La comunità avventista di Pavia dopo l’incendio

La comunità avventista di Pavia dopo l’incendio

L’offerta raccolta sabato 3 dicembre nelle chiese in Italia servirà ad avere di nuovo un luogo stabile in cui riunirsi e riacquistare gli arredi e i materiali distrutti dal fuoco. Intervista al past. Daniele La Mantia.

Lina Ferrara – Sono trascorsi più di sette mesi e mezzo da quel 5 aprile in cui un incendio, scoppiato nello stabile dove era ubicato il luogo di culto della comunità avventista di Pavia, ha distrutto tutto ciò che si trovava nel locale preso in affitto. Da allora, la comunità ha cercato un nuovo posto dove riunirsi. Al momento si incontra, il venerdì sera e per la catechesi, in una sala che il Comune di Pavia ha messo a disposizione. Il sabato (giorno di culto) usufruisce dell’ospitalità offerta dalla parrocchia di san Carlo Borromeo.

Le chiese avventiste in Italia sono sensibili ai disagi inaspettati che il pastore e i fratelli e le sorelle nella fede della comunità pavese hanno dovuto e devono ancora affrontare. L’offerta di sabato 3 dicembre sarà devoluta a loro, per poter avere di nuovo un luogo stabile in cui riunirsi e arredarlo con tutto ciò che è necessario alla vita comunitaria.

Conosciamo meglio la situazione nell’intervista a Daniele La Mantia, pastore della chiesa avventista di Pavia.

Lina Ferrara: Come è stato vivere l’esperienza dell’incendio e come ha reagito la comunità avventista di Pavia? 
Daniele La Mantia: L’esperienza è stata sicuramente inaspettata ma ha portato la comunità a dover vivere una esperienza complessa e formativa. Ci siamo impegnati nei rapporti con le diverse istituzioni e con le forze dell’ordine per collaborare alle indagini e a sviluppare ancor di più la pazienza per i tempi della giustizia italiana. La ricerca ha messo alla prova pazienza, fiducia e spinto a sfruttare l’energia, sia singola che comunitaria, di quella che si definisce resilienza. Abbiamo dovuto abituarci a riunirci in posti diversi ed in particolare accettare di essere ospitati lungamente in un oratorio e quindi in spazi non propriamente nostri per le diverse sensibilità presenti nella chiesa di Pavia.

L. F.: Siete riusciti a quantificare i danni subiti? 
D. La M.: Impossibile perché non è stato facile e veloce il recupero di una parte del nostro materiale conservato al piano terra. Ma se si pensa alla perdita totale di una cucina comunitaria (con stoviglie, pentolame, ecc.), di tavoli e sedie della sala refettorio, della strumentazione completa della regia, di pianoforte, microfoni, casse acustiche, sedie imbottite, materiale didattico vario del dipartimento Ministeri in favore dei Bambini, tavolone di presentazione e pulpito con sedie con braccioli, videoproiettore HD, tende, tappeti, libreria chiesa, armadi, PC segreteria, fotocopiatrice e tanto tanto altro se ne può avere forse una sommaria quantificazione.

L. F.: Dove vi siete riuniti subito dopo l’incendio e dove vi riunite ora? 
D. La M.: Le soluzioni sono arrivate quasi istantaneamente. Il Comune di Pavia ha messo a disposizione una sala molto utile per la catechesi e per il venerdì sera che continuiamo a usare, mentre la sala per il culto propostaci sempre dal Comune, la “sala del commiato”, non è stata possibile utilizzarla perché è parte della struttura cimiteriale e quindi sarebbe stato possibile utilizzarla solo per il servizio di adorazione, che è uno dei momenti della vita ecclesiastica di una comunità avventista. Grazie all’ospitalità offertaci dalla parrocchia di san Carlo Borromeo, abbiamo potuto vivere almeno in parte la nostra esperienza di chiesa. Attualmente siamo ancora lì ma l’inverno mostra l’impossibilità di restarci ancora. Siamo nuovamente alla ricerca che sembra aver portato finalmente una soluzione, però dobbiamo definirla visto che in Lombardia il cambio di destinazione d’uso non è cosa semplice.

L. F.: Quali sono le prospettive future? 
D. La M.: Questa estate con uno degli anziani di Pavia, il geometra Piero Riffaldi, siamo andati dall’Assessore all’Urbanistica e insieme al personale dell’ufficio tecnico abbiamo lavorato per una possibile soluzione dato che gli affitti di locali idonei non sono alla nostra portata perché vanno dai 2.500 ai 3.000 euro mensili. L’idea è di locare un immobile più economico da ristrutturare e farlo a spese nostre utilizzando le risorse umane della chiesa. Dopo un primo tentativo molto oneroso, stiamo valutando la possibilità di riqualificare un locale adatto ma più alla nostra portata. Locale che naturalmente dopo i lavori di edilizia necessiterà di tutto quello che è andato distrutto con l’incendio del 5 aprile 2022.

Incendio distrugge la chiesa di Pavia

Incendio distrugge la chiesa di Pavia

Lina Ferrara – Ieri pomeriggio, 5 aprile, è scoppiato un incendio nello stabile dove ha sede la chiesa avventista di Pavia, che ha distrutto i locali e tutti gli arredi. Sono intervenuti i vigili del fuoco per spegnere il rogo la cui causa non è stata ancora accertata.

È dal 2010 che la comunità avventista di Pavia si riunisce nei locali in affitto di via Foppa, una zona residenziale a poca distanza dalla stazione ferroviaria, quindi facile da raggiungere. Ora è in cerca di una nuova struttura.

“Chiediamo di essere vicini ai fratelli e alle sorelle di Pavia e al past. Daniele La Mantia” invita il past. Robert T. Iosub, direttore delle chiese avventiste in Italia del nord “Riceveranno tutto il nostro sostegno, non solo con la preghiera”.

“Dobbiamo essere solidali con la comunità di Pavia” aggiunge Iosub “E sono sicuro che, con l’aiuto del Signore, troveremo un altro luogo dove riallestire la chiesa e renderla più bella di prima. È una comunità di fratelli e sorelle che hanno tanta voglia di dare una buona testimonianza di speranza e salvezza alle persone. E adesso dobbiamo essere noi a trasmettere a loro questa speranza”.

Preghiamo per questa comunità, composta da una sessantina di membri italiani e di varie altre nazionalità, e per il past. Daniele La Mantia che la serve.

Aggiorneremo sulla situazione nei prossimi giorni.

[aggiornato il 7 aprile]

[Foto e video pervenuti dal past. R. T. Iosub]

Isole Salomone. Incendio distrugge parte di una scuola avventista

Isole Salomone. Incendio distrugge parte di una scuola avventista

HopeMedia Italia – È avvenuto alle prime ore del mattino di oggi, 2 settembre. Un incendio ha distrutto due aule e due laboratori di scienze della Tenakoga Adventist High School nelle Isole Salomone. Tracey Bridcutt spiega, sul sito di Adventist Record, che anche gli uffici degli insegnanti situati tra le aule sono stati distrutti dal fuoco divampato intorno alle 4 del mattino. Al momento non si conoscono ancora le cause, ma la cosa più importante è che non ci siano state vittime né feriti.

“Il fuoco si è diffuso così rapidamente da non darci la possibilità di salvare niente, neanche le scrivanie e le sedie che ci erano state donate” ha affermato Chareen Simbe, insegnante presso la scuola “I nostri docenti non sono riusciti a salvare il lavoro dei loro studenti. Gran parte della comunità è venuta per aiutarci a spegnere l’incendio. Meno male che sono riusciti a evitare che le fiamme aggredissero le aule dell’altra ala della scuola, distanti solo pochi metri”.

L’istituto aveva da poco vissuto una settimana speciale. “Erano tutti molto contenti perché avevano appena concluso la Settimana avventista dell’istruzione con il battesimo di 25 studenti e di un docente, e ora ecco il fuoco” ha commentato Mele Vaihola, direttrice del Dipartimento Educazione presso l’Unione Transpacifica della Chiesa avventista.

“Ringraziamo il Signore che non ci siano state vittime. Vi chiedo di pregare per il preside, il personale e gli studenti di questa scuola” ha aggiunto.

La Tenakoga Adventist High School si trova a circa 90 minuti di auto dalla capitale Honiara, nel nord-est dell’isola di Guadalcanal. Sono circa 240 gli studenti iscritti.

Il pastore Ray Eaton, della Missione delle Isole Salomone, si è subito attivato per gli aiuti. Eaton coordina un gruppo di supporto all’istruzione che ha sostenuto molto la scuola di Tenakoga con la costruzione di una sala da pranzo, di una biblioteca, di bagni e di infrastrutture idriche ed elettriche.

[Foto: Adventist Record]

La casa si incendia, la badante salva la coppia di ottantenni ma muore asfissiata. Un grande esempio di sacrificio

La casa si incendia, la badante salva la coppia di ottantenni ma muore asfissiata. Un grande esempio di sacrificio


Il fatto è accaduto a Battipaglia. La vittima, una donna bulgara di 57 anni, ha messo al sicuro dalle fiamme i coniugi ottantenni a cui badava, senza curarsi del pericolo che lei stessa poteva correre. L’affetto che provava per l’anziana coppia l’ha spinta a compiere questo generoso gesto di abnegazione.

Nel Vangelo di Giovanni (3:16,17) Gesù dice che “Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna. Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui”.

Intervista di Mario Calvagno al pastore avventista Daniele Benini.

 

 

Photo 145513767 © Balakate | Dreamstime.com

Ripresa degli incendi in California

Ripresa degli incendi in California

Alcuni aggiornamenti dalle istituzioni avventiste.

Notizie Avventiste – Solo poche settimane dopo essere state minacciate dal fuoco, le comunità di Angwin e St. Helena, nella California settentrionale, devono di nuovo affrontare gli incendi che hanno causato l’evacuazione di migliaia di persone. A darne notizia l’Adventist News Network (Ann). Il “Glass Fire” (#GlassFire), iniziato alle 4 del mattino del 27 settembre in un’area a ovest di Angwin e a nord di Deer Park e St. Helena, si è diffuso rapidamente e ora si estende su oltre 44,5 chilometri quadrati.

Anche diverse istituzioni avventiste sono state colpite dopo essere state evacuate, come il Pacific Union College che ha dovuto trasferire gli oltre 200 studenti presenti nel campus, e l’intera comunità di Angwin che ha lasciato la zona per misura precauzionale.

Adventist Health gestisce il St. Helena Hospital, il più antico ospedale avventista in funzione. Il personale ha potuto evacuare tutti i 55 pazienti e trasferirli in altre strutture. L’incendio è arrivato vicino al nosocomio, ma i vigili del fuoco sono stati in grado di controllare le fiamme.

Dai rapporti dei dirigenti della chiesa nella regione, diversi pastori non hanno più la casa e la scuola elementare avventista di Foothills, a Deer Park, ha perso uno degli edifici nel suo campus. “Vi chiediamo di pregare per i nostri studenti, le famiglie e il personale” è l’appello del preside Rob Ingram.

Anche l’Haven Adventist Church Community Service Center, situato vicino alla scuola Foothills, è stato distrutto dall’incendio, ma l’edificio principale della chiesa nei pressi del St. Helena Hospital non è stato danneggiato. Punto di riferimento storico avventista locale, Elmshaven, che ha ospitato la co-fondatrice della denominazione, Ellen G. White, prima di morire, è sfuggita ai danni del fuoco.

Il “Glass Fire” minaccia ancora molte case e attività commerciali, per questo i dirigenti avventisti della zona chiedono di pregare in particolare per le comunità di Angwin e Sant’Elena

Chiesa in cenere sotto gli occhi dei membri

Chiesa in cenere sotto gli occhi dei membri

 

Maol – Solidarietà ha espresso la comunità avventista di St. Croix ai dirigenti e ai membri della Peter’s Rest Adventist Church lo scorso 5 maggio, mentre guardavano la loro moderna chiesa consumarsi tra le fiamme. L’edificio, situato in una posizione strategica del quartiere di Peter’s Rest, era da molti considerato un punto di riferimento sull’isola caraibica delle piccole Antille.

I vigili del fuoco delle Isole Vergini  hanno lavorato senza sosta per domare l’incendio che si è diffuso rapidamente in tutta la struttura. Un filmato dell’interno dell’edificio sventrato mostra che il fuoco ha distrutto l’intero livello superiore della chiesa, compresi gli arredi del pulpito, le panche e le apparecchiature acquistate di recente per trasmettere culto e programmi online. Anche una parte del massiccio tetto è crollata, portando con sé i pannelli solari da poco installati.

«Ero proprio affranto quando ho visto la chiesa» ha affermato il past. Earl Daniel «Ma il nostro Dio è ancora al comando ed è dalla nostra parte». Il pastore ha aggiunto che non ci sono stati feriti, mentre le autorità sono impegnate nelle indagini per capire le cause dell’incendio.

L’edificio era stato costruito nel 1985 e comprendeva la sala di culto, una sala multimediale, una stanza per le mamme, una stanza per gli incontri comunitari utilizzata per la Scuola del Sabato, una cucina e un ufficio.

Daniel ha esortato i membri di chiesa a continuare ad avere fede nel Dio della speranza. «Chiediamogli di prendersi cura di tutti noi e vedremo la Peter’s Rest Church ritornare a un maggiore splendore. Adoperiamoci al meglio per essere all’altezza della situazione; lavoriamo insieme per portare a termine questa opera» ha incoraggiato.

Il presidente della Federazione Caraibi del Nord, Desmond James, si è sentito devastato quando ha visto la struttura inghiottita dalle fiamme. «Sono arrivati uno dopo l’altro» ha dichiarato riferendosi ad altri eventi catastrofici che la Federazione ha subito negli ultimi tre anni. Anche i dirigenti del territorio dell’Unione avventista caraibica hanno espresso vicinanza nella preghiera ai fedeli che hanno perso il loro edificio di culto.

«È una perdita per l’intera collettività» ha ripetuto più volte, addolorato, il senatore Javan James, avventista, quando si è recato sul posto.

«La sera prima eravamo in chiesa a preparare il servizio di questo fine settimana» ha detto Larry Thomas-Lewis, membro di chiesa, sopraffatto dall’emozione mentre guardava il fuoco radere al suolo l’edificio. Dopo le restrizioni governative per il coronavirus, la comunità avventista era ricorsa a messaggi pre-registrati in chiesa per le trasmissioni settimanali. Con l’attrezzatura in cenere, «sono preoccupato per questo ministero della comunicazione» ha aggiunto.

La Peter’s Rest Adventist Church conta oltre 400 membri ed è una delle sei chiese avventiste sull’isola.

[Foto: Royston Philbert. Fonte Ann]

Papua Nuova Guinea. Incendio distrugge l’ufficio di Adra

Papua Nuova Guinea. Incendio distrugge l’ufficio di Adra

 

Maol – L’ufficio dell’Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso (Adra) a Kimbe, in Papua Nuova Guinea, è stato distrutto dal fuoco che ha avvolto l’edificio venerdì scorso, 24 aprile. Le fiamme sono partite da una stanza al pianterreno e si sono propagate rapidamente. Sette società avevano in affitto gli uffici nello stabile e hanno perso tutto.

Un operatore di Adra si trovava nella struttura quando è scoppiato l’incendio. Dopo aver notato il fumo è uscito di corsa e si è messo in salvo prima che il fuoco raggiungesse il suo ufficio. Il resto del personale Adra aveva già lasciato l’edificio.

Adra ha perso le stampanti, sei telefoni tablet, un proiettore, le lavagne magnetiche e altro.

Tutti i locatari «sono scioccati e veramente addolorati per quello che è successo, ma grazie a Dio non ci sono stati danni alle persone» ha affermato l’operatore di Adra.

Ora è in corso un’indagine sulle cause dell’incendio.

 

[Fonte: Adventist Record]

Incendi in Australia. L’università Avondale centro di accoglienza momentaneo

Incendi in Australia. L’università Avondale centro di accoglienza momentaneo

 

Maol – Nella notte dell’ultimo dell’anno, l’università avventista australiana «Avondale» ha offerto alloggio di emergenza a un gruppo di persone di Charmhaven, nel Nuovo Galles del Sud, costrette a lasciare le loro case a causa degli incendi.

Sedici adulti, due bambini e un cane hanno trovato riparo nel campus e «sono stati molto grati per l’alloggio» ha affermato Doug Cloete, coordinatore della sicurezza all’Avondale.

Gli sfollati hanno soggiornato nelle camere dei convitti approntate all’ultimo momento grazie all’aiuto di alcuni studenti rimasti in sede durante il periodo festivo. L’università ha aperto le sue porte come centro di accoglienza fino al 4 gennaio.

[Fonte: Adventist Record]

 

Adra e chiese aiutano le vittime degli incendi in Australia

Adra e chiese aiutano le vittime degli incendi in Australia

Anche l’azienda avventista di alimenti naturali dona i suoi prodotti. L’appello alla preghiera del presidente della chiesa mondiale.

Notizie Avventiste – L’Agenzia avventista per lo Sviluppo e il Soccorso (Adra) è impegnata, insieme alle chiese e ai volontari, negli aiuti alle famiglie colpite dagli incendi che devastano l’Australia da settembre dello scorso anno. Sono almeno 25 le persone che hanno perso la vita a causa dei roghi, centinaia le case distrutte e 4,9 milioni di ettari di territorio andati in fumo solo nello stato del Nuovo Galles del Sud.

Con il finanziamento e il sostegno di Adra, le chiese di tutto il Paese forniscono cibo, acqua e alloggio agli sfollati che hanno perso le loro abitazioni e sostengono i vigili del fuoco. Nello stato di Victoria, la chiesa avventista di Bairnsdale è il principale snodo per coordinare le attività di Adra sul territorio. Ultimamente sono stati distribuiti più di 80 kit igienici, generatori multipli e cibo per il bestiame.

“La scorsa settimana ho assistito a così tanta devastazione e sofferenza da far fatica a trovare un barlume di speranza” ha affermato Rebecca Auriant, direttore di Adra Victoria “Ma poi ho visto la cittadina di Bairnsdale riunirsi per sostenersi a vicenda e andare avanti, e tutte le chiese avventiste vittoriane adoperarsi per dare aiuto, e ritrovi la speranza”.

Nel Nuovo Galles del Sud, chiese come Bega, Dorrigo e Forster Tuncurry hanno accolto le persone evacuate

Le donazioni della Sanitarium
La Sanitarium Health Food Company, l’azienda avventista australiana che produce alimenti naturali, sta donando Weet-Bix, UP&GO e So Good alle famiglie bisognose e ai vigili del fuoco che lavorano in prima linea. Da metà dicembre, centinaia di bancali di prodotti Sanitarium sono stati distribuiti negli stati del Nuovo Galles del Sud (Nsw) e di Victoria. Oltre 40 pallet sono arrivati ai pompieri del Servizio antincendio del Nsw solo il 6 gennaio.

Inoltre, 30 bancali sono stati consegnati a Foodbank Australia per essere distribuiti alle agenzie di soccorso e ai centri di evacuazione. I prodotti alimentari vengono anche consegnati direttamente ad Adra Australia per gli iperatori e i volontari  impegnati sul campo nell’assitenza alle persone colpite in Nsw, Victoria e Australia meridionale.

“L’Australia è nel mezzo di una crisi e la ripresa richiederà molto tempo. La distruzione è così diffusa e sconcertante… il nostro obiettivo primario è quello di rispondere alle esigenze immediate dei servizi antincendio e delle agenzie di soccorso nostre partner” ha dichiarato la Sanitarium in un comunicato stampa su Facebook.

Appello alla preghiera
“Preghiamo per l’Australia!” è l’appello rivolto dal presidente della Chiesa avventista mondiale.
Ted N.C. Wilson esprime vicinanza alla popolazione colpita e che vive “una situazione catastrofica”. Finora, gli incendi hanno bruciato più di sei milioni di ettari di territorio in tutta l’Australia, aggiunge, provocato la morte di decine di persone e la distruzione di oltre 1.500 case, “tra cui molte appartenenti ai membri della chiesa avventista. Inoltre, a causa degli incendi, sono stati cancellati vari eventi già organizzati, i campi estivi per i giovani e diverse riunioni”.

Un pensiero va anche agli animali. “La preziosa fauna australiana è stata colpita pesantemente. Si stima che quasi mezzo miliardo di creature di Dio, tra koala, canguri, uccelli e altri animali, siano morte bruciate dal fuoco”.

Il presidente ha espresso gratitudine ad Adra e alle chiese per gli aiuti che “forniscono in vari modi e per il loro generoso contributo”. Ha quindi concluso: “Chiediamo a Dio di dare forza e coraggio a chi in Australia vive questa situazione molto difficile. Preghiamo che il Signore mandi la pioggia e che i venti si calmino. E ricordiamoci di pregare per i vigili del fuoco che combattono coraggiosamente le fiamme e per coloro che si prendono cura delle numerose persone colpite dagli incendi. Sicuramente, tragedie come questa sono l’ennesimo segnale che il Signore ritornerà presto! Preghiamo per ricevere la forza e il coraggio di condividere la speranza in un mondo che ha un disperato bisogno di un Salvatore”.

Solidarietà della Chiesa avventista australiana alle vittime colpite dagli incendi

Solidarietà della Chiesa avventista australiana alle vittime colpite dagli incendi

Sulla costa meridionale del Nuovo Galles del Sud, il cielo è rosso a causa dei roghi. Le comunità avventiste aprono le porte agli sfollati.

Notizie Avventiste – I dirigenti della Chiesa avventista hanno espresso profonda solidarietà a quanti sono stati colpiti dal fuoco che brucia i boschi australiani, ma anche le case e le proprietà. “Esprimo le più sentite condoglianze a coloro che hanno perso i propri cari in questi incendi devastanti” ha dichiarato Jorge Munoz, presidente della denominazione in Australia “C’è così tanta sofferenza. È veramente straziante!”.

Nel Nuovo Galles del Sud, il fuoco ha provocato 8 morti da lunedì 30 dicembre e oltre 400 case sono andate in fumo. A Victoria, ci sono stati due morti confermati e 28 residenti risultano dispersi. Da quando sono iniziati gli incendi, a settembre 2019, almeno 25 persone hanno perso la vita. Il governo ha dichiarato lo stato di emergenza e di calamità in sei aree. Il fuoco avanza e ora colpisce anche le comunità nell’Australia meridionale e in quella occidentale. Intanto oltre 180 persone sono state arrestate con l’accusa di aver appiccato i roghi.

Parole di solidarietà sono state rivolte dal past. Munoz anche ai numerosi residenti che hanno perso la casa, tra di essi ci sono almeno sette famiglie avventiste, e di gratitudine ai pompieri per il loro lavoro instancabile. “Voglio ringraziare i coraggiosi vigili del fuoco per il loro straordinario impegno. Ringrazio anche i nostri volontari di Adra (Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso) per il loro prezioso lavoro. Sono intervenuti rapidamente distribuendo prodotti essenziali alle famiglie che hanno perso tutto” ha affermato.
“Svolgete tutti un’opera eccezionale in condizioni difficili e siamo molto grati per il vostro ruolo nell’aiutare coloro che ne hanno disperato bisogno” ha concluso.

Per aiutare la comunità, la chiesa avventista di Bega ha aperto le porte all’accoglienza degli sfollati, ospitando oltre 35 persone e 15 cani. La sala è diventata anche un magazzino per i prodotti alimentari. “Quando abbiamo notato che il centro di evacuazione sulla strada era sovraffollato, abbiamo preso la rapida decisione di aprire la chiesa e consentire alle persone di utilizzare la nostra struttura” ha spiegato il past. Dragan Kanazir “A un certo punto la nostra chiesa sembrava l’arca di Noè!”.

“Altri centri di evacuazione non hanno preso gli animali domestici” ha aggiunto Sarina Taituave, direttrice di Adra Nuovo Galles del Sud “Ci saranno ancora persone nella chiesa di Bega per gran parte di questa settimana, ma stiamo rivalutando la situazione”. Il 5 gennaio la chiesa era circondata da una spessa coltre di fumo.

Preghiera
Il presidente della Chiesa avventista nel Pacifico del sud, Glenn Townend, ha espresso solidarietà alle famiglie e agli amici che hanno perso i loro cari. “Preghiamo che Dio consoli le persone colpite da questa tragedia” ha affermato “Incoraggio i nostri membri di chiesa a pregare per le persone colpite dagli incendi e per tutti coloro che sono impegnati nei servizi di emergenza”.

Secondo il pastore Jeremy Taituave, vi è un senso di disperazione tra le comunità rurali ed è necessario incoraggiare la speranza. “Ci incontreremo con le nostre chiese” ha affermato “e parleremo di come intervenire. Dobbiamo raccogliere i pezzi, emotivamente e spiritualmente, e aprire le nostre porte alla preghiera. Abbiamo anche deciso di organizzare il programma di recupero della depressione e dell’ansia (Darp)”.

Tra i progetti per offrire assistenza durante la siccità nel 2019, Adra Nuovo Galles del Sud ha finanziato la formazione di facilitatori del Darp in 18 chiese dell’area. I programmi si svolgeranno nei prossimi mesi per aiutare le famiglie in difficoltà o i volontari che hanno subito un trauma.

Nonostante il senso di disperazione, molti volontari e sfollati sono stati incoraggiati dalla preghiera. Julie Nagle, volontaria in prima linea, ha pregato per i vigili del fuoco che mettono a rischio la propria vita.
“Stavo guidando e quando ho visto un camion dei pompieri ho dovuto fermarmi” ha raccontato Nagle “Mi sono avvicinata e ho detto ai vigili che poteva sembrare un po’ folle, ma volevo pregare per loro e per i loro camion. Un ragazzo si è girato e ha risposto ‘Sì, grazie!’. Non avevo idea di cosa avrei detto, ma dopo aver posato la mano su quel camion, sono arrivate le parole: ‘Signore, ovunque viaggino queste ruote e ovunque camminino questi piedi, possa tu benedire la loro generosità e compassione’. Ho ripetuto la preghiera per ogni camion e i pompieri sono stati davvero grati”.

[Fonte Adventist Record. Foto: Adventists South New South Wales Facebook]

 

Gli avventisti aiutano le vittime degli incendi in Australia

Gli avventisti aiutano le vittime degli incendi in Australia

Diverse scuole, chiese e campeggi della denominazione sono minacciati dalle fiamme.

Notizie Avventiste – Oltre 100 incendi, di cui 32 non ancora domati, bruciano il Nuovo Galles del Sud in Australia. Al momento il bilancio, piuttosto pesante, parla di 4 persone morte, 5 disperse e 40 ferite, oltre a 150 case distrutte e centinaia di migliaia di ettari di bosco andati in fumo. Più di 3.000 vigili del fuoco lavorano senza sosta per spegnere le fiamme.

Diverse chiese avventiste nel nord della regione hanno aperto le loro porte alla comunità. La chiesa di Dorrigo ospita attualmente 50 persone e quella di Forster 19 persone, mentre altre chiese, tra cui Nambucca Heads, Taree, Tuncurry, Port Macquarie, Kempsey, Tenterfield, Glen Innes, Wingham e Gateway, offrono cibo e acqua ai residenti sfollati. Le chiese di Guyra e Inverell hanno aperto il magazzino locale di Adra per distribuire  abbigliamento e altri articoli di prima necessità.

Intanto, scuole, chiese, campeggi e case di famiglie nel Nuovo Galles del Sud e nel Queensland continuano a essere minacciati dal fuoco che avanza nei boschi e tra le sterpaglie, alimentato da forti venti e temperature torride.

Venerdì 8 novembre, la Manning Adventist School è stata evacuata per precauzione. L’11 novembre, la Kempsey Adventist School ha chiesto alle famiglie di tenere i figli a casa a causa del fumo intenso nell’aria.

“La situazione viene costantemente monitorata, siamo in contatto con i pastori delle aree interessate e sicuramente forniremo qualsiasi supporto immediato possibile per le famiglie e i membri, in caso di necessità” ha affermato Adrian Raethel, presidente della Chiesa avventista nel Nuovo Galles.

“Chiediamo sicuramente di pregare” ha aggiunto “per le comunità e le famiglie che sono state colpite”.

Adra Australia collabora con le chiese locali in tutto il Paese per assistere le famiglie bisognose, finanziando il loro impegno nell’aiutare la popolazione. “Questo è un momento in cui le comunità hanno davvero bisogno di supporto” ha affermato Paul Rubessa, amministratore delegato di Adra Australia “Le chiese avventiste locali sono impegnate a offrire sostegno e Adra è orgogliosa di collaborare con loro per aiutare le comunità a livello locale e in modo pratico”.
[LF]

[Foto e fonte: Adventist Record]

ADRA Italia News 14 – Aiutiamo Monreale

ADRA Italia News 14 – Aiutiamo Monreale


La sera del 2 agosto un terribile incendio ha distrutto la montagna sopra Monreale. Le fiamme hanno devastato 60 ettari di vegetazione, bruciato diverse automobili, messo a rischio la vita di circa settanta persone e danneggiato gravemente un edificio abitato da tre nuclei familiari. Il fuoco ha distrutto una delle case e reso inagibili le altre due. Con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Monreale, ADRA Italia ha attivato una raccolta fondi per offrire un sostegno alle famiglie coinvolte. Se le donazioni supereranno le necessità specifiche di queste famiglie, il resto dei fondi raccolti sarà messo a disposizione per il ripristino di altri danni causati dall’incendio.
Alessia Calvagno intervista Dag Pontvik, direttore di ADRA Italia.

Potete dare il vostro contributo attraverso i seguenti canali, indicando nella causale “Monreale”:
– Conto corrente bancario IBAN: IT 95 E 01030 03203 000000866909
– Conto Corrente Postale n. 160 800 04 intestato a ADRA Italia
Lungotevere Michelangelo, 7 – 00192 Roma
– PayPal intestato ad ADRA Italia

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