Buon compleanno e buon “non compleanno”: mille curiosità ed una riflessione.

Buon compleanno e buon “non compleanno”: mille curiosità ed una riflessione.


Questa settimana riparte lo spazio radio: UN CAPPUCCINO CON SOFIA. 

Il tema proposto è quello del compleanno. Come nasce questa tradizione e i tanti modi di festeggiarlo nei vari paesi del mondo?

Non poteva mancare nel corso dell'intervista a Sofia Artigas la canzone HAPPY BIRTHDAY TO YOU, una specie di vero e proprio inno agli anni che passano! 

Sofia ci parla anche delle compositrici della canzone, Janie Hill e Patty Smith Hill, due sorelle che erano maestre d'asilo 

a Louisville nel Kentucky. Era l'anno 1893. Insomma un argomento simpatico e con tante sfumature, con un messaggio speciale che Sofia ci vuole lasciare: è importante festeggiare il compleanno, il proprio e quello degli altri, ma è altrettanto importante festeggiare e benedire tutti gli altri trecentosessantaquattro giorni di "non compleanno".

Romania. Casa Adra riceve un finanziamento dal Comune di Bucarest

Romania. Casa Adra riceve un finanziamento dal Comune di Bucarest

La somma aiuterà il centro di accoglienza delle vittime di violenza domestica.

HopeMedia Italia – La Direzione generale dell’assistenza sociale di Bucarest (Dgasmb) ha deciso di sostenere Casa Adra, il centro di emergenza per le donne sopravvissute alla violenza domestica, con una sovvenzione di 160.000 lei (32.300 euro) spalmati in quattro mesi, a partire da settembre 2021. Il finanziamento è stato attinto dal bilancio del Comune della capitale romena, parte del quale è devoluto ad attività no profit di interesse locale.

“Cosa può esserci di più nobile del tendere una mano ai propri simili e farlo con tutto il cuore e con persone serie e motivate” ha affermato Cosmina Ioana Simiean Nicolescu, direttrice generale di Dgasmb. “La collaborazione tra l’ufficio del Sindaco e Adra Romania è stata naturale, e dimostra la fiducia nei nostri partner oltre a incoraggiare le attività di assistenza alle vittime di violenza domestica”.

Nell’apprendere la notizia, il direttore esecutivo dell’agenzia umanitaria avventista nel Paese, Robert Georgescu, ha espresso soddisfazione.
“Siamo felici e condividiamo volentieri questa buona notizia. Casa Adra è più di un centro, è un luogo dove le donne sopravvissute alla violenza domestica fanno tappa nel loro cammino verso una vita tranquilla dopo aver sopportato per anni umiliazione, sofferenza e paura. Insieme al Comune di Bucarest, tramite la Direzione generale dell’assistenza sociale, possiamo offrire a queste persone un nuovo inizio”.

Il centro è aperto dal 2009 ed è gestito da Adra (Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso) in Romania. Ha come obiettivo il reinserimento sociale delle vittime di violenza domestica e per questo offre alloggio, consulenza sociale e psicologica, assistenza medica di emergenza, alimentazione sana e l’aiuto di un avvocato.
“La vita delle donne e dei loro figli ospitati da noi cambia perché sperimentano un diverso modo di vivere, senza violenza fisica, verbale, economica, mentale, sessuale e religiosa, basato su valori spirituali. Qui coltivano sane abitudini alimentari, praticano esercizio fisico, ricevono formazione e vivono momenti di svago” hanno spiegato dal centro.

Dagli esordi e fino al 2020, Casa Adra ha aiutato oltre 2.447 madri e bambini, di cui 979 hanno alloggiato presso il centro.

Adra 
L’agenzia umanitaria avventista è presente in Romania dal 1990 e realizza progetti di sviluppo a beneficio dell’intera popolazione. Con il motto “Giustizia. Compassione. Amore” Adra Romania porta gioia e speranza, promuovendo un futuro migliore, valori e dignità umana.

Fa parte del network mondiale di Adra, l’organizzazione umanitaria globale della Chiesa avventista, una delle organizzazioni non governative più diffuse al mondo, attiva in oltre 118 Paesi e guidata da una filosofia che unisce la compassione alla praticità. Si occupa delle persone bisognose senza fare distinzioni di razza, etnia, colore politico, appartenenza religiosa, per servire l’umanità in modo che tutti possano vivere secondo il progetto iniziale di Dio.
(LF)

[Fonte e foto: Adra Romania]

Donne FDEI, Federazione Donne Evangeliche in Italia, Donne in Rete (4)

Donne FDEI, Federazione Donne Evangeliche in Italia, Donne in Rete (4)


In questa intervista tratta dalla diretta RVS del 28 settembre 2021, ascoltiamo due esponenti del Movimento femminile evangelico battista (MFEB). La meditazione è a cura di Lucia Tubito, presidente del MFEB, e ha per tema "Il dono di sé", a partire dalla vicenda della donna di Betania che versa dell'unguento prezioso sul capo di Gesù. Segue un assolo della soprano Concetta Aquila, della chiesa battista di Gravina. Nella seconda parte del programma Claudio Coppini e Roberto Vacca intervistano Virginia Mariani, addetta stampa dell'MFEB,  che ricorda la vicenda storica della missionaria battista Charlotte Digges "Lottie" Moon (1840-1912) e l'eredità che lascia al movimento femminista e a quello evangelico in particolare.

La trasmissione dedicata all'attualità e alla cultura – condotta da Claudio Coppini e Roberto Vacca – la potete ascoltare ogni giorno su RVS dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle ore 10.

Donne FDEI – Donne in Rete (3)

Donne FDEI – Donne in Rete (3)


In questa intervista tratta dalla diretta RVS del 21 settembre 2021, ascoltiamo Maria Antonietta Caggiano, Vice Referente Nazionale della Rete delle Donne, che commenta per noi il testo di Colossesi 3:16. Il tema della puntata: il canto, voce dell'emozione e dell'anima.

La trasmissione dedicata all'attualità e alla cultura – condotta da Claudio Coppini e Roberto Vacca – la potete ascoltare ogni giorno su RVS dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle ore 10.

Donne FDEI – Donne in Rete (2)

Donne FDEI – Donne in Rete (2)


In questa intervista tratta dalla diretta RVS del 14 settembre 2021, ascoltiamo Gabriella Rustici della FDEI (Federazione delle donne evangeliche in Italia) che commenta per noi il testo di Giona 3:4-8. Di seguito un'intervista a Antonella Visintin, coordinatrice della Commissione Globalizzazione e Ambiente (GLAM) della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia (FCEI)

Scaricate l'App Hopemedia Italia nei vostri smartphone per ascoltarci ovunque!

C’è speranza per le donne afghane?

C’è speranza per le donne afghane?


Sabato 11 settembre si è svolto nel parco storico di Villa Aurora, presso il campus della Facoltà avventista di teologia, l'incontro pubblico sul tema : 11 settembre, la data infausta. Il senso della storia tra libertà promessa e diritti negati. Tra i relatori Anna Meli, responsabile della comunicazione dell'associazione di volontariato internazionale COSPE. Poco prima del suo intervento, Roberto Vacca l'ha intervistata sull'esperienza che questa associazione ha maturato in Afghanista (è stata presente lì fino al 2019), e sulla situazione femminile prima e ora con l'avvento del regime talebano. Come valutare le manifestazioni che si sono svolte da parte di attiviste donne in quello sfortunato Paese? Esiste un movimento di resistenza o è destinato a scomparire in un paese tribale e patriarcale?

Scaricate l'App Hopemedia Italia per ascoltarci ovunque voi siate

C’è speranza per le donne afghane?

C’è speranza per le donne afghane?


Sabato 11 settembre si è svolto nel parco storico di Villa Aurora, presso il campus della Facoltà avventista di teologia, l'incontro pubblico sul tema : 11 settembre, la data infausta. Il senso della storia tra libertà promessa e diritti negati. Tra i relatori Anna Meli, responsabile della comunicazione dell'associazione di volontariato internazionale COSPE. Poco prima del suo intervento, Roberto Vacca l'ha intervistata sull'esperienza che questa associazione ha maturato in Afghanista (è stata presente lì fino al 2019), e sulla situazione femminile prima e ora con l'avvento del regime talebano. Come valutare le manifestazioni che si sono svolte da parte di attiviste donne in quello sfortunato Paese? Esiste un movimento di resistenza o è destinato a scomparire in un paese tribale e patriarcale?

Scaricate l'App Hopemedia Italia per ascoltarci ovunque voi siate

Sfogliando il giornale con Peter Ciaccio (8 settembre 2021)

Sfogliando il giornale con Peter Ciaccio (8 settembre 2021)


In questa registrazione tratta dalla diretta RVS del 8 settembre 2021, Claudio Coppini e Roberto Vacca intervistano il pastore evangelico Peter Ciaccio.

Tra i temi affrontati: il reddito di cittadinanza e il mito del "divano di cittadinanza"; in Afganistan le donne punite "per fare il bene dell'Islam": ma "Dio odia le donne", come scriveva nel 2016 Giuliana Sgrena?.

La trasmissione dedicata all'attualità e alla cultura – condotta su RVS da Claudio Coppini e Roberto Vacca – la potete ascoltare ogni giorno dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle ore 10.

Donne FDEI – Donne in Rete (1)

Donne FDEI – Donne in Rete (1)


In questa intervista tratta dalla diretta RVS del 7 settembre 2021, ascoltiamo Gabriela Lio, presidente della FDEI (Federazione delle donne evangeliche in Italia) che commenta per noi il testo di Matteo 15:21-28, l'incontro di Gesù con la donna cananea. Di seguito un'intervista a Marta Bernardini, neo coordinatrice del progetto "Mediterranean Hope" della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia (FCEI)

La trasmissione dedicata all'attualità su RVS – condotta da Claudio Coppini e Roberto Vacca – la potete ascoltare ogni giorno dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle ore 10.

“Sfogliando il giornale” con Riccardo Noury (26 agosto 2021)

“Sfogliando il giornale” con Riccardo Noury (26 agosto 2021)


In questa intervista tratta dalla diretta RVS del 26 giugno 2021, ascoltiamo Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia.

Tra i temi trattati: continua la detenzione di Zaki in Egitto; la drammatica vicenda dell'Afghanistan, in mano a un regime che disprezza i diritti umani, e in particolare la condizione femminile.

La trasmissione dedicata all'attualità e alle associazioni su RVS – condotta da Claudio Coppini e Roberto Vacca – la potete ascoltare ogni giorno dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle ore 10

Orange Day. Dedicato alle donne Afghane

Orange Day. Dedicato alle donne Afghane

L’invito dei Ministeri Femminili della Chiesa avventista europea. Il comunicato dell’Osservatorio interreligioso sulle violenze contro le donne.

Lina Ferrara – Domani è la Giornata arancione (Orange Day), proclamata il 25 di ogni mese dal Segretario Generale dell’Onu come segno che abusi e violenze contro donne, ragazze e bambine, ma anche contro tutti gli esseri umani, devono finire. Per questo, donne e uomini di tutto il mondo sono invitati a indossare qualcosa di arancione (un foulard, una sciarpa, una cravatta, ecc.) in questa giornata mensile.

“Sarebbe meraviglioso vedere tantissimo colore arancio nelle nostre strade e nei nostri luoghi di lavoro affermano i Ministeri Femminili della Regione Intereuropea della Chiesa avventista “soprattutto se pensiamo alla difficile situazione delle nostre sorelle in Afghanistan in questo momento, che vivono nella paura di perdere la vita mentre i talebani riprendono il controllo del Paese”

“Domani indossiamo qualcosa di arancione in segno di solidarietà, come segno che i diritti umani si applicano a tutte le persone e che i diritti umani sono anche diritti delle donne” invitano.

L’Oivd con le donne afghane 
L’Osservatorio interreligioso sulle violenze contro le donne (Oivd), ha diffuso un comunicato stampa sulla situazione in Afghanistan, in cui esprime “forte apprensione per il popolo e in particolare per le donne bersaglio dei fanatismi politici e religiosi, che ora sono terrorizzate dal regime di schiavitù che si prospetta”. Denuncia la strumentalizzazione dei diritti delle donne e punta il dito su quanto accade nel Paese.

“In queste ore apprendiamo il diffondersi di crimini e aggressioni ai danni delle donne, il rapimento di donne nubili, la ‘ricerca casa per casa’, e in particolare l’accanimento contro giornaliste, avvocate o attiviste che si erano impegnate nella società civile per la parità di genere”.

L’Oivd vuole “sostenere la resistenza e il coraggio delle donne afghane tutte sicuro bersaglio della guerra dei talebani, espressione di un patriarcato dai mille volti che non smettiamo di smascherare”.

Pur riconoscendo l’importanza di agire “con uno stile inclusivo e rispettoso nelle relazioni e nella politica”, è vero che ora, con l’evolversi della crisi attuale, “bisogna cercare soprattutto di aiutare chi è in pericolo… L’Osservatorio si unisce perciò alla richiesta di corridoi umanitari e di ogni altra iniziativa atta a mettere in sicurezza vite umane. Inoltre, è disponibile a collaborare, per quanto è nelle proprie possibilità, con le associazioni e le reti di donne che da anni operano con e per le donne afghane, in Italia e in Afghanistan, per la dignità e la libertà delle donne”.

Sul comunicato stampa e sulla situazione delle donne in Afghanistan, radio Rvs ha intervistato la presidente dell’Oivd, Gabriella Rustici.
Ascolta qui il podcast

L’O.I.V.D con le donne afghane

L’O.I.V.D con le donne afghane


Noi, donne e uomini dell’Osservatorio interreligioso sulle violenze contro le donne (O.I.V.D.), in questa tragica evoluzione della situazione afghana siamo in forte apprensione per il popolo e in particolare per le donne, primo bersaglio dei fanatismi politici e religiosi, che ora sono terrorizzate dal regime di schiavitù che si prospetta.
In ogni avventura armata – come quella dell’intervento internazionale in Afghanistan – per avere consenso si strumentalizzano i diritti delle donne facendole passare come motivazione del proprio operato. E così da decenni assistiamo ad una guerra infinita che ha aperto la strada a vessazioni, stupri, morte.
In queste ore apprendiamo il diffondersi di crimini e aggressioni ai danni delle donne, il rapimento di donne nubili, la “ricerca casa per casa”, e in particolare l’accanimento contro giornaliste, avvocate o attiviste che si erano impegnate nella società civile per la parità di genere.
Per noi in questo momento è un atto politico sostenere la resistenza e il coraggio delle donne afghane, tutte sicuro bersaglio della guerra dei taleban, espressione di un patriarcato dai mille volti che non smettiamo di smascherare.

E’ questo l’inizio di un comunicato che l’OIVD ha diffuso in rete in queste ore. Con Gabriella Rustici, dell’Osservatorio interreligioso sulle violenze contro le donne, parliamo della situazione di pericolo in cui si trovano tante donne in Afghanistan, della condizione di arretratezza appena scalfita dai venti anni di occupazione militare, e della necessità di corridoi umanitari che mettano in sicurezza le donne che più si sono esposte per l’emancipazione femminile in questo sfortunato Paese.

La trasmissione dedicata all’attualità su RVS – condotta da Claudio Coppini e Roberto Vacca – la potete ascoltare ogni giorno dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle ore 10
 

Pin It on Pinterest