Germania per un convegno, condannano il recente attacco terroristico in cui hanno perso la vita decine di giovani.

Notizie Avventiste – L’Associazione internazionale per la difesa della libertà religiosa (Aidlr) ha espresso solidarietà e vicinanza al popolo del Regno Unito, duramente colpito da un nuovo attacco terroristico a Manchester. In un comunicato stampa diffuso dal dipartimento Comunicazioni della chiesa cristiana avventista intereuropea (Eud), i rappresentanti Aidlr di 13 paesi (Portogallo, Spagna, Francia, Belgio, Lussemburgo, Germania, Svizzera, Italia, Austria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Romania, Bulgaria), riuniti in convegno dal 21 al 23 maggio in Germania, presso l’università avventista di Friedensau, sono rimasti scioccati dopo aver appreso del tragico attentato che ha colpito soprattutto i ragazzi.

“Anche se è avvenuto in un paese diverso e in una città lontana da noi, siamo stati traumatizzati dall’attacco terroristico avvenuto nella tarda serata del 22 maggio, alla fine di un concerto, dove tanti giovani e bambini sono morti e molti sono stati feriti”, si legge nel comunicato, “Condanniamo fermamente questi atti e riteniamo sacra la vita umana sia a Manchester che in qualsiasi altra parte del mondo. Preghiamo ed esprimiamo partecipazione e solidarietà al popolo britannico e a tutte le famiglie colpite. Da questo convegno in cui difendiamo le virtù della libertà religiosa, della libertà di espressione e della libertà di scelta, siamo vicini a quelle vittime e alle loro famiglie che non hanno potuto scegliere e sono state colpite da un atto di inaudita violenza”.

Il documento continua invitando a essere portatori di pace e a intraprendere con fermezza il cammino del dialogo e del rispetto tra le fedi e le culture.

“Crediamo che i cristiani, i musulmani e i fedeli di tutte le religioni dovrebbero essere dei pacificatori. Riteniamo inoltre che il dialogo interreligioso e interculturale, l’istruzione e la formazione in materia di diversità, il rispetto della dignità di ogni persona, la protezione della vita e dei diritti umani, la libertà o le convinzioni religiose, la libertà di espressione e la comprensione tra seguaci delle diverse religioni debbano essere fortemente incoraggiati in ogni parte del mondo, con il sostegno dei diversi soggetti interessati: leader religiosi, diplomatici, politici, studiosi, organizzazioni non governative e media”.

Infine, il comunicato, firmato dal segretario generale dell’Aidlr in Europa, Liviu Olteanu, conclude: “Riconosciamo che sono necessari saggezza e prudenza per non confondere nessuna religione con gli atti di violenza e terrorismo di alcuni estremisti. Preghiamo e siamo vicini e solidali con il popolo del Regno Unito e di Manchester mentre sosteniamo la pace globale. Nel nostro convegno presso l’università di Friedensau, in Germania, abbiamo osservato un minuto di silenzio il 22 maggio, in memoria delle vittime dell’attacco terroristico di Manchester”.

 

Catalogna. La Ferede chiede calma, responsabilità e dialogo

Cordoglio della chiesa cristiana avventista per la strage di Manchester


Pensieri e preghiere alle numerose vittime dell’attacco.

Notizie Avventiste/ANN – Con ancora vivido nella mente il ricordo dell’attentato terroristico di Londra, lo scorso marzo, oggi la Gran Bretagna si è svegliats dopo un’altra atrocità. Ieri sera, 22 maggio, Manchester, seconda città più grande del Regno Unito, è stata vittima di un altro atto di terrorismo. Un kamikaze si è fatto esplodere alla fine di un concerto nel Mancester Arena, affollato di giovanissimi e genitori. Al momento, 22 persone, tra cui diversi bambini e ragazzi, hanno perso la vita, almeno 60 sono i feriti e 12 i dispersi. Ancora una volta la nazione è costretta a riflettere su una tale brutalità senza senso.

Ian Sweeney, presidente della chiesa cristiana avventista nel Regno Unito e in Irlanda, ha espresso il punto di vista di tutti i fedeli della denominazione affermando che “i nostri pensieri e le nostre preghiere sono rivolte alle famiglie delle vittime e ai feriti dell’attacco terroristico avvenuto a Manchester la scorsa notte”.

“Come comunità di fede”, ha continuato, “è nostra convinzione che ogni persona abbia un valore incalcolabile e quindi esprimiamo cordoglio per quanti hanno tragicamente perso la vita e più di questo ci impegniamo a fare tutto ciò che possiamo per sostenere e incoraggiare coloro che sono stati così profondamente colpiti”.

Sostegno pratico è subito arrivato da due chiese avventiste vicine al luogo dell’esplosione. I pastori e i fedeli lavorano insieme per fornire assistenza a tutti coloro che sono stati traumatizzati dall’evento. Le chiese hanno aperto le porte a chi cerca solitudine e un luogo tranquillo dove pregare. Inoltre offrono qualcosa da mangiare e da bere, e un servizio di supporto psicologico e counseling.

Le chiese cristiane avventiste di Manchester fanno parte della Federazione dell’Inghilterra del nord (Nec) della denominazione. Il presidente del Nec, Richard Jackson, ha rivolto un appello ai fedeli: “È con tristezza che scrivo alla nostra famiglia in fede mentre riflettiamo sul tragico attacco di Manchester. Non c’è dubbio che le nostre comunità in tutta la Gran Bretagna e in particolare nell’area della città colpita siano in stato di shock e incredulità. Le chiese saranno aperte per momenti di preghiera e riflessioni, e i nostri pastori sono a disposizione di coloro che hanno bisogno di sostegno in qualsiasi modo. Preghiamo per coloro che sono stati colpiti, soprattutto per le famiglie che hanno perso i propri cari e per quanti sono stati feriti. Dobbiamo essere uniti contro l’odio e continuare più che mai a impegnarci nell’inclusione, la tolleranza e l’amore”.

Il past. Raafat Kamal, presidente della Regione transeuropea della chiesa, ha espresso orrore per un attacco che si è concentrato principalmente sui bambini e i giovani. “Non esiste alcuna causa, politica o religiosa, che giustifichi azioni di tale brutalità senza senso, ovunque o in qualsiasi momento”, ha affermato, “Incoraggio le comunità avventiste a pregare per coloro che sono nel dolore”.

Come avvenuto per i precedenti attacchi a Londra, Parigi, Bruxelles, in Svezia e per le continue violenze in Siria, Iraq e altrove, il past. Kamal ha ribadito: “Non permettiamo che atti del genere ci abbattano, ma piuttosto sentiamo più urgente il desiderio di condividere l’amore di Dio che può toccare e trasformare la vita di tutte le persone”.

Man mano che ulteriori dettagli emergeranno nei prossimi giorni, la sensibilità aumenterà. La riunione di preghiera di metà settimana e i servizi speciali questo weekend possono essere un momento non solo per pregare, ma per tendere una mano e sostenere le famiglie delle vittime, della nazione e della società sofferente.

 

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Disinformazione sulla situazione della Chiesa cristiana avventista in Russia

La dichiarazione ufficiale del presidente e del responsabile della Libertà religiosa della denominazione in Euro-Asia.

Notizie Avventiste – Il past. M. F. Kaminsky e il past. O. Yu. Goncharov, rispettivamente presidente e direttore del dipartimento Affari Pubblici e Libertà religiosa della Chiesa cristiana avventista in Euro-Asia, hanno diffuso una dichiarazione per smentire le voci che circolano su internet e chiarire la situazione della Chiesa in Russia.

“Alla luce delle informazioni pubblicate su internet circa i piani di vietare l’attività della Chiesa Cristiana Avventista di Settimo Giorno in Russia, noi ufficialmente comunichiamo che qualsiasi informazione ricevuta da fonti non ufficiali non è coerente con la realtà.

La Chiesa cristiana avventista nella Federazione Russa è una denominazione focalizzata sulla comunità, con più di 130 anni di servizio in questo territorio e un insieme di credenti che rispettano la legge e che si impegnano, nella loro vita e nel ministero, ad avere un impatto positivo nella società.

Negli ultimi anni, la Chiesa ha costruito, nello spirito del reciproco rispetto, un dialogo costruttivo con le autorità statali; ciò consente di aprire nuove possibilità e utilizzare le risorse della Chiesa cristiana avventista per venire incontro ai bisogni della società. Infatti, il programma ‘Salute della famiglia, salute della nazione’, finalizzato alla prevenzione delle malattie correlate allo stile di vita, è realizzato grazie a una sovvenzione pubblica in applicazione dell’ordinanza del presidente della Federazione Russa. Ciò dimostra che la partecipazione della Chiesa alla vita pubblica è ben considerata dalle autorità statali.

A questo proposito, ancora una volta dichiariamo solennemente che non c’è motivo di credere che esista una ragione giustificata o ragionevole per limitare o proibire l’attività della Chiesa cristiana avventista nella Federazione Russa”.

 

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Condanna dell’attacco terroristico a Stoccolma

La Chiesa cristiana avventista svedese partecipa al cordoglio per le vite spezzate ed è vicina ai feriti.

tedNEWS/Notizie Avventiste – Ancora una volta l’Europa ha subito un vile attacco terroristico in cui persone innocenti sono state falciate da un veicolo lanciato contro i passanti nel centro di Stoccolma. Gli uffici dell’Unione svedese delle chiese cristiane avventiste e i locali della comunità avventista della capitale si trovano a solo un isolato dalla Drottninggatan, la principale via pedonale di Stoccolma, dove ha colpito il camion che ha ucciso quattro persone e ne ha ferite altre quindici, nell’attentato di venerdì pomeriggio, 7 aprile.

“La Chiesa cristiana avventista condanna fermamente l’attacco alla libertà subito oggi a Stoccolma”, ha affermato il presidente dell’Unione, Göran Hansen, in un comunicato. “Questo nuovo e tragico evento ci ricorda che viviamo in un mondo in cui gli estremisti possono in un istante trasformare in caos e incubo una piacevole passeggiata di primavera, per di più in una strada pedonale.  Partecipiamo al dolore di quanti hanno perso un loro caro, un collega o un amico, e preghiamo perché ricevano consolazione”.

La via colpita è di solito molto trafficata. Infatti, anche i dipendenti dell’Unione avventista, come tante altre persone, percorrono la Drottninggatan ogni giorno per recarsi al lavoro.

“Invece di farci prendere dal panico, rinnoveremo la nostra convinzione e lo zelo nel diffondere la speranza in un mondo migliore, insieme al nostro Signore e Dio”, ha aggiunto Hansen.

L’attacco a Stoccolma è arrivato appena due settimane dopo un attentato simile a Westminster, nel centro di Londra, e qualche giorno dopo quello nella metropolitana di San Pietroburgo, in Russia.

Subito dopo l’attacco a Londra, Rafaat Kamal, presidente della Regione Transeuropea della Chiesa, aveva dichiarato: “Non permettiamo che atti simili ci sconfiggano, ma sentiamo sempre di più il desiderio di condividere l’amore di Dio che può toccare e trasformare la vita di tutte le persone”.

(Foto: Rainer Refsbäck)

 

Dichiarazione della Divisione Nordamericana sul battesimo nella chiesa cristiana avventista «Chico»

Dichiarazione della Divisione Nordamericana sul battesimo nella chiesa cristiana avventista «Chico»

«Io sono la luce del mondo; chi mi segue non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita» (Gv 8:12).

La Divisione Nordamericana della Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Gorno crede che tutte le persone, indipendentemente da sesso, razza, identità o orientamento di genere, siano chiamate a una relazione duratura con Gesù Cristo. In quanto imitatori di Gesù, accogliamo tutte le persone, invitandole nelle nostre comunità di fede e impegnandoci a servirle. I seguaci di Gesù, a prescindere dal loro punto di vista sulla sessualità, trattano le persone con dignità e rispetto, e a tutti offrono ospitalità e la grazia.

La Divisione Nordamericana conferma il Manuale di Chiesa che spiega i criteri per diventare un membro. «Le persone che desiderano diventare membri devono accettare e impegnarsi nell’osservanza delle dottrine fondamentali degli avventisti del settimo giorno, e nelle responsabilità e pratiche che tale adesione implica. Ciò include il conservare una visione biblica sulla sessualità. Principi e criteri relativi all’adesione devono essere applicati con equità, coerenza e un atteggiamento di amore».*

Nell’estate del 2016, un impiegato in pensione della denominazione ha officiato un battesimo e la persona battezzata è stata accettata come membro nella chiesa cristiana avventista «Chico». Questa persona era parte di una coppia omosessuale che si era sposata altrove due anni prima. I responsabili della Federazione della California del Nord hanno appreso del battesimo soltanto dopo la celebrazione, e l’amministrazione della Federazione ha incontrato il pastore per risolvere la situazione. La Divisione Nordamericana ha piena fiducia nella dirigenza della Federazione della California del Nord, impegnata ad affrontare questo problema.

Nel definire i requisiti di appartenenza alla chiesa, la «Dichiarazione sulla sessualità» della Divisione Nordamericana afferma anche il ruolo che la chiesa deve svolgere nel raggiungere la società odierna in rapida evoluzione: «Nel mondo di oggi, dove esistono punti di vista divergenti sulla sessualità, Dio usa la sua chiesa per attuare lo scopo divino di portare la salvezza a tutti gli individui. Pertanto, la chiesa deve offrire libertà e protezione dall’emarginazione sociale (Gal 6:1) e deve indirizzare le persone a Cristo (Mt 22:36-40) perché ricevano perdono, redenzione e una vita nuova (Rm 8:4-14; Ef 4:13)».

 * Dichiarazione sulla sessualità, votata il 2 novembre 2015 dal Comitato Esecutivo della Divisione Nordamericana.

 

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Gli avventisti in Canada condannano l’attacco alla moschea di Québec City


“Non vi è posto per l’odio verso la razza o la religione di una persona” affermano in una dichiarazione, mentre partecipano al cordoglio per i 6 morti.

ARnews/Notizie Avventiste – Gli avventisti del settimo giorno in Canada si sono uniti alle numerose voci di condanna dell’attentato del 29 gennaio in una moschea di Quebec City. Un uomo armato è entrato durante la preghiera della sera e ha sparato sui fedeli. 6 i morti, 19 i feriti, di cui due in condizioni critiche, secondo i media canadesi.

Il ventisettenne Alexandre Bissonnette è stato arrestato e incriminato per sei omicidi di primo grado e cinque tentati omicidi.

Dopo l’attacco, i dirigenti avventisti del paese hanno diffuso una dichiarazione in cui affermano: “La Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno in Canada si unisce ai cittadini di tutta la nostra nazione nel cordoglio per la perdita di 6 vite innocenti durante l’insensato attentato avvenuto domenica sera, in una moschea di Quebec City. Porgiamo le nostre più sentite condoglianze alle famiglie di ogni vittima e continuiamo a pregare per esse. Siamo anche molto addolorati perché uno spazio di pace e sicurezza sia stato così brutalmente violato”.

Il documento prosegue ribadendo che “non vi è posto per l’odio verso la razza o la religione di una persona, né tantomeno per le azioni generate da un tale odio. Dio ci ha chiamati ad amare tutti i nostri vicini allo stesso modo, senza distinzione di razza, genere, religione o stile di vita. Siamo con il popolo di Québec e con le persone di tutto il Canada, che continueranno a dimostrare ogni giorno uno spirito di amore, compassione e pace in mezzo a tanto dolore e disperazione”.

La dichiarazione conclude: “Preghiamo perché arrivi il giorno in cui tutte le persone di ogni razza, genere, religione e stile di vita possano vivere senza paura o odio. Incoraggiamo i membri della Chiesa cristiana avventista a incarnare il carattere di Gesù e a esprimere l’amore e la compassione di cui ha dato l’esempio. “Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio” (Mt 5:9, CEI).

In Canada vivono circa 70.000 avventisti, che si riuniscono in 462 chiese e gruppi. La Chiesa gestisce 43 scuole di ogni livello, dall’asilo alla scuola post-secondaria.

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