Leggere ad alta voce camminando

Leggere ad alta voce camminando


Nel corso della Diretta del Mattino di Radio Rvs di giovedì 15 febbraio, Claudio Coppini e Roberto Vacca hanno intervistato il pastore d’anime Rolando Rizzo sul suo ultimo libro: "Leggere ad alta voce camminando. Il vangelo di Luca". Un percorso teologico vivo,  profondo, che s’intreccia con l’esperienza umana e di fede dell’autore, per molti anni pastore e dirigente della Chiesa avventista, oltre che romanziere e saggista.

Per chi è interessato ad acquistare il libro può inviare un messaggio sul profilo Facebook dell’autore  https://www.facebook.com/rizzo.rolando oppure inviare un messaggio Whatsapp o Telegram al numero 3482227294 di Radio Rvs. 

Riflettiamo insieme sul vangelo – Luca (cap. 10, 33-34)

Riflettiamo insieme sul vangelo – Luca (cap. 10, 33-34)


Riflessione e commento a cura del pastore avventista di Firenze Nino Plano su Luca 10:33-34

Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e n’ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui.

Le parabole – Il ricco e Lazzaro

Le parabole – Il ricco e Lazzaro


Il pastore avventista tirocinante Alessandro Butera ci invita a riflettere su Luca 16,19-31: «C’era un uomo ricco, che si vestiva di porpora e di bisso, e ogni giorno si divertiva splendidamente; e c’era un mendicante, chiamato Lazzaro, che stava alla porta di lui, pieno di ulceri, e bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; e perfino i cani venivano a leccargli le ulceri. Avvenne che il povero morì e fu portato dagli angeli nel seno di Abraamo; morì anche il ricco, e fu sepolto. E nell’Ades, essendo nei tormenti, alzò gli occhi e vide da lontano Abraamo, e Lazzaro nel suo seno; ed esclamò: "Padre Abraamo, abbi pietà di me, e manda Lazzaro a intingere la punta del dito nell’acqua per rinfrescarmi la lingua, perché sono tormentato in questa fiamma". Ma Abraamo disse: "Figlio, ricordati che tu nella tua vita hai ricevuto i tuoi beni e che Lazzaro similmente ricevette i mali; ma ora qui egli è consolato, e tu sei tormentato. 26 Oltre a tutto questo, fra noi e voi è posta una grande voragine, perché quelli che vorrebbero passare di qui a voi non possano, né di là si passi da noi". Ed egli disse: "Ti prego, dunque, o padre, che tu lo mandi a casa di mio padre, perché ho cinque fratelli, affinché attesti loro queste cose, e non vengano anche loro in questo luogo di tormento". Abraamo disse: "Hanno Mosè e i profeti; ascoltino quelli". Ed egli: "No, padre Abraamo; ma se qualcuno dai morti va a loro, si ravvedranno". Abraamo rispose: "Se non ascoltano Mosè e i profeti, non si lasceranno persuadere neppure se uno dei morti risuscita"». Una parabola un po’ diversa dalle altre. Come possiamo interpretarla? E cosa ci insegna ancora oggi?

Intervista a cura di Alessia Calvagno.

Le parabole – Il fattore infedele

Le parabole – Il fattore infedele


Il pastore avventista tirocinante Alessandro Butera ci guida nel commento della parabola del fattore infedele (Luca 16:1-13). Un uomo ricco aveva un fattore che viene accusato di sperperare i suoi beni e per questo motivo viene licenziato. Allora il fattore chiama coloro che avevano un debito con il padrone e gli condona una parte del debito. Quando il padrone torna, lo loda perché ha agito con avvedutezza. Una parabola particolare, con un esito che non ci aspetteremmo. Ma cosa voleva insegnare Gesù raccontando questa storia? E cosa possiamo imparare ancora oggi da queste sue parole?

Intervista a cura di Alessia Calvagno.

Luca, “caro medico” e bravo cronista – Gesù crocifisso e risorto

Luca, “caro medico” e bravo cronista – Gesù crocifisso e risorto


Luca pone la morte e la risurrezione di Gesù in un rapporto troppo stretto perché possano essere presentate separatamente. Il Figlio di Dio, venuto per essere il Salvatore d’Israele e del mondo, è sottoposto a giudizio. È il giusto sofferente che condurrà il nuovo popolo dalla morte alla vita. Lo scrittore del Vangelo vuole aiutare i lettori a concentrare l’attenzione sulla persona di Gesù e sul suo rapporto con il Padre.

Mario Calvagno e Carmen Zammataro ne parlano con il pastore Francesco Mosca, direttore del mensile “Il Messaggero Avventista” e Vicepresidente della Federazione delle Amicizie ebraico-cristiane in Italia.

Luca, “caro medico” e bravo cronista – Gesù a Gerusalemme

Luca, “caro medico” e bravo cronista – Gesù a Gerusalemme


Luca presenta in modo chiaro il viaggio di Gesù verso Gerusalemme, cercando di orientarci riguardo alla sua conclusione. Avvicinandosi alla città, la moltitudine dei discepoli riconosce e acclama Gesù come re. L’evangelista conferisce alla lode del gruppo una solennità e un significato eccezionali. D’ora in poi l’identità di Cristo non sarà nascosta. Profeta, Re, Salvatore, sarà crocifisso perché è il Messia. Subito dopo Gesù piange su Gerusalemme.

Mario Calvagno e Carmen Zammataro ne parlano con il pastore Francesco Mosca, direttore del mensile “Il Messaggero Avventista” e Vicepresidente della Federazione delle Amicizie ebraico-cristiane in Italia.

Gesù si prende cura di noi

Gesù si prende cura di noi


Il pastore avventista tirocinante Nicolò D’Elia ci invita a riflettere su due miracoli che ci racconta il Vangelo di Luca al capitolo 8. Due persone, in maniera diversa, manifestano le proprie necessità a Gesù. E Gesù si dimostra pronto ad ascoltare e a rispondere ai loro bisogni. Come possiamo anche noi seguire il suo esempio?

Intervista a cura di Alessia Calvagno.

“So che è stata colpa mia”. Riconoscere gli errori (prima parte)

“So che è stata colpa mia”. Riconoscere gli errori (prima parte)


Quasi nessuno è disposto a riconoscere i propri sbagli ed è veramente difficile, nella vita di ogni giorno, trovare qualcuno che lo faccia o che lo faccia nella maniera opportuna. C’è spesso differenza fra le buone intenzioni e la realtà dei fatti quando si tratta di ammettere un errore commesso verso qualcun altro. C’è un fatto emblematico che ci viene raccontato da Luca nel libro degli Atti. Di cosa si tratta?

Carmen Zammataro e Mario Calvagno ne parlano con il pastore Francesco Mosca, direttore del mensile “Il Messaggero Avventista” e Vicepresidente della Federazione delle Amicizie ebraico-cristiane in Italia.

Luca, “caro medico” e bravo cronista – Seguire Gesù

Luca, “caro medico” e bravo cronista – Seguire Gesù


Essere discepolo di Gesù implica seguirlo non solo nelle grandi scelte della vita, ma ancora di più nella nostra quotidianità. Cristo ha avuto modo di considerare la religione come un rapporto fondamentale con Dio, non dipendente da riti compiuti per mera esteriorità. Luca vuole mettere in luce la sua teologia morale invece del legalismo e fa un chiaro riferimento alla sapienza di Dio.

Mario Calvagno e Carmen Zammataro ne parlano con il pastore Francesco Mosca, direttore del mensile “Il Messaggero Avventista” e Vicepresidente della Federazione delle Amicizie ebraico-cristiane in Italia.

Il valore dell’amicizia

Il valore dell’amicizia


“L'amico ama in ogni tempo; è nato per essere un fratello nella sventura”, questo il versetto di Proverbi 17:17 che accompagna la storia vera di due ragazzi, Luca e Massimo. Varie vicende si intrecciano nella loro vita nel corso degli anni, ma lo stretto legame instaurato li aiuta a superare una crisi irrisolvibile. La bellezza dell’amicizia vera può portare il buonumore, ma soprattutto può abbattere le barriere, può cancellare gli stereotipi e può addirittura salvare la vita.

Mario Calvagno e Carmen Zammataro intervistano Franco Evangelisti di Guerrino, pastore delle chiese avventiste di Cremona, Mantova e Parma

Natale in una mangiatoia

Natale in una mangiatoia


Nel resoconto che l’evangelista Luca (2:1-12) fa della nascita di Gesù, troviamo un “segno” molto chiaro indicato dall’angelo ai pastori, un “segno” per riconoscere il Salvatore del mondo. “Troverete un bambino avvolto in fasce e coricato in una mangiatoia", è scritto. E la mangiatoia ha un significato simbolico ma anche reale e concreto in relazione alla salvezza offerta da Gesù.

Mario Calvagno e Carmen Zammataro ne hanno parlato con Patrizio Calliari, pastore delle chiese avventiste di Trento e Bolzano.

In viaggio con Gesù

In viaggio con Gesù


Elisa Ghiuzan, studentessa di teologia presso la Facoltà avventista, ci guida nella riflessione sul testo di Luca 24:13-35. Questi versetti ci raccontano di un viaggio, il viaggio di due discepoli che vanno verso Emmaus e che incontrano lungo il percorso Gesù, senza però riconoscerlo inizialmente. Quale significato può avere questa storia per noi oggi?

Intervista a cura di Alessia Calvagno.

Pin It on Pinterest