Due mazzi di rose e Dio, il Creatore

Due mazzi di rose e Dio, il Creatore

Marcos Paseggi/ARnews/MaolQuesta è la prima di una serie di notizie sulla Conferenza fede e scienza della Divisione nordamericana (Nad), attualmente in corso a St. George, Utah, negli Stati Uniti.

Oltre 330 docenti avventisti e dirigenti della Nad hanno affrontato la canicola estiva per arrivare a St. George, nell’Utah sud-occidentale, e partecipare dal 6 luglio alla Conferenza fede e scienza nella regione. L’evento, che ha per tema «Affermare la creazione», è sponsorizzato da diverse organizzazioni della chiesa interessate allo studio e alla promozione di una comprensione biblica delle origini, tra cui il dipartimento educazione della Nad, il Faith & Science Council della chiesa mondiale e il Geoscience Research Institute (Gri).

La conferenza ha l’obiettivo di esplorare le questioni bibliche, teologiche e filosofiche che modellano la nostra comprensione delle origini, nonché i problemi e le risposte che le discipline scientifiche specifiche presentano sulla comprensione biblica della storia della terra.

«Il nostro obiettivo non è quello di discutere o di impegnarci in dibattiti per il gusto di dibattere», ha affermato Larry Blackmer, responsabile dell’educazione presso la Nad, nel suo messaggio di apertura, «Il nostro obiettivo è affermare la creazione, sottolineando gli aspetti positivi che una comprensione biblica delle origini offre, anche se continuiamo a porci domande e a cercare risposte».

Secondo gli organizzatori, l’evento vuole essere proattivo e offrire un approccio formativo, dotando gli insegnanti e i pastori avventisti di validi strumenti utili ad affrontare le sfide attuali e continue sul tema delle origini.

Inoltre promuove ciò che il direttore dell’associazione pastorale della Nad, Ivan Williams, definisce «impollinazione incrociata», vale a dire scambi significativi tra le discipline.

«I responsabili dell’associazione pastorale nelle nostre Federazioni sono qui perché vogliamo non solo approfondire i fondamenti teologici delle origini, ma anche ascoltare e imparare dagli scienziati», ha affermato, «Sicuramente questo scambio arricchirà entrambi i gruppi».Due mazzi di rose
Edward Zinke, teologo e uno degli organizzatori dell’evento di St. George, nella sua meditazione del 7 luglio, ha affermato che una delle questioni fondamentali per i cristiani credenti nella Bibbia è se sia possibile conoscere Dio attraverso la natura.

«Come possiamo conoscere Dio? Possiamo conoscere una persona guardando la sua opera d’arte?», ha chiesto Zinke che ha subito risposto, «In essa troviamo le caratteristiche dell’artista, ma non l’artista stesso. In questo senso, la natura fornisce una conoscenza incompleta di Dio».

Per illustrare il concetto, Zinke ha mostrato una scultura in legno e ha chiesto ai presenti di indovinare quale tipo di scultore l’avesse realizzato. Le opinioni, naturalmente, sono state diverse. «Si può indovinare o sbagliare», ha affermato, «a meno che l’artista non si riveli».

Per spiegare meglio il ruolo imperfetto della natura nella comprensione di Dio, Zinke ha mostrato al pubblico un mazzo di rose appena raccolte. «Che cosa possiamo dire del Creatore delle rose?», ha chiesto. Numerose sono arrivate le risposte dal pubblico: «È un artista»; «Ama la bellezza»; «È bravo»; ecc.

Poi, ha mostrato un altro mazzo, questa volta di rose appassite. «E adesso?», ha chiesto. Improvvisamente, tra i presenti è sceso il silenzio. «Era una semplice illustrazione, ma davvero notevole», ha dichiarato Rudy Alvir, direttore aggiunto dell’associazione pastorale in Florida, «Ci ha portato a rivalutare le nostre ipotesi».

«Il peccato ha portato cambiamenti nella natura, che offuscano e distorcono la sua rivelazione di Dio», ha affermato Zinke, «Non abbiamo speranza di conoscere Dio pienamente attraverso il creato, perciò dobbiamo evitare di esaltare la natura per concentrarci invece sul Dio della natura». E ha citato una dichiarazione della co-fondatrice della chiesa, Ellen G. White, che in riferimento all’opera di Dio ha scritto: «Non sarà la natura ma il Dio della natura che dovrà essere esaltato» – Ministry of Healing, p. 413.

È in questo contesto che la rivelazione di Dio diventa di massima importanza per conoscerlo.
«Anche nel giardino dell’Eden, Adamo ed Eva erano dipendenti dalla rivelazione di Dio per capirsi», ha aggiunto Zinke, «Ma Dio disse “voglio avere comunione con voi”».

È questa stretta collaborazione che gli insegnanti e i pastori avventisti in America del nord dovrebbero cercare durante la conferenza, hanno concluso gli organizzatori.

L’evento, che include presentazioni, sessioni di domande e risposte, e visite sul posto, continuerà fino al 14 luglio.

È scomparsa la prima responsabile dei Ministeri femminili dell’Eud

È scomparsa la prima responsabile dei Ministeri femminili dell’Eud

Franca Zucca – Noelle Vitry, nata Angeard, è deceduta il 4 luglio, all’età di 74 anni, a seguito di una grave malattia. È stata la prima direttrice dei Ministeri femminili della Divisione euroafricana, ora Divisione intereuropea. Negli uffici della Divisione aveva lavorato come segretaria di lingua francese presso la presidenza e, nel 1996, le era stato affidato l’incarico di guidare la nascita del dipartimento nei territori europei, incarico che ha mantenuto fino al 2005.

Aveva frequentato l’istituto avventista di Collonges-sous Salève, in Francia, dove aveva anche insegnato. È stata una sensibile sostenitrice della prevenzione della violenza in famiglia. Era una donna equilibrata e gentile e, per usare un termine ormai un po’ desueto, era una romantica. Amava la lettura, le decorazioni, i fiori campestri, i fiori secchi, lavorare a maglia, visitare i castelli e i musei con i suoi nipotini.

Nel 1999 era venuta in Italia, a Poppi, per un congresso delle donne, e anche in quella occasione aveva incoraggiato la missione al femminile.

 

Cabina telefonica? No, libreria pubblica

Cabina telefonica? No, libreria pubblica

MFnews/Maol – L’idea è nata alle donne della chiesa di Tübingen, in Germania, molto attive in favore della cittadinanza. I Ministeri femminili hanno coinvolto l’intera comunità per poter installare una cabina telefonica gialla sulla strada di fronte alla chiesa avventista e utilizzarla come libreria pubblica. Le persone possono prendere i libri, leggerli e tenerli, oppure riportarli, o addirittura portare i propri libri, creando un ciclo di scambio.

L’inaugurazione dell’iniziativa è stata inserita in un programma più ampio denominato «Parliamo di Libri», che è iniziato con un concerto e poi continuato con un festival di strada, una mostra di Bibbie personali, la realizzazione di un diario artistico sulla Bibbia (Bible Art Journaling), la presentazione del libro Der Tag X di Titus Müller, che narra gli eventi del giugno 1953 a Berlino est, una mostra di cuscini a forma di cuore cuciti dalle donne, moltissimi giochi e attività per i bambini, nonché buon cibo e rinfresco. Le attività della giornata sono culminate con un lancio di palloncini. Nonostante la sua complessità, l’evento sarà ricordato con gioia e gratitudine dalla collettività.

 

Svizzera. Cuscini a forma di cuore per pazienti affette da tumore

Svizzera. Cuscini a forma di cuore per pazienti affette da tumore

MFnews/Maol – Le donne della chiesa avventista di Krattigen, in Svizzera, presentano orgogliosamente i loro primi 30 cuscini a forma di cuore nel giardino accanto alla cappella. Il gruppo lavora con gioia ed entusiasmo, soprattutto perché una di loro, colpita dal cancro al seno, sa quanto siano necessari questi particolari cuscini.

“È un grande sollievo”, ha detto Esther Brawand Fuchs. Dopo l’intervento chirurgico ha usato il cuscino per lungo tempo quando doveva guidare l’automobile, a casa e anche sul posto di lavoro.

Denise Hochstrasser, responsabile dei Ministeri femminili presso la Divisione intereuropea della chiesa, è contenta del progetto avviato dopo averlo presentato agli anziani della casa di riposo. Le donne ospiti di questa struttura si incontrano ogni settimana, in giardino, per lavorare a maglia e cucire insieme i cuscini a forma di cuore.

 

Si è spento a 88 anni un pastore sopravvissuto all’era sovietica

Si è spento a 88 anni un pastore sopravvissuto all’era sovietica

ARnews/Maol – Un pastore ed evangelista avventista della Russia si è addormentato nel Signore il 22 giugno, a 88 anni, dopo una vita fedele e fruttuosa. Vladimir Stepanovich Zaitsev era nato nel 1929 nella regione di Novosibirsk, in una grande famiglia avventista. Era il maggiore di cinque fratelli. Il padre, Zaitsev Stepan Isaakovich, era pastore consacrato della chiesa cristiana avventista.

Nel 1937, la famiglia di Stepanovich rimase senza padre perché arrestato e condannato come nemico del popolo. Il bambino, che allora aveva 8 anni, dovette crescere nel giro di una notte. Negli anni difficili della seconda guerra mondiale, diede una mano alla madre e alla sorella maggiore nel portare avanti la famiglia. Fu anche costretto a smettere di frequentare la scuola perché stigmatizzato come «figlio del nemico del popolo».

Dopo aver servito nell’Armata rossa quando la guerra finì, Vladimir decise di dedicarsi al servizio del Signore. Nel 1953 sposò Isupova Klara Filippovna e si trasferì nella piccola cittadina di Tarasovka, nella regione di Rostov, dove cominciò il suo ministero come pastore locale.

Con l’inizio della campagna anti-religiosa sotto Khrushchev, il luogo di culto di Tarasovka fu chiuso e confiscato. La famiglia del giovane pastore, che era stata allietata dalla nascita di 3 figli, dovette trasferirsi a Gorky (ora Nizhny Novgorod) e vivere con i genitori di sua moglie in una casa piccolissima, riscaldata solo da una stufa.

Per evitare di cadere nella categoria dei «parassiti», Stepanovich si impegnò in diversi lavori, poiché ogni volta doveva affrontare il problema del sabato libero. Per anni, il suo posto di lavoro cambiò costantemente, nonostante svolgesse principalmente lavori di pulizia e manutenzione.

Ma contro ogni previsione, Stepanovich alla fine poté dedicarsi nuovamente al ministero pastorale in varie città e regioni. Fu presto conosciuto per aver dato importanza al servizio verso i giovani e a quello sociale. Diventò famoso per la sua capacità di collegare, nei sermoni, il messaggio avventista con le realtà della vita moderna.

Alla fine degli anni ’80, le restrizioni religiose si attenuarono e Stepanovich capì che la chiesa cristiana avventista aveva un’opportunità senza precedenti nell’evangelizzazione e nella testimonianza. Così, mentre svolgeva il suo ministero a Ryazan, diede vita alla Società di soccorso volontario, per servire la comunità.

Stepanovich era molto attento alle relazioni pubbliche e sempre pronto ad aprire canali di comunicazione con i funzionari governativi. Era anche in costante dialogo con i rappresentanti delle altre fedi. Durante un periodo difficile per la chiesa cristiana avventista a causa di ateismo e continue violazioni dei diritti dei credenti, non ebbe paura di parlare pubblicamente in difesa dei perseguitati, indipendentemente dalla loro fede.

Stepanovich è ricordato come un pastore umile e instancabile, con una ferma fiducia nell’imminente ritorno di Gesù. È una fede che ha tramandato ai suoi figli e nipoti, e a coloro che hanno avuto il privilegio di lavorare con lui.

 

La presidente del Cile ringrazia per aver ricevuto il libro missionario

La presidente del Cile ringrazia per aver ricevuto il libro missionario

Asn/Maol – La presidente della Repubblica del Cile, Michelle Bachelet, ha risposto con una lettera di ringraziamento al Colegio Adventista Porvenir, questo mese di giugno, per aver ricevuto una copia del libro En Busca de Esperanza (In cerca di speranza). A maggio, la pubblicazione è stata distribuita gratuitamente, a piene mani, in otto paesi del Sudamerica, nell’ambito dell’iniziativa Impacto Esperanza (Impatto speranza).

La copia è arrivata a Palazzo della Moneda, sede del presidente della Repubblica cilena, grazie agli studenti universitari che fanno parte dell’Agrupación de Alumnos Adventistas (Aaa), associazione che cerca di integrare gli studenti che hanno interessi spirituali e sociali, sia avventisti sia di altre denominazioni.

Patricio Hernández, cappellano del Colegio Adventista Porvenir, ha guidato e incoraggiato gli studenti a partecipare all’iniziativa missionaria di distribuzione del libro, per condividere il messaggio di speranza con tutta la popolazione di Santiago. «È stata una pietra miliare di Impacto Eperanza di quest’anno», ha affermato.

Si stima che siano stati consegnati circa 60.000 copie nella capitale cilena, senza distinzione di razza, sesso o stato sociale.

 

Messaggio di condoglianze del presidente della chiesa mondiale

Messaggio di condoglianze del presidente della chiesa mondiale

Ted N. C. Wilson/Maol – Questa settimana abbiamo ricordato tragicamente che viviamo in un mondo pieno di sofferenza e di dolore, e vi invito, come famiglia mondiale della chiesa, a unirvi a me nella preghiera per coloro che soffrono a causa di questi recenti avvenimenti.

Domenica scorsa un pullman con a bordo 46 avventisti, di cui molti giovani, del Chiapas, in Messico, è finito in un burrone di 90 metri, uccidendo 17 persone e ferendone altre 26 che sono state trasportate in un ospedale. Il gruppo stava ritornando da un congresso regionale della gioventù quando si è verificato l’incidente.

Ho chiesto al past. Israele Leito, presidente della Divisione interamericana, di porgere le condoglianze a nome mio e della chiesa mondiale per questo tragico incidente. Prego per i nostri fratelli e le nostre sorelle che vivono nello stato messicano, per le famiglie che hanno perso i propri cari e per coloro che sono stati ricoverati in ospedale.

Il Chiapas è un modello di testimonianza ed evangelizzazione benedetto dal cielo. Con la grazia di Dio ciò continuerà anche in mezzo a questa terribile tragedia, dato che i nostri membri hanno vivida nel cuore la grande speranza dell’imminente ritorno di Cristo, quando Dio ridarà la vita a coloro che sono morti in lui.

Lunedì sera, ancora una triste notizia ci ha colpito: la morte insensata seminata a Manchester, nel Regno Unito, dove un kamikaze si è fatto esplodere, uccidendo 22 persone e ferendone 120, tra cui molti giovanissimi. Ho contattato il past. Raafat Kamal, presidente della Divisione transeuropea, informandolo del nostro dolore e delle nostre preghiere.

Vi invito a unirvi a me nel pregare per il popolo di Manchester, per le famiglie che hanno perso i propri cari, per i feriti e per i nostri membri di chiesa affinché possano essere strumenti di incoraggiamento e speranza per gli abitanti di quella città in lutto. La speranza del ritorno di Cristo può portare grande speranza per il futuro.

Oltre a pregare per coloro che soffrono a causa di questi recenti orribili eventi, ricordiamoci anche di pregare per le numerose vittime le cui tragedie non sono segnalate dai notiziari, ma che vivono, in silenzio, sofferenze indicibili.

Operiamo perché la grazia di Dio faccia brillare la nostra luce ovunque ci troviamo, così che possiamo portare la speranza e il conforto del Signore in questo mondo sempre più nelle tenebre.

(Foto: Getty Images)

 

 

Bentornato, Jonatan. Tejel è il nuovo direttore dei giovani presso la Divisione intereuropea

Bentornato, Jonatan. Tejel è il nuovo direttore dei giovani presso la Divisione intereuropea

Eudnews/Maol – Durante l’incontro di metà anno del comitato della Regione intereuropea (Eud) della chiesa, tenutosi a Friedensau, in Germania, dal 21 al 23 maggio, è stata convocata la commissione di nomina per eleggere il nuovo leader del dipartimento della Gioventù (GA). La scelta è caduta su Jonatan Tejel, direttore associato del dipartimento presso la Conferenza Generale (CG).

Il posto era rimasto vacante dopo che Stephan Sigg, attuale leader dei giovani, è stato eletto presidente della Federazione svizzera tedesca, un paio di mesi fa.

«Abbiamo perso un ottimo direttore della Gioventù», ha commentato Corrado Cozzi, responsabile delle Comunicazioni presso l’Eud, «ma abbiamo un livello equivalente».

Il past. Mario Brito, presidente dell’Eud, ha espresso parole di gratitudine per l’enorme lavoro svolto da Sigg nei sette anni alla direzione dei giovani.

Jonatan Tejel è stato pastore a Barcellona, in Spagna, dal 1996 al 2000, e a Valencia dal 2000 al 2002. Nel 2002, l’Unione spagnola lo nominò direttore nazionale della Gioventù. Incarico che ha ricoperto fino a quando è stato chiamato ad essere direttore associato del dipartimento GA e scout avventisti a livello mondiale, responsabilità che ha mantenuto fino a oggi.

«In questi anni ho vissuto momenti di gioia e di tristezza», ha spiegato Tejel, «La tristezza per i lunghi periodi trascorsi lontano dalla mia bella famiglia. Ho perso molti momenti della crescita delle mie figlie. Versavo lacrime all’aeroporto, quando lasciavo la mia famiglia e partivo per andare in altri paesi dove diffondere la Parola di Dio. La gioia è stata rappresentata dall’opportunità di incontrare giovani e leader straordinari che amano il Signore con tutto il loro cuore, la loro mente e la loro forza».

«Ho imparato molto», ha continuato Tejel, «in tutti i miei viaggi. Ho visto i giovani dare la loro vita a Gesù e ogni volta che avevo il privilegio di essere presente a una cerimonia battesimale, il mio cuore gridava di gioia. Non c’è niente di più eccitante e bello di vedere una persona esprimere pubblicamente il suo amore per Gesù».

Per il neoeletto direttore GA, l’esperienza vissuta a livello di chiesa mondiale è stata un arricchimento nella vita e nel ministero. «Devo dire che mentre condividevo la Parola di Dio, scoprivo l’importanza di imparare dalle diverse e bellissime culture di tutto il mondo. In questo modo possiamo condividere meglio il messaggio che è nei nostri cuori».

«Il mio cuore trabocca di riconoscenza per quello che mi è stato permesso di fare come direttore associato alla CG”, ha aggiunto Tejel, «e adesso cercherò di portare avanti al meglio il nuovo incarico, camminando sempre insieme con il mio Gesù».

Ora, Jonatan torna alla sua «vecchia» Divisione, l’Eud.
«Sono felice di ritornare a casa e servire di nuovo la chiesa in Europa. Sarò pronto a continuare ad apprendere da ciascuno dei leader con cui lavorerò e farò del mio meglio per condividere la mia profonda passione per il Signore e la sua Parola», ha concluso Tejel.

Il past. Jonatan Tejel è ben conosciuto in Italia dai giovani e dagli scout avventisti. È stato ospite del camporee internazionale di Bassano Romano nel 2011. Più recentemente è stato uno degli ospiti dell’Assemblea spirituale dell’Unione italiana, organizzata a Milano lo scorso aprile. I suoi messaggi ai giovani e i suoi laboratori sono stati molto apprezzati dai partecipanti.

 

Pasqua di testimonianza in Siberia

Pasqua di testimonianza in Siberia

ARnews/Maol – Il 15 aprile, membri di chiesa e volontari avventisti della città siberiana di Irkutsk hanno intervistato i cittadini per scoprire la loro conoscenza sulla Pasqua, festa molto importante in Russia. Contemporaneamente, hanno invitato le persone al concerto organizzato nella loro chiesa quel pomeriggio.

Nei sondaggi erano impegnati, oltre ai membri e al pastore della chiesa locale, anche gli studenti dell’università avventista Zaoksky e altri volontari avventisti. Il gruppo è andato per le strade di Irkutsk, che ha una popolazione di 600.000 abitanti e sorge a circa 5.200 chilometri a est di Mosca, per rivolgere ai passanti alcune domande sulla Pasqua e iniziare una conversazione.

Una delle domande era: «Conosci la storia della Pasqua?». Spesso, questo e altri interrogativi simili risvegliavano ricordi negli intervistati che così si aprivano e condividevano le proprie esperienze. Per esempio la pensionata Galina ha parlato della sua infanzia, quando si sedeva accanto alla nonna per ascoltare le storie di Pasqua.

Il sondaggio ha coinvolto un gran numero di intervistati, tra cui anche giovani e mamme con bambini piccoli. Qualcuno ha raccontato quanto era bello dipingere le uova in famiglia, mentre un altro ha condiviso una deliziosa ricetta della torta di Pasqua.

Alle 17.00, i membri di chiesa hanno accolto calorosamente i visitatori al concerto «Cristo è la nostra Pasqua», per celebrare la vita, la morte e la resurrezione di Gesù. Nel programma musicale di 90 minuti, tutti i presenti hanno apprezzato i canti del coro «La speranza». Un gruppo di studenti dell’università Zaoksky ha spiegato al pubblico il significato profondo di alcuni canti eseguiti.

Al termine del concerto, il pastore della chiesa ha incoraggiato gli intervenuti ad andare alla Scrittura per trovare le risposte sulla Pasqua.
«Solo studiando le vostre Bibbie, sarete in grado di sentire l’amore di Gesù, che egli offre gratuitamente a tutti», ha affermato il pastore.

Ora, la comunità avventista locale prega che lo Spirito Santo operi su queste e su altre persone, in modo che possano conoscere e abbracciare pienamente l’amore di Dio.

(Foto: Euro-Asia Division)

 

La ripresa finanziaria è opera di Dio, afferma il tesoriere della Chiesa mondiale

La ripresa finanziaria è opera di Dio, afferma il tesoriere della Chiesa mondiale

ANN/Maol – Il tesoriere della Conferenza Generale (CG) degli avventisti del settimo giorno, Juan Prestol-Puesán, ha affermato che la ripresa finanziaria realizzata dalla denominazione mondiale nel 2016 è un intervento di Dio. Prestol-Puesán ha evidenziato queste osservazioni durante la presentazione del suo rapporto nella prima giornata di incontri del consiglio di primavera del Comitato esecutivo della CG, uno dei due principali incontri di lavoro annuali dei vertici della denominazione.

La Conferenza Generale, che aveva concluso il 2015 con una perdita di 20 milioni di dollari, è tornata in attivo alla fine del 2016 con un surplus di 1 milione di dollari. I 21 milioni di dollari che hanno invertito la tendenza, ha riferito Prestol-Puesán, «testimoniano la risposta di Dio alle preghiere».

Il tesoriere ha anche riconosciuto il contributo al risultato positivo di alcuni cambiamenti politici ed economici, come, ad esempio, il mancato declino del mercato statunitense solitamente atteso dopo le elezioni, le decime arrivate dalla Regione Nordamericana che per la prima volta hanno raggiunto un miliardo di dollari, la parziale ripresa della moneta brasiliana e il rigore finanziario attuato dalla sede mondiale della Chiesa. Quest’ultimo è stato determinante per tenere le spese ai livelli preventivati, o anche sotto, consentendo il pareggio e una maggiore solidità finanziaria.

È vero che il team della tesoreria si è impegnato nel raggiungimento di questo risultato, ha ribadito il tesoriere generale, ma il cambiamento delle prospettive è «opera di Dio». È seguito un momento di silenzio, in cui ha chiesto una preghiera speciale di ringraziamento al Signore perché si prende cura della sua Chiesa.

Al tesoriere ha fatto eco il presidente mondiale, Ted N. C. Wilson. «Questo non è altro che l’intervento della mano di Dio», ha affermato, congratulandosi con Prestol-Puesán e il suo team per l’«approccio molto attento» in un clima economico incerto a livello mondiale, caratterizzato da continue fluttuazioni monetarie.

Segnali positivi
Prestol-Puesán ha comunicato che le spese di gestione della sede mondiale della Chiesa sono scese di 14,9 milioni di dollari dal 2015 al 2016.

Un altro risultato positivo è la diminuzione delle spese dei viaggi che hanno raggiunto solo il 68,1 per cento della somma totale preventivata. «Abbiamo detto ai dipendenti in ogni ufficio e dipartimento di pianificare attentamente i viaggi, di spostarsi solo se veramente necessario», ed è stato così, ha spiegato il tesoriere.

Prestol-Puesán, tuttavia, ha rivolto un appello speciale a mantenere la stessa rotta, senza eccessi di entusiasmo dopo il risultato raggiunto. «Eravamo scesi in picchiata. Siamo tornati in superficie. Ora dobbiamo rimanere in superficie», ha affermato.

Le sfide future
Una delle principali sfide che la Chiesa mondiale dovrà affrontare nei prossimi quattro anni è un declino delle decime. Come afferma il working policy (V 09 05 2d) della Chiesa mondiale, la Regione Nordamericana (NAD), che nel 2016 ha contribuito con il 6,85 per cento della sua decima alle attività finanziate dalla Chiesa mondiale, contribuirà con il 6,60 per cento quest’anno e il 6,35 nel 2018. Nel 2019, la NAD contribuirà con il 6,10 per cento della sua decima, per arrivare al 5,85 per cento nel 2020, lasciando più fondi al suo interno da usare nella missione nel territorio nordamericano.

Alcune altre cifre rilevanti, ha spiegato Prestol-Puesán, non sono tornati agli importi degli anni precedenti. In particolare, la percentuale di capitale di esercizio raccomandata, che nel 2014 raggiugeva il 102,7 per cento, era solo 88,0 per cento nel 2016. Inoltre, la percentuale di liquidità, che nel 2014 era del 124,8 per cento, è al 98,9 per cento nel 2016. «Abbiamo davanti questa realtà, ma teniamo d’occhio i numeri», ha affermato.

Un’altra sfida per la sede mondiale della Chiesa riguarda il tetto del 2 per cento del totale lordo delle decime, usato per la gestione della CG, che è influenzato dalle fluttuazioni dei cambi internazionali negli ultimi anni. Si prevede che il dollaro continuerà a essere forte, per cui la CG supererà questo tetto. In previsione di ciò, il Comitato di bilancio e pianificazione strategica ha raccomandato all’esecutivo un aumento al 2,12 per cento nel 2017 e al 2,13 per cento nel 2018. Il Comitato esecutivo ha votato, approvando la raccomandazione all’unanimità.

Nel complesso, il tesoriere generale ha espresso profondo apprezzamento al suo team per il lavoro svolto e ai membri di chiesa per la loro fedeltà al Signore. Ha quindi concluso dando a Dio tutto il merito di quanto realizzato. «Ricordiamoci che quando facciamo del nostro meglio, Dio fa il resto», ha affermato, «Prendiamo sul serio le nostre responsabilità, ma tutto il peso è di Dio».

(Foto: ANN/Brent Hardinge)

 

La Chiesa mondiale vota una dichiarazione sul transgender

La Chiesa mondiale vota una dichiarazione sul transgender

ANN/Maol – La seguente dichiarazione sul transgender, o disforia di genere, è stata votata dal Comitato esecutivo della Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno mondiale durante gli incontri del consiglio di primavera.

Nel suo ruolo di presidente della chiesa mondiale, Ted Wilson ha esortato a votare la dichiarazione «con la consapevolezza di poter sistemare un po’ la formulazione qui o là per renderla meno astratta». Ha poi continuato: «L’ultima cosa che vogliamo fare è allontanare le persone da Cristo e dalla Chiesa. Vogliamo che vengano ai piedi della croce e della grazia trasformatrice di Gesù”.

La commissione etica del Biblical Research Institute (BRI), guidata da Ekkehardt Mueller, direttore associato del BRI, insieme a studiosi di etica, studiosi della Bibbia, teologi, sociologi, psicologi e membri della comunità medica, ha avuto il compito di scrivere la dichiarazione.

«Dichiarazione sul transgender»
La crescente consapevolezza dei bisogni e delle sfide che uomini e donne transgender vivono, e l’aumento delle questioni transgender alla ribalta sociale nel mondo sollevano questioni importanti non solo per le persone colpite dal fenomeno transgender, ma anche per la Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno. Pur se le lotte e le sfide di coloro che si identificano come transgender hanno alcuni elementi comuni a quelle di tutti gli esseri umani, riconosciamo l’unicità della loro situazione e la limitazione della nostra conoscenza nei casi specifici. Tuttavia, riteniamo che la Scrittura offra i principi per guidare e consigliare le persone transgender e la Chiesa, trascendendo la cultura e le convenzioni umane.

Il fenomeno transgender
Nella società moderna, l’identità di genere denota tipicamente «il ruolo pubblico (e di solito legalmente riconosciuto) vissuto come ragazzo o ragazza, uomo o donna», mentre il sesso si riferisce «agli indicatori biologici di maschio e femmina».1 L’identificazione del genere di solito è in linea con il sesso biologico di una persona alla nascita. Tuttavia, un disallineamento può accadere a livello fisico e/o mentale-emotivo.

Un’ambiguità a livello fisico dei genitali può derivare da alterazioni anatomiche e fisiologiche tali da non poter chiaramente constatare se un bambino è maschio o femmina. Questa ambiguità della differenziazione sessuale anatomica è spesso definita ermafroditismo o intersessualità.2

Il disallineamento a livello mentale-emotivo avviene in persone transgender, la cui anatomia sessuale è chiaramente maschile o femminile, ma che si identificano con il sesso opposto al loro sesso biologico. Sono persone che si descrivono come intrappolate in un corpo sbagliato. Il transgenderismo, già clinicamente diagnosticato come «disturbo dell’identità di genere» e ora definito «disforia di genere», è un termine generico per descrivere i molti modi in cui gli individui interpretano ed esprimono la loro identità di genere diversamente da ciò che determina il genere sulla base del sesso biologico.3 «La disforia di genere si manifesta in molti modi, tra cui forte desiderio di essere trattato come l’altro sesso o di liberarsi delle proprie caratteristiche sessuali, o una forte convinzione di avere sentimenti e reazioni tipiche dell’altro genere».4

La tendenza contemporanea a respingere il genere binario biblico (maschile e femminile) e a sostituirlo con uno spettro crescente di tipi di genere, ha portato a considerare normali e ad accettate, nella cultura contemporanea, talune scelte innescate dalla condizione transgender. Tuttavia, il desiderio di cambiare o vivere come persona di un altro genere può portare a scelte di vita biblicamente inappropriate. La disforia di genere può, per esempio, portare al travestitismo,5 a sottoporsi a intervento chirurgico per cambiare sesso e al desiderio di avere un rapporto coniugale con una persona dello stesso sesso biologico. Dall’altro lato, le persone transgender possono soffrire in silenzio, vivere una vita celibe o essere sposate con un coniuge di sesso opposto.

Principi biblici sulla sessualità e il fenomeno transgender
Poiché il fenomeno transgender deve essere valutato secondo la Scrittura, i seguenti principi e insegnamenti possono aiutare la comunità di fede a relazionarsi in maniera biblica e simile a Cristo con le persone che presentano disforia di genere:

1. Dio ha creato l’umanità con due persone identificate, in termini di genere, come maschio e femmina. La Bibbia lega indissolubilmente il genere e il sesso biologico (Gn 1:27; 2:22-24), e non fa distinzione tra i due. La Parola di Dio afferma la complementarietà così come la chiara distinzione tra maschio e femmina alla creazione. Il racconto della Genesi sulla creazione è fondamentale per tutte le questioni della sessualità umana.

2. Dal punto di vista biblico, l’essere umano è un’unità psicosomatica. Per esempio, la Scrittura definisce ripetutamente l’intero essere umano come un’anima (Gn 2:7; Ger 13:17; 52:28-30; Ez 18:4; At 2:41; 1 Cor 15:45), un corpo (Ef 5:28; Rm 12: 1-2; Ap 18:13), carne (1 Pt 1:24), e spirito (2 Tm 4:22; 1 Gv 4:1-3). Pertanto, la Bibbia non approva il dualismo nel senso di separazione tra il corpo e la propria percezione della sessualità. Inoltre, la Scrittura non prevede una parte immortale nell’essere umano, perché solo Dio possiede l’immortalità (1 Tm 6:14-16) e la concederà a coloro che credono in lui, alla prima risurrezione (1 Cor 15:51-54). Quindi, l’essere umano è anche ritenuto un’entità sessuale intera e l’identità sessuale non può essere indipendente dal proprio corpo. Secondo la Scrittura, la nostra identità di genere, come progettato da Dio, è determinata dal sesso biologico alla nascita (Gn 1:27; 5:1-2; Sal 139:13-14; Mc 10:6).

3. La Scrittura riconosce, tuttavia, che a causa della sua disubbidienza (Gn 3:6-19) l’intero essere umano – mente, corpo e spirito – è stato colpito dal peccato (Ger 17:9; Rm 3:9; 7:14-23; 8:20-23; Gal 5:17) e necessita di essere rinnovato da Dio (Rm 12:2). Le nostre emozioni, i sentimenti e le percezioni non sono indicatori pienamente affidabili dei progetti, degli ideali e della verità di Dio (Prv 14:12; 16:25). Abbiamo bisogno della guida del Signore, attraverso la Scrittura, per determinare ciò che è meglio per noi e vivere secondo la sua volontà (2 Tim 3:16).

4. Il fatto che alcuni individui affermano un’identità di genere incompatibile con il loro sesso biologico rivela un grave dicotomia. Questo disagio, che sia sentito o meno, è un’espressione dei danni compiuti dal peccato negli esseri umani e può avere molteplici cause. Anche se la disforia di genere non è intrinsecamente peccaminosa, può provocare scelte peccaminose. È un altro indicatore che, a livello personale, gli esseri umani sono coinvolti nel gran conflitto.

5. Fintanto che le persone transgender si impegnano a vivere secondo gli insegnamenti biblici sulla sessualità e sul matrimonio, possono essere membri della Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno. La Bibbia in modo chiaro e coerente identifica come peccato ogni attività sessuale al di fuori del matrimonio eterosessuale (Mt 5:28, 31-32; 1 Tim 1:8-11; Eb 13:4). Stili alternativi di vita sessuale sono distorsioni peccaminose del buon dono di Dio della sessualità (Rm 1:21-28; 1 Cor 6:9-10).

6. Poiché la Bibbia considera l’uomo come entità olistica e non fa distinzione tra sesso biologico e identità di genere, la Chiesa mette fortemente in guardia le persone transgender contro la chirurgia per il cambio di sesso e contro il matrimonio, se hanno subito una tale procedura. Dal punto di vista biblico olistico della natura umana, la transizione completa da un genere a un altro e il raggiungimento di un’identità sessuale integrata non possono essere previsti in caso di intervento chirurgico per il cambio di sesso.

7. La Bibbia ordina ai seguaci di Cristo di amare tutte le persone. Create a immagine di Dio, devono essere trattate con dignità e rispetto. Questo include le persone transgender. Atti di scherno, abuso o bullismo verso le persone transgender sono incompatibili con il comandamento biblico: «Ama il tuo prossimo come te stesso» (Mc 12:31).

8. La Chiesa, in quanto comunità di Gesù Cristo, deve essere un rifugio e un luogo di speranza, di cura e di comprensione per tutti coloro che sono confusi, sofferenti, in difficoltà e soli, perché «Egli non triterà la canna rotta e non spegnerà il lucignolo fumante» (Mt 12:20). Tutte le persone sono invitate frequentare la chiesa cristiana avventista e godere della comunione dei suoi credenti. Coloro che sono membri possono partecipare pienamente alla vita della chiesa purché ne abbraccino il messaggio, la missione e i valori.

9. La Bibbia proclama la buona notizia che i peccati sessuali, commessi da eterosessuali, omosessuali, transessuali o da altri, possono essere perdonati e la vita può essere trasformata mediante la fede in Gesù Cristo (1 Cor 6:9-11).

10. Coloro che provano discordanza tra la loro identità sessuale biologica e la loro identità di genere sono incoraggiati a seguire i principi biblici nell’affrontare la loro sofferenza. Essi sono invitati a riflettere sul progetto originario di Dio di purezza e fedeltà sessuale. Appartenendo a Dio, tutti sono chiamati a onorarlo con i loro corpi e le loro scelte di vita (1 Cor 6:19). Come tutti i credenti, le persone transgender sono incoraggiate a servire Dio e a ricevere la pienezza della divina compassione, pace e grazia, in previsione dell’imminente ritorno di Cristo, quando tutti i veri seguaci di Gesù saranno completamente ristabiliti secondo l’ideale di Dio.

Note
1 American Psychiatric Association (a cura di), Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, 5th ed. (DSM-5TM), American Psychiatric Publishing, Washington DC, 2013, p.451.
2 Le persone nate con genitali ambigui possono o no trarre beneficio da un trattamento chirurgico correttivo.
3 Cfr. DSM-5TM, pp. 451–459.
4 Questa frase sai trova in un breve riepilogo sulla disforia di genere nell’introduzione di DSM-5TM pubblicato nel 2013: http://r.search.yahoo.com/_ylt=AwrBT.K6T9FYh4kAEulXNyoA;_ylu=X3oDMTEyNnQ4cHI3BGNvbG8DYmYxBHBvcwMxBHZ0aWQDVUkyQzNfMQRzZWMDc3I-/RV=2/RE=1490141242/RO=10/RU=https%3a%2f%2fwww.psychiatry.org%2fFile%2520Library%2fPsychiatrists%2fPractice%2fDSM%2fAPA_DSM-5-Gender-Dysphoria.pdf/RK=0/RS=uh.FrIvru0QjGk9DKcgzH.NUNBI- https://www.psychiatry.org/File%20Library/Psychiatrists/Practice/DSM/APA_DSM-5-Gender- Dysphoria.pdf (consultato l’11 aprile 2017).
5 Il travestitismo, il piacere di indossare abiti dell’altro sesso, è proibito in Deuteronomio 22:5.

(Foto: ANN/Brent Hardinge)

 

 

La Voce della Speranza tedesca organizza una serie di tour nei luoghi di Lutero

La Voce della Speranza tedesca organizza una serie di tour nei luoghi di Lutero

 

Maol – Durante il suo soggiorno involontario nel castello di Wartburg (dove era stato nascosto in seguito alla condanna emessa contro di lui dall’imperatore tedesco Carlo V), e nonostante «l’assillo del diavolo», Lutero dedicò il suo tempo a un grande progetto: la traduzione del Nuovo Testamento dal greco al tedesco in soli undici settimane. In seguito il lavoro fu curato da Melantone e da altri specialisti, e fu pubblicato nel 1522 con la dicitura «Bibbia di settembre».

(credit: D.Froehlich, churchphoto.de)

Tramite questa Bibbia, Lutero divenne il creatore della nuova lingua tedesca scritta. Infatti, la traduzione del testo sacro fu essenziale per uno sviluppo uniforme della lingua tedesca scritta e aprì le porte alla formazione di una vasta parte della popolazione che non ne aveva accesso prima. La Bibbia di settembre e in seguito anche la traduzione della Scrittura completa, pubblicata nel 1534, furono vendute a piene mani nelle aree protestanti. Ciò non sarebbe stato possibile senza l’invenzione dei nuovi metodi di stampa che permisero la rapida circolazione dei libri.

Quest’anno, in occasione del V centenario della Riforma protestante (1517-2017), Stimme der Hoffnung (Voce della Speranza), il centro media della Chiesa cristiana avventista tedesca, organizza una serie di viaggi in Germania, per scoprire di più su Martin Lutero, sui luoghi legati alla Riforma e non solo.

«Scopri con noi questo ricco patrimonio partecipando ai nostri “hope tour” nel 2017», invitano dalla Stimme der Hoffnung, “Venite in Germania, per vivere l’esperienza dei luoghi e dello spirito della Riforma, ma anche per visitare le istituzioni educative avventiste più importanti presenti nel nostro paese».

Il primo tour è in programma nel mese di luglio, con iscrizioni entro l’11 aprile.

L’ultimo tour è programmato in ottobre. Ogni viaggio durerà 6 giorni, con trasporto in pullman e partenze da Francoforte (solo l’ultimo tour in ottobre partirà da Berlino).

“Fate in modo di essere con noi sulle tracce di Martin Lutero. Saremo lieti di accogliervi e di essere la vostra guida in questi luoghi speciali”, aggiungono del centro media avventista.

Tutte le informazioni sui viaggi, i costi, gli hotel e le iscrizioni sono sul sito: www.hope.tours

 

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